lunedì 3 ottobre 2011

Brioscine appena sfornate - Soul Of The Cave

Sono romani, ma niente a che vedere con i pariolini di 18 anni. Anzi, mi sa che i Soul Of the Cave, i fighetti se li mangiano a colazione (tanto per stare in tema)!


Carissimi SOTC, spiegate a noi tutti chi siete, da dove venite e soprattutto come mai avete scelto di chiamarvi così?
Ciao Burro, qui Jack, uno dei due chitarristi. Innanzi tutto buon giorno a tutti e tutte coloro che leggeranno questa intervista. Bella domanda per iniziare, allora, potrei dire che siamo quattro ragazzi romani che anni fa iniziarono a suonare insieme, anche se non lo sapevamo fare, e che ora continuano a farlo.
Abbiamo iniziato tutti e quattro insieme e siamo cresciuti insieme tutti e quattro, musicalmente, artisticamente, tecnicamente etc… Ora come ora quasi ognuno di noi ha anche altri progetti (About Wayne, Madkin, Flying Madonnas) ma le nostre radici sono li, quando suonare significava prendere una chitarra, un basso o un paio di bacchette e dare sfogo ad ogni pulsione, fottendocene di tutto, di chi ci stava intorno, di chi ci ascoltava e quello che potevano pensare, dei luoghi dove suonavamo, dello studio, e chi piu ne ha…. Mentre ora le cose sono cambiate, siamo cresciuti e il tutto si è fatto più consapevole e attento. Il nostro nome è nato quasi per scherzo, un po’ per goliardia, eravamo noi veramente da pischelli che suonavamo a casa di un nostro carissomo amico, il Fusco, che salutiamo sempre e ovunque, la quale si presenteva come una vera e propria grotta, una caverna, e noi ne eravamo appunto l’ anima.

Siete in dirittura d'arrivo con il nuovo album "The Treatment", come diceva qualcuno anni fa: il secondo album è davvero più difficile? Da Asphalt, il vostro primo disco lanciato nel 2008, che cos'è cambiato in voi e nel vostro approccio alla musica in questi anni?
“The Treatment” è stato secondo me più difficile, proprio per il fatto che le nostre vite si cono complicate sotto ogni aspetto e di conseguenza la perdita di spensieratezza e ingenuità ci ha fatto ragionare di più su tutti i paticolari, dalle pre-produzioni al mastering. A questo va aggiunto anche il fatto che volevamo fare un prodotto totalmente diverso dal precedente, forse più grezzo e meno “prodotto” ma speriamo con tanta più energia, genuinità e completezza.
Il nostro approccio appunto si è fatto più consapevole rispetto ai suoni, all’ esecuzione, all’ intenzione da dare ad ogni brano e al modo di arrangiare, a come far arrivare i brani all’ ascoltatore nel modo più diretto possibile con il nostro linguaggio.

Cosa ne pensate delle labels? Il vostro sound e i vostri testi si rifanno alla ruvidezza e alla robustezza di molti artisti del panorama rock/metal statunitense, secondo voi come viene recepita questa distanza di ideali nel panorama italiano? E con il pubblico nostrano che rapporto avete?
Uhmmmm… Labels?! Andando avanti con gli anni mi rendo conto sempre di più che se hai il talento, la fortuna e le forze di lavorare con chi veramente crede nelle tue potenzialità hai modo di crescere e farti conoscrere, altrimenti è tutto una merda infinita. Meglio starsene per i fatti propri, e impegare tutta l’ intelligenza e le forze che si hanno per fare in modo che la propria musica venga valorizzata per quello che è veramente , senza stare a dare retta a tanti abbindolatori-mangia soldi-morti di fame-pezzenti-teste di cazzo. Non per niente ma ne abbiamo viste e sentite di tutti i colori, passandoci sopra con la nostra pelle.
Qui in Italia è strano, Ë come se fosse tutto o bianco o nero. Mi spiego meglio: non esiste un’ apertura a 360 gradi e uno sguardo totale sul panorama musicale, tu fai quello, tu fai quell’ altro, spesso influnzato da mode, pregiudizi e schemi mentali. Al massimo farei una distinsione tra bella e brutta musica, fatta bene e fatta male, tutto qui. Parliamo pittuosto di quello che un artista vuol farti arrivare e se c’è riuscito o meno. Parliamo di originalità, e tutte queste cose qui.
Ancora che se uno canta in inglese in italia sei considerato meno della metà, l’ italiano è stupendo ma sono veramente pochi coloro che ancora riescono a caratterizzarlo. Ancora che se suoni con più energia e volume la gente si spaventa e si chiede cosa stia succedendo… bho.
Oltre alla musica made in USA che vi ispira, ascoltate (e scaricate) musica italiana? Con chi vi piacerebbe suonare tra i tantissimi gruppi dello Stivale?
Si ma non così tanta, la maggior parte tutta roba inglese e americana, però si. Scarico e se mi piace la compro, per forza, sarei altrimenti un parassita e un ladro, soprattutto cose del sottobosco, io personalmente col mainstream italiano ho delle difficoltà a relazionarmici, mi piacciono i Verdena e…. Suonare insieme ad altre band ci piace tantissimo, per l’ aspetto umano sicuramente preferiamo gruppi come noi, amici nostri, gruppi del sottobosco appunto; per un discorso più di visibilità quelli che ci catturano di più sono I Verdena, ma ne abbiamo fatte di aperture carine al circolo qui a Roma (Linea 77, Giorgio Canali, Ministri, Kaki King…) e suonare davanti a 300/500 persone Ë sempre gratificante per una band come noi.

I primi album ed EP sono stati messi in free download (a fondo intervista si potrà gustare Asphalt), ora come pensate promuovere questo nuovo lavoro?
Lo sai che non lo so… sicuramente stamperemo i nostri CD, e più in la forse anche i vinili, che saranno sempre con noi ai concerti e forse distribuiti da qualche parte, poi non saprei, forse uno sreaming integrale però ancora non lo so neanche io ;)

Farete molti live in giro per presentarvi o rimarrete nei dintorni di "casa"? E cosa si deve aspettare qualcuno che vi verrà a vedere per la prima volta in concerto?
Io mi auguro che riusciremo ad organizzare qualcosa in giro anche se non è mai stato il nostro punto forte. Siamo in contatto con un’ agenzia che dice che ci farà suonare da qualche parte in Italia e poi vedremo. Chi non ci ha mai visto dovrà aspettarsi una botta di energia e tanta voglia di spaccare tutto!
Grazie mille Burro dello spazio dedicatoci e per chi legge rimanete aggiornati sulle nostre pagine in internet, concerti e quant’ altro, grazie!
Jack.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi prenoto per un vinile!!

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