lunedì 28 febbraio 2011

Brioscine appena sfornate: Caso

Chi è Caso? Cosa fa nella vita quando non suona?
Caso nella vita reale è Andrea Casali, guarnisce cappuccini e spilla birre in un bar della “Bergamo di sopra”, abita nella “Bergamo di sotto”, e vive “a metà”. Questo vuol dire: usare la bicicletta per due stagioni all'anno; avere una macchina ma lasciarla volentieri con le ruote sgonfie al parcheggio; sbagliare spesso il tempo di cottura delle orecchiette alle cime di rapa; e ora rispondere in terza persona ad una domanda, ah!


Com’è la vita musicale a Bergamo? Si riesce a suonare e a vedere concerti interessanti restando in città, o ci si deve muovere verso Milano?
E' chiaro che a Milano passano le cose più grosse, gli eventi di maggiore visibilità, ma io ho sempre preferito i concerti più piccini e direi che ultimamente qui non si sta male. Sia in città che in provincia sono nate realtà che puntano sulla musica: penso a Neverland a Solza o al Maite e all'Edonè in centro città, giusto per fare qualche nome. Chi si lamenta di solito è chi non ha mai provato a smuovere le acque organizzando concerti o chiedendo lo spazio per farlo. Io con un po' di amici l'ho fatto anni fa, sia al centro sociale Pacì Paciana che in luoghi improvvisati (penso ai Ghost Mice da Bloomington che suonarono in una stanza 5 x 5) e posso dire che oggi qualche alternativa in più esiste.

Il tuo primo album era autoprodotto. Necessità o scelta? E per quest’ultimo come ti sei mosso?
Mesi fa ho messo in download dal mio blog (fuoritono.wordpress.com) due tracce che avrebbero preso parte al disco e alcune etichette (Fumaio, In Limine, Que Suerte, Klasproduction) hanno risposto alla chiamata. Ho dovuto persino rifiutare le proposte di amici, conoscenti e anche sconosciuti disposti ad aiutarmi con le loro tasche; non avrei saputo come ripagarli. A dire il vero anche in Dieci Tracce ero stato aiutato da Fumaio per la registrazione e da Red Cars Go Faster per la stampa del vinile+dvd. Diciamo che ho avuto fortuna.

Che rapporto hai con internet? Cosa ne pensi del temutissimo download illegale?
In generale credo che internet sia uno strumento comodo e pericoloso: fornisce le informazioni, non la conoscenza, e per la musica digitale vale lo stesso. Seguo il principio di un disco alla settimana, ma che soddisfi quello che cerco e non perdo tempo a riempire hard-disk di band che mai ascolterò. Dovrebbe essere una questione di onesta curiosità, non brama di possesso. Intimamente spero sempre che anche chi scarica i miei dischi sia spinto dallo stesso spirito. Certo è che consegnare o ricevere tra le mani un disco ha per me ancora un altro valore.

Cosa c’è nello stereo di Caso ora (pretendiamo onestà, se hai su lo split Tatangelo/Marini/D’Alessio vogliamo saperlo)?
In questo momento sul piatto gira Songs: Ohia, ma quando devo scrivere o concentrarmi di solito uso gli American Football. In bicicletta ieri avevo Boxer dei The National, ma per le salite più ripide nell'ultimo mese scelgo spesso il disco solista di Tom Gabel. In macchina da una settimana ho il nuovo disco dei Labile che sono amici di Bergamo e fanno quel punk in stile Kina a cui sono tanto affezionato.

Progetti futuri? Mega-tour del mondo?
Mah, per i prossimi mesi mi accontenterei di suonare in città in cui non sono mai stato, stringere mani sconosciute, scambiare dischi. E' questo il mio mondo.

Caso - Tutti Dicono Guardiamo Avanti - 2011 [Streaming]

Ho comprato una Vespa e stavo cercando un album da cantare a squarciagola mentre guido.

L'ho trovato.





















Caso
Tutti Dicono Guardiamo Avanti
2011
Que Suerte! / Klasproduction / In Limine / Fumaio

Tracklist:
01. Primo discorso diretto
02. Fiato corto
03. Dimmi qualcosa in silenzio
04. Hopper
05. Balena bianca
06. Zero indietro
07. Secondo discorso diretto
08. Aranciata amara
09. Ripasso dei fondamentali






RecensioneBlogBuy it! (7€ + s.sp.) ◄

domenica 27 febbraio 2011

Three Second Kiss - Long Distance - 2008 [Streaming]

Massimo Mosca, Sacha Tilotta e Sergio Carlini sono i Three Second Kiss. Ma certo non ha bisogno di presentazioni questa band noise/math rock attiva dal novantasei, cui piace fare le cose con calma. Quattro dischi in quindici anni. L'ultimo, questo, edito da Africantape, etichetta italo francese che aggiunge così i Three Second Kiss al suo fighissimo carniere di musica che include, ad esempio, Aucan, Iomonadestanca, Passe Montagne... Enjoy!






















Three Second Kiss
Long Distance
2008
Africantape

Tracklist:
1. You are the Music
2. I'm a Wind
3. This Building is Loud
4. Inexorable Sky
5. V Season
6. Dead Horse Swimming
7. Deviationism
8. Tarues
9. Guess you Bless this Mess



RecensioneMyspaceBandcamp (6€ Digital / 12€ Physical) ◄

Verdena - Viba [Video]




Da Verdena

sabato 26 febbraio 2011

Le Gros Ballon - La Nuit - 2010 [Streaming]

Le Gros Ballon è un progetto nato nel 2009 da un'idea di Francesco Campanozzi e Marco Capra, musicisti già al lavoro con artisti come Fabrizio Coppola, Marco Notari, Pekisch, Nuovi Orizzonti Artificiali, Baise-Noir, Passo Uno. Una semplice splendida colonna sonora per i vostri pensieri più lievi, questi cinque nuovi brani di Le Gros Ballon, che si avvalgono di due collaborazioni femminili: quella con la giovane Denise, alla voce in "What's left of dreams" e quella con Alexandra Dadier, in "La Nuit", che dà il titolo all'EP.



Le Gros Ballon
La Nuit EP
2010
Casa Medusa

Tracklist:
1. What's left of dreams (+ Denise) (streaming)
2. Come ieri (streaming)
3. La nuit (+ Alexandra Dadier) (streaming)
4. Sleeping
5. Sogno numero due



Recensione (LostHighways) ▲ MyspaceBuy it!

Marlene Kuntz - Bellezza [Video]


da Bianco Sporco

venerdì 25 febbraio 2011

Live Report: Diaframma @ Vinile 45, Brescia, 19/02/11

Buon giorno a tutti, chi vi parla è mr_n che inaugura una serie di live repor, alla scoperta della musica che passa nei vostri ipod quotidianamente, ma nella sua dimensione analogica. Essendo un percorso, anche se non troppo programmato, mi sembrerebbe il minimo partire dalle origini. Parrebbe abbastanza banale come discorso, ma vi assicuro che è puro caso iniziare proprio con loro.
Nel lontano 1984 Steve Jobs presenta il primo mac, Al Bano e Romina vincono Sanremo, Maradona è al Napoli, muoiono Berlinguer e Indira Ghandi. Nel lontano 1984, dicevo, usciva Siberia, punto di partenza della scena Dark Wave italiana.


Vedere i Diaframma per la prima volta, ammetto che possa suscitare una certa emozione, anche fra i più scaltri, assennati e irriducibili amanti del sottopalco come il sottoscritto. La sera è una di quelle sere in cui l'animo prepensionistico potrebbe avere la meglio: lo scazzo del sabato cozza con l'evento, o meglio, l'avvento della serata.
Il locale è sempre quello, piccolo, familiare, intimo. Il locale sempre quello, uno dei pochi live club di Brescia, il Vinile 45. I pochi spettatori si accalcano timidamente alle pareti, lontano dal palco. Dopo una buona ora di attesa, trascorsa seduto sul bordo del palco, entra Federico, estrae la Telecaster dalla custodia rigida, infila il jack e rompe il silenzio con Delorenzo, poi Siberia, poi Gennaio.

Aspetterò questa notte pensandoti,
nascondendo nella neve il respiro,
poi in un momento diverso dagli altri
io coprirò il peso di queste distanze...


Non mi par vero. La situazione è personalmente allucinante. Anni di ascolti nella piatta versione cd, e all'improvviso successioni di accordi a me noti, attraversano i fili, quindi escono dalle casse, quindi direttamente nel petto, senza passare dall'orecchio. E non importa se i suoni non sono il massimo; non importano le luci fisse che colorano il locale di rosso; non importa se le suddette luci impediscono lo scatto di ogni qualsiasi foto, che si possa definire tale; non importa se la voce di Federico si è persa, forse negli anni, forse solo stasera; non importano le sue scarpe, dei mocassini a dir poco discutibili; non importa se dei diaframma rimane solo lui.
Quello che trasmette è pura energia.
Lo spettacolo continua, senza una scaletta definita. Fede chiama ogni brano in base a non so quali sensazioni. Verde rimbalza su di me lasciando il segno:

Clandestino nel suo mondo di ghiaccio,
clandestino nel suo mondo di niente,
rovesciavo i suoi oggetti in giardino 
sull'asfalto di questa città.

E poi è un continuo di brani più o meno noti: I giorni dell'ira, Diamante grezzo, Le navi del porto, Impronte, Caldo...
Fede sfoggia con naturalezza le più consone ed iconiche movenze da palco, mentre una nutrita folla si accalca attorno a me. Ma da dove sono sbucati tutti (mi chiedo). Fans irriducibili che cantano ogni canzone, altri le chiedono, altri azzardano commenti non troppo felici. Pensavo di essere solo in prossimità del palco, invece mi giro ed il locale è pieno. I Diaframma continuano alternando pezzi più marcatamente “punk” ad altri con un approccio più intimista, pezzi recenti contrapposti a più datati. Il tutto per un'ora e trenta minuti, live probabilmente accorciato a causa degli acciacchi di Fiumani. I tre rientrano dopo il bis. Paiono provati, sintomatico dello sforzo fisico evidente.
Come erano entrati, così sono usciti, nel silenzio.


Finito il concerto mi faccio coraggio e mi avvicino a Federico che osservava la situazione post concerto al banchetto dei cd. Gli chiedo se ha voglia di rispondere ad alcune domande. Un po' stupito ed a tratti lusingato, risponde affermativamente. Ho bisogno di una sambuca ghiaccio e mosca per calmare l'emozione di trovarmi dinnanzi ad un'icona del rock italiano. Ingoio il distillato, mi accorgo di aver dimenticato ogni cosa: il registratore, il taccuino, le domande a cui avevo pensato nel pomeriggio. Bestemmio e inizio:

Federico Fiumani padre del rock d'autore italiano. Come ci si sente in questa veste?
Trovo sia piacevole, un riconoscimento al lavoro fatto con coerenza e passione negli anni.

Quali gruppi italiani contemporanei pensi di aver influenzato?
Mah, non saprei proprio. Ti posso dire il nome di un gruppo che apprezzo particolarmente, i Baustelle.

Baustelle che se non ricordo male hanno avuto dei problemi a livello di casa discografica e non hanno potuto inserire la loro cover (Il disco dei Replacements) ne “Il dono”. Com'è stato ascoltare un album tributo?
Direi senz'altro piacevole, mi ha molto stupito.

Siberia (1984), Tre volte lacrime (1986), Boxe (1988), pietre miliari del panorama alternativo italiano. Quanto è cambiato da 25 anni a questa parte?
C'è una grossa differenza: prima noi eravamo un gruppo vero e proprio, i pezzi venivano composti assieme e strutturati come un lavoro di gruppo. Oggi io mi sento più un solista.



Noam - Noam - 2011 [Streaming]

Questo non è certo un ep che passa inosservato: batteria, tamburelli e due voci che si rincorrono, ma.. ma.. è Tommaso Cerasuolo. Ho il pessimo di vizio di non leggere mai i comunicati stampa, ascolto e scopro l'acqua calda. La collana 24 della 42Records continua ad alzare il tiro e ci porta i Noam. Dalle ceneri dei Torinesi Chomski, Luca Morena ed Enrico Manera, che hanno accompagnato Marinella Lalli Ollino, vengono affiancati da Tomi Cerasuolo dei Perturbazione in questa nuova formazione da piumone, molto intima. Bravissimi!


















Noam
Noam
2011
42Records / 24

Tracklist:
1. Minima (colpa
2. Stazioni
3. Ninetta
4. Berlino
5. Le opinioni
6. Il massacro di San Bartolomeo
7. Solo andata



Sito UfficialeBandcamp

Marta Sui Tubi - Cinestetica [Video]


da Sushi & Coca

giovedì 24 febbraio 2011

mercoledì 23 febbraio 2011

Colore Perfetto - L'illusione del controllo - 2011 [Streaming]

Se avete bisogno di ascoltare qualcosa di nuovo e originale, che allo stesso tempo sappia restare tradizionale e farvi rivivere qualcosa che avete già vissuto, il secondo album dei perugini Colore Perfetto è quello che fa per voi. Allusioni ai primi Afterhours (L'Illusione), a Paolo Benvegnù (soprattutto nel brano Impercettibile), a cui la voce del cantante David Pollini assomiglia tantissimo, ed echi di Moltheni qua e là (già aveva collaborato nel Debutto del 2009). Dieci brani che si concretizzano in un rock riflessivo, che alterna ballate cantautoriali a brani più energici e a tratti anche lisergici. In chiusura un’autentica perla psichedelico-progressiva, 9 A.M. che ci accompagna per quasi 10 minuti. "L’illusione del controllo" è stato registrato alle Officine Meccaniche di Mauro Pagani, ancora una volta, come nel primo disco, con la produzione artistica di Giacomo Fiorenza, noto produttore della scena indipendente italiana e bassista di Moltheni e con la preziosa collaborazione di Antonio Cupertino (Cooper), che affianca Fiorenza nella fase di registrazione.



Colore Perfetto
L'Illusione Del Controllo
2011
Libellula

Tracklist:
1. Brucia
2. Impercettibile
3. Cagna fedele
4. L'illusione
5. Due fuochi
6. Un istante
7. Come un´ombra
8. Nella mia mente
9. Il mondo è brutto
10. 9 A.M.



Recensioni (Ondarock) ▲ MyspaceBuy it!

Dumbo Gets Mad - Plumy Tale [Video]


da Elephants at the Door

martedì 22 febbraio 2011

Brioscine appena sfornate: The Lovely Savalas

Questa settimana vi portiamo in Umbria, Stati Uniti dove conosceremo gli incredibili Savalas per farci raccontare la loro esperienza oltreoceano e per parlare del loro nuovo e folgorante disco, di quelli che non puoi non sentire.

Dove e come nascono i Lovely Savalas? E nella vita che fate oltre a suonare?
Il legame tra noi nasce qualche anno fa a Terni come tribute band dei Tool e dalla volontà di spostare la loro grande ricerca verso le sponde dell'immediatezza beatlesiana. Ma soprattutto da uno spirito LOVELY; un aggettivo che abbiamo aggiunto al nostro nome iniziale e che è un modo di fare, di interagire che presuppone umiltà, curiosità, sincerità e desiderio di condivisione. Pensare 4 anni fa, quando questa esperienza ha preso corpo, che questo spirito ci avrebbe portato dall'altra parte dell'oceano a registrare assieme a musicisti che abbiamo ascoltato per anni nei dischi dei nostri gruppi preferiti, era pura fantascienza.
Nella vita lavoriamo entrambi nel settore della programmazione di eventi culturali, e siamo molto sensibili anche alle altre forme di arte che cerchiamo costantemente di associare alla nostra musica



Nel vostro nuovo disco, Pornocracy, suonate con dei mostri sacri della musica italiana e internazionale, da Xabier Iriondo a Nick Oliveri. Come sono nate queste collaborazioni?
Fa tutto parte di un percorso iniziato con un'intensa esperienza live con decine di concerti negli Stati Uniti, Inghilterra e Italia, partecipando a vari festival, accanto a vari artisti di fama internazionale e di fronte a pubblici importanti. Questo ha richiamato l’attenzione dell’etichetta indipendente americana Above Ground Records che ci ha portati in tour negli Stati Uniti nel 2008. L'anno dopo, mentre noi scherzavamo con Luke Chandler, patron della Above Ground, esagerando il numero di pezzi pronti per la registrazione, lui ci ha dato l'opportunità di registrare al Big Fish di San Diego. In cinque mesi abbiamo scritto una ventina di pezzi e tredici sono finiti sul disco.
Il fatto di registrare in California ha abbattuto molti dei limiti mentali che incombono quando lo fai nella provincia italiana. Ha prevalso soprattutto la volontà di mettersi in gioco. Quindi mentre scrivevamo abbiamo iniziato a contattare senza aver paura tutti i personaggi che avremmo idealmente voluto sul nostro disco, proponendo da subito la canzone sulla quale li invitavamo a collaborare. Ha funzionato per la maggior parte dei casi. E soprattutto sulla base della musica. Nick Oliveri (Queens of the Stone Age, Kyuss, Mondo Generator), Martyn Lenoble (Porno For Pyros, Jane's Addiction, Dave Gahan), McLoud Scott (Girls Against Boys, Style Paramount), Massimo Pupillo (ZU, Mike Patton), Xabier Iriondo (Uncode Duello, Afterhours) ed Alexander Pappas (ex Finch) in veste di produttore, solo per citarne alcuni, hanno tutti capito lo spirito e si sono messi a disposizione nell'interesse comune di fare qualcosa di bello. Forse un evento più unico che raro.

I vostri live vanno ben oltre il "concerto". A teatro, con ballerine, pittori e coriandoli. Siete animali da palcoscenico, quindi?
Anche in questo caso volontà di condivisione e l'amore per le altre forme d'arte ci ha portato a coinvolgere altri artisti, mettendo in piedi un live che va al di là del semplice concerto e che fonde elementi del teatro, del circo e della performance istallativa. Insomma il live è una vera esperienza estetica. Questo grazie all'apporto decisivo di quattro artisti: Cristiano Carotti, pittore visionario e vulcanico che si occupa della parte istallativa, dei visual e in parte dei costumi; Marco Austeri, regista di grande pregio che si è fatto le ossa collaborando strettamente con Paolini e delle performers Luisa Contessa e Valentina Felicetti. Lo spettacolo è stato presentato con grande successo a Terni il 28 gennaio ed è nostro intenzione portarlo in giro ovunque possibile.



Prima di registrare il vosto disco a San Diego, eravate già andati negli States per un mini-tour. Com'è l'esperienza live americana a confronto con quella nostrana?
E' stata un esperienza fantastica. Suonare a Hollywood, Las Vegas, San Francisco o nel deserto ai confini con il Messico non è descrivibile. Poi l'entusiasmo che hanno dimostrato nei nostri confronti ci ha colto di sorpresa. Lì la nostra formula di fusione di generi funziona molto meglio. Questo è dovuto a una diversa abitudine di fruizione musicale sia perché è una cosa normale andare a sentire un concerto di band sconosciute, sia per quanto riguarda gli ascolti : tutti ascoltano tutto senza barricarsi dietro a un genere come si fa in Italia. Ovviamente quando accendi la radio non è inusuale sentire i Dillinger Escape Plan o i Tool. Direi che questo facilita molto.
Dal punto di vista tecnico gli americani non scherzano. Anche i gruppi più sgangherati suonano con grande competenza. Inoltre i locali, dal pub alla sala concerti sono attrezzatissimi, non esiste il sound check ma solo il line check. Due minuti di prova e inizia il concerto...e sorpresa... tutto suona a meraviglia.
Cosa ancora più interessante, si respira il sogno americano tra le band emergenti incontrate on the road. La maggior parte di loro vive sui furgoni spostandosi da un posto all'altro in un tour quasi infinito. La musica viene da sempre vista come un lavoro, non come un hobby come avviene da noi.

Molte recensioni che ho letto lamentano la mancanza di un genere definito in cui incasellarvi. Come è concepita questa vostra libertà di genere?
E' un vero peccato che si voglia per forza omologare e incasellare. La libertà di genere è il nostro modo naturale di fare musica, cerchiamo di rielaborare tutto quello che ci colpisce non solo a livello musicale. Ci sembra normale che un disco possa non suonare allo stesso modo dall'inizio alla fine. Questo non significa non avere identità ma avere il coraggio di confrontarsi con vari stili. E' triste che spesso gli addetti ai lavori in Italia vadano in crisi di fronte a questo. Sinceramente l'Indie dove devi essere hype ci ha stufato. Oltre a non avere un significato esprime una fighetteria all'inverso. Sono destinati a scomparire. Il discorso si terrebbe in piedi se avessero tirato fuori un genere nuovo cosa che sono lontani dal fare. W la libertà! W il free rock!

E riguardo Pornocracy? In fondo non è un semi-concept sulla puttanocrazia italiana?
Lo è anche se in senso più largo. Secondo me idealmente si parte da Pasolini...Non si parla solo di scandali puntali che abbiamo comunque in certo senso previsto con un anticipo di un anno e mezzo. Si parla proprio di come da trent'anni la televisione abbia cambiato il nostro modo di pensare e lo abbia fatto mercificando tutto. Tutto si compra e non esiste più dignità.
Ne consegue un affresco musicale dei nostri tempi che mette in scena con ironia lo smarrimento del singolo e di tutta la società post-industriale globalizzata, alimentato dal sentimento di precarietà e appunto da un modello televisivo che non ha più nessuna funzione informativo-pedagogica ma che diffonde l'ideale fuorviante e illusorio del successo subito a tutti i costi, al di là della qualità e dei meriti. Sono tematiche che secondo me ogni artista dovrebbe privilegiare in questo momento. Ne va del nostro futuro e della nostra libertà.

Che progetti hanno i Lovely Savalas per il futuro?
Un tour primaverile in Italia e in Europa e un tour estivo negli States. Nel frattempo lavorare alla stesura di materiale nuovo con la nuova band. Ma soprattutto diffondere il nostro messaggio di amore.

The Lovely Savalas - Pornocracy - 2011 [Streaming]

Ogni cosa che provo a scrivere risulta una leccata di culo incredibile. Mi piace troppo sto disco per recensirlo. Pornocracy mi ha lasciato attaccato al player per ore, in parte basito e in parte esaltato. Pornocracy si evolve, si modifica con l'andare avanti. Un caleidoscopio di generi accostati con sapienza, l'interpretazione di uno stile già ben consolidato, rovesciato come un calzino e poi steso al sole. Impossibile indicare una preferita. Lo sono tutte. Enjoy!
























The Lovely Savalas
Pornocracy
2011
Above Ground Records

Tracklist:
1. All the President Girls
2. Dive
3. Trust no one
4. Fashion Girl
5. Free disinformation
6. Shine on me tonight
7. Desert of december
8. The others
9. Never Break
10. Effet Domino
11. Pornocracy
12. Armadillo



Recensione (Panopticon) ▲ MyspaceBandcamp

lunedì 21 febbraio 2011

OfeliaDorme - All Harm Ends Here - 2011 [Streaming]

Tornano i bolognesi OfeliaDorme con un full lenght autoprodotto che non fa che consolidare la mia ammirazione nella loro proposta musicale e nella poledrica voce di Francesca. Dal delicato xilofono di Paranoid Park alle esplosioni di Ian, dalla ritimica ipnotica di I like my drums alla straziante Eve, apprezzata anche dal gatto. Alla Harm Ends Here verrà sostenuto da un serie di eventi live a cominciare da venerdì prossimo. Non perdetevelo.






















OfeliaDorme
All Harm Ends Here
2011
(Autoprodotto) / A Buzz Supreme

Tracklist:
1. Paranoid Park
2. Ian
3. Grow!
4. Burning
5. The King Is Dead
6. I Like My Drums
7. Leaves of Grass
8. Naked Evil
9. The Wizard, The Witch and the Crow
10. River
11. Eve

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Sometimes It's Better To Wait EP

Big Charlie - Roses [Video]



da That Really Hurts Ep

domenica 20 febbraio 2011

Vanity - This Is Not An Option [Video]


da The First Quiet Night Ep

sabato 19 febbraio 2011

Big Charlie - That Really Hurts Ep - 2010

Matteo De Ruggeri e Stefano Milella sono i Big Charlie, vengono da Bari e hanno partorito un Ep lo scorso settembre per la Snowy Peach, neonata etichetta divisa tra Bari e Vicenza. Doppio motivo per esaltarsi quindi. Un ep fighissimo in cui trovo felicemente mille rimandi dall'elettronica anglofona, ai Black Heart Procession dei bei tempi. E una nuova etichetta che affronta il mercato musicale con proposte in creative commons... Come fosse Natale!


Big Charlie
That Really Hurts Ep
2010
Snowy Peach

Tracklist:
1. Jitterbug
2. Ants
3. Roses
4. Backseat



Recensione (NetMusic Life) ▲ Myspace ◄
► Sito Ufficiale ▲ Download ◄

venerdì 18 febbraio 2011

Jarman - The Scene of Inclusion & The Obscene of Exclusion [Video]



da The Saint Ep
synch con Die Abenteuer des Prinzen Achmed (Lotte Reiniger, 1926)

giovedì 17 febbraio 2011

Cappuccino fumante: Lepers Produtcions

Inauguriamo oggi una serie di interviste a netlabel italiane. Per vari motivi. Per capire la scelta della produzione digitale e della distribuzione gratuita. Per dare un volto a queste entità estremamente appassionate alla musica che partoriscono i loro lavori sudando olio di gomito, fenomeno più unico che raro. Oppure anche solo per sbirciare dietro le quinte delle produzione di quei dischi che poi scarichiamo selvaggiamente.

Partiamo dai più matti di tutti. La pugliese Lepers Produtcions. (Sì con la "T" e la "C" invertite.)



Da quanto convivete con il morbo di Hansen, o meglio, come nasce la Lepers Produtcions?

Il mycrobacterium leprae ci ha colpito tanto tempo fa ed è proprio tra le code per i medicinali e frequentando i lazzaretti più 'in' della città che ci siamo conosciuti e sono nati gli Altierjinga Lepers. Poi gli Altierjinga hanno iniziato a figliare qui e lì accoppiandosi e diffondendo la lebbra, così si è accumulato un bel po' di materiale lebbroso che aveva bisogno di farsi conoscere al mondo e mantenere un propria integrità: nasce così la Lepers Produtcions.





Quarantacinque album in otto anni... Ma siete matti? Come vi muovete per trovare la musica che volete produrre?

(In realtà siamo nati nel 2004/05, ma diciamo 2005 per sembrare più giovani gli album precedenti sono dei recuperi postumi)


Trovare la musica non è difficile, arrivano giornalmente milioni, ma che dico milioni? decine! di richieste di gruppi che vorrebbero essere lebbrosi. Noi ce la tiriamo parecchio e così facciamo delle scelte ben precise seguendo oscuri indici di lebbrosità.Poi a intervalli bimestrali il gran consiglio dei lebbrosi si riunisce e vengono decisele nuove affiliazioni.



Delusioni e soddisfazioni: il free download funziona o l'immaterialità del progetto sacrifica le vostre produzioni?


Il free download funziona! Anche se spesso viene visto con un certo pregiudizio per la regola che gratis = scadente. Superato questo ostacolo poi è tutto in discesa in fondo la qualità dei nostri prodotti è altissima. Il free download ci permette di lanciare anche progetti di sociopatici o di gente che non suona dal vivo e che quindi difficilmente potrebbe vendere alcunchè.


Se poi i nostri gruppi vogliono qualcosa di fisico si vanno a cercare questasoddisfazione con qualche altra etichetta, tanto loro sono bravi e noi non siamo gelosicosì hanno fatto i Cristio, de large, Frogwomen & Superfreak, Solquest etc.

Ma so che qualcosa ve la stampate anche da voi?

Questo è vero stampiamo spesso dei cd-r con bellissime copertine da svendere ai concerti o festival o alle feste piene di donne. Ogni tanto facciamo delle edizioni super speciali di cd-r senza copertina, nessuno sa cosa c'è dentro e neanche noi che li masterizziamo bendati.



Come vedete il futuro della Lepers e più in generale della musica italiana?


La Lepers ormai ha 5 anni, abbiamo già trascorso i nostri giorni migliori quindi prevedo un leggero e continuo declino fino alla sua scomparsa totale dalla memoria comune. D'altra parte va considerato il fatto che i lebbrosi felici non muoiono mai.
La musica italiana sta benissimo continuano ad essere fatte cose bellissime nonostante non se le ascolti nessuno. Cocciutaggine e soddisfazione sono la chiave di tutto.


Ma voi che fate per campare?


Tocchi un nervo scoperto, non so se ti voglio dire cosa facciamo nella vita, posso dirti che uno di noi è un ex leggenda del basket, gli altri fanno tante cose: assaggiatori di alberghi, dissuasori del traffico, amebe, maestri, ronin.


Qual è l'altezza media nella vostra etichetta?

Appena più bassa di quella nazionale, 173 cm!


Perché nella foto che ci avete mandato in redazione siete solo in 4 quando invece so che i fondatori della lepers sono in 5?

Perché uno di noi appare in foto solo ai puri di cuore, cosa che evidentemente voi non siete.

Altierjinga Lepers - Ghost Friends - 2011

Delirio Avant-Prog-Post-Metal-Core... Come altro descriverlo?


Altierjinga Lepers
Ghost Friends
2011
Lepers Produtcions

Tracklist:
1. Awesome homeless man
2. Metal Salsizz
3. Gigi's Funky
4. Pasta col formaggio
5. Ghost friends
6. Vaffamoccamamete
7. We love the druids
8. Bari is a place for minutes
9. (Ghost Track)

Bandcamp ▼ Download

mercoledì 16 febbraio 2011

Brown and the Leaves - Landscapes - 2009 [Streaming]

Un recupero più che necessario. Il primo disco della Red Birds Records e ottimo esordio di Mattia Del Moro. Enjoy!






















Brown and the Leaves
Landscapes
2009
Red Birds Rec. (a division of Seahorse Recordings)

Tracklist:
1. Brand New World
2. Erasmus
3. It Has Got To Be
4. Spinning Leaves
5. Don't Make a Move
6. Quite Life in a Quite Place
7. Still Awake
8. Just Let You Know
9. Fragments
10. While the Leaves
11. Locked in a Cage



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Christine Plays Viola - Promo EP - 2010

I Christine Plays Viola sono una band abruzzese, formata da Massimo Ciampani alla voce, Fabrizio Giampietro alla chitarra, Desio Presutti al basso e Daniele Palombizio alla batteria. Le sonorità che ci propongono risentono chiaramente delle influenze new wave di band come Bauhaus, Joy Division e tutti quei gruppi dark e post-punk che ascoltavamo in adolescenza (per lo meno io), ma il potenziale di questi ragazzi è enorme: tutto è fortemente personalizzato da una verve compositiva che sa essere ispirata e trascinante da una parte e cervellotica dall’altra. Solo tre pezzi, ma efficaci.



Christine Plays Viola
Promo EP
2010
Autoprodotto

Tracklist:
1. Swallowed cold insanity
2. Witch of Silence
3. Failed to connect to Heart (Endline)



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Frigidaire Tango - Soffia [Video]



Da L'Illusione del Volo

martedì 15 febbraio 2011

Egokid - Ecce Homo - 2011 [Streaming]

Come scrive Matteo B. Bianchi, questo nuovo album degli Egokid era davvero un disco "necessario", per quello che rappresenta, per come suona e per le parole che dice. Un lavoro veramente vario, quasi una sintesi di musica italiana e dei suoi gloriosi anni, che passa dalla classica canzone romantica anni 70 delle dive Mina o Patty Pravo ("Sirene" e "Non mi hai fatto male"), all'elettro-pop anni 80, con un pizzico di new wave (nel bellissimo pezzo, tra i miei preferiti dell'album "Non si uccidono così anche i cavalli", cantato in duetto con il grande Faust'O, di cui i Nostri avevano già interpretato "Hotel Plaza", nel disco di cover a lui dedicato). Un pop come dovrebbe essere suonato il pop, con testi estremamente chiari e a volte anche spietati, pur senza urli o incazzature (vedi "Credo": Dio non conosce gli uomini / la sete di potere è il suo primo motore / per questo non lo prego / ma è solo in me che credo...) Nell'album è presente anche una cover di "Girls and Boys" dei Blur, piuttosto fedele all'originale sia nel testo che nella struttura musicale. "L'uomo qualunque" si appresta invece a diventare un hit dei giorni nostri: Non abbiamo i soldi per comprare la coca / fare la bella vita / perciò tiriamo una riga e cancelliamo la storia...
Per me un album a cinque stelle, con il consiglio di ascoltarli in concerto, per godere anche della loro presenza scenica.



Egokid
Ecce Homo
2011
Novunque Produzioni & Comunicazione

Tracklist:
1. Umano, troppo umano
2. L'uomo qualunque
3. Credo
4. Come un eroe della Marvel
5. Ragazze + Ragazzi
6. Non si uccidono così anche i cavalli?
7. Sirene
8. Con stile
9. Una vita
10. Universo
11. Non mi hai fatto male
12. Parabole



RecensioniMyspaceBuy it!

Dance for Burgess - Toyshop [Video]


da Toyshop Ep

lunedì 14 febbraio 2011

Brioscine appena sfornate: Vanity

Questa settimana abbiamo intervistato i toscani Vanity di cui sotto trovate l'EP The First Quiet Night. Enjoy!

Cari Vanity, raccontateci qualcosa di voi, cosa fate nella vita oltre a suonare? Come lo portate il pane in tavola?
Partiamo bene. Fondamentalmente tiriamo a campare, chi meglio chi peggio. Lavoretti per lo più, qualcuno lavora e studia, promoter e dj, tirocini e concorsi vari. E' un sacrificio continuo e reale ma i Vanity sono il primo pensiero al mattino e l'ultimo alla sera. Il resto è funzionale al poter stare in sala prove, live e registrazioni.



Che musica ascoltate? Ne ascoltate di musica italiana? quali son gli utlimi tre dischi che avete comprato?
Non c'è un genere in particolare, cerchiamo di rimanere sempre aggiornati. Ovviamente abbiamo la nostra piccola lista nera e i nostri guilty pleasures... Non siamo disfattisti, abbiamo molta fiducia nel circuito indipendente. In Italia ci piacciono e rispettiamo un pò tutti i gruppi "soliti" e chi propone un bel live da tutti i punti di vista. Ultimi 3 dischi, Twin Shadow, James Blake, Bachi da Pietra.

L'attività live come procede? So che avete fatto un monte di concerti anche in posti molto fighi. Quale è stato quello che vi ha dato maggiore soddisfazione?
In un momento storico in cui i dischi non si vendono è un dovere di un gruppo dare il meglio nella dimensione live. Abbiamo fatto una cinquantina di concerti da Maggio scorso. Non ce ne vogliano le altre bellissime città, il live al Viceversa di Genova è stato emozionante, ci abbiamo anche girato il video, diciamo che è la nostra seconda città. E anche il Cuborock a Catanzaro

The First Quiet Night non è stato apprezzatissimo dalla critica, anche se personalmente trovo che certe recensioni lascino il tempo che trovano, volevo capire la vostra posizione. Vi sentite già fuori moda?
In realtà a parte un paio di episodi non ci possiamo lamentare di come è stato accolto l'Ep, piacere a tutti comunque non è facile e in fondo neanche necessario. Comunque piu che fuori moda ci sentiamo fuori dalla moda, nel senso che osserviamo le tendenze che si susseguono senza la smania di farne parte. Prendiamo solo quello che serve, cercando di comunicare e di emozionare. La gente ha un disperato bisogno di emozionarsi.

Quali sono i progetti per il futuro? C'è qualcosa in vista?
Stiamo preparando il disco che uscirà entro fine anno per una bella etichetta italiana. Vi stupirà.

Vanity - The First Quiet Night EP - 2010 [Streaming]




















Vanity
The First Quiet Night Ep
2010
Autoprodotto

Tracklist:
1. Howling
2. This Is Not An Option (Ready Conversation)
3. Blackmail Disco
4. Stormrise

   

RecensioneMyspace

domenica 13 febbraio 2011

Live Report: Massimo Volume @ Auditorium Flog, Firenze

Quando arriviamo all'Auditorium Flog c'è già la coda e il bottegino sta aprendo in quel momento, paghiamo pegno ed entriamo. Alcuni già si piazzano sotto il palco ma la nostra tattica sarà quella di attendere seduti, sorseggiando molte birre, che si stanchino o venga loro sete per intrufularci alla fine del gruppo spalla.


Sono lì sotto al palco a sbavare quando comincia Robert Lowell, basito per la maggior parte del tempo, estatico, folgorato. Clementi e compagnia inanellano tutte le tracce di Cattive Abitudini, in preciso ordine, per un'ora d'estasi.


Ma non finisce qui. Il concerto continua, complici gli scrosci di applausi, con più di mezz'ora di bis in cui vengono riproposte canzoni degli album precedenti; in ordine sparso: Il Primo Dio, Il tempo scorre lungo i bordi, In nome di Dio, Stagioni, Stanze, Fuoco fatuo, Per farcela e Ororo.


 Da dimenticare sono: le costosissime bevute della flog, il gruppo spalla e la carenza di fondi per il vinile di Cattive Abitudini. Da ricordare: Egle Sommacal in tuta sempre con gli occhi chiusi e il petto villoso di Clementi che spunta dalla camicia scura. Voto finale sei stelline su cinque. Scolpito nella memoria.

Grazie a Fabri per le foto e la tracklist dei bis

Io Monade Stanca - The Impossible Story of Bubu - 2009 [Streaming]

Entrate e chiudete la porta dietro di voi. C'è voluto poco. Siete già perduti. Ritmo è una parola povera di significato nel dizionario math-rock degli Io Monade Stanca. Un turbinio di suoni e ritmiche che vi faranno perdere la bussola. Nell'incertezza totale abbandonate la pretesa di capire la metrica, chiudete gli occhi e viaggiate.




















Io Monade Stanca
The Impossible Story of Bubu
2009
African Tape

Tracklist:
1. Abete 4321123
2. Vogrig è sufficiente
3. Federico Borelli
4. Datemi subito 10 euro
5. Roncea
6. Cacciaviti
7. Cristiani non siete cresciuti



RecensioneMyspaceBandcamp

Nolatzco - Babyrivoluzione [Video]



Regia di Diego Artioli

sabato 12 febbraio 2011

William Wilson - Just For You, Not For All - 2010 [Streaming]

Da Siracusa con amore dieci canzoni essenziali per bisogni essenziali. Voce e chitarra senza troppi fronzoli. William Wilson ha una voce che mi ricorda qualcuno quando canta in inglese, non ricordo chi. Ma non è la sensazione del già sentito, piuttosto qualcosa di familiare che arriva diretto e preciso. Bei testi in inglese, perde un poco nel francese. Mentre sono bellissime le cover, personali ed emozionanti. Insomma, un bel disco. In free download dal bandcamp. We want moar!






















William Wilson
Just For You, Not For All
2010
Redbirds Records

Tracklist:
1. The Wreck Of The Nordling
2. Song
3. Je Veux Une Vie En Forme D'Arete
4. Y A Du Soleil Dans La Rue
5. Incurable (Piano Magic)
6. Pourquoi Que Je Vis
7. Wonderful Nightmare
8. Red Iron Man
9. Song To The Siren (Tim Buckley)
10. J'Aimerais/Tout A été Dit Cent Fois



Recensione (Shiver Webzine) ▲ MyspaceBandcamp

Aucan - Black Rainbow - 2011 [Streaming]

Probabilmente dovreste sentirli live per capire. Oppure sono io che sono suggestionabile. Ma è un dato di fatto. Ogni volta che li sento live resto a bocca aperta, ogni volta che fanno un disco resto a bocca aperta. Per me gli Aucan sono dei ganzi incredibili. Quando uscì il primo disco (comprato di corsa al banchetto appena finito il concerto) si diceva che avevano del potenziale, ora non c'è più alcun dubbio. Ascoltate e svanite tra le spire elettroniche del loro masterpiece.






















Aucan
Black Rainbow
2011
La Tempesta

Tracklist:
1. Blurred (feat. Angela Kinczly)
2. Heartless
3. Red Minoga (Short edit)
4. Sound Pressure Level
5. Storm
6. Embarque
7. Save Yourself
8. Underwater Music
9. In a Land
10. Away!
11. Black Rainbow



Recensione (Shiver Webzine) ▲ MyspaceBandcamp

DIMARTINO - Cercasi Anima [Video]




Da Cara maestra abbiamo perso

venerdì 11 febbraio 2011

The Perries - Hic Sunt Leones Ep - 2010 [Streaming]

Amedeo e Nicola Perri assieme a Simona sono i The Perris, appunto. Questo trio Reggioemiliano fa un bel rock martellante, con la voce sporca e un peso sul cuore. I battiti ce li mette il loro Mac, detto Perrintosh, ma il muscolo è loro. Inoltre la perla si nasconde sul fondo, come nel mare. Turf m'ha stupito, adoro quando mi capita, pensavi il disco fosse finito e invece, SBAM, la tua traccia preferita era lì che ti aspettava. Enjoy!






















The Perries
Hic Sunt Leones Ep
2010
Youthless Fanzine Records

Tracklist:
1. Scienze of Costruzioni
2. Who spoke?
3. Coffee Crum
4. Pirates in Jacuzzi
5. Turf



MyspaceBuy it! (7€) ◄

L'orso + Ten Dogs - Acne Giovanile (Live in una Panda) [Video]

giovedì 10 febbraio 2011

New Candys - New Candys Ep - 2010 [Streaming]

Formatisi nel 2008 a Treviso i New Candys, dopo essere passati per la compilation shyrec numero due, partoriscono nel 2010 il loro primo Ep. Fighissimo.






















New Candys
New Candys Ep
2010

Tracklist:
1. Surf Little Surfer
2. Involution
3. Dry Air Everywhere
4. Childhood Ballad
5. Volunteer



Recensione (Hate TV) ▲ MyspaceBandcamp

Beautiful - In Your Eyes [Video]



Regia di Fernando Maraghini e Maria Erica Pacileo

mercoledì 9 febbraio 2011

Dance for Burgess - SSA - 2010 [Streaming]

Iacopo Bigagli e Marco Da Collina sono i Dance for Burgess, un super-elettro duo Toscano che non è mai uscito vivo dagli anni ottanta. SSA è un disco bellissimo con dentro tutto quello che serve, soprattutto per me che adoro questo stile, questo ritorno al futuro. Settima ottima release per l'etichetta Mashhh! Records. Enjoy!






















Dance for Burgess
SSA
2010
Mashhh! Records

Tracklist:
1. Ein
2. I'm Wired
3. Cocktail Flu
4. Twisted Shark
5. Tape
6. Rats
7. MIA
8. Omgmj!
9. Toyshop
10. Plrg



Recensione (Shiver Webzine) ▲ MyspaceBandcamp

Denise - Sunny Lovers [Video]





Regia di Lorenzo Vignolo

martedì 8 febbraio 2011

Worlich - I'm Glad Ep - 2011

Dopo No Destination Nicola e i suoi Worlich tornano con un nuovo Ep delineando sempre più il loro stile: riffoni, qualche grido e un testo che conta. Molto nineties, molto bello. Enjoy!


Worlich
I'm Glad Ep
2011

Tracklist:
1. Tilia
2. The Bye-bye song
3. Oversleeping


Sito ufficialeFBTW
SoundcloudBandcampDownload

GNUT - Esistere [Video]

Regia di Saverio Luzzo

lunedì 7 febbraio 2011

Brioscine appena sfornate: Mr Blonde

 


Carissimi Mr. Blonde, parlateci un po' di voi. Da dove venite? Che cosa fate nella vita?

Veniamo dall'Isola d'Elba, siamo Christian Secchi (chitarra e voce), Sammy Marconcini (basso, tastiere e voce), Sergio Casella (chitarra), Francesco Martorella (batteria), 4 ragazzi tra i 30 e i 36 anni, tre di noi sono praticamente musicisti professionisti. Dopo anni passati nei locali di mezza Italia a suonare cover è nata l'esigenza di scrivere pezzi propri e di provare a fare qualcosa che fosse un po' un riassunto di tutti gli anni passati con gli strumenti in mano...il progetto ha preso forma nel 2005, poi tra varie pause e ripartenze ci siamo ritrovati nel 2009 con una ventina di brani pronti, ne abbiamo scelti 13 ed è nato questo lavoro, figlio di influenze diverse dovute anche al lungo periodo di gestazione...Il disco è totalmente autoprodotto e registrato tra l'Elba e Milano, tra il dicembre 2009 e l'aprile 2010, ed è uscito ufficialmente alla fine di luglio del 2010, ottenendo un'ottima accoglienza, almeno a livello locale.

Com'è la situazione musicale dalle vostre parti? Ci sono altri gruppi come voi? Esistono spazi per suonare?

La nostra posizione geografica è molto particolare, diciamo che ha dei grossi vantaggi ma allo stesso tempo ha anche dei grossi limiti. Ci sono buone possibilità per suonare, soprattutto nella stagione estiva, sia nei locali che nelle piazze, magari facendo da opening act per qualche nome un po' più grande. Inoltre diciamo che tra di noi ci conosciamo tutti, siamo 30.000 persone in tutta l'isola, per cui è facile riuscire ad avere visibilità all'interno del nostro microcosmo; la cosa difficile è riuscire ad emergere fuori da qui. Se già è difficile per chi vive “in Italia” figuratevi come può essere dura per noi entrare in contatto con etichette o con gente che ci può dare una mano...la situazione musicale è molto buona, c'è grande qualità, oltre a noi ci sono almeno altri 3 o 4 gruppi che si autoproducono i dischi e che sono già pronti per palchi più grandi.

Ascoltate più musica italiana o straniera? Scaricate musica? La comprate? Quali sono gli ultimi tre cd che avete acquistato?

Ascoltiamo sia musica italiana che straniera, basta che sia di qualità. Non ci sono pregiudizi verso nessun genere, e credo che un po' si senta anche nei nostri pezzi. Siamo 4 musicisti con 4 background diversi pertanto ciò che ascoltiamo risulta piuttosto eterogeneo.
Inutile fare gli ipocriti e dire che compriamo musica senza scaricarla, diciamo che comunque preferiamo alimentare il mercato italiano. Tra gli ultimi dischi acquistati mettiamo, in ordine sparso tra noi 4, “Wow” dei Verdena, “Constant Companion” di Doug Paisley, “High Violet” dei National, "Vol.1" di Brunori Sas, “The king is dead” dei Decemberists, “Cattive abitudini” dei Massimo Volume, “Il primo lunedì del mondo” dei Virginiana Miller, "Battle studies" di John Mayer.



Quali sono le influenze nella vostra musica? C'è qualche artista, qualche gruppo che vi ha condizionato particolarmente?

Influenze molte, e decisamente diverse l'una dall'altra...quasi tutta roba brit, tipo Starsailor, Belle & Sebastian, Radiohead, Verve, ma anche il pop anni '80 alla Simple Minds o alla Duran Duran, i cantautori più intimisti come Damien Rice o Ray Lamontagne, ogni pezzo che facciamo risente di più influenze, in questo primo album ci siamo fatti guidare dalle sensazioni piuttosto che cercare di inserirci all'interno di un solo genere. Tra gli italiani che al momento ci ispirano di più diremmo Paolo Benvegnù, Afterhours e Perturbazione.

Il vostro disco è in download gratuito qui sotto; quali altri sistemi usate per promuovere la vostra musica? E che ruolo pensate possano avere blog come Breakfast Jumpers?

Cerchiamo di farci vedere inviando materiale a blog o siti dove possiamo farci recensire, inviando cd a riviste, webzines, partecipando a concorsi e cercando di vendere qualche cd quando suoniamo...senza dimenticare la promozione su Myspace e su Facebook che ormai sono il massimo mezzo di visibilità. I blog come il vostro sono un mezzo importante per chi, come noi, cerca spazio per promuovere i propri lavori con i pochi mezzi che ha a disposizione.

Che tipo di programmi avete per il futuro dei Mr Blonde?

Il futuro è già cominciato, siamo in fase di scrittura, ci sono già 5 o 6 pezzi nuovi che confluiranno in un secondo album.
Per il resto stiamo cercando un'etichetta che ci possa aiutare sia nella fase di produzione/distribuzione che nella parte promozionale.
Parallelamente a questo siamo in cerca di date per poterci esprimere nella situazione che più esalta le nostre caratteristiche, ovvero il live.

Grazie mille per lo spazio che ci avete concesso e a presto!

Mr. Blonde - La notte ed il giorno che arriverà - 2010

Mr.Blonde, il cui nome ricorda uno dei protagonisti delle Iene, è un progetto che parte nel 2006, che va avanti per 4 anni con delle lunghe pause, fino a quando nel gennaio 2009 non viene presa la decisione di fare musica seriamente. Le registrazioni avvengono all'Officina della Musica di Portoferraio a cura degli stessi Mr.Blonde coadiuvati da Louis K & Stefano Baldetti (Island Groove) e durano fino a marzo 2010, cercando di sfruttare le poche occasione che il lavoro concede... le rifiniture, il mixaggio e il mastering vengono fatti invece all'Island Groove Recording Studio di Milano ad aprile. Il cd, totalmente autoprodotto, contiene 13 pezzi che parlano di rapporti, di vita vissuta, di ipotesi e di sogni. Un album che si lascia scorrere nel lettore in maniera fluida e armoniosa. Un pop-rock spontaneo e immediato come ce ne sono pochi, con atmosfere morbide e allo stesso tempo incisive, ma senza troppe pretese nè inutili fronzoli che potrebbero renderlo artefatto.



Mr. Blonde
La Notte E Il Giorno Che Arriverà
2010
Autoprodotto

Tracklist:
1. Uomo solo
2. Avida
3. Notte 23
4. Fuoco nella stanza
5. Muore il giorno
6. Il bacio
7. Arma carica
8. Ogni parte di me
9. Vecchio film
10. Non è più ieri
11. How do you feel
12. I lost myself
13. La notte ed il giorno che arriverà

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domenica 6 febbraio 2011

Baby Blue - We Don't Know - 2010 [Streaming]

La Trovarobato non si smentisce mai mentre i Baby blue si confermano ottimi a fare musica. Formatisi a prato nel 2004 hanno registrato questo disco ad un anno dal loro esordio Come! In alcune tracce prevale la bellissima voce Serena in altre la componente ritmica, pur sempre essenziale, creando un puzzle di canzoni molto eterogenee che trovano un comune denominatore in questa atmosfera da locale in un seminterrato che pulsa sotto l'asfalto di una città che fa tutt'altro. Che va a dormire, che guarda la tivù. I Baby Blue mi piacciono per questo.






















Baby Blue
We Don't Know
2010
Trovarobato

Tracklist:
1. Don't Ask Me Why
2. Oh Marie
3. Shut Up
4. I Don't Know
5. Hey Baby Hey
6. Hearthquake
7. Stay A While
8. All Right
9. Dawn
10. Porto Palo



Recensione (SentireAscoltare) ▲ Myspace

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