Visualizzazione post con etichetta *Rock cantautorale. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta *Rock cantautorale. Mostra tutti i post

lunedì 27 ottobre 2014

Ismael - Tre - 2014 [Streaming]

Ritmi che avanzano imperterriti e una delicatezza scolpita nella pietra. Difficile non farsi coinvolgere da Tre, terzo album degli Ismael. Per Sandro Campani e gli altri quattro membri della band si può usare una parola sola: impeccabili. Da ascoltare e studiare fin quando reggono le cuffie.


Ismael
Tre
2014
(Autoprodotto)

Tracklist:
1. Palinka
2. Canzone della volpe
3. Le tre
4. Andiamo
5. Canzone del cigno
6. Se non a te
7. Canzone per quello
8. Canzone del bisonte
9. Tema di Irene
10. S'arrampicavano
11. San Giovanni di Querciola



FBBandcampYoutube

martedì 8 gennaio 2013

Sintomi di Gioia - S/t - 2012 [Streaming]

Questo album omonimo è il secondo del gruppo alessandrino composto da Luca Grossi e Fausto Franchini. Il primo Segnalibro era uscito nel 2008 ed era stato prodotto da Cristiano Mele dei Perturbazione. Le prove dei brani del nuovo disco erano già iniziate nell’ottobre 2011 a Bologna insieme ad Umberto Maria Giardini nella veste di produttore artistico e batterista e nel disco si può sentire molto forte l’influenza di quest’ultimo, che riesce a dare ad un rock di stampo cantautorale un suono intenso e malinconico. Il gruppo è talmente soddisfatto che sente quest’album come se fosse un vero e proprio esordio nella propria vita musicale. Le atmosfere sono molto intimiste e nostalgiche (il primo singolo Di Blu è infatti l'emblema del ricordo di una giovinezza che non tornerà più), con un retrogusto di decadente romanticismo che accompagna ogni pezzo (e con un produttore come Giardini come avrebbe potuto essere diverso?). Gli arrangiamenti con gli archi sono quanto di più suggestivo possa offrire l’album, mentre ciò che appare più interessante è finalmente il ripescare alla tradizione italiana con un occhio nuovo, ma anche con orgoglio.


Sintomi di Gioia
S/t
2012
Indidacosa/Venus

Tracklist:
1. Due minuti prima
2. Calpesto sasso preziosi
3. Di blu
4. Ordine
5. Balcone
6. Varietà
7. Pieno d'oro
8. Canzone per T.
9. Mi dimentico di me
10. Maggio 2002



Recensione (Ondalternativa) ▼ SitoFBTW

giovedì 4 ottobre 2012

Le Carte - 100 - 2012 [Streaming]

Uno squarcio di cielo folto di nubi color petrolio, un paesaggio desolato per niente rasserenante e un essere visionario al limite tra le due dimensioni. Giunti al terzo album, dopo ben due autoproduzioni, Le Carte hanno pensato bene di mettere in chiaro le intenzioni del nuovo lavoro già a partire dall’artwork del disco. Pertanto non c’è da stupirsi se quello che ascolterete al suo interno, altro non è che la rappresentazione concreta di un turbine di stati d’animo in cui, diverse sfumature di suono e intensità emotiva tendono ad accostarsi come dimensioni complementari della stessa realtà oggettiva: il degrado della società contemporanea in cui, è evidente il divario tra l’aspirazione e la sua possibilità di attuazione. Il tempo passa, l’attitudine sonora non subisce grandi trasformazioni nonostante un notevole miglioramento del suono e un cambio nella formazione. 100 è un album dalla vigorosa ossatura ritmica, in grado di unire la rugosità del rock con le aperture melodiche tipiche del songwriter malinconico; undici rasoiate che avanzano con passo marziale tra chitarre ruvide e possenti tagli di batteria. La voce, dal canto suo, è notevolmente migliorata, rauca, aggressiva, sempre nel pezzo, pregnante di una versatilità che ben si sposa con i numerosi cambi di mood. Le impressioni sono più che positive. Un flusso inarrestabile di energia che spesso riverbera qualcosa simile al post grunge, il tutto con pezzi compatti e melodici frastagliati da uno strumentale frenetico, caratterizzato da un piglio d’altri tempi. Le armonie sono semplici, i ritornelli efficaci, il suono ritmato e dinamico; si passa da brani già presentati in passato come Le luci delle fabbriche, Mi ami non mi odi e L’aria qui intorno a momenti che spingono ulteriormente sull'acceleratore come Vinili e dischi, Supersonico, 100, senza dimenticare le movenze languide e melanconiche di Il tempo che non vivo,  Non mi muovo, e Periferia i cui i testi rivelano un disagio tutto contemporaneo, sempre con la fermezza di chi sa che una canzone può contribuire limitamente a cambiare le cose. Continua la scalata di questi tre giovani ragazzi, verso una cima ancora lontana ma non per questo impossibile da raggiungere. Ascoltare questo disco in cuffie, a tutto volume, può ridurvi il cervello in frantumi, ma anche darvi scariche di adrenalina in quantità industriale. Non potrete fare a meno di riascoltarlo più volte. Se avete bisogno di un’energia autentica provate a dar loro fiducia.


Le Carte
100
2012
Rivolta Records

Tracklist:
1. Supersonico
2. Il tempo che non vivo
3. 100
4. Le luci delle fabbriche
5. Vinili e dischi
6. Mi ami non mi odi
7. L'aria qui intorno
8. Non mi muovo
9. L'ultimo giorno sulla Terra
10. Mio fratello è figlio unico


  ► Recensione ▲ FB ▼ TWBandcamp ◄

venerdì 28 settembre 2012

venerdì 8 giugno 2012

Dimartino - Non siamo gli alberi [Video]

Da Sarebbe bello non lasciarsi mai ma abbandonarsi ogni tanto è utile
Regia di Giacomo Triglia
FB

giovedì 26 aprile 2012

Gasparazzo - Obiettivo Sensibile - 2012 [Streaming]

Quando ho sentito il nome del gruppo ho provato un certo sbigottimento, per poi scoprire che la fonte d’ispirazione del nome Gasparazzo proviene dalla creatura nata negli anni ’70 ad opera del fumettista Roberto Zamarin, (famoso anche per aver creato il logo di Lotta Continua) e tratta il tema di un semplice operaio siciliano emigrato a Torino per lavorare alla Fiat, che lotta tutti i giorni per i diritti di ogni sfruttato. Se ascoltate questo quartetto emiliano (ormai al terzo album), vi accorgerete delle similitudini tra i due: I Gasparazzo nascono dalle ceneri degli abruzzesi Squit Squit, in cui militavano il cantante Alessandro Caporossi e il chitarrista Generoso Pierascenzi, mentre il batterista Lorenzo Lusvardi proviene dagli emiliani Acid Folk Alleanza. Antifascismo ed antirazzismo sono caratteristiche fondamentali dello spirito di questo gruppo e spesso i loro spettacoli li hanno visti a confronto con altre realtà artistiche legate alla memoria partigiana ed alla resistenza italiana. Il loro è un rock cantautorale impegnato e intriso di poesia, 14 brani che spaziano anche tra folk, reggae, word music ed elettronica. I testi inoltre sono improntati all’impegno civile, alle avventure biografiche (Frutti Tropicali parla del viaggio del gruppo in Costa D’Avorio) o al ricordo di personaggi storici, come nel pezzo dedicato alla fotografa/attrice Tina Modotti (Tina), liberamente tratto dall’epitaffio scritto per lei da Pablo Neruda. C’è anche una cover, il pezzo Tornerai, rivisitazione di un classico del 1937 scritto da Dino Olivieri. Insomma, un lavoro genuino che merita sicuramente più di un ascolto.



Gasparazzo
Obiettivo Sensibile
2012
Autonomix

Tracklist
1. Ritratto deforme
2. Pick up
3. Frutti tropicali
4. L'attesa
5. Terra dei pomodori
6. La danza di Dioniso
7. Obiettivo sensibile
8. Madri de placa de majo
9. Al Conero
10. Tina
11. Tornerai
12. Serenata nella notte
13. Melodia
14. Dietro la tenda



Recensione (Lost Highways) ▲ SitoFacebookBuy it!

Post più popolari