lunedì 30 aprile 2012

Le colazioni d'Aprile

Arriviamo ancora una volta al riassuntone mensile in cui vi proponiamo, attraverso una singola canzone, gli album che più ci hanno colpito e che più ci sono piaciuti. Ecco il meglio dei nostri post.

Difficile estrapolare un solo brano da Anyway, your children will deny it, l'ultimo capolavoro dei Father Murphy, ma a casa mi hanno staccato la luce e quando ascolto It is funny, it is restful, both came quickly ho molta, molta paura. "Ti devi spaventare!" (R.B.). Recensione e streaming, qui.


Una collaborazione nata un po' per gioco e maturata rapidamente fino alla formazione ufficiale del gruppo e l'uscita di due album. Cecco & Cipo mettono di buonumore. Stella D’Irlanda, brano tratto da Roba da maiali, è un carnevale di suoni dai colori vivaci, in cui il violino e la batteria scorazzano gioiosi al confine tra immaginazione e realtà; una dolce brezza melodica capace di regalare emozioni e positività in un continuo grondare di versi che evocano ricordi e nostalgie lontane. Il ritmo in continua crescita e l’orecchiabilità del brano non traggano in inganno: la semplicità e l’orecchiabilità del pezzo sono solo apparenza. Ci si diverte, si ride e si fa ridere. Se l’ironia è garanzia della libertà, certo è che per i due giovanissimi non ci sia alcun rischio di reclusione. Qui trovate recensione e streaming.



Metafisica, tratta dall'esordio solista di Umberto Palazzo Canzoni della notte e della controra, è una ninna nanna magnetica che prende corpo su un paesaggio di desolazione, abbandonato a un torpore fatalista e castrante. Stringe un nodo alla gola cantando di macerie irrecuperabili e paralizzanti che ci appartengono intimamente. Qui recensione e streaming.


Ninna nanna è il primo pezzo dell'album Fiori e Demoni. Daniele Celona scrive un brano così dannatamente feroce, pieno di cambi di tempo, di rabbia e di sarcasmo. E ci si rende subito conto che non si parla solo di ambientalismo, ma le parole di Daniele potrebbero riferirsi a ben più di una situazione in cui viviamo (“dove non vige l' alternanza tutto quello che non è più ciclico, alla fine puzza”). Insomma, una ninna nanna con l’augurio (se possibile) di svegliarsi presto. Recensione e streaming le trovate qui.


L'impero del male è la canzone che apre il disco dell'Ultimo Attuale Corpo Sonoro, la voce recitata vi entra sotto la pelle per poi esplodere in dolore e rabbia lasciandovi ricolmi di brividi. Una canzone d'amore violenta per quando si rimane senza spiegazioni e ci si appella all'inferno e al cielo, indifferentemente. In quei momenti la verità di certi ricordi non significa più nulla e l'oblio è l'unica cura per quel buco nero che ti porti dentro. Il disco lo trovate interamente in streaming qui.

The Walrus - Signorina delirio [Video]

domenica 29 aprile 2012

Warm Up: Upupa Festival

Upupa Festival in rapido avvicinamento! Sabato 5 Maggio dalle ore 16:00 parte il festival organizzato da Upupa Produzioni dove su due palchi si alterneranno dodici gruppi del rooster dell'etichetta (e non). L'Upupa Festival si terrà a Finale Emilia (MO) al Parco Manitese in Via Camposanto 7/a dove, oltre ai due palchi, troverete uno spazio ristoro dove potrete gustare lo gnocco fritto e tante birrette artigianali.

 

 Line up:


L'ingresso al festival costa 5€ ma se avete comprato un articolo dallo shop di upupa durante il mese di aprile potete entrare gratis! Basta stampare la ricevuta di pagamento o, più semplicemente, segnalare l'acquisto all’e-mail upuapaproduzioni(at)gmail.com specificando il vostro nome e cognome. Insomma, un festival imperdibile per tanti motivi: i fantastici gruppi, lo gnocco fritto e l'ingresso agevolatissimo!

Sito UfficialeFB
Evento FB

Warm Up: San Miguel Primavera Sound

Un breve ma necessario riepilogo della maggiori novità riguardanti la dodicesima edizione del San Miguel Primavera Sound di Barcellona, in programma dal 30 maggio al 3 giugno. Primavera a la Ciutat è la volontà di rendere il festival un evento su grande scala aperto a tutta la popolazione di Barcellona, all'interno della città stessa. Il Passeig Lluis Compants nella zona dell’Arc del Triomf di Barcellona sarà sede di due giorni di concerti per le giornate inaugurali e di chiusura del festival,  dove diversi artisti spagnoli e internazionali si esibiranno su questo luogo emblematico e ricco di storia, uno fra tutti il geniale compositore e multistrumentista Yann Tiersen. Gli eventi principali del San Miguel Primavera Sound si terranno invece all'interno del Parc del Fòrum, un luogo molto ampio dove si dislocheranno gli otto palchi del festival. Vi ricordo infine che a rappresentare l'Italia ci sarà Paolo Iocca con il suo progetto Boxeur the Coeur. Qui sotto una selezione della line up giorno per giorno, link in fondo per il programma completo.

Mercoledì 30 Maggio
Beach Fossils, Black Lips, Jeremy Jay, St. Etienne

Giovedì 31 Maggio
Beirut, Franz Ferdinand, Grimes, 
John Talabot, Lee Ranaldo, Refused, Rustie, Wilco

Venerdì 1 Giugno
Benga, Codeine, Death In Vegas, Dirty Beaches, 
Marianne Faithfull, Melvins, Sbtrkt, 
The Cure, Wavves

Sabato 2 Giugno
Beach House, Björk, Buffy Sainte-Marie, 
Demdike Stare, Kings Of Convenience, Michael Gira, 
Neon Indian, Scuba, Shellac, The Weeknd, 
Washed Out, Yo La Tengo

Domenica 3 Giugno
King Of Convenience, Richard Hawley, Yann Tiersen


sabato 28 aprile 2012

Don't Ask Me - Live in Garage - 2012 [Streaming]

Suonano "british" più che mai i Don't Ask me. Da poco è uscito il nuovo disco Live in garage del sorprendente quartetto pugliese. Immediato e frizzante al punto giusto questo lavoro, che tanto sa di conferma. Tre brevi ma intensi minuti per brano che aprono le porte ad un rock che fila dritto, essenziale e diretto, senza fronzoli, privo di lustrini e patinature, questo è quello che emerge in maniera molto chiara dai suoni di Wish me luck o Wake up and shout. Questi quattro soggetti a cui sembra lecito non poter chieder nulla, ma che nella realtà dei fatti vuole esplodere, prendono cosi le distanze da quell'estetica ormai stucchevole e spesso troppo ammicante dell'universo indie per abbracciare uno stile tutto nuovo fatto di pause, rincorse, viaggi, che si avvicina all'hardcore e new wave. Un miscuglio di note e sensazioni che, come ispirazione parte da lontano, ma che arriva e colpisce assai forte.






















Don't Ask Me
Live in Garage
2012
Autoproduzione

Tracklist:
1. Victim
2. The Girl
3. Wish me luck
4. Crazy perfection
5. Wake up and shout


FBBandcamp

Marco Notari: Secret Concerts e brani scaricabili


Dalla prossima settimana, Marco Notari sarà impegnato in un tour di cinque Secret Concerts che toccheranno le città di Roma, Bari, Macerata, Firenze e Torino. I concerti si svolgeranno in luoghi insoliti come abitazioni o case private, e in cui l'artista eseguirà il proprio repertorio in chiave acustica. Le location verranno svelate poche ore prima dell'esibizione e per chi volesse prenotarsi è sufficiente mandare una mail a info@secretconcerts.it, indicando nell’oggetto a quale secret concert si intende partecipare e nel corpo della mail il proprio nome, cognome, e-mail e un numero di cellulare sul quale verrà svelato l'indirizzo della location. Ecco le date:

3 maggio ROMA
4 maggio BARI
5 maggio MACERATA
6 maggio FIRENZE
12 maggio TORINO

Tutti i partecipanti riceveranno in omaggio tramite una seed card lo speciale album “Canzoni segrete”. La seed card è una download card completamente eco-compatibile e biodegradabile, su cui è riportato un codice unico che consentirà di accedere ad un’area riservata del sito MarcoNotari.it da cui scaricare un album di 11 brani contenente b-sides, versioni live e altre rarità legate alla carriera dell’artista, resi disponibili solo per i partecipanti ai secret concerts.



Info Secret ConcertsMarcoNotari.itFacebook

The Gentlemen's Agreement - Let free your fun [Video]


Da Carcarà

venerdì 27 aprile 2012

Healthy God - Screw you all, I'm Healthy God - 2012 [Streaming]

Di fronte a dischi come questo si dà sempre lo stesso consiglio. Mettersi seduti, aprire il booklet del cd e leggere i testi delle canzoni che vanno ascoltate senza distrarsi. Non c’è dubbio che sia una piacevole sorpresa questo esordio solista di Healthy God, giovane cantautore agropolese che nel suo primo lavoro musicale ci offre una sorta di frugalità spirituale che penetra persone, storie, silenzi, in cui la musica viene denudata da indumenti spessi e rivestita di quel poco necessario per delineare, immaginare un ambito il più possibile aderente all’anima e quando la musica incontra il cuore della gente il sodalizio è perfetto.L’assolo di chitarra, un timido scatto di dolcezza tra le fitte trame acustiche fanno di Screw You All, I'm Healthy God, un ep genuino, che ci delinea appieno la personalità di quest’artista. Ogni brano è un dèja-vu emotivo, un salto all’indietro e, al contempo, un viaggio nell’inatteso, una proiezione nelle possibilità ancora inesplorate di una certa musica. Un disco che fotografa un cantautore che ha la piena consapevolezza del proprio suono e del proprio carattere, che colpisce con una poetica personale e con uno stile inconfondibile, che sa emozionare e far affezionare.Sentir fare di uno strumento il cuore “pulsante” di un'esecuzione è difficile, specialmente facendo tutto da solo senza una band dietro, proprio per questo motivo, il disco è indubbiamente un bel biglietto da visita, riverbero di un animo che diventa musica quasi ne avesse bisogno, come un passaggio doloroso che produce bellezze inedite, sfiorando le melodie indie rock e abbracciando musicalità in bilico tra Beck, Nick Cave, Sparklehorse e Flaming Lips. Quello che ne viene fuori sono sei brani nei quali il cantautore esterna il proprio pensiero mostrando un occhio di riguardo per le rifiniture e lo sviluppo dell’architettura sonora. Una spanna sopra la maggior parte di quello che gira, ma non è questo il capolavoro che è lecito aspettarsi da chi è evidentemente in grado di fare grandi cose.




















Healthy God
Screw you all, I'm Healthy God
2012
La Fine

Tracklist :
1. It's rainin' sand
2. Poison
3. Cars=Mum
4. Tiny green beans
5. Footsteps
6. Milan pt. II


RecensioneFBBandcamp

We Love - Don't cross [Video]

giovedì 26 aprile 2012

Fuzz Orchestra - Comunicato n.2 - 2009

In attesa di un nuovo lavoro dei Fuzz Orchestra , segnaliamo questo disco composto ormai tre anni fa da Marco Mazzoli (batteria), Luca Ciffo (chitarra) e Fabio Ferrario (noise-piano con diavolerie varie). Otto pezzi di furioso noise che abbraccia il free jazz (complice il sax di Edoardo Ricci); un disco fortemente politico, come testimoniano i numerosi inserti di campioni vocali cinematografici con riferimenti sociali o la folle cover di Volo Magico n.1 di Claudio Rocchi. Co-prodotto da cinque diverse etichette, Comunicato n.2 è stato registrato a Milano nel 2009, master di Rico degli Uochi Toki.


Fuzz Orchestra
Comunicato n.2
2009
Wallace Records / Bar La Muerte / Boring Machines
Escape From Today / Dizlexiqa

Tracklist:
1. Il terrorista
2. Amore tossico
3. Hanno cambiato faccia
4. Focu d'amuri
5. La festa è finita
6. Luglio 01
7. Volo fuzz n.1
8. Marmo rosso sangue


Recensione (Sentireascoltare) ▲ FBBlog
MyspaceDownload

Gasparazzo - Obiettivo Sensibile - 2012 [Streaming]

Quando ho sentito il nome del gruppo ho provato un certo sbigottimento, per poi scoprire che la fonte d’ispirazione del nome Gasparazzo proviene dalla creatura nata negli anni ’70 ad opera del fumettista Roberto Zamarin, (famoso anche per aver creato il logo di Lotta Continua) e tratta il tema di un semplice operaio siciliano emigrato a Torino per lavorare alla Fiat, che lotta tutti i giorni per i diritti di ogni sfruttato. Se ascoltate questo quartetto emiliano (ormai al terzo album), vi accorgerete delle similitudini tra i due: I Gasparazzo nascono dalle ceneri degli abruzzesi Squit Squit, in cui militavano il cantante Alessandro Caporossi e il chitarrista Generoso Pierascenzi, mentre il batterista Lorenzo Lusvardi proviene dagli emiliani Acid Folk Alleanza. Antifascismo ed antirazzismo sono caratteristiche fondamentali dello spirito di questo gruppo e spesso i loro spettacoli li hanno visti a confronto con altre realtà artistiche legate alla memoria partigiana ed alla resistenza italiana. Il loro è un rock cantautorale impegnato e intriso di poesia, 14 brani che spaziano anche tra folk, reggae, word music ed elettronica. I testi inoltre sono improntati all’impegno civile, alle avventure biografiche (Frutti Tropicali parla del viaggio del gruppo in Costa D’Avorio) o al ricordo di personaggi storici, come nel pezzo dedicato alla fotografa/attrice Tina Modotti (Tina), liberamente tratto dall’epitaffio scritto per lei da Pablo Neruda. C’è anche una cover, il pezzo Tornerai, rivisitazione di un classico del 1937 scritto da Dino Olivieri. Insomma, un lavoro genuino che merita sicuramente più di un ascolto.



Gasparazzo
Obiettivo Sensibile
2012
Autonomix

Tracklist
1. Ritratto deforme
2. Pick up
3. Frutti tropicali
4. L'attesa
5. Terra dei pomodori
6. La danza di Dioniso
7. Obiettivo sensibile
8. Madri de placa de majo
9. Al Conero
10. Tina
11. Tornerai
12. Serenata nella notte
13. Melodia
14. Dietro la tenda



Recensione (Lost Highways) ▲ SitoFacebookBuy it!

Merçe Vivo - Lapis [Video]


Da lasortedelcanecheleccalalama
Regia di Annalisa Allione
FB

mercoledì 25 aprile 2012

Festa di Liberazione

Ha ancora senso di questi tempi parlare di Resistenza o Liberazione, quando, atrofizzati dietro ai nostri computer, ci si limita a un "mi piace" o a qualche intervento che non vai mai al di là di una dialettica compiaciuta e autocentrata? Secondo me sì, sempre e comunque. E sempre e comunque ha senso ricordare chi ci ha messo la faccia e spesso non solo quella, soprattutto in questo momento in cui chi governa non è certo il popolo. Questo 25 aprile è dedicato a loro.
Ognuno in Italia sente l'ansia, degradante, di essere uguale agli altri nel consumare, nell'essere felice, nell'essere libero: perché questo è l'ordine che egli inconsciamente ha ricevuto, e a cui deve obbedire, a patto di sentirsi 'diverso'. Mai la diversità è stata una colpa così spaventosa come in questo periodo di tolleranza. L'uguaglianza non è stata infatti conquistata, ma è una falsa uguaglianza ricevuta in regalo.

(Pier Paolo Pasolini 1974 dal film-documentario "La forma della città")



...E invece sono ancora tutti là, coi sorrisi smaglianti
sono là i figli e i nipoti, vincenti ed arroganti
un proiettile a testa, caro il mio colonnello
e non smettere di giocare, proprio sul più bello
E a chi voleva la libertà che cosa gli diciamo?
ai compagni morti per niente che cosa raccontiamo?


(Giorgio Canali & Rossofuoco, Lettera del compagno Lazlo al colonnello Valerio)

martedì 24 aprile 2012

Qualche concerto liberatorio...

Ecco un post per ricordarvi dei concerti organizzati il Venticinque Aprile più o meno espressamente per la Festa della Liberazione. Anche se il concerto non sarà ad una Festa dell'Unità e non ci saranno degli striscioni e nessuno canterà Bella Ciao, portate a mente che domani è un giorno particolare ed importante.
Emilia romagna
The Zen Circus – Piacenza @ Festival delle Nuove Resistenze
Casa del mirto - Forlì @ Diagonal loft club
Unòrsominòre – Rimini @ Neon caffe'

Puglia
Man on wire - Copertino (LE) @ Sotterranei Arci
Girless & the orphan - Squinzano (LE) @ Arci Rubik

Toscana
Joan as Police Woman – Livorno @ The Cage Theatre
Giorgio Canali - Fornacette (PI) @ Festa della liberazione
Colapesce – Pontasserchio @ Agrifiera


Umbria
Saluti da saturno – Orvieto @ Venti ascensionali

Lombardia
Motorpsycho – Mezzago @ Bloom
Ultimo attuale corpo sonoro 
+ Bancale – Longuelo @ Agorà del Polaresco
Lo stato sociale – Milano @ Circolo Magnolia

Piemonte
Movie star junkies – Torino @ Spazio 211

Sicilia
Marta sui tubi – Messina @ Giardino corallo
Drink to me – Castelbuono @ Romitaggio
Above the tree & the e-side – Ragusa @ Lebowski

Abruzzo
Il Santo Niente – Pescara @ Zu::up c/o ex Wake up!

Lazio
Everybody tesla - Roma @ Fanfulla
Abiku - Roma @ Le mura
Sikitikis - Roma @ Rising love
Ballads + Sons of Ulan 
+ GNUT + Daniele Sinigallia - Roma @ Angelo mai

Appaloosa R M X Vol. 1 - 2012 [Streaming]

Vi avevamo preannunciato l’uscita, ora per chi l'ha amato, o per chi lo vuole riascoltare in una nuova veste, in esclusiva, e per un periodo limitato, potete gustarvi lo streaming di questa gustosa compilation di remix di Savana, dei nostri Appaloosa, ad opera di alcuni tra i migliori producer in circolazione. Non resta che godercela.





















Appaloosa R M X Vol. 1
2012
Black Candy

Tracklist:
1. Genny – Apes On tapes
2. Boston Gigi – Colossius
3. Minimo – Digi G’Alessio
4. Mons Royal Rumble – Scary Grant
5. Tg – Dj Alik
6. Chinatown Panda – Dyami Young
7. Civilizzare – Di Maggio Baseball Team
8. Glù – Ether
9. Boston Gigi – Twism
10. Savana – Dj Fonx & Black Friday Crew




Intervista (In A Black Orange) ▲ SitoFacebook
MyspaceBuy it!

Giuliano Dottori - Inno Nazionale del mio Isolato [Video]


Regia di Valentina Villa
Sito

lunedì 23 aprile 2012

Pocket Chestnut - Outness* Ep - 2012 [Teaser]

Tornano i Pocket Chestnut! Dal 28 Aprile sarà disponibile in free donwload il loro nuovo lavoro, Outness Ep. Il disco verrà presentato la sera stessa al Bloom di Mezzago, lì e a tutti i loro successivi concerti potrete acquistare una (o più!) delle duecento copie numerate a mano di questo bellissimo Ep. Outness Ep contiene quattro tracce di folk-pop casalingo che guardano alla vuota provincia desolata e ne cantano con dolcezza e malinconia coinvolgente la sua somiglianza con l'america sempre sognata. Tutte le tracce sono state registrate in casa durante tutto il 2011, poi mixate da William Novati a Pavia (News for Lulu, Green Like July) e infine spedite a Chicago a Carl Saff (Joan of Arc, Guided by Voices) per la masterizzazione finale. Nella fremente attesa potete intanto ascoltarvi e scaricarvi la seconda bellissima traccia, Reason to go. Enjoy!





















Pocket Chestnut
Outness* Ep
2012

Trecklist:
1. First Day Of Summer
2. Reason To Go
3. Dreamy USA
4. Such a Life


FBMyspaceBandcamp

Abiku - 25 Aprile @ Mainstreaming presso Le Mura (Roma)

Siamo arrivati alla fine della stagion e si avvia alla conclusione la serie di eventi Mainstreming, il sodalizio tra Fusoradio e il Live Club Le Mura che vi ha proposto una serie di eventi musicali per due mercoledì al mese presso Le Mura, il posto in cui la musica indipendente italiana RIsuona meglio. 
RIsuona perchè dalle 19.00 alle 20.00, verrà proposto un mini-live con intervista alla band che si esibirà nella serata durante una trasmissione che andrà in onda, in rigorosa diretta, su Fusoradio (e a disposizione per streaming e download dal giorno stesso). A partire dalle 22, il concerto: da godersi LIVE, al Le Mura; e poi rivivere, attraverso il podcast registrato e disponibile per l'ascolto e il download, che troverete in palinsesto su Fusoradio alle 19 del mercoledì successivo (e nell'archivio della radio, da quel momento in avanti).


L'ultimo concerto della rassegna concerto sarà il 25 Aprile e vedrà ospiti de Le Mura gli Abiku. Lo streaming sarà ascoltabile su Fusoradio e il concerto si svolgerà al live club Le Mura in Via di Porta Labicana, 24 (San Lorenzo, Roma). L'ingresso costa 5 euros e va fatta la tessera associativa annuale (obbligatoria) alla modica cifra di un euro.

Ohi, ricordatevi che mercoledì arriva presto!

FusoradioLe Mura

Evento FB ▼ Bandcamp

Eildentroeilfuorieilbox84 - La fine del potere - 2012 [Streaming]

Ma voi lo sapevate che a Roma ci stanno le pecore? E lo sapevate che nel mondo esistono pecore ovine che pascolano l'erba e pecore umane che sognano di ''trovare dollaroni per terra''? La fine del potere, quarto lavoro dei capitolini Eildentroeilfuorieilbox84 - Rampone, Maulucci, Lemme - si apre con uno spiazzante coretto belante; ed è subito amore.
Riforma
, Rivolta, Antisogni, La guerra continua... Se uno si ferma a leggere i titoli delle canzoni, magari si aspetta un album da Anni di piombo - un po' parka, un po' costine di velluto, e un po' anche pesante. E invece, questi tre sedicenti pionieri dell'hard-quore tirano fuori tredici pezzi di crossover allucinatissimo, serrato e sbudellato, e come funamboli riescono a metterci dentro cose che per non allungarci troppo definiremo serie - riforma agraria, mercati finanziari, apolidia, proprietà privata...- senza il morbo della sindrome da capopopolo con la verità in saccoccia, e senza prendere se stessi troppo sul serio. La fine del potere è un lavoro credibile e onesto, perché solleva questioni piuttosto che teorizzare soluzioni. E dato che, nel bene e nel male, ''la condivisione è la colla del potere'' (vedi Democrazia), e siccome ''chi magna da solo se strozza'', godiamoci insieme lo streaming integrale di questo bel dischetto.



Eildentroeilfuorieilbox84

La fine del potere
2012
Trovarobato

Tracklist:
1. Intro
2. Antisogni
3. La fine del potere
4. Consapevolezza
5. Proprietà
6. Acqua
7. Riforma
8. Rivolta
9. Denaro
10. Natura
11. Democrazia
12. Sanità e istruzione
13. La guerra continua



Sito ufficialeFBTW

Management del Dolore Post-Operatorio - Pornobisogno [Video]

Da Auff!!
Sito

domenica 22 aprile 2012

Warm Up: Primo Maggio Neverland Festival

Sabato 28 Aprile al Bloom di Mezzago (MI), sotto un accogliente tendone, con un’ampia zona ristoro con griglieria, patatine, punti bar e banchetti si terrà l’evento musicale primaverile organizzato da Neverlab, Neverland e Bloom. La quinta edizione del Primo Maggio Neverland Festival. Dalle ore 15.00 del 28 di Aprile fino all’alba del giorno dopo per un totale di 12 ore di musica dal vivo su due palchi con il meglio della scena indipendente italiana. E poi readings e DJ set fino a notte fonda.


La Line up del Primo Maggio Neverland Festival è così composta:
Bugo, Edda, IOSONOUNCANE, Ettore Giuradei, 
Maria Antonietta, Musica per Bambini, 
Ultimo attuale Corpo Sonoro, Paolo Saporiti, 
Boxeur the Coeur e Pocket Chestnut.

Per chiudere DJ Set dei Ministri

Ingresso 10 €
Gratuito per lavoratori licenziati 
o in cassaintegrazione 
con la Ghost Work Card 
(info su www.bloomnet.org).

sabato 21 aprile 2012

Hola la Poyana! - Lazy Music For Dry Skins - 2012

Se partiamo dall'assunto che originalità e semplicità sono virtù, Hola la Poyana! parte bene. Un nome che è tutto un programma ma che è anche un indizio per esplorare il disco. Dietro a questo nome si nasconde Raffaele Badas, musicista sardo con una voce mai sopra le righe, che compone musiche semplici e orecchiabili, con un arrangiamento folk-blues ricco e variegato e qualche impronta grunge. I testi son ben assortiti tra richiami al passato e a legami con la quotidianità che riesce a far uscir fuori in maniera ottimale attraverso i suoi accordi. Cinque brani evidentemente costruiti e registrati per dare effetti piacevoli alla vostra mente, al corpo e alle vostre emozioni. Che siano canzoni o costruzioni astratte, i brani sono compatti, coinvolgenti e pieni di sorprese. Un artista da tenere sott'occhio.


Hola La Poyana!
Lazy Music For Dry Skins
2012
Autoproduzione

Tracklist:
1. Vicious dog
2. Demons in my eyes
3. Arguments
4. What else
5. The first serious relationship


Recensione (Stordisco) FB
► Soundcloud Bandcamp

New Candys - Stars Reach The Abyss - 2012 [Streaming]

Si sono fatti attendere ma sono tornati, Stefano Bidoggia, Dario Lucchesi, Diego Menegaldo e Fernando Nuti tornano all'attacco con un nuovo disco dopo New Canys, il primo Ep uscito due anni fa. Stars Reach the Abyss è il primo full-lenght della band trevigiana ed è uscito per Foolica Records. Il risultato sono dodici tracce in cui hanno sapientemente mescolato psychedelic rock e atmosfere mistiche, con tanto di sitar, dove ritmiche coinvolgenti si alternano a oscuri spazi dilatati, dove si diventa più meditabondi. Questo disco è una nuova ottima prova per i New Candys che hanno trovato la loro nicchia espressiva e sono sbocciati. Come assaggio è scaricabile il singolo Blackbeat che include la title track e Salar. Link in fondo.


New Candys
Stars Reach The Abyss
2012
Foolica Records

Tracklist:
1. Hand Chain Dog
2. Blackbeat
3. Half-Heart
4. Dry Air Everywhere
5. Sun Is Gone ('Till Day Returns)
6. Meltdown Corp.
7. Blue Magic Hat
8. Welcome To The Void Temple
9. Nibiru
10. Volunteer
11. Butterfly Net
12. Purple Turtle On Canvas


Recensione (Shiver) ▲ Sito ufficialeFB
BandcampDownloadBuy it!

Death Mantra for Lazarus - Opinion is not math [Video]


Regia di Tonino Bosco
FB

venerdì 20 aprile 2012

Orpo! - ProvoCanti - 2011

ProvoCanti è un disco che trascende qualunque classificazione, e forse è questo il motivo principale che mi ha intrigato e fatto provare interesse per la musica di Matteo e Claudio, due ragazzi veneto-trentini, ex garage rocker, ex membri dei favolosi The Space Cakes. Il numero di pezzi è inconsueto per un album (ben 18), per di più (come avrete notato) se con degli incomprensibili titoli alfanumerici. L’ispirazione sembra provenire dal prog anni '70, gli anni d’oro della musica d’avanguardia, con incursioni in territori psichedelici stralunati e improvvisazioni che sembrano all’apparenza senza senso, ma che mantengono nell’insieme un’identità e una coerenza di fondo. Un album che, nonostante la lunghezza, è tutt’altro che monotono. E’ solo un peccato che non avendo dei titoli riconoscibili si faccia fatica a identificare ciascun brano. Davvero consigliato per i vostri pomeriggi lisergici.



Orpo!
ProvoCanti
2012
Autoproduzione

Tracklist:
1. h2
2. c27
3. c15
4. c25
5. 15
6. 06
7. c26
8. c30
9. 28
10. m06
11. 03
12. 11
13. 25
14. 22
15. c17
16. c24
17. c21
18. c28




Recensione (BandBlog) ▲ FBDownload

Missincat feat. Dente - Capita [Video]


Regia di Daniel Wangen
Sito

giovedì 19 aprile 2012

Kramers - Warum Warum Ist Die Banane Krumm? - 2012 [Streaming]

Mi ero innamorata di questo quintetto genovese già dal bellissimo singolo Hamburger Vs. Kebab, ma devo dire che l’elettronica di quest’album è ancora più variegata di quanto credessi, passando dalla dance, al trip-hop all’electro-clash e alla chill out, e mantenendo comunque sempre quella leggerezza pop che si fa apprezzare da tutti i palati. Tonici, divertenti, esaltanti e a tratti anche con quel tocco d’inquietudine che non guasta, questi ragazzi (Giulia alla voce, Greta al flauto, tastiere, cori, Federico alle chitarre e sintetizzatore, Giovanni e Andrea alla sezione ritmica), non sono affatto dei pivellini, avendo alcuni di loro già militato in band come Cut of Mica, En Roco, Meganoidi, The Banshee, Cartavetro, giusto per citarne alcune. Mutatis mutandis, la brillantezza del suono dei Kramers mi ha portato alla mente un gruppo anglo-irlandese che seguivo molto negli ultimi anni ’90 e che sono i Moloko, ma i paragoni potrebbero sprecarsi con altri gruppi di quel periodo (She’s so flute ad esempio ricorda certe atmosfere dei Portishead), pur riuscendo, comunque, a non diventare emuli di nessuno. Il disco vede la partecipazione di Michele Bitossi (Numero 6, Mezzala) come produttore esecutivo, sua è infatti l'etichetta The Prisoner records. Beveteveli tutti d’un sorso e attenti perché potrebbero creare dipendenza.



Kramers
Warum Warum Ist Die Banane Krumm?
2012
The Prisoner Rec.

Tracklist:
1. The Day I Walked Down The Street
2. Girl Who Came From Nowhere
3. Another Pop Song You Can Dance With Your Friends
4. My Speed Love
5. Hamburger Vs. Kebab
6. She's So Flute
7. Dharmabeat
8. La Dance
9. 123456789
10. It's Time To Close Your Eyes



Recensione (Shiver) ▲ FBTumblr

Tucano - Homeless Mandingo - 2012

Dicesi "tucano", con "t" minuscola, un uccellone Sud americano giocherellone dal becco enorme color arancio. Dicesi "Tucano", con "T" maiuscola, il recentissimo progetto solista di David Starr, già OneFuckOne con Luca Giommi. All'inizio della corrente primavera, il suddetto Tucano se ne esce con 62 copie contate in cassettina - nel senso di nastro sonoro - di un lavoro dal titolo Homeless Mandingo, e se ne va a portare le sue musichine sintetiche in giro per mezza Europa - Svizzera, Francia, Gran Bretagna, Belgio, Germania.Tucano, chi è questo Tucano? Prima di tutto di lui sappiamo che non è Padre Pio, perché Padre Pio non è Tucano (vedi traccia d'apertura del disco), e perché la proprietà commutativa dice che scambiando tra di loro gli addendi il risultato non cambia. Poi sappiamo che suo zio si fa gli acidi dentro l'armadio (traccia seconda), e in effetti il mood dominante l'album è di un intrippante estremo (non nel senso di "trippa" ma di "trip"). Per il resto, Homeless Mandingo è un'esperienza elettronica molto anni '80, colorata di punk e kazoo, ipnotica, pazzoide, un po' porno-bestiale e un po' boccetta di Diazepam sul comodino fra un libro di Paolo Brosio e una madonnina di plastica con l'acquasanta di Lourdes. Menzione d'onore per lo splendido artwork di Ciro Fanelli. Scaricatene aggratis! Cosissia.



Tucano

Homeless Mandingo
2012
Brigadisco / Bloodysound Fucktory / NO=FI Recordings

Tracklist:
1. Padre Pio non è Tucano
2. Mio zio si fa gli acidi dentro l'armadio
3. Rita ama Tarzan
4. Message Part 1 / Lucrezia B e la terza adolescenza
5. Kill You
6. Ufo M Ufo
7. Message Part 2 / Tenersi per mano è pornografia
8. Tucano adios! Tucano adios!
9. God Save the James Deans


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Quebegue - Una settimana con Veronica [Video]


Da Quebegue
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mercoledì 18 aprile 2012

Vandemars - Blaze Special Edition - 2011

I Vandemars si presentano con un ottimo biglietto da visita: hanno vinto come miglior band toscana all'arezzo Wave 2010, e in questo secondo album (il primo è A Noisy Melody del 2007) sono stati prodotti da Paolo Benvegnù oltre che da Stefano Bechini. Il loro nome significa letteralmente L'Avanguardia di Marte e questo la dice lunga sul piglio che hanno questi cinque ragazzi nell'affrontare la musica. Blaze è un disco d'impatto, che prende le cose di petto, con sonorità molto rock anni '90. La voce di Silvia Serrotti (autrice anche delle liriche) ha un grande carisma ed è supportata molto bene dal dinamismo delle chitarre di Stefano Romani e Gabriele Coppi e da una sezione ritmica (il basso di Francesco Pititto e la batteria di Francesco Bucci) molto corposa e potente. Il tutto si arricchisce anche dell'ausilio di altri strumenti, come tastiere, sax e chitarre acustiche, che conferiscono a questo disco, oltre che carattere, e varietà, anche una certa dose di malinconica delicatezza (com ad esempio nella bellissima Victims). A quasi un anno di distanza dall'uscita di questo album il gruppo ci dona una edizione speciale con una bonus track: la reinterpretazione di "Rosemary Plexiglas" degli Scisma. Un piccolo omaggio al produttore artistico di ‘Blaze’, Paolo Benvegnù, e alla sua prima band.



Vandemars
Blaze
2011
Autoprodotto

Tracklist:
1. My Cage
2. Always the Same
3. L.L.
4. A circle for Me
5. Naked ans Pure
6. It's Mine It's Yours
7. Tic Tac
8. Come Out
9. Victim (feat. Paolo Benvegnù)
10. Waiting for the Drummer
11. Rosemary Plexiglas



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Cecco e Cipo - Roba da Maiali - 2012 [Streaming]

Un concept album sui maiali? Ci hanno pensato Cecco e Cipo, ovvero i giovanissimi (non ancora ventenni) Simone Ceccanti e Fabio Cipollini che vengono da Empoli e che per questo primo album prendono ispirazione (usando tanta ma tanta ironia) da molta della nuova scuola cantautorale italiana (vedi Dente, Brunori Sas o i quasi conterranei Zen Circus). Il Maiale sembra l’incipit di una puntata di Quark, e viene narrato dal celebre speaker e doppiatore Stefano Masoni. Da questo momento in poi ogni pezzo sarà una passeggiata nel porcile, alla scoperta del “suide addomesticato”. Per sentirsi meglio a casa propria Cecco e Cipo usano spesso un linguaggio scurrile e volgare (Una maschera fantastica), accompagnandosi con chitarre folk, riff di pezzi noti in versione da balera (vacca boia), giri ska, omaggi a Rino Gaetano (Rosa ricorda veramente troppo la più famosa Gianna), fino a proiettarci addirittura nella terra d’Irlanda. Via del Gelsomino chiude l’album e, quando potrebbe prendere piede la malinconia, i due musicisti si applicano con ogni strumento perché ciò non avvenga. Un disco spassoso, consigliato per le vostre scampagnate estive e bucoliche.


Cecco e Cipo
Roba da Maiali
2012
Labella

Tracklist:
1. Il Maiale
2. Una maschera fantastica
3. Vacca boia
4. Sulla strada di Doufer
5. L’inviato su Marte
6. Rosa
7. Stella d’Irlanda
8. Cambio
9. Fantasia
10. Via del Gelsomino



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Marta Sui Tubi feat. Lucio Dalla - Cromatica [Video]


Da Carne con gli Occhi
Regia di Bruno D'Elia
Sito

martedì 17 aprile 2012

Atterraggio Alieno - Il disgelo - 2012 [Streaming]

La primavera è ormai arrivata e questo disco è certamente uno dei modi migliori per festeggiare l’avvenimento, in virtù della freschezza delle sue composizioni. Dopo tre anni da “La Piena”, Francesco  Falorni, in arte Atterraggio Alieno, sforna un nuovo delizioso lavoro. “Il disgelo” è un album che entusiasma con le sue ondate di dolcezza attraverso un linguaggio estremamente comunicativo.  Il titolo dell’album spiega esattamente quello che ascolterete al suo interno, senza arzigogoli né inutili artifici stilistici. Dieci brani che mescolano sensualità e tristezza, dolcezza e sofferenza. Il cantautore fiorentino riprende il suo percorso proprio da dove l’aveva lasciato; non è un caso che quel luccichio di speranza che s’intravedeva già nella “Canzone dell’ottimista” diventi poi il tema portante del nuovo lavoro.  Il desiderio di una vita più serena s’inerpica su raffigurazioni memorative che scandiscono lo scorrere del tempo in bellissime oasi melodiche intrise di puro lirismo. Trentanove minuti di musica coloratissima in cui risuonano suggestioni lontane, d’immutata purezza.  L’iniziale arpeggio di chitarra, l’intatta eleganza della viola, arricchite da tintinii di glockenspiel avvolgono la bellissima voce di Francesco in “Saremo ricchi amore”; si pone fiducia in un futuro remoto, dove situazioni inverosimili appaiono, giustificate dalla fervida unione di due amanti (“e solo quando le nostre vene si uniranno e diventeranno fiumi, noi venderemo ogni paura e saremo ricchi amore”).  L’utilizzo del banjo sembra caricare il brano successivo, “Nero petrolio”, di energia atomica senza mai escludere una cantabilità infiammata dalla nostalgia, la stessa che pervade i pezzi successivi. Si rafforza la posizione dell’uomo come parte integrante di un sistema naturale all’interno del quale egli può avanzare per fronteggiare le proprie paure e le proprie ansie.  E’ viva la voglia di perdersi in stati emotivi e Stati (“congeliamo questo momento, andiamo a vivere in Alaska”) per riportare la primavera laddove il triste epilogo di una guerra ha fatto sì che svanisse via nel tempo (“Dana e Marek portano la Primavera a Vorkuta, e fra le mani gelate torna a scorrere forte caldo coraggio”). “Cervello lo-fi “ è una dichiarazione d’intenti in cui si palesa l’annullamento della volontà di pensare o perlomeno di farlo in high quality. L’atmosfera generale è di grande tranquillità interiore e  i brani scorrono imperterriti con giri sonori di grande raffinatezza.  Un continuum  armonico immobile ma melodicamente sempre variato che richiede un po’ di ascolti prima di rivelarsi completamente.  Un album come questo può riscaldarvi la giornata grazie a composizioni piacevoli, suonate con estrema bravura. È   tempo di rinnovamento, fioriscono i peschi, arrivano le prime mosche, le prime allergie, la natura si sveglia, è il tempo del “Disgelo”; un’ottima occasione per entrare in contatto con questo giovane artista e assaporare il calore entusiasmante di una musica che si dispiega appieno regalandoci profumi intensi e di buon auspicio per i giorni a venire.


Atterraggio Alieno
Il Disgelo
2012
Suburbansky Records

Tracklist:
1. Saremo ricchi, Amore
2. Nero Petrolio
3. Cervello Lo-Fi
4. Il tuo male fra i miei denti
5. Al sole di Giugno
6. Canzone d'amore o di minaccia
7. Alaska
8. Vorkuta
9. Disgelo
10. Ho visto cose



RecensioneFBSito Ufficiale
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Low Frequency Club - Mission - 2012 [Streaming]

Dopo un lungo periodo in cui il trio bresciano è stato impegnato in concerti in italia e in europa esce un nuovo album firmato Low Frequency Club. Mission esce proprio oggi per Foolica Records e contiene otto tracce che certo non deluderanno fan vecchi e nuovi, il disco ha un sound ricco e potente e, rispetto a West Coast, più oscuro. Questa venatura più cupa pervade tutto il disco e si nota soprattutto in tracce come Buried animals e John, ascoltandole sembra di entrare un club sotterraneo dove ogni cosa che vedi è rallentata da uno strobo. Il sound del gruppo si evolve e si muove dall'elettro-funk verso altri lidi, verso un'elettronica più affine ad esempio agli Aucan (per gli amanti delle similitudini). Fatevi trascinare da questo disco in qualche buco profondo, non vorrete più uscirne. Enjoy!





















Low Frequency Club
Mission
2012
Foolica Records

Tracklist:
1. Intro
2. Buried Animals
3. Burn In Hell
4. What We Were
5. Overlover
6. John
7. Citizens
8. Mission



Sito UfficialeFBTWSoundcloud

L'orso - La Domenica Ep - 2012

Domenica quindici è uscito il nuovo ep de L'orso chiamato, per l'appunto, La Domenica. Cinque tracce di banjo, arpeggini, cori e bellissimi testi. Si parte con la mitigata amarezza di Tornando a casa e la nostalgia di Con i chilometri contro per poi risalire con le strombettate danzerecce di Estate, che vede nientemento che la particpazione di Edipo. Un susseguirsi di immagini vi trascinano in un'estate per ora solo immaginata o ricordata in un pomeriggio di noia domenicale. Arriva poi la chicca de L'astronauta che pratica per voi la raccolta differenziata dei sogni infranti in un ritmo incalzante come le sberle che ti dà la vita. Tutto è preso con la dovuta leggera tristezza che non li mette in lizza per la playlist della depressione piuttosto per quella dove vi mettete svaccati in poltrona e, rievocando memorie che prima vi facevano male ma ora non più, canticchiate "E tu mi dicevi / che anche il primo ragazzo che avevi / ti teneva in piedi per scambiarsi i pensieri / e non mi sento speciale ad essere come lui..."




















L'orso
La Domenica Ep
2012
Garrincha Dischi

Tracklist:
1. Tornando a casa
2. Con i chilometri contro
3. Estate
4. L’astronauta
5. Di chi ti ricordi


FBTWSoundcloudBandcamp

Formanta! - Sleeping pills [Video]


Una produzione de Il Polimorfo e Dan Dandaddy
Sito

lunedì 16 aprile 2012

Brioscine appena sfornate: Umberto Palazzo

Carissimi divoratori di colazioni, ormai vi siete lasciati alle spalle i bagordi alcolici dello scorso fine settimana, quindi, senza correre il rischio di farvi tornare il croissant su per la gola, posso parlarvi di quella volta in cui un bel tizio barbuto si avvicinò al bancone ordinandomi un Aperol Spritz. Io aborro lo Spritz. Quel signore lì, però, non lo aborrivo e non lo aborro affatto – tutt'altro. Così nella testa mi partì un pilotto assurdo sul come uno come lui potesse avermi ordinato una brodaglia del genere. Feci un casino con la bottiglia del prosecco e mi presi dell'imbranata dagli astanti. Il barbuto - lo avete letto già nel titolo - era Umberto Palazzo. Sul quale non c'è bisogno di fornire Bignami introduttivi. E al quale, nella breve intervista che segue, ho dimenticato di chiedere se abbia finalmente smesso di bere Spritz.

Canzoni della notte e della controra è il tuo primo disco solista e il primo lavoro su cui hai avuto un controllo pressoché assoluto, a differenza dei precedenti con Il Santo Niente - prodotti da Marco L. Lega (La vita è facile, 1995 e Occhiali scuri al mattino, 2004), Fabio Magistrali (Il fiore dell'agave, 2005), Giorgo Canali (Sei na ru mo'no wa na'i e Crossfader, 1997). Leggo sul libretto di Canzoni che te lo sei «scritto, suonato, cantato, registrato e miscelato da solo». L'autonomia di cui oggi godi è frutto di una scelta cercata?
Mi finanzio da solo, quindi nessuno può avere niente da ridire. La libertà creativa l’ho sempre avuta, non sarei rimasto un solo giorno in una situazione creativamente non libera. Pensa solo che Sei na ru è un disco uscito su major nel ‘97 e pensa a che suono estremo ha. L’idea ai tempi era di portare nell’ambito delle major una musica più aggressiva e con elementi di ricerca. Volevamo cambiare la musica italiana e su questo eravamo tutti d’accordo, produttori artistici inclusi. Ora succede il contrario: sono gli indie che scopiazzano i suoni della musica di massa degli anni ‘90. I pochi spazi che avevamo aperto, la cultura di massa se li è ripresi con gli interessi. Non c’è mai stato così poco spazio per ciò che si propone come un’alternativa di qualità alla cultura di massa e la mentalità esclusivamente mercantile che la sostiene. Viviamo in un’epoca di restaurazione e controriforma.


Quanto è stata diversa la gestazione dell'album solista rispetto a quella dei lavori corali?
Totalmente opposta. Gli album fatti con una band sono basati sull’interplay, cioè sul’interazione che i musicisti hanno mentre suonano, che è quello che fa la differenza fra una buona rock band ed una falsa rock band. Un album registrato interamente da solo è sostanzialmente un album elettronico, anche se ha un suono retró, e come tale va lavorato, cioè basandosi sulla precisione dei frammenti.

Canzoni, così come lo hai realizzato, corrisponde alla tua idea originaria dell'album?
Possiamo dire che corrisponde esattamente all’atmosfera che avevo in mente. Le opere d’arte troppo pensate in genere vengono malissimo: bisogna essere recettivi nei confronti dell’ispirazione a costo di buttar via tutto quello che s’era fatto.

I brani dell'album sono attraversati da una peculiare rielaborazione concettuale e visiva de I Basilischi, film di Lina Wertmüller del 1963. Tu stesso hai illustrato l'esegesi del sottotesto di tutto altrove. Anche se non si dovesse aver presente il film, tuttavia è chiaro ciò che vuoi veicolare con il termine controra. La pellicola spiega il concetto per mezzo della voce fuori campo che ne dà una definizione da manuale, con un didascalismo che a te non appartiene. Ciò che si nasconde nell'album esce fuori da sé, senza macchinismi guidati.
Premesso questo popo' di roba, ora ti faccio una domanda che sembra starci come i cavoli a merenda. La tua esperienza di docente di Storia della Popular Music al Conservatorio Luisa D'Annunzio di Pescara, l'insegnamento in vari seminari musicali, il costante confronto sul panorama musicale - vedi la tua bacheca Facebook... Canzoni è in qualche misura connesso alle tue parallele attività didattiche?
Io adoro insegnare e la trasmissione del sapere è una delle occupazioni più nobili che ci possano essere, ma va effettuata nelle sedi giuste e con i mezzi adatti. Si può e si deve trasmettere sapere a scuola, facendo radio e parlando di arte e cultura sul web o sulla carta stampata. Ma per quello che riguarda i dischi non c’è nessun intento didattico né didascalico. Come si usa dire la buona arte si distingue da quella cattiva anche perché non cerca mai di fornire delle risposte, ma crea delle nuove domande. Canzoni della notte e della controra è un disco che non ha precedenti e in quel senso può essere utilizzato da chi cerchi delle idee nuove, ma il suo fine è quello del piacere nell’ascolto, non dell’insegnamento.

Quanto del tuo “slancio didattico” entra in gioco nelle vesti di dj Umberto Palazzo?
Se fossi un dj radiofonico ce ne sarebbe tutta l’occasione, ma per quanto riguarda le serate da ballo non ci sono margini in quel settore.

Ha senso per te parlare di educazione all'ascolto dalla console?
Se sei in un bar e fai puro ascolto può essere possibile, ma non è detto. Se sei il dj di una serata da ballo il tuo compito è sicuramente far divertire il pubblico, non educarlo. Puoi scegliere il miglior compromesso fra la qualità e il successo, ma si tratta di lavoro nell’ambito di un’impresa privata, un lavoro che consiste solo ed esclusivamente nel far ballare sempre il pubblico, senza interruzioni. Se non tieni la pista costantemente piena il tuo posto verrà presto preso da un altro che ovviamente farà cose più commerciali, perché chi organizza serate a livello professionale ha come fine il profitto e contestare a un imprenditore che gli interessi il profitto è un po’ sciocco perché è una cosa ovvia. Il lavoro del dj non è così nobile come a volte si teorizza e può rivelarsi anche piuttosto umile. Se poi lo fai per hobby e t’interessa solo mettere musica per i tuoi amici è un’altra cosa e ti puoi sbizzarrire quanto ti pare, ma a livello professionale non c’è peggior dj di quello che vada in console per sfoggiare la sua collezione di dischi e per educare il popolo. In genere la sua carriera dura due pezzi e mezzo.

In che misura il pubblico è ancora disposto a mettere in gioco il proprio gusto e i propri paletti?
Non è affatto disposto. Chi viene a ballare lo fa per divertirsi, bere e trovare compagnia nel posto che gli piace, con la gente che gli piace e la musica che gli piace, quindi con la musica che già conosce. Nessuno va in un locale a spendere soldi per rimettersi in discussione e istruirsi.Il lavoro va fatto con gusto e l’unica differenza di qualità la fa il gusto, ma, se non fai ballare, come dj quel locale non ci torni più. Ci sono però delle cose che bisogna sapere. La prima è che non tutti ballano, perché non a tutti piace ballare. Quelli che non ballano non sono di competenza del dj, che è in console per i ballerini, non per gli ascoltatori. La musica del dj è diretta a loro ed è con loro che il dj interagisce. L’altra è che non tutti i pezzi sono ballabili, come si fa a sapere quali sono i pezzi ballabili? Molto semplice: si prova a ballarli. I dj a cui non piace ballare sono come dei ciechi che dipingono: non sanno quello che fanno. L’altra ancora è che, tranne rare eccezioni di persone particolarmente dotate di ritmo e coordinazione, la gente balla solo i pezzi che conosce o i ritmi che conosce. Il ritmo che conoscono tutti è quello tipico dell’house, un battere e un levare ripetuti all’infinito senza variazioni. Un pezzo che invece abbia una struttura completa riserva sorprese ritmico-armoniche e funziona solo se la pista lo sa interpretare perché lo conosce. Un pezzo nuovo, anche eccezionale, svuota inevitabilmente la pista ed è una cosa che il dj si può permettere poche volte all’anno.
Io non suono mai la mia scaletta ideale, perché se lo facessi non ballerebbe nessuno. Per esempio, negli ultimi mesi propongo, nei club alternativi, Bizness di Tune Yards che è il pezzo dell’anno scorso che preferisco ballare. Gli esiti sono inevitabilmente disastrosi, quindi lo metto in prima serata o in estrema chiusura quando sono tutti ubriachi e la soglia della tolleranza si abbassa di molto. Un’altra cosa ancora è che il dj deve capire chi ha di fronte e fare una media del gusto e deve essere cinico. Può solo tenere la media qualitativa più alta possibile perché la pista sia piena. Se cerca di accontentare quelli che hanno il gusto migliore è spacciato, perché logicamente i migliori sono pochi e quindi la pista rimane vuota.

Dunque è comunque puro intrattenimento.
Assolutamente sì. Io sono un musicista e già mi sacrifico abbastanza per quello che creo, che è in perdita perenne. E comunque non possiedo nulla di mio. Sopravvivo.



Da quanto tempo metti dischi come dj?
Da più di vent’anni, ho iniziato a Bologna nei centri sociali e poi organizzando feste illegali sulle spiagge e in campagna.

Giorni fa spiegavi su Facebook come a Milano la SIAE non avesse trovato neanche un dj che fosse in regola, e come i giornali avessero liquidato il tutto come l'ennesimo caso scandaloso di evasione. In realtà, scrivevi, la cosa è un'altra. La SIAE vuole 254 euro l'anno per autenticare le copie usate in console - copie dei brani già comprati regolarmente come supporto fisico o come file liquido. Quindi in sostanza la SIAE esige il pagamento del copyright per ben tre volte: oltre al primo pagamento all'aquisto, ce n'è un secondo da parte del locale in cui suona il dj, e un terzo per autenticare le copie di cui prima... Ora, questo è solo l'ultimo episodio di una vera e propria class action che da te ha preso il là e che vuole contestare e fare luce su alcuni meccanismi a tuo dire – e non solo tuo - discutibili e poco chiari imposti dalla SIAE.(Per chi non conoscesse la questione - ne hanno parlato, tra gli altri, anche Il Fatto Quotidiano e La Repubblica.it - rimandiamo al gruppone FB che ne descrive le tappe e la storia, repliche SIAE e controrepliche degli autori incluse. In particolare ciò a cui Palazzo si oppone è la modalità penalizzante i ''minori'' - in termini di movimento di denaro - con cui la SIAE ripartisce i proventi dei cosiddetti borderò, vale a dire delle fatturazioni derivate dalle attività di musica live.)
A parte il discorso dj, il problema SIAE ti riguarda soprattutto in quanto autore. Dall'inizio dello scorso autunno in poi sei stato in giro a promuovere Canzoni della notte e della controra, e ancora stai portando la tua ultima fatica ovunque. Quante date hai fatto finora, dove possiamo vederti suonare e chi possiamo contattare per averti dal vivo?
Ne ho fatte una ventina, che in quattro mesi non sono neanche poche, ma la mia popolarità non è assolutamente paragonabile a quella di una piccola indie star come può essere una Maria Antonietta o un Colapesce. In genere i locali neanche mi rispondono alle mail. Bisogna avere fortuna per beccarmi, ma potrei capitare nel bar vicino a casa vostra. È piuttosto difficile vedermi nei locali maggiori del circuito indie, ma non per mia scelta. Curo personalmente il booking, non ci sono agenzie interessate.


Rispetto all'esperienza live con una band, come ti trovi a gestire il palco da solo? E qual è la tua percezione di chi viene ad ascoltarti?
C’è quasi sempre Sandra Ippoliti, ma a volte sono da solo. Prima di iniziare questo tour ero abbastanza dubbioso della mia resa in solitaria, poi mi sono concentrato sull’aspetto tecnologico della faccenda e ho ottenuto un risultato ottimale, anzi secondo me ottimo. La tecnologia è molto importante in questo spettacolo. Se il pubblico sta zitto ho di lui una percezione ottima

A questo punto in teoria dovrei aggiungere una bella frasetta di commiato per chiudere il pezzo. Ma mi sa che ci sta meglio un: “pubblico, statti zitto e ascolta”. Ne vale la pena.

domenica 15 aprile 2012

Warm Up: Festival delle Radio Universitarie

Dal 3 al 5 maggio Pisa ospiterà la VI edizione del FRU, il Festival nazionale delle Radio Universitarie, promosso da Raduni (l’Associazione nazionale operatori radiofonici universitari), dall’Università degli Studi di Pisa e da Ustation.it (il network nazionale dei media universitari e degli studenti reporter). Il Festival delle Radio Universitarie è un festival vagabondo partito nel duemilasette a Padova e ospitato da Radiobue. Le seguenti edizioni si sono svolte a Catania nel duemilaotto (Radio zammù), a Salerno nel duemilanove (Unis@und), a Perugia nel duemiladieci (Radiophonica), a Cosenza nel duemilaundici (Ponteradio) mentre quest'anno la radio ospitante è RadioEco.
Il programma del FRU prevede convegni e dirette radiofoniche in cui si parlerà di sostenibilità, rispetto all'ambiente, al mondo culturale, sociale e musicale. Ci saranno inoltre workshop pratici di conduzione radiofonica, redazione e sound design e, immancabilmente, tanti concerti. Apre le danze il Pan del Diavolo il 3 Maggio seguito il giorno successivo da Boxeur the Coeur, Iori's eyes e Giardini di Miró. Bava alla bocca. Il festival si chiuderà con un party del quale saranno ospiti due dj di m2o.

Ricapitolando:
3 Maggio
Pan del Diavolo

4 Maggio
Boxeur the Coeur 
Iori's eyes 
Giardini di Miró

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