lunedì 31 ottobre 2011

Jackie-O's Farm - Warren EP - 2011 [Streaming]

Questo ultimo scampolo d'estate che ci arriva da Livorno è una vera manna. Godo. Incapaci di stare fermi un attimo nonostante lavori e pargoli i nostri amati Jackies ci scaldano l'inverno con Warren, un Ep che raccoglie cinque tracce mai uscite sui dischi precedenti, la nuova Warren e il suo remix. Jackie-O's Farm all'attacco con tavole da surf e girasoli in bocca!

















The Jackie-O's Farm
Warren EP
2011
Forears

Tracklist:
1. Warren
2. White Dress
3. Re-Do
4. Dried River
5. Watch Me On TV
6. Out Of Law
7. Warren RMX

 
IntervistaHard Times for Blonde Surfers
Sito UfficialeFBBandcamp

Roberto Dell'Era - Il Motivo di SIMA [Video]


Da Colonna Sonora Originale
Myspace

domenica 30 ottobre 2011

Magdalene - Sail With the Tide - 2010

Dopo due anni riemergevano i Magdalene, era il duemiladieci e il loro selftitled era uscito nel duemilaotto. Due anni. Eppure nell'attesa, ad ascoltare infinite volte Following a false beacon dal loro myspace mi è sembrato fossero passati secoli, che niente ci fosse stato in mezzo, solo tanto buio. E poi eccolo. Sail with a tide, infine. Quattro tracce cupe come una notte illune, strazianti e bellissime. Canzoni che nella loro violenta lentezza vi faranno sprofondare nei vostri antri più bui dove resterete inevitabilmente intrappolati come in sabbie mobili musicali. Ecco il disco che ascolterete ininterrottamente per il prossimo mese. Utile è farsi lasciare, perdere il lavoro o ammazzare il gatto per entrare nel mood. In free download dal Bandcamp. Link sotto.


Magdalene
Sail With the Tide
2010
Sons Of Vesta

Tracklist:
1. Following a false beacon
2. Sail with the tide
3. Thousand of plagues
4. Pagan



FBSoundcloudBandcamp

Bugo - Io mi rompo i coglioni [Video]


Da Dal lofai al cisei
► Regia di Andrea Caccia

sabato 29 ottobre 2011

Sorelle d'Italia - il live contest di Gender Bender - 30 ottobre @ Le Scuderie a Bologna

Gender Bender 9° edizione
29 ottobre – 5 novembre 2011


Dopo il grande successo della scorsa edizione torna il live contest per band musicali emergenti di Gender Bender!
Il tema di quest'anno è Sorelle d'Italia, un omaggio al repertorio portato al successo dalle grandi protagoniste e interpreti femminili della canzone italiana.
E tra le Sorelle d'Italia non potevano mancare numi tutelari come Mina, Milva, Mia Martini, Alice e Patty Pravo, ma anche outsiders come Amanda Lear, Dalida, Diana Est, Giuni Russo e Donatella Rettore, con alcuni dei loro cavalli di battaglia riletti in chiave personale e originale dalle band selezionate per il contest.
Le 10 band si sfideranno Domenica 30 ottobre ore 20.30
@ Le Scuderie, Piazza Verdi 2 - Bologna


In palio 1.000 euro alla prima classificata e due premi speciali offerti da Robintur agenzie viaggi:

1 fine settimana per 2 persone a Londra per la band 2° classificata
1 fine settimana per 2 persone in un centro SPA in Toscana per la band 3° classificata.



Nella giuria, ospiti d'eccezione per la serata, i Jolaurlo, vincitori della prima edizione del GB Jukebox Competition nel 2010.
Questo l'elenco delle band e dei brani in gara:

AiperionIl vento caldo dell’estate di Alice
ArmotequeL’importante è finire di Mina
Cortesi/QuestorioFollow Me di Amanda Lear
Fratelli BrocheLa canzone dei vecchi amanti di Patty Pravo
Ménage à troisSono matta da legare di Milva
My projectMa chi è quello lì di Mina
Oltre il giardinoAdrenalina di Donatella Rettore e Giuni Russo
SantabarbaraLe lacrime di marzo di Mia Martini
The VillainsBang Bang di Dalida
Unisone DetuneLe Louvre di Diana Est.

Per chi ci sarà, ci vediamo domani!

Per info: ► SitoFacebook

Dreamingorilla Day 2011 - 5 Novembre @ Punto d'Incontro Italo Calvino (Loano)

DreaminGorilla Records, in collaborazione con il Punto d'Incontro Italo Calvino, In Your Eyes, TreDiNotte e grazie al supporto della Rete Giovanile Savonese, è lieta di annunciare la quarta edizione del DreaminGorilla Day per il giorno 5 Novembre 2011.


Un bellissimo mini festival con con i nostri amati June Miller e i Little Chestnut, aperti da una band del loco, i The Austin. L'ingresso è gratuito basta essere muniti della tessera ARCI. Non potete perdervelo soprattuto perchè ogni attività culturale e musicale nella particolarmente disagiata zona savonese va sostenuta a quattro mani. (Si dice?) Quindi tutti al quarto compleanno della Dramingorilla!


Evento FB

Gleamer - The Chasing Method - 2011 [Streaming]

Dopo due Ep il quartetto vicentino si lancia nel suo primo full lenght. Luca Sammartin, Andrea Bevilacqua, Alessio Magenta e Paolo Magnabosco in The Chasing Method portano a completa maturazione tutte le piccole gemme intraviste nei precedenti lavori. What Am I Made Of, The Pick e Dance, già contenute nei recenti Ep, confluiscono nel disco assieme a otto inediti. Un'atmosfera a tratti radiohediana a tratti semplicemente personale, un vero e proprio stile Gleamer. Un connubio perfetto di malinconia ed elettronica, bellissimi testi e poderosa voce. Un fantastico disco che arricchisce il catalogo di una giovane etichetta, la Snowy Peach Records, che non smette di stupire.

















Gleamer
The Chasing Method
2011
Snowy Peach

Tracklist:
1. Until The End
2. Destination Is Lost
3. Hanging Around
4. The Pick
5. Dance
6. But I
7. Just Gather Pieces And Hide
8. Aftertastes
9. To Forget
10. This Is For Real
11. What Am I Made Of



Sito UfficialeFBTWBuy it! (iTunes) ◄

Dente - Saldati [Video]


Da Io Tra Di Noi
Buy it!

venerdì 28 ottobre 2011

Shootin' Stars - In the morning-in the dark - 2011 [Streaming]

Le deliziose stelle cadenti, di cui parliamo, sono un trio di ragazze romane polistrumentiste (Francesca Bottaro batteria, sassofono contralto, clarinetto, piano, cori, glockenspiel; Giulia Bottaro basso, flauto traverso, voce, piano, metronomo; Francesca Cricco voce, chitarre, glockenspiel) che, con un primo album, curioso e coraggioso, accarezzando diverse sonorità, attraversano svariati generi, dal dream-pop alla folk-dark, dall’italiano all’inglese, allo strumentale, assemblando il tutto in modo nuovo e caleidoscopico, tanto da farvi giungere alla conclusione di non essere per niente etichettabili. Un disco che, nel suo continuo mutare, lascia comunque addosso una sensazione di rilassante freschezza (e la qualità del suono è tale da non farvi pensare neppure ad un’autoproduzione). Serie e giocose al tempo stesso, si presentano al pubblico, nonostante la giovane età, con grande autorità. E l’album, con la copertina ed i suoi interni acquarellati, merita davvero di essere acquistato.



Shootin’ Stars
In the morning – in the dark
2011
Autoprodotto

Tracklist:
1. Teeny-Weeny Kit (streaming)
2. Mirrors
3. Before the Battle of Moher
4. L'epifania Di Vita
5. In The Morning - L'acquario
6. Magpies - In the Dark (streaming)
7. Quartetto D'archi
8. The Second Coming (streaming)
9. Creatures
10. Disharmonious (streaming)
11. Lullabye-Bye



Recensione (Rockambula) ▼ Facebook
MyspaceBuy it!

The Shadow Line - Regole Di Ingaggio [Video]




da I Giorni dell’Idrogeno


Sito

giovedì 27 ottobre 2011

Less Is More - 29 Ottobre @ Milk Club (Genova)

Less Is More è un'associazione culturale "informale" che organizza serata nella bella Genova. L'apertura della prima serata è affidata a Davide Cedolin (Japanese Gum) che sotto lo pseudonimo di Krtek, vi accoglierà con sonorità che spazieranno da mantra psichedelici a vere e proprie canzoni pop, anche se intrise di obliquità e refrain shoegaze.
Subito dopo è la volta dell'esordio genovese per due realtà emiliane: alle 22:45 sale sul palco Giulio Fonseca, in arte Go Dugong, già al basso e ai campionatori nei Kobenhavn Store, che ha iniziato da ormai qualche tempo un side project elettronico. Mentre alle 23:45 invece sarà la volta dei Welcome Back Sailors, una delle più fresche e vitali realtà  chillwave in ambito italiano, che stanno giustamente raccogliendo i frutti anche da oltre confine. 
In chiusura djset di Falklands, dj genovese ai più noto come parte del collettivo di Viceversa, con una proposta per grandi e piccini, di post-punk post-'77.


Opening Dj Set

Ore 22:00 Dj Set by Krtek
Jaladhi Psych Pop (Genova)

Live

Ore 22:45 Go Dugong
Electronic/I.D.M. (Piacenza)

Chillwave/Glo-Fi (Reggio Emilia)

Aftershow Dj Set

Ore 01:00 Falklands
PostPunk/ Hipster Punx (Viceversa, Genova)

L' ingresso è con contributo di cinque euri per l'intera serata, e se siete furbi, vi fiondate presto al Milk, perchè chi arriva al locale entro le 22:30, avrà uno shot di benvenuto in omaggio. 
(Nel senso che si beve non nel senso che gli sparano)

Evento FB

Mary in June - Quello che rimane / Un giorno come tanti - 2011

Mi curo con i Mary In June. Altro che Aulin che ti fa esplodere le reni, meglio spezzarsi le corde vocali in un singalong di uno dei due nuovi inediti inseriti nella nuova compilation della rivista Il Sottosuono. Volume tre per intenderci. Quello che rimane e Un giorno come tanti sono proprio quello che si aspetta e fanno sbavare per un album vero e proprio che si spera vedrà la luce a breve. Magari con una delle nostra etichette preferite. Non facciamo nomi. (So!ptRedocrs). Che stanacora qui a leggere, ascoltate e scaricate. Link in fondo.























Mary in June
Quello che rimane / Un giorno come tanti
2011

Tracklist:
1. Quello che rimane
2. Un giorno come tanti


Il SottosuonoFB
Mary In JuneMyspaceBandcamp

Emphemetry - A Lullaby Hum For Tired Streets - 2011 [Streaming]

Nebbia, sadscapes e quant'altro. Pacchetto completo. A Lullaby Hum For Tired Streets è uno di quei dischi... è uno di quei dischi. Come quando metti tutto in lavatrice e ci finisce pure un calzino rosso maliconico, quando hai finito il disco ti senti tutto un pò malinconico. Come uscito dalla lavatrice. Lindo e fresco, ma un pò Triste. Come l'etichetta che porta in Italia questo giovanotto inglese. Tutto è un rimescolio di interiora. E la voce e quegli arpeggi, sembra che te li faccia sulla cassa toracica. Imperdonabile perderlo. Emphemetry.
















Emphemetry
A Lullaby Hum For Tired Streets
2011
Time Travel Opps / Triste

Tracklist:
1. After Catalunya
2. Four Million Silhouettes
3. A Lullaby Hum
4. Francis Thompson
5. Every Other Second Day
6. Five Fields
7. So Long Magic Helper
8. Houses, Empty As Holes
9. Emilelodie
10. Isaac's Dream Of Tired Streets



Recensione (Vitaminic) ▼ TWSoundcloud
Bandcamp (Name-your-price) ◄

LE-LI - Paris Orly [Video]

Paris-Orly è la decima traccia del Black Album dei Le-Li ed è l’unica canzone dell’album scritta in francese. Il video, girato fuori dalla famosa basilica di San Domenico a Bologna – al cui interno si svolgeva la messa domenicale- vede i Le-Li suonare come dei buskers di strada. The Breakfast Jumpers ospita, assieme ad altri portali (come gli amici di Dance Like Shquille O'neal), una serie di anteprime live, traccia per traccia, blog per blog. Fino alla data di uscita del nuovo disco. Il 28 Ottobre. Manco a dirlo. Un'altra ottima idea di Garrincha Dischi!



Garrincha DischiFBMyspace

mercoledì 26 ottobre 2011

Nel Caso ve li siate persi: Mircanto

Le finestre sono aperte ed entra un'aria strana. Questo folk quasi sotterraneo ti strattona, esperimenta, abbaia e va a segno più che mai in "Io e le mie (manie)"; una sorta di panino ritmico con farcitura delirante. L'album è stato registrato durante un live al Caffè Lettereario di Bergamo con le ovvie sonorità di sottofondo che si colgono a volte più a volte meno. Un buon lavoro, con richiami inevitabili, ma dove si capisce che già hanno le idee chiare, un progetto delineato. Un primo passo di una strada che speriamo sia lunga (perchè quando arrivi sei finito). (18/07/2010)

















Mircanto
Le Finestre Sono Aperte
2009
(Autoprodotto)

Tracklist:
1. Da Consumarsi
2. D i r i g i b i l i
3. Io E Le Mie (Manie)
4. Avanzi : : :
5. Trubador
6. Rose Stradali
7. Poca Voce


RecensioniFBMyspaceDownload

Don Turbolento - Attack - 2011 [Teaser]

A distanza di tre anni dall'esordio dei Don Turbolento con Don Turbolento arriva Attack, il nuovo disco autoprodotto del duo turbolento composto da Giovanni Battagliola e Dario Bertolotti. Elettro-punk-funk-wave e altri deliri condensati in dieci tracce registrate al TUP Studio di Brescia. Più precisamente Attack sbarcherà il 22 Novembre. Così sapete quando mettere il paradenti.

















Don Turbolento
Attack
2011



FBMyspace

Atari - If My Brain Was A Program [Video]



da Can eating hot stars make me sick?
Myspace

martedì 25 ottobre 2011

L'Amo - 26 Ottobre @ Mainstreaming presso Le Mura (Roma)

Il sodalizio tra Fusoradio e il Live Club Le Mura ha partorito Mainstreaming, una serie di eventi musicali che partiranno da domani. Due mercoledì al mese Le Mura diventa il posto in cui la musica indipendente italiana RIsuona meglio. 
RIsuona perchè dalle 19.00 alle 20.00, verrà proposto un mini-live con intervista alla band che si esibirà nella serata durente una trasmissione che andrà in onda, in rigorosa diretta, su Fusoradio (e a disposizione per streaming e download dal giorno stesso). 
A partire dalle 22, il concerto: da godersi LIVE, al Le Mura; e poi rivivere, attraverso il podcast registrato e disponibile per l'ascolto e il download, che troverete in palinsesto su Fusoradio alle 19 del mercoledì successivo (e nell'archivio della radio, da quel momento in avanti).


Un'idea geniale che merita tutto il nostro appoggio. Vi aggiorneremo man mano con le band coinvolte. Il programma finora è questo. 26 Ottobre: L'Amo - 9 Novembre: Poptones - 23 Novembre: Be Forest. Tutti gli streaming saranno ascoltabili su Fusoradio e tutti i live si svolgeranno al live club Le Mura in Via di Porta Labicana, 24 (San Lorenzo, Roma). L'ingresso agli eventi Mainstreaming sarà con tessera annuale gratuita dell'Associazione Culturale + un contributo libero variabile .

Ohi, ricordatevi che è domani!

Evento FBFusoradioLe Mura

Lava Lava Love - A Bunch Of Love Songs And Zombies - 2011 [Streaming]

A quasi un anno dal loro primo Ep, Vittorio Pozzato (Fake-P), Florencia Di Stefano, Massimo Fiorio (Canadians), Oliviero Farneti (Spagetti Bolonnaise) e Luca Valentini tornano all'attacco e tentano di abbordare le vostre orecchie con il loro primo full-lenght. Love Love Love lo trovate scritto da tutte le parti eppure non si riesce mai a consumarne o a banalizzarne del tutto il significato, in questo caso i Lava Lava Love ce lo raccontano d'accapo spingendoci sull'altalena dei sentimenti con undici canzoni che raccontano un pò di tutto, dalla carezza prima di dormire al tipico calcio nei coglioni del cuore. Anche il sound di A Bunch Of Love Songs And Zombies va sull'altalena e certe canzoni felici non lo sono e altre sono speciali anche se è specificato il contrario. Un disco da non perdere, se volete potete acquistarlo dal bandcamp per sei euros con tutta una serie di contenuti speciali, video, testi e remixes. Inoltre metà del contributo andrà all'Abeo di Verona. Toh, avete pure fatto la vostra buona azione quotidiana!

















Lava Lava Love
A Bunch Of Love Songs And Zombies
2011

Tracklist:
1. Another Happy Song
2. Dry Tongue Lies
3. An Invitation
4. Nothing Special
5. Your Lite
6. Last Night
7. The Grey Lines
8. Tomorrow Will Be The Worst Day Of My Life
9. Kenosis
10. Sparkling Wine
11. Morning Dew


Recensione (Indie For Bunnies) ▲ FB
TumblrBandcamp

Death Mantra for Lazarus - Beatrice [Video]


Regia di Millo
Myspace

lunedì 24 ottobre 2011

Iosonouncane - 28 Ottobre @ Compleanno di RadioCicletta (Pisa)

Grande ritorno in Pisa Town di Jacopo Incani e del suo delirio pop elettronico in occasione del primo compleanno di RadioCicletta. In questo anno la radio è cresciuta tanto e il suo palinsesto si è arricchito, ce n'è davvero per tutti i gusti: dal cinema alla filosofia, dal classic rock ai nineties, dall'amarcord al post-rock. Inutile parlarne ancora, ascoltate!


Il concerto comincia alle ventidue e sarà seguito da un doppio djset, bere a prezzi modici e divertimento gratuito. Che altro vi serve sapere? Il luogo! Pisa, al Polo Carmignani. Se non sapete dov'è(!!!) andate in Piazza Cavalieri e seguite la musica.

Sito ufficialeFBEventoTW

Brioscine appena sfornate: The Shadow Line

Carissimi The Shadow Line, raccontateci qualcosa di voi, da dove venite e che cosa fate nella vita?
Alessia: Siamo quattro ragazzi di Roma (Daniele Giannini, voce e chitarra, Francesco Sciarrone chitarra e tastiere, Alessia Casonato basso, Francesco Stefanini batteria), che prima di tutto e da sempre ascoltano tantissima musica e poi da una decina d’anni propongono la propria. Siamo dei trentenni o quasi, siamo figli di una generazione che è stata più fortunata ed ha raggiunto una ricchezza ed un benessere che non riusciamo ad afferrare, come se la scala sociale avesse cominciato ad andare al contrario. Siamo tutti e quattro dei lavoratori, dividiamo le nostre giornate fra le cose che ci piace fare per guadagnarci da vivere e la musica che ci piace suonare per esprimere quello che siamo, quello che proviamo, quello che viviamo.

Veniamo a questa seconda fatica, I giorni dell’Idrogeno. Che cosa è cambiato rispetto al primo album Fast Century, oltre al cantato (finalmente, aggiungo io) in italiano?
Francesco: C'è stato un intenso lavoro sulle metriche delle canzoni e soprattutto sugli arrangiamenti. Se "Fast Century" era un po' schiavo del sound del periodo in questo nuovo lavoro abbiamo sempre cercato di risolvere la canzone in maniera imprevedibile, per riuscire a catturare l'attenzione dell'ascoltatore. Abbiamo giocato con i suoni, i cambi di tempo, le accelerazioni e i rallentamenti. La frase che più ricorreva in studio era "no, così è troppo facile".


Parlate del nuovo disco come di “un ultimo atto di sfida, di orgoglio, di verità, prima della fine”, (che fra l’altro mi ricorda molto il titolo del libro di Andrea Scarabelli Suonare il paese prima che cada). Qual è il filo conduttore dell’album? Dove ci vuole portare I Giorni dell’Idrogeno? E perché la scelta di questo titolo?
Alessia: Abbiamo pensato che in questo particolare frangente storico non possiamo non fare i conti con quello che sta accadendo là fuori. Presentare un album a livello di contenuti totalmente avulso dalla situazione in cui viviamo giorno per giorno non avrebbe avuto senso: davvero abbiamo ancora bisogno di canzoni che parlano del mare, del sole, di tutte le banalità del pop italiano da classifica? I Giorni dell’Idrogeno è la cruda foto di un sentimento diffuso che vediamo fra i trentenni nostri coetanei: un misto fra rassegnazione, rabbia, speranza e disillusione, così come l’idrogeno può diventare acqua elemento vitale, se combinato con l’ossigeno, allo stesso modo può essere esplosivo, bruciando questo ossigeno, e per noi sta a rappresentare un futuro prossimo che non sappiamo ancora come sarà, se sarà una deflagrazione o se scorrerà via come acqua. Quelle che raccontiamo noi sono le basi di un cambiamento che speriamo sia molto vicino.

In realtà le vostre canzoni, mi sembrano mosse da un misto di malinconia, paura di non farcela, ad un desiderio di realizzarsi per quello che si vuole essere, e questa continua oscillazione dei testi, unita invece a dei suoni decisi, diretti e d’impatto molto forte, è ciò che vi rende più affascinanti, più veri, e più condivisibili da molti ascoltatori. C’è più disillusione o più speranza, in voi, in questo momento?
Alessia: Diciamo…a giorni alterni. Andando avanti con gli anni abbiamo dovuto ridimensionare tutte le nostre aspettative, i sogni, i traguardi, sia come persone, sia come band. Abbiamo visto un po’ di amici andarsene dall’Italia, un sacco di band talentuose sciogliersi…è sconfortante a ripensarci. A noi ci ha salvato una buona dose di piedi per terra ed il fatto di essere sempre stati dei lavoratori, di non esserci mai fatti fregare da chi prometteva cose improbabili e di essere sempre stati convinti di fare le cose come volevamo noi. L’abbiamo visto troppe volte: sembra che una tale band stia lì lì per fare il salto di qualità…e poi non succede nulla. E’ chiaro che poi subentra la frustrazione e la diretta conseguenza è che la band si scioglie. Allo stesso modo dopo 10 anni siamo ancora qua e nella nostra “carriera” le cose sono andate sempre meglio, per cui alla fine siamo mossi da una speranza che è abbastanza radicata in noi.


Venite spesso accostati a nomi dai generi più disparati, si va dai Joy Division, ai Motorpsycho, Manic Street Preachers, fino ai Baustelle. Quali sono invece le vostre influenze?
Francesco: Siamo cresciuti negli anni 90, e da quel decennio abbiamo colto ogni influenza: dall'imprevedibilità degli arrangiamenti dei Radiohead al gusto della melodia dei Blur, fino alle escursioni rumoristiche dei Sonic Youth. Continuano a piacerci molto più quegli anni di questi: gli anni 90 erano gli anni dei bei gruppi, questi sono gli anni dei bei singoli e basta.

Comprate musica o la scaricate? Quali sono gli ultimi dischi che avete comprato/scaricato? E cosa pensate di tutti i nuovi metodi di condivisione della musica in rete?
Francesco: La condivisione della musica non è per niente sbagliata. Anzi, dovrebbe essere incrementata e gestita meglio. Il problema avviene quando -per riallacciarci al discorso di prima- l'ascoltatore si ferma alla canzone senza approfondire il gruppo. Nel mio lettore c'è di tutto: dai Mission of Burma e i Dinosaur JR (sto recuperando quel periodo) a dischi più classici tipo l'ultimo di Noel Gallagher fino ad una serie di album che ascolto alla cieca, incuriosito dalla copertina o dalle recensioni (O!The Joy, She keeps bees, Sun Wizard). Di ogni disco, se mi piace, cerco sempre di procurarmi l'originale. E lì dove la distribuzione non arriva sono arrivato a scrivere alla stessa band per chiedere una copia del loro album.


Come vedete la musica indipendente italiana negli ultimi anni? C’è qualche gruppo/musicista che apprezzate, con cui vi piacerebbe lavorare? E quali sono i vostri progetti futuri?
Francesco: La musica italiana è spezzata, e i frammenti si distanziano sempre più. Da un lato c'è la gente che riempie palazzetti e dall'altro band validissime che suonano nei piccoli club da 50-80 persone. Non c'è più una via di mezzo, forse perchè non ci sono neanche i "locali di mezzo". Personalmente mi piacerebbe lavorare con i Les Fauves (erano dei grandi, geniali, fuori dagli schemi) e attendo con molta curiosità l'album dei Farmer Sea.
Alessia: In questo momento stiamo ritornando in sala prove per meglio definire il set elettrico e lavorare sulla novità, per noi, del set acustico ed essere pronti per le prime date questo inverno. Contemporaneamente stiamo anche ricominciando a scrivere per poter presentare nuove canzoni nel corso del 2012, con una uscita a fine primavera. Siamo sempre stati abituati a presentare almeno una uscita all’anno, vogliamo continuare la tradizione.

The Shadow Line - I Giorni dell'Idrogeno [Streaming] - 2011

Li abbiamo ospitati ancora un paio di giorni fa con un loro potentissimo video, gli Shadow Line sono state una delle ultime band che ho postato su Indieitalia un anno fa... E oggi ritornano con un album prezioso, dove nulla è lasciato al caso e collima alla perfezione, testi e musica calzano in modo perfetto, poi sarò in un periodo particolarmente romantico, ma l'ultima traccia "Dormi" è proprio quello che mi ci voleva, quindi tanto di chapeau!!


















The Shadow Line
I Giorni dell'Idrogeno
2011
Doughthedog

Tracklist:
1. La vita sognata
2. Regole di ingaggio
3. Settembre
4. Il limite
5. Oblio
6. Giorno di follia
7. L'Estate in un giorno
8. Dormi






Recensione (Shiver)▲ FBMyspaceSoundcloud

domenica 23 ottobre 2011

Schonwald - Anteprima del singolo Mercurial

Gli Schonwald sono uno uno dei progetti di Luca ed Alessandra dei Pitch (lei anche voce dei Vessel), nato già dall'estate 2007, quando entrano in studio di registrazione per sviluppare nuove idee musicali su ritmiche di drum-machine e synth con un'impronta minimalista-ipnotica ed un' inclinazione noise. Il debutto avviene nel dicembre dello stesso anno in occasione del festival "Myogenic Session". Nell'aprile 2009 esce infine album "Amplified Nature" supportato da ottime recensioni sia in Italia che in Europa.
Vi proponiamo Mercurial, il singolo che preannuncia il nuovo lavoro; l'elettronica come viaggio di suggestioni, la sperimentazione che si fonde con la melodia, le parole e la scomposizione della logica secondo linee emozionali visionarie.





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Silvia Leoni - Il Funerale di Ninfea [EP] - 2010

La bella Silvia, dopo "La guerra delle formiche", ci regala un altro prezioso album da assaporare nota per nota. Si passa da un violino che ci riporta ad un indefinito passato alla voce di Silvia che canta in un ineccepibile francese, ma anche con l'inglese non se la cava male, ma la traccia che preferisco è la seconda: l'italianissima "La redenzione". Notevole anche il lavoro dei musicisti, che si presentano sotto i nomi di "La guerra delle formiche" e "Morning Opera". Sicuramente la bellezza e la dolcezza in formato EP.
















Silvia Leoni
Il funerale di Nifea [EP]
2010
SubTerra

Tracklist:
1. L'Amour fou
2. La redenzione
3. Mary says
4. In questo momento
5. Penombra
6. Coda

RecensioneFBMyspaceDownload

Valentina Gravili - Avvenne ad un tratto [Video]



da "La balena nel Tamigi"

sabato 22 ottobre 2011

Cadmio - Strong Effect - 2011

Luigi Palmieri è ritornato con il suo progetto -all by himself- Cadmio di elettro-dark ossessiva, in un album tuttavia estremamente tranquillizzante per tutti i nostalgici (me inclusa) di atmosfere decadenti, macabre, opprimenti. Registrato come il precedente Ep nella propria cameretta, ha la novità dell'inserimento della voce in alcuni pezzi, esperimento, a mio parere, discutibile, perchè non aggiunge nulla di più ai suoni di questo disco, però lascio, come sempre, a voi il giudizio...



Cadmio
Strong Effect
2011
Autoprodotto

Tracklist:
1. Far Apart
2. Blinding Light
3. Occhi Spenti
4. Running to the sky
5. Staircase
6. Il metodo
7. Overnight
8. Skagen
9. Uneven

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Fabryka - The Good Insight [Video]



regia di Marco Castrovinci

da 5 Days

Soundcloud

venerdì 21 ottobre 2011

Cappuccino Fumante: Collettivo ViVeriVive

Realizzare un sogno, per quanto piccolo e grande, è il desiderio che accomuna tutti gli esseri umani. C'è chi lascia questa voglia confinata alla soglia dell'età adulta e chi invece si arma, si dà un gran bel da fare e alla fine ce la fa. O quantomeno trova la sua strada. E oggi parliamo con qualcuno che sicuramente non si è arreso.

Carissimo Andrea, dietro il progetto Lullabier e la ViVeriVive ci sei tu. Ci spieghi un po' chi sei e cosa ti ha spinto a creare una netlabel che in meno di un anno ha promosso ben sei artisti?
Ho cominciato a suonare slowcore sotto lo psudonimo di Lullabier nel 2009. Ho avuto la fortuna di entrare da subito in contatto con la Silber, un’etichetta americana che, oltre a LP e CD, pubblica anche opere digitali completamente gratuite (per lo più mini-album, dischi live e compilations a tema). Ho pensato che sarebbe stato bello fare lo stesso insieme ad alcuni artisti italiani che diffondono liberamente le proprie opere nel web.

Leggendo qua e là riguardo il tuo conto, si evidenzia la parola gratuità, concetto che ormai neanche più nel mondo del volontariato va di moda. Perché la tua ostinazione in un mondo dove anche le persone hanno un prezzo?
Ritengo che sia impossibile valutare economicamente un testo o una musica; un supporto fisico, come un cd, magari corredato da un bel booklet, può avere un prezzo; una canzone no. E dato che ciò che pubblichiamo sono solo canzoni, che arrivano direttamente sul pc di chi le scarica, esse non possono essere altro che gratuite.
E poi è rincuorante pensare che la nostra musica non sia in vendita, non possa essere comprata!

Come sei entrato in contatto con gli artisti che la ViVeriVive promuove? Qual'è il denominatore comune? Ti occupi anche della dimensione live o solo della parte di divulgazione web?
Fino a poco tempo fa esisteva Myspace, ed era un mezzo formidabile che permetteva ai musicisti di stare in contatto tra di loro, venire affiancati attraverso denominatori comuni. E’ così che inizialmente sono entrato in contatto con alcuni musicisti a me affini, come i Morose o Massimo Saccarola, che poi hanno fatto parte della nostra compilation di debutto L’ombra dell’azione. Oggi Myspace esiste ancora nella forma, ma nella sostanza è stato abbandonato da tutti.
Il denominatore comune di VVV è la lingua italiana: anch’essa nel mondo del rock è sostanzialmente in via d’abbandono, ma, a differenza di Myspace, dobbiamo provare a salvarla! (sì, lo so, piuttosto arrogante da parte nostra; ma ci proviamo lo stesso)
Mi occupo soltanto della promozione e diffusione via web delle releases. Il mese scorso era in effetti prevista la prima data di “ViVeriVive dal Vivo” che è stata annullata all’ultimo causa maltempo. Credo che in inverno verrà organizzato nuovamente qualcosa di simile, ma diciamo che non è tra le mie priorità...

Cosa consigli alle persone che dal nulla vogliono tirare su un progetto come il tuo? Gli sforzi e la fatica sono giustamente ricompensati?
Credo che ormai il mercato discografico si regga sull’interesse collezionistico per il mezzo (cd, vinile, ecc...) piuttosto che per il contenuto. Vero che i cd hanno una qualità audio superiore agli mp3: ma se fosse veramente questo il motivo che spinge la gente a comprare cd piuttosto che a scaricare mp3 non si spiegherebbe il flop commerciale del Super-audio CD (decisamente superiori a livello audio) e il ritorno di vecchi supporti come i vinile e, ultimamente, le cassette. Tutto questo per dire che chi vuole ingegnarsi nella promozione di nuovi gruppi, ma non è un feticista del supporto fisico, può benissimo aprire una netlabel. E’ sicuramente più economico. Ed è un passatempo migliore rispetto a drogarsi o lanciare sassi dal cavalcavia.

Quali sono i prossimi progetti in cantiere?? Cosa c'è da aspettarsi dal futuro di ViVeriVive??
Le prossime uscite portano il nome di personaggi già conosciuti dal pubblico di Breakfast Jumpers: in autunno pubblicheremo il nuovo album dei Mircanto chiamato “Esercizi di statica”, e successivamente sarà la volta di Michele Farinelli. In generale, c’è da aspettarsi tanta buona musica italiana!

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Borderline - Strofa e ritornello [Video]

giovedì 20 ottobre 2011

INDI(E)AVOLATO Asti 2011 – 2012

Venerdì scorso, per la quarta stagione consecutiva è ripartito l'appuntamento di Indi(e)Avolato Asti, ormai largamente consolidato, che si propone anche quest’anno di portare sul palco del Diavolo Rosso i nomi più rappresentativi della scena live italiana. Per il secondo anno la rassegna sarà inoltre affiancata da Indi(e)Avolato Lab, un giovedì al mese in cui si esibiranno alcune delle band più promettenti del panorama nazionale.



In tutti i concerti, l’headliner verrà affiancato da una band locale in apertura di serata, con il chiaro intento di promuovere la scena musicale locale mettendola in diretto contatto con importanti realtà del panorama nazionale. L’ingresso a tutte le serate sarà con la formula dell’up to you (decidi tu quanto pagare), mentre le Indi(e)Avolato Lab saranno ad ingresso gratuito.

Programma Ottobre – Dicembre 2011 - Diavolo Rosso
(Piazza San Martino 4 - Asti)

14.10.11 NON VOGLIO CHE CLARA + Mangarama
25.11.11 DELLERA + Lem Motlow
17.12.11 MARCO PARENTE + Sùr

Indi(e)Avolato LAB
20.10.11 NOAM
03.11.11 FRAGIL VIDA
08.12.11 FABRIZIO COPPOLA

A queste serate si uniranno altre due serate allo Spazio 211 a Torino

Programma Ottobre – Dicembre 2011 – Spazio 211
(Via Francesco Cigna, 211 - Torino)

22-10-11 MARCO NOTARI & MADAM + Solo Tundra
TBC (novembre) - PRENDIAMOCI IL NOSTRO SPAZIO – Libellula B-Day Party

Per info: ► FacebookSito LibellulaMail

Death Mantra for Lazarus - MU - 2010

Nati nel 2008 come progetto parallelo di tre gruppi attivi nella scena abruzzese, Lorenzo Conti (chitarra) della band Santo Niente, Alessandro Di Fabrizio (chitarra) cantante e chitarrista dei Milf, Tonino Bosco (basso) e Federico Sergente (batteria), sezione ritmica degli Zippo e del Santo Niente iniziano a creare un proprio repertorio originale solo un anno dopo, ma, grazie alle loro performance live, riescono ad avere presto intorno a sè un solidissimo nucleo di seguaci. MU è il cd d'esordio, registrato e prodotto con l'etichetta Grammofono alla Nitro di Fabio di Zio. Al disco partecipa anche la violinista classica Federica Vignoni. E' inutile che vi dica quanto sia rimasta affascinata dalle atmosfere cupe e ipnotiche dei sei pezzi che lo compongono. Un album suonato benissimo, con diverse sfumature, ma prevalentemente di post-rock strumentale, alla faccia di chi dice che questo è un genere vecchio e superato. Unica eccezione la voce di Umberto Palazzo nella perla Maria Callas, in cui il mito viene colto nel momento della sua decadenza, brano che, per ironia della sorte, vi porterà alla mente i Massimo Volume. Come dice proprio Palazzo: "Ci vuole classe, per essere delle dee".



Death Mantra for Lazarus
MU
2011
Grammofono alla Nitro

Tracklist:
1. Atlantide
2. Carousell
3. Mu
4. Opinion is not math
5. Maria Callas
6. Boreale

Recensione (Impatto Sonoro) ▼ Facebook Download

Disco Drive - Goodbye [Video]

mercoledì 19 ottobre 2011

unePassante - More Than One In Number - 2010 [Streaming]

La palermitana Giulia Sarno comincia la sua avventura musicale come unePassante nel lontano duemilasei, tra espatri e traslochi finisce con lo stabilirsi in toscana e dalla collaborazione con Gianmaria Ciabattari e la sua (futura) Anna The Granny Records ne esce un primo Ep, Enjoy The Road uscito nell'aprile duemilaotto. Numerosi sono i cambi di formazione e tantissimi i palchi italiani calcati in questi anni, tante anche le soddisfazioni. La partecipazione nel duemiladieci allo sPaziale festival e l'apertura di Micah P. Hinson a Ferrara sotto le Stelle avvengono proprio nel lunghissimo tour di promozione del suo ultimo album, More Than One In Number uscito a gennaio di quell'anno. Dodici bellissime tracce che forniscono un arcobaleno di suoni, spaziando dal folk al jazz. Atmosfere più cupe sono seguite da suoni più dolci, poi aggressivi e poi ancora mutevoli che seguono e accompagnano la luminosa voce della passante. Ascoltate e godete!
















unePassante
More Than One In Number
2010
Anna The Granny

Tracklist:
1. Wreckage
2. Leaving
3. A Une Passante
4. Emotional Countdown (To The Next Encounter)
5. Bless
6. La Triste Histoire De Charlotte Lorraine
7. Bats Rats And Cats
8. You Are Music
9. Thirst
10. Intimations
11. Radionoia
12. Lampshade

 

Recensione (Indie Eye) ▲ FBMyspaceBuy it!

Egle Sommacal - Gli avamposti sono minati [Video]

martedì 18 ottobre 2011

Revelse - Sally says goodbye - 2011

San Giovanni Rotondo non produce solo piattini con la faccia di Padre Pio, urne cinerarie o urne patatose. Questa giovane realtà pugliese fa un ambient-post-rock da leccarsi i baffi, si chiamano Revelse e si celano dietro a nomi che paiono svedesi, hvitskinni, thefranksz e pierjam. Forse perchè di giorno producono e vendono false reliquie, non si può mai dire. Sally says goodbye è un lungo viaggio in un suggestivo paesaggio di drones e chitarre che vi lascerà completamente straniati. A breve nuove nuove e un Ep. Nel frattempo smarritevi in Sally says goodbye.


Revelse
Sally says goodbye
2011

Tracklist:
1. Sally says goodbye



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Blake/e/e/e - The thing's hollow [Video]

lunedì 17 ottobre 2011

Brioscine appena sfornate: News for Lulu

Uscito il dieci ottobre infine approda anch qui, They Know, il nuovo disco dei News For Lulu. Per questo lunedì abbiamo fatto quattro chiacchere con il gruppo per farci raccontare qualcosa di loro e dell'album.

Breve storia, amori, successi e domande esistenziali dei News for Lulu. Pronti via. Chi siete, da dove venite, dove andate?
Andrea Girelli (piano, tastiere): Ci siamo incontrati a Pavia nel 2003, città in cui studiavamo. Abbiamo sempre avuto le idee chiare su cosa ci piaceva, molto meno chiare su quello che avremmo voluto suonare. Così ci siamo lasciati guidare dall'istinto, scrivendo brani spesso nati da improvvisazioni in sala prove ma lavorando comunque tantissimo sugli arrangiamenti. I riferimenti a cui ci ispiravamo erano già all'epoca eterogenei, non c'era infatti solo il post-rock (che in realtà proprio in quegli anni stava esaurendo la sua spinta creativa) ma anche l'amore per il noise, l'elettronica, artisti come Flaming Lips e Brian Eno, tanto per citarne due. Volevamo essere pop, ma allo stesso tempo lasciare ampio spazio a parti strumentali senza privilegiare la voce sul resto. Dopo "Ten Little White Monsters", oltre alle varie collaborazioni e ai ridimensionamenti d'organico, ci siamo messi a studiare: non avevamo l'ambizione di scrivere un secondo album rivoluzionario, volevamo invece capire davvero come funziona la musica che ci piace, imitarla, impararne i "trucchi", per poi cercare di staccarci dai nostri modelli e creare qualcosa di personale. "They Know" è un atto d'amore verso le nostre passioni ma cerdo rappresenti anche uno snodo importante per la nostra maturità in quanto autori.


E il nome? Da dove esce fuori? Tutti fan di John zorn?
Emanuele Gatti (chitarre, cori): Abbiamo iniziato a chiamarci News for lulu intorno al 2003, facevamo tutti l’università. In quel periodo io ed Andrea eravamo affascinati dai lavori di Zorn e dal quel particolare approccio alla musica. Così mi è venuto in mente news for lulu che tra l'altro non ha nulla a che vedere con il tipo di band che siamo. L'unica cosa che ci accomuna a Zorn è l'amore per Morricone e per gli strumenti a fiato. Al di là dell'incredibile disco di Zorn, Lewis e Frisell ritengo sia molto bello il suono “lulu”, lo trovo molto sensuale.

Il fatto di fare parte di realtà musicali piuttosto diverse nei vostri progetti paralleli come ha arricchito il songwriting dei News for Lulu?
Nicola Crivelli (basso, cori): il suono di They know è molto più rappresentativo di tutte le nostre personalità rispetto al passato e l'impegno in altri progetti è stato sicuramente un fattore positivo: anzichè rubare tempo ha arricchito il nostro suono e ha permesso ad ognuno di noi di sviluppare maggiormente abilità che non possedevamo prima, penso al grosso lavoro che Emanuele ha fatto sulla sua voce e sul songwriting nel progetto Morning Telefilm, o alla capacità di arrangiare che Andrea e Umberto hanno acquisito lavorando con un gruppo totalmente differente come gli Ultraviolet makes me sick. Personalmente i miei passi in avanti si sono riverberati in entrambi i gruppi con cui suono, ma devo dire che l'attenzione che ho dedicato al canto negli ultimi anni con i Green like July, unita allo studio del basso, sono stati di grande aiuto durante la scrittura di They know.
Chiaramente tutto ciò si riflette anche sulle influenze, sul modo di suonare e credo che questo disco abbia radici musicali molto varie che sono il risultato di esperienze distanti tra di loro. Amiamo tantissimo divertirci a suonare cose diverse e poi cercare il fattore comune per rendere il tutto uniforme: è un processo dal quale non riusciamo mai a prescindere, ci piace molto lo scontro nel processo di scrittura e, anche se molto spesso diventa logorante, i risultati alla fine ci lasciano quasi sempre soddisfatti perché riflettono i desideri di ognuno di noi


Com'è venuto fuori They know? La gestazione è stata lunga e dolorosa? Cosa direste che vi ha influenzato musicalmente e non nella scrittura dell'album?
Matteo Baldrighi (batteria, percussioni): They Know ha richiesto un periodo piuttosto lungo tra composizione e registrazione dei pezzi. Non è stato un disco scritto di getto, anzi, ha vissuto diversi episodi che ne hanno inevitabilmente influenzato la stesura. Penso a brani come Some Refused, che abbiamo sviluppato in maniera abbastanza naturale e istintiva (per i nostri canoni), mentre per altri la faccenda è stata più complessa, specie per trovare un arrangiamento che ci convincesse pienamente (My home is my head). La scelta, poi, di inserire una sezione di fiati è stata un esperimento del tutto nuovo, ma che ci ha reso molto soddisfatti del risultato ottenuto e che ha cambiato drasticamente il mood dei brani.
Le influenze sono state molteplici, anche perché durante un periodo cosi lungo ci siamo davvero sbizzarriti negli ascolti. Abbiamo attraversato diverse "fasi" musicali che sono emerse anche durante la composizione e la registrazione del disco: posso citarti la Motown, le produzioni Impulse, il blues, il rock americano, etc. Se invece vuoi dei nomi concreti: Sam Cooke, Chet Baker, Flaming Lips, Grizzly Bear, Charles Mingus, Beatles, Rolling Stones, Bon Iver, Fleet Foxes, John Coltrane, Pixies, Marvin Gaye.

C'è un tema centrale in They know?
Umberto Provenzani (voce principale, chitarre): forse non è un vero e proprio tema, ma sicuramente c'è una sensazione comune, un'inquietudine che attraversa il disco per intero, forse perchè ho scritto la maggior parte dei testi di questo disco durante un tirocinio durato un mese, nel South Essex, in un'ospedale psichiatrico. La preoccupazione che loro lo sappiano, vera e propria ossessione per alcune persone, è comunque un problema che interessa tutti. Ognuno ha dei segreti che vuole solo per sè.
Senza una volontà o una direzione decisa a tavolino, le parole che ho usato per They Know sono spesso finite col descrivere delle scene private (a volte mie personali, ma non necessariamente) in cui risulta evidente il desiderio di difendere dalle altre persone un segreto spiacevole, difficile da capire, doloroso, ignobile, oppure splendido e accecante, a seconda dei casi.

News for Lulu - They Know - 2011 [Streaming]

Tornano i News for Lulu a distanza di cinque anni da Ten Little White Monsters (qui il link) con un disco meraviglioso. They Know contiene dodici perfetti sogni lucidi tinti di pastello che accompagnerete impulsivamente con un lieve headbangin'. Melodiosi testi che andrebbero letti come poesie, parole che ti stringono d'assedio come le emozioni che evocano in questi giorni di sonni turbati da infiniti ritorni. Un disco da inghiottire in un solo boccone inoltre, se vi piace il cellophane e il policarbonato, è attivo il mailorder. Link in fondo.
Everytime I try to find a wayout, 
she crawls in my sleep and she takes me in...



















News for Lulu
They Know
2011
Urtovox

Tracklist:
1. They Know
2. Delivery Girl
3. Some refused
4. Like a Thief
5. The Invisible Gun
6. My Home Is My Head
7. We Slept On the Sidewalk
8. Rolling Down the Hillside
9. (Let's Grow Up Like) Fishes
10. Like a Rat
11. Cathedrals
12. Straight to the Mess We Have Done



Recensione (IndieRiviera) ▲ Sito ufficiale
FBTWBuy it!

domenica 16 ottobre 2011

Penelope sulla Luna - Enjoy the Little Things Ep - 2011

I Penelope Sulla Luna sono un quartetto post-rock ferrarese, hanno cominciato a suonare assieme nel duemilasei e, due anni dopo, hanno pubblicato il loro primo disco, My little empire. Dopo molti live e un buon succeso in europa e oltreocenano tornano in studio per partorire un Ep che anticipa il nuovo disco. Enjoy the Little Things Ep viene registrato tra luglio e settembre all'Igloo Audio Factory di Correggio e contiene quattto tracce. Il sound è sempre un post-rock sognante ma robusto, con contaminazioni elettroniche ma esclusivamente strumentale; la voce, dove compare è distorta e ridotta a mero suono, mentre imperversano synth e batteria a dare il tempo su questi quattro bellissimi trip sonori. Imperdibile.

















Penelope sulla Luna
Enjoy the Little Things Ep
2011
I Dischi del Minollo / Mine all Mine records

Tracklist:
1. Strange storms
2. Snowflakes like cannonballs
3. I read lullabies
4. To kill you in your sleep


Recensione (Shiver Webzine) ▼ Sito ufficialeFB
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Paolo Spaccamonti - Deh [Video]

venerdì 14 ottobre 2011

William Wilson - Summer Holidays And Folk Routine Ep - 2011

Già avevamo conosciuto William Wilson quando esordì raccogliendo dieci pezzi acustici in Not for all, just for you, uscito per Seahorse Recordings nel 2010. Ora, a distanza di un anno, vede la luce questo Ep di sette tracce, registrato tra giugno e settembre. Come nel precedente anche in Summer Holidays And Folk Routine non mancano le citazioni e le ispiratissime cover, questa volta di Tim Buckley e di The Pepi Band, ottima band di suoi conterranei. A song for Allan è la bellissima traccia elettronica che chiude il disco e che non riesco a smettere di ascoltare. Enjoy!

















William Wilson
Summer Holidays And Folk Routine Ep
2011
Lophora Williams Recordings

Tracklist:
1. Vita Ludus Est
2. Blank
3. Kissed...
4. ...By Night (September Sky)
5. Phantasmagoria In Two (Tim Buckley)
6. I Like Fasolino (The PepiBand)
7. A Song For Allan


Sito UfficialeFBMyspace
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Le Scimmie - Dromomania [Video]

giovedì 13 ottobre 2011

Murnau - Drone EP [Streaming]

Dopo il loro "L'Angelo Memore", tornano i Murnau con uno splendido e delicato EP, sei tracce strumentali morbide ed evanescenti, nel puro stile shoegaze-drone che tanto ci garba. Nessuna traccia superflua, ognuna racchiude un pezzo di quella malinconia imprescindibile da questo genere di musica. Provare per credere.


















Murnau
Drone EP1
2011
Autoprodotto

Tracklist:
1. Harlan
2. Gulav
3. Tear
4. Drop
5. Melancolia
6. Hope


FBBandcamp

NUT - Inchiostro Sprecato [Video]


regia di Duilio Scalici
da Gravità inverse
RecensioneBandcamp

mercoledì 12 ottobre 2011

Mu - Uomini Contro Dinosauri - 2011 [Streaming]

Matteo Visconti, Alessandro Sena, Stefano Mondino e Simone Cantino vengono da Torino e sono i Mu. Sorgono dalle ceneri di un precedente progetto stoner, i S.A.D.E. che nel duemilasette aveva pubblicato Il mare della tranquillità. Con l'entrata di Simone Cantino cambiano nome e il suond si modifica spostandosi verso l'alternative rock, sono comunque ancora chiare le loro precedenti influenze. Esplosioni vocali e ritmi pestati sono presenti anche in Uomini contro dinosauri ma vengono alternati e diluiti con altre influenze musicali, rapidi cambi di ritmo e un cantato più pulito. Le dieci canzoni sono state composte per metà da Matteo Visconti e per metà da Simone Cantino e vanno a disegnare una storia comune, una sorta di concept sulla lotta tra mammiferi e rettili. Uomini contro dinosari parla di uomini che nascondono un'anima a sangue freddo e non sono necessariamente protagonisti di un mondo fantastico. Anzi.
Nonostante non sia mai stato un fan del metal, accettuate alcune sue frange più melodiche, i Mu riescono a convincermi. Sono come un serpente che sta cambiando pelle e quello che si intravede sotto è ottimo, questo progetto spero si evolverà ancora ma è già su un'ottima strada. E Muscolo è decisamente la mia preferita.


Mu
Uomini Contro Dinosauri
2011

Tracklist:
1. Paleozoon
2. Siberia
3. Omicida
4. Herpes
5. Lo squalo
6. Muscolo
7. Incidente sul lavoro
8. Faust
9. Tezcatlipoca
10. Ho sognato l'apocalisse



Recensione (Impatto Sonoro) ▲ Sito Ufficiale
FBMyspace

Naif Herin - Goute-moi [Video]

martedì 11 ottobre 2011

Adriano Orrù - Hesperos - 2011

Adriano Orrù è un compositore e contrabbassista sardo e questo il suo ultimo lavoro. Sei tracce di libera sperimentazione, suoni complessi costruiti attorno ad un nucleo di ritmica ipnotico ed evoluzioni eclettiche. Hesperos. La prima stella della sera. Quel momento di notte incalzante in cui il cielo ancora ambrato improvvisamente viene tagliato da stormi di neri volatili in viaggio per posti più miti. Un'altra fantastica stella nella costellazione La Bèl Netlabel. Imperdibile.

















Adriano Orrù
Hesperos
2011
La Bèl Netlabel

Tracklist:
1. Whales
2. A sa muda (In streaming)
3. Hèsperos
4. DEbEF
5. Halys
6. Cosmogonia semplice



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