lunedì 30 aprile 2012

Le colazioni d'Aprile

Arriviamo ancora una volta al riassuntone mensile in cui vi proponiamo, attraverso una singola canzone, gli album che più ci hanno colpito e che più ci sono piaciuti. Ecco il meglio dei nostri post.

Difficile estrapolare un solo brano da Anyway, your children will deny it, l'ultimo capolavoro dei Father Murphy, ma a casa mi hanno staccato la luce e quando ascolto It is funny, it is restful, both came quickly ho molta, molta paura. "Ti devi spaventare!" (R.B.). Recensione e streaming, qui.


Una collaborazione nata un po' per gioco e maturata rapidamente fino alla formazione ufficiale del gruppo e l'uscita di due album. Cecco & Cipo mettono di buonumore. Stella D’Irlanda, brano tratto da Roba da maiali, è un carnevale di suoni dai colori vivaci, in cui il violino e la batteria scorazzano gioiosi al confine tra immaginazione e realtà; una dolce brezza melodica capace di regalare emozioni e positività in un continuo grondare di versi che evocano ricordi e nostalgie lontane. Il ritmo in continua crescita e l’orecchiabilità del brano non traggano in inganno: la semplicità e l’orecchiabilità del pezzo sono solo apparenza. Ci si diverte, si ride e si fa ridere. Se l’ironia è garanzia della libertà, certo è che per i due giovanissimi non ci sia alcun rischio di reclusione. Qui trovate recensione e streaming.



Metafisica, tratta dall'esordio solista di Umberto Palazzo Canzoni della notte e della controra, è una ninna nanna magnetica che prende corpo su un paesaggio di desolazione, abbandonato a un torpore fatalista e castrante. Stringe un nodo alla gola cantando di macerie irrecuperabili e paralizzanti che ci appartengono intimamente. Qui recensione e streaming.


Ninna nanna è il primo pezzo dell'album Fiori e Demoni. Daniele Celona scrive un brano così dannatamente feroce, pieno di cambi di tempo, di rabbia e di sarcasmo. E ci si rende subito conto che non si parla solo di ambientalismo, ma le parole di Daniele potrebbero riferirsi a ben più di una situazione in cui viviamo (“dove non vige l' alternanza tutto quello che non è più ciclico, alla fine puzza”). Insomma, una ninna nanna con l’augurio (se possibile) di svegliarsi presto. Recensione e streaming le trovate qui.


L'impero del male è la canzone che apre il disco dell'Ultimo Attuale Corpo Sonoro, la voce recitata vi entra sotto la pelle per poi esplodere in dolore e rabbia lasciandovi ricolmi di brividi. Una canzone d'amore violenta per quando si rimane senza spiegazioni e ci si appella all'inferno e al cielo, indifferentemente. In quei momenti la verità di certi ricordi non significa più nulla e l'oblio è l'unica cura per quel buco nero che ti porti dentro. Il disco lo trovate interamente in streaming qui.

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