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venerdì 1 aprile 2016

Quasiviri - Choro Tempore



Choro Tempore è la nuova mesmerizzante opera dei Quasiviri, un brano di undici minuti di mesto e solenne prog-metal che, nel suo crescendo, mostra tutte le sfaccettature del trio italo-canadese. Controparte del brano è una versione solo piano, lato b della cassettina uscita per l'etichetta inglese Blue Tapes. Per godere appieno dell'esperienza mistica qui i prossimi live:
26/03 @ Blob, Arcore (MB)
16/04 @ Malabrocca, Pioltello (MI)
4/05 @ Brigadisco's Cave, Itri (LT)
6/05 @ Off Officine Sonore, Lamezia Terme (CZ)
7/05 @ Eliogabalo, Fasano (BR)

Sito ufficialeFBTW

sabato 31 ottobre 2015

Fugitive - Mediterraneo - 2013 [Streaming]

È con colpevole e notevole ritardo che vengo a conoscenza di questi Fugitive. Trio bolzanino con già all’attivo un album – disponibile in free download sulla pagina bandcamp – e una vagonata di concerti in giro per l’Europa, i Fugitive tornano a distanza di due anni con il nuovo Mediterraneo. Una prova da sophomore che oscilla energicamente tra lo shoegaze, lo space-rock e il prog – a volte il confine tra questi generi è veramente labile – e segna un salto di qualità notevole, soprattutto a livello di produzione, con il suo omonimo predecessore. Cinque tracce potenti e suonate con perizia che a breve testeranno le orecchie del pubblico austriaco e ceco in un tour fuori dai confini nazionali. Dal vivo promettono belle cose e che io sia maledetto per essermeli persi al Duna Jam, a due passi da casa. (Febbraio 2013)


Fugitive
Mediterraneo
2013
Autoprodotto

Tracklist:
1. Mero
2. Catia
3. Sarago
4. Okiatha
5. Coelacanth


FBBandcamp

venerdì 16 ottobre 2015

Danamaste - Amore, tosse - 2015 [Streaming]

Al loro quarto disco i Danamaste restano una delle band più interessanti in circolazione. Amore, tosse rielabora le matrici rock e prog e wave della band con sonorità meno spigolose, pop oserei dire. Un disco più morbido quindi, con testi che si ispirano alla letteratura "nonsense" degli anni 60. Un disco che si presenta come un concept sull'innegabilità dell'amare o come diceva Ovidio  "Amore e tosse non si possono nascondere". E di certo noi non possiamo nascondere la peculiarità di questo disco.


Danamaste
Amore, tosse
2015
I make records

Tracklist:
1. Organetti
2. Fucili
3. Amore e tosse
4. Cecina
5. Il vecchio
6. Laszo Varga
7. 63
8. Halo
9. Testicoli



Sito ufficialeFB
Soundcloud

martedì 11 novembre 2014

Moheir - A Rough Soundtrack - 2014 [Streaming]

I Moheir sono uno di quei gruppi che non riesci a catalogare. Uno di quelli che se gli appioppi una definizione ti sembra di fargli un torto personale. Uno di quelli forti. Vi ritroverete scaraventati in una fusione perfetta tra il prog-rock e un sax che si è rotto le scatole degli eventi jazz radical chic della Capitale e tiene grintosamente il passo delle chitarre elettriche. Wave Pressure, Hammer Serenade, Heisenberg, Past Dust e Need A Gun quelle che restano più incastrate fra i neuroni. Buon trip.


Moheir
A Rough Soundtrack
2014

Tracklist:
1. Wave Pressure
2. Cinemon
3. Hammer Serenade
4. Heisenberg
5. Past Dust
6. Need A Gun
7. An 80's Italian Sunny Day
8. White Space Conflicts
9. Firelands Theme



FBTWSoundcloud
BandcampYoutube
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mercoledì 5 novembre 2014

Hysm?duo - All Impossible Worlds - 2014 [Streaming]

A due anni da Science In Action tornano i due psichedelici tarantini, Hysm?duo, che con All Impossible Worlds festeggiano la centesima uscita della loro pazza etichetta. Il disco è un meraviglioso delirio prog in sei brani che vi farà saltare e ondeggiare ma che vi farà anche cadere dalla bicicletta e battere la testa sullo stipite della porta. Il vinile lo possiedi carnalmente qui.


Hysm?duo
All Impossible Worlds
2014
HysM?

Tracklist:
1. Leviathan Vs Predator
2. First And Second Hypothesis
3. Green Flesh
4. I Want To Hug Everything
5. Desires And Choice
6. Death And Dreams



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lunedì 19 maggio 2014

Marmore - Paura della Luce - 2014 [Streaming]

Paura della Luce è il primo lavoro dei Marmore, trio strumentale nato un anno fa tra Torino e Londra. Il gruppo ha presentato questo suo primo lavoro contenente quattro trascinanti e potenti tracce dall'anima post-rock (ma con anche molte interessanti contaminazioni) lo scorso 23 Aprile proprio a Torino, ai Magazzini del Po, aprendo la prima tappa del tour italiano degli inglesi Delta Sleep. Se ve li siete persi redimetevi cliccando play.


Marmore
Paura della Luce
2014
Kreative Klan

Tracklist:
1. Perdere Fiato Inutilmente
2. Kimberley
3. Kirk Bummer
4. Paura Della Luce



Sito ufficialeFBBandcamp

lunedì 12 maggio 2014

Donato Epito - Fiume Nero - 2014 [Streaming]

Fiume Nero è la raccolta di alcuni dei brani composti da Donato Epiro tra il 2009 e il 2010. Titoli e sonorità dei brani trasportano in una dimensione atemporale di una foresta pluviale. Sette tracce in cui l'esplorazione è animata da una volontà ancor più avventuriera rispetto alle suggestioni spolpate nel suo altro progetto Cannibal Movie. In questa raccolta il tasso d'umidità subisce un picco considerevole e l'ascolto penetra direttamente nelle ossa, a risentirne è la regolazione termica dell'organismo. Psichedelico allargamento della coscienza, lontano dal mero gusto imitativo dell'esotismo, il ritmo affonda nei rituali primitivi, striscia sugli alberi provocando il fruscio di grandi foglie, percorre le correnti dei fiumi. Tutto è propedeutico all'allontanarsi dalle costrizioni interne delle dinamiche sociali contemporanee. Goduria. L'Ep è uscito in versione limitata di 300 copie supportata dall'etichetta indipendente Black Moss. Qui sotto lo streaming.


Donato Epiro
Fiume Nero
2014
Black Moss

Tracklist:
1. Fiume Nero
2. La Vita Acquatica
3. Naja Nigricollis
4. Alocasia
5. Tucano
6. Estuario
7. Un Globo Rosso Rotondo



Sito ufficialeSoundCloudBandcamp

giovedì 19 dicembre 2013

Fabio Zuffanti - La Certezza Impossibile [Video]

Fabio Zuffanti torna a Gennaio con un nuovo album anticipato dal video de La Certezza Impossibile diretto da Simone Besutti e Davide Colombino. Protagonista dell'ipnotico video il traffico infinito di carne, ossa e motori di Viale Brigata Bisagno a Genova, l'arteria della città che porta alla fiera e al mare. La Quarta Vittima esce il 15 Gennaio per AMS Records, tutti i link in fondo.



Sito ufficialeFBTW

mercoledì 27 novembre 2013

Masons - Masons Ep - 2013

Eccovi un quintetto di ventenni veronesi alla conquista delle vostre orecchie con il folk-psych-blues del loro primo Ep che si chiama come loro, Masons. In questo esordio trovate nove tracce per quaranta minuti di reminiscenze musicali egregiamente mescolate tra loro, dai nostri "progressivi" anni settanta al blues d'oltre oceano. Nell'attesa di vederli su un palco e lanciargli banconote e mutande potete scaricare mezzo disco dal loro bandcamp.


Masons
Masons Ep
2013

Tracklist:
1. Intro
2. Lobotomized People
3. Gunpowder
4. Cookin’ On Behind You
5. Born In The Wrong Years
6. I Wanna Kill Your Man
7. Evaporation
8. The Nettle’s Song
9. A Wider Point Of View


FBSoundcloudBandcamp

lunedì 25 novembre 2013

Brioscine appena sfornate: Quasiviri

La sala prove del Controsenso dove ho fatto l'intervista Venerdì 19 Ottobre si è trasformata in una navicella spaziale grazie alla presenza dei Quasiviri, trio composto da Roberto Rizzo al synth, Chet Martino al basso (di ben otto corde) e il Canadese André Arraiz Rivas (che se la cava benissimo con l'Italiano) alla batteria. Una Musica tutta da ascoltare la loro, caratterizzata da suoni galattici, tanto ritmo, immaginazione e interpretazione. Chiacchiere cosmiche (con tanto di anticipazioni) in tre, due, uno... (Foto di Angelica Gallorini)


Due Italiani e un Canadese: come vi siete conosciuti? Cosa vi ha spinto a formare i Quasiviri?
Chet: Ho conosciuto Roberto nel 1999, quando suonava nei R.U.N.I, mentre io nei Pin Pin Sugar, che si sono sciolti nel 2005. Da qui in poi le nostre storie si sono incrociate più volte: abbiamo fatto concerti insieme, e creato, unendo i due gruppi, una bestia, i Pin Pin R.U.N.I., con due batterie, due bassi, due chitarre, due cantanti, un sax, una tastiera. Nel 2005 ho conosciuto André, e all'inizio per me non era altro che "il fidanzato Canadese di una mia amica". Poi ho scoperto che suonava la batteria. E poi anche che in casa aveva dei dischi interessanti. A quel punto ho pensato che non fosse soltanto il fidanzato Canadese di una mia amica (ride); "Approfondiamo la cosa", mi sono detto. Nello stesso periodo (2006) volevo iniziare a fare un gruppo con Roby, un duo in cui lui suonava la batteria, mentre io un basso contemporaneamente ad una tastiera (che suonavo ovviamente con i piedi) da lui modificata. Dopo qualche prova "di ricerca", abbiamo preferito mettere il tutto in stand-by. Nel frattempo, volevo fare un duo anche con André, basso e batteria. Chissà come mai ad un certo punto mi è venuto in mente di metter su un VERO gruppo, di tre persone, con Roby alla tastiera (il suo strumento principale). Conoscendo entrambi sapevo che si sarebbero piaciuti. Li ho "assunti", e fatti conoscere direttamente in sala prove: abbiamo iniziato con dei provini che avevo registrato io e poi fatto loro sentire, ed è stato tutto SUPERsoddisfacente fin dalla prima prova.

E a scegliere questo nome, invece?
Chet: Dopo pochi mesi che avevamo iniziato a suonare insieme ci hanno chiamato a fare un concerto. E non avevamo ancora un nome, che appunto abbiamo dovuto decidere il giorno stesso. Si può dire che sia stata una decisione molto veloce. Volevamo un nome con la lettera Q perché vogliamo essere vicino ai Queen nei negozi di dischi. André: Il nome in Latino vuol dire "Come uomini". Come gruppo è sempre stata presente la ricerca dell'Epico: per l'appunto, nella Bibbia compare "quasi viri" (staccato) proprio durante una scena epica di persone, guerrieri, che scavalcano un muro combattendo. Chet: Tra l'altro, non è che abbiamo aperto la Bibbia e trovato il nome: prima lo abbiamo inventato, poi lo abbiamo cercato, e c'era, esisteva. "Quasi" in Latino vuol dire sia "quasi, un po' meno", ma può anche voler dire "di più". Come uomini, ma non uomini.


La nascita del gruppo ha luogo in quel di Milano (Cernusco sul Naviglio, per essere precisi). Cosa pensate di questa città? Supporta adeguatamente la scena Underground e i gruppi che ne fanno parte?
Roberto: Adesso sta per partire il festival Hai paura del buio?, che è una grandissima stronzata. Milano mi fa schifo, passo la parola a loro (ridendosela).
Chet: Ci si lamenta spesso di Milano, è abbastanza facile e inevitabile, te la tira proprio fuori la lamentela. Io, ad esempio, se non fossi nato a Milano, non ci vivrei mai. È una specie di ricatto che subisco: non mi viene in mente un altro posto in cui stare diverso da Milano, quindi me la becco, anche se ha tutti i suoi difetti. Se chiedi se Milano supporta la scena indipendente, in realtà è il contrario: si tratta della scena indipendente che, a gomitate, si prende degli angoli di Milano, perché i milanesi hanno il difetto di avere un po' i culi pesanti; almeno che una cosa non sia organizzata sotto casa, o che non si tratti dell'evento del mese, tendono a non viversela più di tanto. Sbattendomi un attimino, mi sono reso conto che Milano è piena di piccole cose che succedono tutti i giorni. Ci sono concerti TUTTI i giorni. Se hai il culo pesante vai a vederti solo il concerto che ti interessa un sacco, e chiuso lì. Ho quel briciolo di disprezzo obbligatorio per Milano, anche se in realtà mi rendo conto che, rispetto ad altri posti in Italia, succedono tante cose. Però meno di quanto succedeva negli Anni 90.
Roberto: Sì. Milano ha avuto dei periodi più facili.
Chet: Una cosa che abbiamo notato è che ai concerti ci sono le stesse facce da sempre. C'è pochissimo ricambio generazionale. I giovani stanno andando da qualche altra parte. Dove, non lo so. Una cosa di cui ci siamo accorti è che ce ne sono di più in provincia: se andiamo a suonare a Lodi, o ad Arcore, per esempio, ci sono diciassettenni, e diciottenni. Di certo non dove siamo noi, ai concerti Underground. André: Magari quando c'è un concerto Underground, ma di un gruppo che proviene dagli Stati Uniti a quel punto sì, ci sono anche loro.

Se è dal 2006 che siete attivi, immagino che abbiate alle spalle tante date. Avete un posto del cuore dove tornereste a suonare più volte? Ci sono state sia situazioni piacevoli che non?Non si può dire che siamo stati un gruppo molto attivo: non abbiamo contato tutte le date, ma non sono poi così esageratissimo. Di posti fighi, comunque, ne abbiamo visti tanti, e ci abbiamo pure suonato. A Febbraio uscirà il nuovo disco - UDITE UDITE! - e ci piacerebbe fare la presentazione al Cox18 a Milano, che è fantastico. Tra l'altro, una delle due volte in cui abbiamo suonato insieme come Pin Pin R.U.N.I. è stata proprio qui, ed è stato anche il teatro del periodo dei concerti più fighi di Milano, dal 1999 al 2003, un posto occupato che ha sempre avuto una proposta musicale splendida. Nello stesso periodo c'era il Tunnel che in qualche modo esiste ancora, ma ai tempi aveva una tessera annuale che costava 15 mila lire e facevano concerti tutti i giorni, tranne magari il Lunedì. Cinque o sei concerti alla settimana. E pagavi solo al momento dell'acquisto della tessera. Capitava la volta in cui andavi e il gruppo ti faceva schifo, ma ti bevevi quelle due birre in più, che male non facevano. Capitava anche quella invece che ti permetteva di scoprire realtà musicali della madonna. Ovviamente, oltre tutto questo ci sono state anche delle situazioni spiacevoli, sì, che possiamo definire con un "Grazie lo stesso". L'ospite non deve rompere troppo i coglioni, ma comunque deve essere trattato da ospite. Ci sono delle situazioni in cui non c'è molto rapporto umano con chi ti ha invitato a suonare, e ti trovi un po' in imbarazzo. Non vogliamo essere serviti e riveriti: piuttosto che una situazione tecnica perfetta, impeccabile, preferiamo avere a che fare con persone accoglienti. Sembra buffo dirlo, ma a volte proprio non succede. Una situazione davvero piacevole si è verificata al SOMS, Società Operaia di Mutuo Soccorso, di Corridonia, in provincia di Maserata. Abbiamo suonato durante una specie di aperitivo, intorno alle 21, su un palco alto massimo dieci centimetri. Non si tratta del Live Club della vita, però l'accoglienza è stata meravigliosa: ci ricorderemo sempre quella sera.
Chet: Un esempio di posto che mi piace molto, anche se il gestore dice che facciamo schifo, è il DalVerme a Roma. A Tony non manca mai l'occasione di dire che gli facciamo cagare. Nonostante questo, è sicuro che se abitassi in zona sarei lì tutte le sere.


Qual è il vostro background musicale? Avete ascolti in comune oppure provenite da universi differenti?
Gli universi sono abbastanza "dissonanti": tre insiemi che si sovrappongono giusto un minimo.
André: Io ho suonato Musica Classica per un sacco di tempo, e come strumento il pianoforte. La mia infanzia è stata segnata soprattutto da questo, e magari da ascolti un po' più Prog, insieme al Metal che suonavano i miei cugini. Poi c'è il Jazz, che ho studiato molto e che ha cambiato il mio approccio di suonare. Adesso ascolto solo Hip Hop.
Roberto: Le cose che continuano ad affascinarmi sono legate alla Dance. A me piace tutto quello che mi fa ballare. Dalla Dance Italiana degli Anni 90 alle cose più matte. L'importante è che ci sia ritmo. Chet: Musica Classica direi zero, Jazz qualcosa. Se dobbiamo trovare un genere in comune, quello è la Techno. L'avresti mai detto? Insieme a tanta Elettronica. Ho ascoltato molto Hip Hop, da piccolo rappavo anche.

Scegliete le giuste parole (sostantivi, aggettivi, verbi o avverbi che siano) che descrivono al meglio la vostra Musica.
Chet: Può essere trippa? No eh? No.
André: Però trippa ci stava. Fegato?
Roberto: Bella questa domanda, brava.
Chet (dopo un po'): Imperatore. Però sembra che ce la meniamo.
Li vedo un po' in difficoltà, e alla fine la dico io per loro: EPICITÀ. Anche Roberto ci stava pensando("veramente!"), ma l'ho preceduto. Comunque sì, anche trippa, mi dicono dalla regia.


Avete mai pensato a una possibile collaborazione con qualcuno? E, azzardo pure, a uno split? Nel caso, chi scegliereste?
Roberto: Eh. Io con i Cheer-Accident, gruppo storico di Chicago che esiste da tanti, tanti anni. Li abbiamo visti un mese fa, concerto della madonna. Ci abbiamo anche suonato insieme all'Exfila di Firenze, nel 2009. Vorrei un casino fare uno split con loro, hanno fatto veramente dei bei dischi. Di collaborazioni mi piacerebbe farne una al giorno, anche con qualche musicista DJ, e proporre versioni diverse dei nostri pezzi.
Chet: Parlando di qualcosa realizzabile… No dai, no. Ok sì, lo dico. Roby fa anche da fonico per i Morkobot e abbiamo fatto dei concerti insieme. Non si tratta delle stesse cose, ma secondo me siamo due facce della stessa medaglia. È un accostamento che funziona. Poi ci sono i Garalya, un duo, che hanno fatto un remix di Freak of Nature, il nostro singolo. Abbiamo girato un video, dove ci siamo sia noi che loro, che un regista famoso sta montando. Diamo questa anticipazione, è ufficiale.

Ad ascoltare L'ultima Foresta Pluviale da The Mutant Affair (primo cd del 2009) mi è sembrato veramente di essere in un ambiente del genere, e sono riuscita ad immaginarmi uno scenario possibile: miriadi di insetti svolazzanti, uccelli che riposano, leopardi che vanno a caccia, scimpanzé sugli alberi che osservano il tutto. E l'atmosfera spaziale (caratteristica della vostra Musica) di certo non manca. La mia domanda è: capita anche a voi, durante la composizione/registrazione di uno o più pezzi, di catapultarvi mentalmente nei paesaggi e nelle situazioni dove vi porta la Musica?Beh, se ci dici così abbiamo vinto, senza alcun dubbio. Abbiamo scelto il titolo dopo aver riascoltato il pezzo. Comunque sì, ci capita sempre. Anzi, se non succede è un guaio.
André: Il testo che ho scritto di Freak of Nature è un po' ispirato a un film di Lars von Tier, The Kingdom, che si svolge in un ospedale posseduto dai fatti accaduti sul posto. Mi immaginavo delle creature che Chet ha realizzato poi per il video. Il pezzo, come il testo, è nato durante l'improvvisazione. Chet: Il paesaggio, l'ambientazione si è formata istantaneamente, ed è una cosa che succede praticamente sempre quando improvvisiamo. E durante le prove improvvisiamo tantissimo: registriamo anche tanto di quello che improvvisiamo e dopo del tempo riascoltiamo il tutto per vedere se c'è qualcosa che può diventare un pezzo. Non pensiamo mai all'improvvisazione come un punto di arrivo, però è un modo di ispirarci a noi stessi: conserviamo il suo aspetto urgente per poi darle una forma più composta.
André: Per quanto riguarda Parto Lombardo, per esempio, è un travaglio, nel vero senso della parola: alla fine esce un bambino. Dai primi dolori alla liberazione, viene raccontato tutto. Non è stato pensato così, ma il titolo è uscito fuori per questa sensazione che il pezzo ci ha trasmesso.


Se Freak of the Night, ultimo vostro lavoro, dovesse raccontare una storia, quale sarebbe?
André: Una storia non saprei, non sono molto narrativo, bensì più concettuale. C'è sempre la questione dell'essere come si è veramente, vedere la propria vita e cercare di esserla allo stesso tempo; siamo noi che cerchiamo di suonare una Musica in cui ci immedesimiamo. Ci sentiamo un po' strani, un po', appunto, Freak of Nature. L'Ep racconta dei vari momenti di alienazione di una persona nella vita comune. A Cry in the Night rappresenta un po' la difficoltà di trovarsi nella società, No More Problems si riferisce più allo scavalcare il lato negativo, o accettarlo per farlo diventare il punto di forza. Bad Games incita a trovare nel male, il Bene. Rivoltare una situazione per cercare di andare avanti, cercare di crescere, riuscire a scavalcare gli ostacoli che ognuno di noi può trovare lungo il cammino.

La sua invece, di storia, qual è?Ci abbiamo messo dieci minuti a farlo. È stato registrato con cinque microfoni e una linea, nella nostra sala prove, dove abbiamo anche fatto le riprese per il video. Lo abbiamo suonato, registrato, mixato, masterizzato, abbiamo serigrafato le copertine, fatto la grafica, stampato le magliette. È difficile da realizzare il tutto, ma se viene fuori una bella cosa, ti fa sentire veramente bene. Altrimenti, non è semplice da mandar giù. Se ti impegni, viene il più possibile somigliante a quello che hai in mente: se qualcosa non è perfetta, te ne assumi la responsabilità, e ti ci riconosci di più, perché, appunto, ti somiglia.


Per concludere: sogni nel cassetto e progetti per il futuro.
Abbiamo registrato un album nuovo, che uscirà a Febbraio. E non è il caso di dire altro. Sei la prima a sapere il mese ufficiale! Faremo anche un tour.
André: Essendo Canadese, mi piacerebbe molto portare i Quasiviri in Canada e negli Stati Uniti, spero con il nuovo disco. E spero anche sia un sogno realizzabile.

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mercoledì 16 ottobre 2013

Ångström - Ångström Ep - 2013

Dall’Ottobre 2011 il nome del fisico svedese Anders Jonas Ångström non si usa solo per misurare la lunghezza d'onda della luce ma anche per identificare un quintetto milanese che mescola vibrazioni elettriche, nouvelle vague e particolari strumenti musicali. Gianluca e Guido Tosi, Stefano Bider, Simone Italiano e Luca Zigiotto fanno dell'indecifrabilità il loro genere e, dopo il primo video (Five Little Bears) pubblicato nell’estate del 2012, il 28 Marzo 2013 esce infine il primo Ep, chiamato come loro. Interamente strumentale e con le influenze più varie. Quando non cercate la solita musica, ecco che trovate gli Ångström.


Ångström
Ångström Ep
2013

Tracklist:
1. Godard
2. The Third Word Is You
3. Scalar (thirteen)
4. You And I For A Hundred Miles


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sabato 28 settembre 2013

Ångström - Five Little Bears [Video]

Gli Ångström sono un quintetto milanese di rock acustico strumentale ricchissimo di contaminazioni musicali e cinematografiche, i loro suoni quieti e nel contempo ansiolitici ci accompagnano nel loro primo video, Five Little Bears. Bellissimo.



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sabato 12 gennaio 2013

Montezuma - Di Nuovo Lontano - 2011 [Streaming]

All'inizio questo quartetto di Pesaro mi sembrava solo un gruppo stoner, ma quasi subito ho dovuto ricredermi: c'era tutto il post-rock delle mie fantasie... Scenari apocalittici uniti al noise, al grunge ed al progressive, per un album interamente strumentale e suonato benissimo! Non saprei nemmeno scegliere un brano preferito, tanto sono tutti collegati perfettamente tra loro. Sette pezzi esplosivi che mantengono alta l'attenzione, con uno solo più lento e melodico (Lenta In D) per lasciare spazio ad emotività e commozione. Di Nuovo Lontano nasce dopo un Ep autoprodotto nel 2008, ed è stato inciso tra lo Studio 73 di Ravenna e soprattutto lo Studio Wave di Paolo Rossi a Pesaro (non so se avete presente Altro, Cosmetic, Be Forest, General Decay tanto per citarne alcuni), durante i primi mesi del 2011.
Montezuma è il nome del collettivo che ha dato vita alla loro sala prove nella quale hanno suonato per la prima volta, dove sono nati e cresciuti come gruppo e come persone. Un nome che rappresenta i giovani del quartiere e che significa "Colui che diventa sovrano con rabbia". E direi che si adatta benissimo all'autorità con cui si presentano questi quattro ragazzi. Da non perdere assolutamente in versione live. (Settembre 2011)


Montezuma
Di Nuovo Lontano
2011
I Dischi dell'Apocalisse / Dicks and Decks / Mukkake Agency

Tracklist:
1. L'alba di Marrakech
2. La Foresta Imbalsamata
3. Quattro
4. Lenta in D
5. La Congiura delle Polveri
6. Supernova
7. Il Codice di Dresda


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giovedì 16 agosto 2012

L'Inferno di Orfeo - Canzoni dalla Voliera - 2011 [Streaming]

E' uscito il 12 aprile, per Hertz Brigade Records, il primo album ufficiale de L’Inferno di Orfeo, dopo ben undici anni di orgogliosa militanza nella scena underground torinese e un gran numero di concerti. Dodici storie dal sapore spesso amaro e disilluso, di una generazione che ha perso. Infatti, la voliera di cui ci parla la band non è altro che la prigione dentro cui la nostra generazione si è messa comoda, e che si è arredata a proprio piacimento, con il sadico piacere di volerci rimanere. Sonorità che spaziano dal cantautorale al rock progressivo anni '70, con diverse venature blues e jazz, fanno scaturire una meravigliosa fluidità d'insieme. Non aspettatevi nulla di nuovo, ma Canzoni della Voliera è un disco suonato benissimo. E poi, dulcis in fundo, non si possono non apprezzare le capacità vocali e interpretative del cantante Sydney Silotto. (Aprile 2011)


L'Inferno di Orfeo
Canzoni della Voliera
2011
Hertz Brigade Records

Tracklist:
1. Di piccola vita
2. Il canto che porti dentro
3. In collina, lontano
4. Nonostante il resto
5. Notturno isterico
6. Mani giunte
7. Trent'anni
8. Rovescio (Abili bambini al fraticidio)
9. Non si era detto di parlare?
10. L’età lirica
11. Non ho mai creduto nel fango
12. In piccola vita


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mercoledì 4 luglio 2012

Meconio e i Difficili Equilibri Sulle Rapide - Ingannevole è il Colon - 2012 [Streaming]

Francesco è la mente e le braccia e le gambe dietro al progetto Meconio e i Difficili Equilibri Sulle Rapide che propone musica strumentale elettronica con inserti campionati. La storia della finta band è puro nonsense: il nostro messinese astigiano circa dieci anni fa assume l'identità di Meconio l'Apostata al fine di immedesimarsi e creare un concept anni settanta su un minatore in pensione che deve salvare il suo villaggio da un mostro che costringe la popolazione a mangiare solo fritture (Io davvero non vedo il problema). Vedo già qualcuno che storce il naso, il nonsense non è per tutti ma con la musica di Francesco c'entra poco. Quindi levatevi quell'espressione dal grugno perchè il disco è bellissimo, un bozzolo di Gatto Ciliegia tra il prog e il post-rock. Impredibile!


Meconio e i Difficili Equilibri Sulle Rapide
Ingannevole è il colon
2012

Tracklist:
1. Uniposca
2. Boh
3. Scumme
4. Bronchy
5. Tipunbac
6. Il Saltimbanco
7. Liquidi
8. Tampina
9. Boh [versione triste e rivoluzionaria]
10. Ingannevole è il Colon
11. Il Giardino
12. H-Zo
13. Caravella
14. Mezzacampa
15. Mecclasky
16. Il Segreto
17. Traccia Nascosta ventisette
18. Lucy in the Black Castellazzo's Sky
19. Guarendo
20. Minima (Guarendo)
21. Mucche
22. Ghiribizzo
23. G
24. Rob
25. Passi
26. Zacchete
27. (extra) Una Cellula



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mercoledì 27 giugno 2012

venerdì 20 aprile 2012

Orpo! - ProvoCanti - 2011

ProvoCanti è un disco che trascende qualunque classificazione, e forse è questo il motivo principale che mi ha intrigato e fatto provare interesse per la musica di Matteo e Claudio, due ragazzi veneto-trentini, ex garage rocker, ex membri dei favolosi The Space Cakes. Il numero di pezzi è inconsueto per un album (ben 18), per di più (come avrete notato) se con degli incomprensibili titoli alfanumerici. L’ispirazione sembra provenire dal prog anni '70, gli anni d’oro della musica d’avanguardia, con incursioni in territori psichedelici stralunati e improvvisazioni che sembrano all’apparenza senza senso, ma che mantengono nell’insieme un’identità e una coerenza di fondo. Un album che, nonostante la lunghezza, è tutt’altro che monotono. E’ solo un peccato che non avendo dei titoli riconoscibili si faccia fatica a identificare ciascun brano. Davvero consigliato per i vostri pomeriggi lisergici.



Orpo!
ProvoCanti
2012
Autoproduzione

Tracklist:
1. h2
2. c27
3. c15
4. c25
5. 15
6. 06
7. c26
8. c30
9. 28
10. m06
11. 03
12. 11
13. 25
14. 22
15. c17
16. c24
17. c21
18. c28




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domenica 29 gennaio 2012

Nel caso ve li siate persi: The Great Saunites

Il nome Saunites si riferisce ad un condottiero Cartaginese di un videogioco di ruolo ambientato al tempo delle guerre puniche, ed è quanto di più appropriato a quello che vi apprestate a sentire. Se pensate poi che questi ragazzi sono solo in due, c'è quasi da gridare al miracolo... Atros è al basso, Lenny Kandur Layola alla batteria e flauto: Un prog-rock psichedelico malatissimo e che a tratti confina con il metal, con forti attitudini alla sperimentazione. Tre pezzi che dall'inizio alla fine non vi lasceranno tregua. Questo secondo Ep che vi proponiamo è stato registrato e mixato da Luca Ciffo (Fuzz Orchestra) alla Cascina Autogestita Torchiera di Milano in agosto 2010. (23/02/2011)



The Great Saunites
Delay Jesus '68
2011
Hypershape Records / Il Verso del Cinghiale Records

Tracklist:
1. Tanit
2. Golden Mountain
3. Delay Jesus '68



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