martedì 31 maggio 2011

Farinelli - La Carpenteria Delle Parole - 2011

Michele Farinelli viene dalla provincia di Ferrara, da Cento, eppure resta nella sua musica l'odore e la malinconia del mare della sua nativa Comacchio. La produzione casereccia non diminuisce di una virgola la capacità e la comunicatività di questo cantautore metalmeccanico. Ispirato dal più classico cantautorato italiano La carpenteria delle parole ci consegna un carosello di immagini e piccole storie che ti entrano dentro, socchiudi gli occhi e canti... Una manna. Enjoy!























Farinelli
La Carpenteria Delle Parole
2011

Tracklist:
1. Canzone della(pseudo)Fortuna
2. Normale
3. ...e ancora
4. Labile
5. Punti di vista
6. In Terra
7. Non c'e' mai fine al peggio






► Beh, davvero pochi link... ▼ Download

GNUT - Controvento [Video]



Da Il Rumore della Luce

lunedì 30 maggio 2011

A Toys Orchestra - Rita Lin Songs EP - 2011 [Streaming]

Mentre attendiamo il nuovo lavoro che uscirà in autunno, I Toys Orchestra ci deliziano con questo Ep composto da tre cover, di cui la riuscitissima The Chauffeur dei Duran Duran, Plastic Romance (qui arricchita dai fiati di Enrico Gabrielli) e Celentano (ora in italiano), queste due già incise nel precedente album Midnight Talks, e tre inediti malinconici e delicati che a tratti sfiorano il folk . Tanti gli ospiti di questo piccolo divertissement. Oltre al già citato e onnipresente Gabrielli, troviamo Enzo Cimino (Mariposa), Andrea Appino (Zen Circus), Rodrigo D’Erasmo (Afterhours)e Fausto Ferrara (ex –Toys). L'EP era in download gratuito fino al 24 maggio, ma per tutti noi che abbiamo tardato o eravamo distratti, è in vendita su a iTunes alla modica somma di € 5,94. Ogni pezzo singolo è in streaming su soundcloud.



A Toys Orchestra
Rita Lin Songs EP
2011
URTOVOX rec. / Alabianca Group Srl

Tracklist:
1. The Chauffeur (Duran Duran cover)
2. Plastic romance recycle version
3. Day by day
4. Celentano
5. Fisherman's psalm
6. Noir Dance


Recensioni (LostHigways) ▲ MyspaceSoundcloudBuy it!

Magavispa - Ep - 2010 [Streaming]

I Magavispa si formano nel giugno del duemilanove nell'impeto sanissimo di fare qualcosa di diverso della solita solfa che si ripete all'infinito nelle nostre orecchie. Enrico, Simone e ben due Stefano pestano come fabbri in un misto di suggestioni provenienti dal grunge e l'hard rock anni novanta e sopra sgomitano i testi che riescono ad essere incisivi quanto i riff che li accompagnano. Questo è il loro primo e già personalissimo Ep. Attendiamo evoluzioni di ogni tipo. Nel frattempo gustatelo con la caponata.



Magavispa
Ep
2010

Tracklist:
1. Attitudine
2. Cenere
3. Da rifare
4. Indulto cattolico
5. La tua pace

SoundcloudMyspace

Elettrojoyce - Licenziare [Video]


regia di Daniele Persica
da Elettrojoyce (1999)

domenica 29 maggio 2011

Gong Station - Fantasmaradio EP - 2011 [Streaming]

Sotto il cielo di Torino non si dorme mai. Tantissime stelle cadenti e meteore solcano lo spazio sovrastante. Così ci si può perdere nella scia pensando che quel momento duri, ma tempo che la mente divaghi e la scia e compagnia bella sono già bel che scomparse. Già. E' quello che mi successo ascoltando questo gruppo e quando ho cercato di contattarli sono venuto a sapere che a neanche un anno dal loro debutto sono già "volati via" nell'oscurità del cielo.. Peccato. Perchè la voce coinvolgente di Beatrice mi aveva portato in luoghi trasognanti, ma ci aveva pensato la chitarra di Federico a riportarmi sulla terra ferma, con le ultime due tracce che sanno tanto di Patti Smith e Yeah Yeah Yeahs.
5 canzoni per 5 momenti diversi, ognuna mostra le grandi capacità di questo gruppo che già non ha neanche spento una candelina.























Gong Station
Fantasmaradio EP
2011
Autoprodotto

Tracklist:
1. Siouxie sang placebo effect
2. Spectre of our egoes
3. Tiny little thing in a list of things
4. Disease
5. Discodeath girl





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Brown & the Leaves - Quiet life in a quiet place [Video]


Live on the roof @ Venice, 10/14/2010

sabato 28 maggio 2011

Parse Incognita - Parse Incognita - 2011 [Streaming]

Luca, Albert e Jordi sono i Parse Incognita, questo loro primo lavoro viene registrato e completamente autoprodotto a Barcellona nell'Aprile del duemilaundici e contiene cinque canzoni viscerali e pronfonde. Un ottimo esordio per questo cervello in fuga, quello di Luca, che ha incontrato nella capitale catalana pane per i suoi denti in due ottimi compagni per questo viaggio musicale. Sotto trovate lo streaming e il link al bandcamp dove il disco può essere scaricato in modalità pay-what-you-want (even zero). Buon ascolto!























Parse Incognita
Parse Incognita
2011

Tracklist:
1. Nuvole d'aprile
2. Senza Voce
3. Qualcosa che non va
4. Come una diva
5. Lontani (via)



FBMyspaceBandcamp

Scisma - L'Innocenza [Video]



Da Armstrong

venerdì 27 maggio 2011

Cappuccino fumante: Fallo Dischi

Questa settimana spostiamo il faretto su Napoli e il suo fermento. La Fallo dischi in pochi mesi di attività è arrivata al quinto disco, rigorosamente fatto a mano, con La via degli astronauti. Ennesima ottima uscita dopo Culture Wars, L'amo, Nasov e nientemeno che un disco di early sessions di Rella the Woodcutter. Insomma. Mica cazzi.

Carissimi, parlateci della Fallo Dischi, chi siete, cosa fate nella vita? Come nasce l'idea di una etichetta piccola e curata come questa?
Siamo Alessio e Mario, Mario studia e Alessio va per mare. Alessio e Mario ci mettono i soldi, quindi sono prinicipalmente Alessio e Mario però la Fallodischi non sono solo Alessio e Mario: ci sono diversi esseri umani a girarci attorno, ognuno con mansioni diverse. C'è chi ci mette la casa per ospitare i gruppi che vengono da fuori, chi ci mette il terrazzo per verniciare i dischi, chi cose che pubblicamente non si dicono. Siamo una gang, ci vestiamo tutti uguali, fischiamo le donne, derubiamo in autogrill. L'idea di fondo non c'è, per questo si chiama Fallo, perché vorremmo fare piuttosto che pensare. Una sera eravamo seduti su d'un terrazzo e pensammo, forse complice la birra e quelle cose di cui pubblicamente non si dice, che i dischi da fare c'erano, i concerti pure e quindi facciamolo. Ecco.



Art originali, produzione casalinga, tirature limitate e la costanza del free download, funziona come metodo? O ci siete già sotto? In questo mondo che gira sempre intorno ai soldi sembra difficile produrre qualcosa di bello senza rimetterci. O no?
No. Noi eravamo convinti di perderci e non poco, tanto da pensare di dover smettere di fumare, sarebbe stato un buon metodo. Invece no, siamo in attivo, ci sono soldi per fare nuove uscite e le faremo - al netto della nostra napoletanissima accidia. Non sappiamo come funziona esattamente, però per il momento va bene. Ci divertiamo, facciamo dischi, siamo anche un po' orgogliosi del contenuto dei dischi che facciamo.

Come venite in contatto con gli artisti? Tutti che orbitano attorno a Napoli e alla vostra zona d'azione? Mi par di no, se non ricordo male addirittura i Nasov son di Londra!!
La gente con la quale facciamo cose sono, prima di tutto, nostri amici. Se non sono nostri amici sono persone con le quali pensiamo di poter diventare amici. I Nasov suonano a Londra, ma Franco, quello che canta e suona la chitarra, cantava e suonava la chitarra nei napoletanissimi Le Trou Societe che sono non solo il gruppo Pop più figo che sia mai esistito, ma la ragione per la quale la Fallodischi esiste. Cioè, noi vogliamo fargli la Discography, poi si va tutti a nanna. Comunque, non tutti napoletani. Rella The Woodcutter è di Milano, i Culture Wars sono montanari - ancora non abbiamo capito se di Benevento, Avellino o Salerno - e non siamo così stronzi: se qualcuno ci manda qualcosa lo ascoltiamo e se è bello bello facciamo in modo da diventar amici.


C'è un progetto dietro alla Fallo Dischi? Oppure fate e basta, senza preoccuparvi del futuro? Ci sono sorprese in serbo?
I progetti si fanno per costruire i palazzi. Noi siamo più come la compagna di classe del liceo, carina, con la quale non ti sai approcciare e che però capisce che sei un nerd e ti passa la versione di latino perché in fondo pure tu un po' piaci a lei. Ecco, ovviamente noi siamo quella carina, mentre quelli che suonano nei dischi che facciamo sono i nerd timidi e incapaci. Una mano gli va data.

Vi occupate anche dei live? Sempre difficile coniugare l'attività di booking con tutto il resto? Si riesce a uscire fuori regione? Che soluzioni potrebbero esserci? Gemellaggi con piccole etichette/booking di altre regioni sarebbero praticabili?
Qui a Napoli organizziamo concerti, forse fin troppi e la regola è sempre quella di far suonare gli amici, chi ci piace, chi non russa e non puzza. A Napoli è un bel periodo, si suona, c'è sempre un po' di gente e gente attenta, pronta a comprarsi qualcosa, a partecipare col piglio giusto, che sia martedì o domenica. Tutti quelli che vengono a suonare qui se ne vanno entusiasti, convinti d'aver suonato davanti a gente che un minimo se ne fotte e ci fa piacere per la città e per i nostri ospiti.
Sì, si riesce ad uscire fuori regione e no, non attraverso agenzie di booking. Snobbiamo con tutto il cuore chi si propone di far qualcosa all'interno del suonare cercando d'esser professionale, ritenendo d'esser professionale, ricercando la professionalità altrui e, quindi, di monetizzare. Sono dei poveracci e li compatiamo. Lo spirito è che se ho bisogno di soldi vado a lavorare, mi trovo un lavoro che sia un lavoro, perché il suonare è fatto per dimenticare il lavoro e le stronzate della vita normale. Soprattutto non mi metto a fabbricare spilli per inculare le mosche. Certo non andarci sotto perché qua nessuno è fesso, ma nemmeno lucrarci. Noi scambiamo date, è una cosa naturale: ospiti qualcuno qui, ci diventi amico, poi è naturale che quel qualcuno voglia ricambiare il piacere.

La Via Degli Astronauti - Storie - 2011

Uno sguardo esterno, come di un astronauta, sulle nostre folli storie quotidiane. Quattro tracce urlatevi in faccia a centoallora da questo gruppo napoletano che sembra leccare acidi da mane a sera. Enojy!






















La Via Degli Astronauti
Storie
2011
Fallo Dischi

Tracklist:
1. Storia di LM
2. Una Storia tra le più Appassionate
3. Storia di Ferro e Defecazione
4. Storia di un Inverno






Recensione (Komakino) ▼ FBMyspaceDownload

giovedì 26 maggio 2011

Up There: The Clouds - Selftitled - 2009 [Streaming]

Tornando all'origine. Degli Up There: The Clouds ne avevamo già parlato . Quindi eviteremo ripetizioni. Qui li troviamo molto più God is an Astronaut rispetto al successivo Ep e ugualmente folgoranti; a suo tempo attirarono l'attenzione della milanese Frohike che pubblicò questo loro essetì. Per loro certo continuano le soddisfazioni, infatti, a febbraio sono stati inclusi nella seconda compilation della Tokio Jupiter Records come rappresentati italiani del doppio LP che racchiude novanta minuti e quattoridici tracce di epic emotional music da (più o meno) tutto il mondo. Complimentoni!























Up There: The Clouds
Selftitled
2009
Frohike Records

Tracklist:
1. The last glimpse of hope in my eyes
2. -
3. Your words are meaningless
4. The compromise between acceptance of reality and will of change



Sito ufficialeFBMyspaceBandcamp

Valentina Lupi - La Mia Colpa [Video]



Da Atto Terzo

mercoledì 25 maggio 2011

martedì 24 maggio 2011

Anubi - Perdition Is My Queen Ep - 2011

Tornano di gran carriera i nostri cari Anubi con un ep della serie 24 della pregevole 42Records. Toni folkeggianti e meno deliranti, più tamburelli e variazioni sul tema, un classicone per sudare con gioia sotto il sole. Come ogni produzione di Colas & Co. sarà in download per un mese, ovvero fino a fine giugno. Che attendete?


Anubi
Perdition Is My Queen Ep
2011
42Records / 24

Tracklist:
1. Capital City
2. I
3. Indian Song
4. Late Nite Bar



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Port-Royal - Spider Toupet [Video]



Regia di Sieva Diamantakos

lunedì 23 maggio 2011

Tedesko Punkautore & The Monomagical Band - S/T - 2008

La SubTerra è come sempre attenta agli artisti della zona della Tuscia e questa volta (o meglio, quella volta, dato che si parla del duemilaotto) da Viterbo vi porta un grunge di provincia che devia alternativamente sul punk rock spalmato su una voce grezza e testi calibrati. Tedesko Punkautore & The Monomagical Band sebrano in tanti ma sono in realtà un power duo dall'effetto graffiante di una lunga caduta da moto sull'asfalto d'Agosto e dolce come la successiva stasi incosciente all'ombra di un fresco albero. Enjoy!























Tedesko Punkautore & The Monomagical Band
Tedesko & The Monomagical Band
2008
SubTerra

Tracklist:
1. Il micio rosso senza coda
2. H2O
3. Non ho niente
4. Sfogo?
5. Crepa
6. Libero di essere
7. Disprezzo
8. Nessuno
9. Mono
10. Riflesso
11. Bella (somiglianza estetica)

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L'orso + Ten Dogs - Parlami della tua gioventù (trascorsa in questa provincia) [Video]


domenica 22 maggio 2011

Palkosceniko Al Neon - Lucas - 2011 [Streaming]

Dopo quattro album e una frenetica attività live i Palkoscenico al Neon vi arrivano addosso in calcio volante con Lucas. Un disco potente e incazzato che alza il dito, o forse i pugni, contro l'indifferenza generalizzata della società contemporanea con testi impegnati e schitarrate urlanti. Orbitanti come sound tra il punk e l'hardcore è come al solito inutile definire e rinchiuderli in un genere. Ascoltateli e coniate voi un tag che vi garbi.























Palkosceniko Al Neon
Lucas
2011

Tracklist:
1. cuore di cane
2. autocontrollo
3. brucia di vita
4. lucas
5. alta tensione #2
6. assetto da resa
7. intervallo
8. colpo di stato
9. intolleranza
10. con un filo di voce
11. bunker
12. disamore#2 3.52 3 plays






Recensione (The Holy Hour) ▲ Myspace

Ratafiamm - I miei tuoi regali [Video]


sabato 21 maggio 2011

Green Like July - Four Legged Fortune - 2011 [Streaming]

Ho ascoltato per la prima volta i Green Like July ad un festival a Genova, qualche anno fa, non ricordo quando perchè tra i vari traslochi perdo tutto e pure i poster. Quello che ricordo è stato che mi sono fiondato a complimentarmi e ad accaparrarmi il cd, il loro primo cd. Questo Four legged Fortune è una bella e sana evoluzione del sound, del cantato e di tutto il resto. Nove tracce convincenti con l'odor dei campi di grano, un bagno di sole. Uno scorcio di folklore che, tralasciando i testi e il fatto che l'hanno registrato nel Nebraska, non deve necessariamente essere localizzato geograficamente. Solo perchè in America hanno una gloriosa tradizione non vuol dire che non si possa dire un giorno che bravi questi mi ricordano il folk italiano dei Green Like July... Enjoy!























Green Like July
Four Legged Fortune
2011
Ghost Records

Tracklist:
1. Flying Scud
2. No Light Will Shine On Me
3. Jackson
4. Was It Worth It After All
5. A Better Man
6. Hardly Thelma
7. Nothing Is Forever
8. A Perfect Match
9. St.John Of The Cross



Intervista (Indiepatici) ▼ Recensione (Onda Rock) ▲ FBMyspace

Nicolò Carnesi - Il Colpo [Video]


venerdì 20 maggio 2011

Cappuccino fumante: Vaggimal Records

Questa settimana il cappuccino lo prendiamo in montagna per conoscere più da vicino un realtà emergente promettentissima, la Vaggimal Records. A voi.

Domande mistiche. Chi siete, cosa fate, da dove venite e dove andate?
Siamo un gruppo di giovanissimi amanti della vita di montagna di ogni tempo e delle sue atmosfere magiche. Studiamo e lavoriamo cose che non c’entrano direttamente con l’etichetta, ma che poi alla fine c’entrano sempre. C’è chi studia arte in una città atemporale su un isola, chi fa marketing giù in pianura e chi registra Max Pezzali nella capitale della moda. Siamo amici dall’infanzia e abbiamo condiviso tante avventure extra-musicali. Poi quando stava per finire la pubertà ci siamo accorti che un elemento che ci aveva accompagnato per tutti quegli anni era un certo tipo di musica. Abbiamo dunque preso le nostre passioni per uno specifico modo di vivere e per un preciso immaginario e le abbiamo fuse assieme a quello che suonavamo e quello che volevamo venisse suonato. Poi è stato tutto messo dentro la nostra meravigliosa casa di montagna ed è uscita la Vaggimal Records.


Come nasce l'idea di "aprire" la Vaggimal Records? Viste le precedenti uscite è evidente che l'aria buona fa bene anche ai dischi! Come si fanno i dischi in montagna?
L’idea di “aprire” la Vaggimal Records ha coinciso con la pubblicazione del primo ep dei Klein Blue, “fertilizzafrasi”, nel settembre 2009. Li conoscevamo da quando avevano cominciato a suonare e abbiamo colto l’occasione per “nascere” discograficamente assieme a loro. Essendo un disco registrato in analogico e in parte quassù da noi conteneva abbastanza elementi per inaugurare lo spirito “Vaggimal” al meglio. Per essere stato un esordio sia per loro che per noi è andato benissimo. Ci ha dato un sacco di soddisfazioni e ci ha fatto conoscere molto in giro. È incredibile che per quanto sia uscito ormai due anni fa e loro non suonino in giro da molti mesi tuttora continuiamo a vendere sempre qualche copia. Questo grazie anche a voi, che ne avete parlato lo scorso gennaio! Le band in generale sono della nostra zona, Verona e provincia. Naturalmente se ci si conosce di persona è più facile, si fa prima perché ci si fida. Così è successo con tutti i gruppi con cui abbiamo e stiamo lavorando. Il “fare dischi in montagna” poi può voler dire varie cose. Nel caso degli Spagetti loro se lo sono registrati con Suri dei My Awesome Mixtape e un loro amico ne ha curato il design, quindi la nostra mansione è stata solo di supervisione. Tuttavia le loro scelte musicali e stilistiche hanno incontrato perfettamente il nostro gusto quindi rimane un’uscita “Vaggimal” al 100%. L’ultimo disco dei C+C=Maxigross invece è stato il nostro primo lavoro di cui abbiamo curato l’intera produzione dall’inizio alla fine. Loro sono proprio della zona di Vaggimal. Lo abbiamo registrato noi nella nostra casa-studio, abbiamo pensato alla grafica, ai video, alle foto e a tutto il resto. Questo è veramente un disco prodotto interamente in Lessinia! A parte il mastering che è stato fatto a Chicago da uno che lavora con tanta bella ggente (Carl Saff, ha curato i dischi della Sub Pop, Touch& Go, Kill Rock Stars, Jagjaguwar ma anche gruppi italiani come A ClassicEducation).
Ci voleva un tocco internazionale al disco! A noi piacciono le creazioni genuine che possono nascere in una nottata passata a fianco di un ruscello come possono provenire dai rapporti che instauriamo con persone che condividono con noi la voglia di fare qualcosa di vivo. Per noi registrare un disco in una casa di montagna è un valore aggiunto alla musica, che rende il suono, il significato e dunque il lavoro finale, unico.


In che maniera ha partecipato Colas & 42Records?
Con Emiliano il rapporto è iniziato grazie agli Spagetti Bolonnaise. Olli (Oliviero Farneti, già nei Fake P, sempre su 42Records) ci contattò a settembre 2010, quando avevano appena formato gli Spagetti. Noi li abbiamo seguiti sin da subito, quando il disco non era ancora stato registrato. Poi quando il disco era pronto Olli e Mancho (Andrea Mancin, che anche lui con i My Awesome Mixtape incide per la 42) hanno contattato Emiliano e lui ha detto “SI!”. Mesi dopo quando abbiamo avuto pronto il master dei C+C=Maxigross glielo abbiamo fatto sentire e anche li la risposta è stata positiva.


Come funziona invece l'attività di booking? Spingersi fuori dai confini regionali è difficile?
Le date, come per tutti, sono un tasto dolente. Si sabene e purtroppo, e per ora c’è ben poco da fare. Ci sono 3-4 booking indipendenti grandi che funzionano bene mentre il resto sono piccole realtà che come noi che possono al massimo mandare mail e usare il telefono a gettoni. A causa della sovrabbondanza di offerta che aumenta di ora in ora (da quando ho scritto queste cose a quando saranno pubblicate saranno uscite almeno 5 nuove band, ma è colpa anche nostra per carità!) solo con le conoscenze personali si arriva ai locali, perché nessuno legge più le mail di sconosciuti! Quindi noi fuori dai confini regionali facciamo fatica, per fortuna che gli Spagetti hanno tante conoscenze! Inutile dire che l’offerta musicale dev’essere sempre più particolare e di spessore. Un’altra soluzione al trovare date è crearsele. Da ormai due anni collaboriamo con la splendida Casetta Lou Fai, sede in collina di un sacco di bellissimi concerti, e da un po’ di mesi abbiamo aperto con degli amici l’Atelier Discreto, un piccolissimo centro culturale dove si svolgono molte iniziative ed un aperitivo musicale acustico. Questo sempre a Verona, dove non è che ci siano molto in questo ambito.

Cosa avete in serbo per il futuro? Che dischi scenderanno dalla montagna?
Stiamo lavorando all’ep di esordio ufficiale (dopo molte uscite autoprodotte super low-fi) di una band (sempre) veronese promettentissima. Si chiamano Gjea And The HolyGhost e sono un trio che fino a qualche mese fa cantava in inglese e faceva un alt-folk già decisamente notevole, soprattutto per la loro giovanissima età! Adesso cantano in italiano e hanno acquisito ancora più spessore. Siamo molto fiduciosi in loro perché usare l’italiano in maniera intelligente assieme ad un sound internazionale per noi è veramente il massimo. Inoltre con loro sperimenteremo nuovi meccanismi promozionali e nuovi supporti musicali quindi siamo molto eccitati.
L’altro faticoso lavoro è il primo Lp dei Klein Blue, che sarà anche il nostro primo Lp, dopo tutti questi ep! Anche qui abbiamo seguito tutta la produzione e verrà fuori un signor album speriamo! I Klein Bluec’hanno messo dentro di tutto: electro pop, quartetti d’archi, folk psichedelico e come sempre pop naif! Però sono maturati, altro che. E con una nuova formazione ripartiranno alla conquista dell’italian-pop.

Le vostre uscite sono profondamente curate e di conseguenza anche più distanziate nel tempo. Trovate che la distribuzione online anche non a pagamento (come per il disco qui sotto) possa funzionare per diffondere la musica vaggimal? Internet è un gigantesco mondo in feroce movimento, come cercate di farvi spazio?
Guarda, noi siamo sicuramente troppo lenti perché siamo in pochi e cerchiamo di fare tutto al meglio. 2 anni per lavorare ad un Ep come quello dei C+C è scandaloso e sempre due anni per l’Lp dei Klein Blue è solo un po’ meno scandaloso! Tuttavia la nostra regola principale è spendere il meno possibile ma fare tutto come se avessimo dei budget medio-alti, quindi dobbiamo solo ottimizzare i tempi, ma i mezzi rimangono gli stessi. Diciamo che per noi fare delle uscite gratuite come queste con 42Records ci porta solo che pubblicità, anzi, diciamo pure che ci fa guadagnare qualcosa in più che fare solamente uscite a pagamento. Ai concerti riusciamo sempre a vendere un po’ di copie e i feticisti dei dischi li ordinano comunque i nostri dischi! Internet con noi non è feroce, è semplicemente un po’ un calderone, dove noi, con la nostra offerta rustica ma genuina cerchiamo di far capire che la qualità può sempre venire a galla!

C+C=Maxigross - Singar - 2011 [Streaming]

Se cercate C+C Maxigross su internet e non fate troppa attenzione potresta capitare su lsito di una catena di supermercati cremonese. Nulla di più lontano dal vero. Niente di surgelato e di preconfezionato qui. Questo disco è una ventata di folk e d'aria pulita dalle montagne lessine. Fresco come un'alba tersa a duemila metri. Questo è Singar, dell'ottima Vaggimal Records, registrato e curato dalle sapienti mani di Francesco Ambrosini. Una vera chicca. Non vi resta che cantare. Enjoy!























C+C=Maxigross
Singar
2011
Vaggimal Records / 42Records

Tracklist:
1. Casual Things (Wall, Book, Dawn)
2. Rather Than Saint Valentine's Day Pt.1
3. Rather Than Saint Valentine's Day Pt.2
4. Wejk Ap
5. Low-Sir
6. The Moka Efti Crazy Bar
7. Solanje



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giovedì 19 maggio 2011

The Perfect Guardaroba – Sometimes They Come Back - 2011 [Streaming]

The Perfect Guardaroba sono un quartetto di Sinigaglia, insieme dal 2003; nel 2005 hanno condiviso il palco in Germania con Bad religion, Mando Diao, Ska-P e molti altri, durante la finale di Emergenza Rock Festival. Sometimes They Come back è il loro secondo album, dopo sei anni dal precedente Un.Tidy. E che cosa si può chiedere di più a questi 4 ragazzi che del punk-rock’n'roll sano e genuino, ballabile e pieno di energia come quello che vi apprestate ad ascoltare? I testi (ironici, sarcastici e tragici) parlano di situazioni e relazioni sociali, d’amore o d’amicizia, o semplicemente relazioni con se stessi. La filosofia del gruppo abbraccia indiscutibilmente l’indipendenza, spesso con un occhio di riguardo (più volte ironico) per la musica pop. Per quanto mi riguarda, So Much Better fa letteralmente sballare, insieme alla grintosa cover di Rehab di Amy Winehouse.
La carica esplosiva che li caratterizza dal vivo fa sì che i TPG dal 2007 ad oggi continuino a collezionare un gran numero di esibizioni live, e anche il nuovo album sarà accompagnato da un tour in tutta Italia. Ascoltateli se ne avete l'occasione.



The Perfect Guardaroba
Sometimes They Come back
2011
Autoprodotto

Tracklist:
1. Altes Wassenwewrk
2. The Art Of Falling
3. Sometimes They Come Back
4. Try Again
5. Rehab
6. Rosie Palm
7. So Much Better
8. Misunderstanding (disconight)
9. Expecting To Fly
10. Jump The Gun






RecensioneMyspaceBuy it!

Camera 237 - Carry On (To Carry On) [Video]

Da Alone in My Empty Bed

mercoledì 18 maggio 2011

Un giorno del tutto differente!

3 luglio 2011 – Ferrara
Piazza Castello e Cortile del Castello Estense



Un giorno del tutto differente:

Giusto premio per i VERDENA, una band da sempre fedele al proprio percorso di evoluzione musicale, quello di coronare una stagione di successo travolgente potendosi circondare per una sera di alcuni dei loro artisti preferiti.
Ecco allora, sui 2 palchi di Piazza Castello e della più raccolta Corte del Castello Estense, il meglio del fermento italiano secondo il trio bergamasco, con uno special guest d'eccezione, gli storici Dinosaur Jr., ispiratori e precursori della scena indie anni '90, qui alle prese con la riproposizione integrale del loro capolavoro del 1988 “Bug”.

Apertura porte: Ore 18,00
Inizio Concerti: 18,30
Biglietto: 15 euro+d.p.

Verdena, Dinosaur Jr., Jennifer Gentle feat. Alberto e Luca Ferrari, Aucan, Iosonouncane, Spread e Sakee Sed... Ma che volete di più? Qui siamo ai livelli della Tempesta sotto le stelle! Di certo una serata entusiasmante se pensate che con la stessa cifra ci mangiate una pizza. Quindi digiunate. Meno pizza, più musica! Più cani meno tivù!
Sperando magari risolvano qualcuno degli intoppi dell'anno scorso come far entrare la gente a concerto iniziato (già gli Altro suonano pochissimo se poi mi fai pure predere dei pezzi, beh ti odio!) oppure il traffico a singhiozzo sul ponte levatoio per vedere chi suona nel cortile del castello. Oppure l'unico treno del ritorno ridotto a carro bestiame. Basta polemiche. Più alberi, meno polemiche!

Ferrara sotto le StelleFBBiglietti

Shelly Johnson Broke My Heart - Brighter EP - 2011

La riviera romagnola continua ad essere la fucina di tantissima buona musica, di gruppi che ci riportano al passato, a colonne sonore della nostra post adolescenza sfigata, ma piena di desiderio di riscossa. Ecco, questo trio di Rimini, al secondo EP, fa venire in mente i tanti momenti felici/infelici degli anni '90, con il suo sound citazionistico e un rock che è un misto di shoegaze, noise, con una punta di pop e che mira alle emozioni, senza mai scadere nel melenso. Le atmosfere risultano così luminose e piene di energia, insomma, come dice il loro press kit: "Brighter", ci ricorda quanto ci voglia poco a rendere più radiosa la vita di tutti i giorni.



Shelly Johnson Broke My Heart
Brighter EP
2011
Stop Records / (R)esisto Distribuzione

Tracklist:
1. The Boy And The Pokey Town
2. Hope Like There's No Tomorrow
3. Petrinne Sonne
4. A Lullaby
5. Red Sun/Black Sand



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Dente - Buon appetito [Video]



Da L'amore non è bello

martedì 17 maggio 2011

Elettronoir - Non Un Passo Indietro - 2008

Ommioddio!! A tre anni dall'uscita dalla loro ultima fatica ancora nessuno di noi ha pensato di postare questo indispensabile concept-album che fa parte della trilogia "Tutta colpa vostra" degli Elettronoir. E così supplisco io a questa mancanza.
Ancora al centro dell'attenzione ci sono gli anni '70, riuscendo a parlare di allora come specchio degli anni '10. Così la voce di Pasolini nel brano che dà il titolo all'album sembra uscita dalla sua bocca appena ieri. E parlando di voci non si può non innamorarsi di quella di Georgia, che continua a farmi emozionare a due anni dal primo ascolto.. Poi il cattivo che cattivo alla fine non è si chiama Franti (de Amicis, Giaccone e Lalli ne sarebbero contentissimi), ritmi ossessivi lasciano il posto al dolore sussurrato, insomma per tutti i palati c'è di che cibarsi.
Disco che dimostra che non servono grandi nomi o etichette altisonanti per fare un grande lavoro.
Insomma, prendete e godetene tutti!






















Elettronoir
Non un passo indietro
2008
Autoprodotto

Tracklist:
1. Cruel
2. Qui non si muore
3. Medea
4. Non un passo indietro
5. Ieri, oggi, domani
6. Berliner
7. Amore dimentica/pietà raccoglie
8. Bikini inferno
9. La ballata della violenza
10. Blu
11. Lomo

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Marco Notari - Io? [Singolo]

Si riparte da Viinyl? Forse. La musica nel suo mutevole approccio ad internet tasta il terreno in ogni direzione. Dopo Soundcloud e Bandcamp ecco l'utlimo arrivato. Viinyl è una piattaforma che permette la promozione di un singolo brano con un sito dedicato e volendo ve lo spiega, certo meglio di me, il buon Francesco di Indie Riviera. Qui.
Proprio in questa direzione va la scelta di Marco Notari per la promozione del suo nuovo disco che uscirà per la Libellula il venti settembre. Per preparare il terreno sarà disponibile il download della title track "Io?" per due settimane, dal 16 al 29, tramite il suddetto portale. Sotto trovate i vari link. Enjoy!



Nell'attesa di settembre e del disco nuovo queste le date dai suoi prossimi concerti:

27 maggio GRANO ROSSO SANGUE FESTIVAL (Scortichino – FE)
29 maggio COLLISIONI FESTIVAL (Novello – CN)
9 giugno KAREL MUSIC EXPO (Cagliari)
1 agosto CARROPONTE (Sesto San Giovanni - MI)
10 agosto NUVOLE CHITARRE E NOTE (Carovilli – IS)

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Paolo Benvegnù - Il Nemico [Video]



Da Le Labbra

lunedì 16 maggio 2011

Brioscine appena sfornate (o quasi): Fine Before You Came

Mi capita, raramente ma capita, di cominciare a leggere un libro di uno scrittore, chessò dei primi del novecento, di cui mai avevo letto nulla. E scoprirlo pian piano. E adorarlo. E allora leggere tutto quello che ha scritto per poi finire nel momento di crudo dolore in cui volti l'ultima pagina. Dell'ultimo libro che ti era rimasto. Dell'ultimo libro che ha scritto. E lui è morto. E non scrive più. E odiarlo per non essere vissuto almeno altri cento anni o odiarti per non essere nato almeno cento anni prima. Una cosa di questo tipo mi succede anche con la musica. Mi capitò certamente con i Van Pelt prima e con i Little Explorer poi. Due gruppi che ho adorato ma defunti alla velocità della luce. E certamente successe qualcosa del genere con i Fine Before You Came che cominciai ad ascoltare poco prima che entrassero nel loro lungo periodo di silenzio che avevo tragicamente interpetato come una fine. Tre album con cui riempire il vuoto, ascoltati e ri-ascoltati all'infinito. E poi. Una luce in fondo al tunnel, messaggi criptici comparivano sul loro sito, speranza, frustrazione, illusione. Infine. Il botto. S F O R T U N A arrivò a salvarmi. E per compensazione nel tour 2009 sentii quattro o cinque concerti. Senza mai stancarmi. Quindi capirete la fatica ora a togliermi la pelle di fan accanito e far loro qualche domanda sulla loro musica e sui loro progetti. Siate magnanimi.


Arriviamo tardi. Ma qualche domanda è sempre bello farla. Suonare da pù di dieci anni non pensate vi esima dal rispondere a domande basilari. Come per tutti i gruppi che passano in questa rubrica ci piace sapere: chi siete e cosa fate nella vita?
pilipella lavora in un agenzia di pubblicità come art director, nel tempo libero va sullo skate e si spacca i polsi. marchetti lavora come grafico e nel tempo libero leggiucchia e si dedica soprattutto al gioco del calcio sia in televisione che sul campo. anche jacopo fa il grafico e di tempo libero ne ha poco da quando è nata bianca. un altro che ha poco tempo libero è marcone che gestisce una cantina in toscana e produce vino, ma anche olio e grappa, tutti di pregiata fattura. poi c'è marino che ancora non si è capito bene cosa faccia ma trattasi di una roba mega tecnica che ha a che fare con il reperimento di dati riguardanti le reti. tu dirai di che reti stai parlando? non ne ho la più pallida idea. prendila pure come una supercazzola se vuoi. comunque marino nel tempo libero si occupa di sottotitoli per ita subs e ultimamente si è dato anche al giardinaggio.
 
Dopo gli esordi anglofoni e un periodo di pausa, S F O R T U N A è tutto in italiano. Un concerto vostro sembra più un festino, quanto vi gasate quando tutti cantano i testi? L'avete fatto apposta? O, più seriamente, esprimervi musicalmente nella vostra lingua è stato più facile o solo diverso?
i concerti son dei festini. è verissimo. dei ragazzi un pò di tempo fa mi hanno fatto notare quanto la banda canti di tristezza e quanto in realtà si atteggi a festa. forse siamo l'esatto opposto del clown. fatto sta che è molto divertente. per tutti. quando la gente canta i testi noi ci esaltiamo come degli imbecilli. il giorno dopo ci telefoniamo e ci diciamo oh, ma ieri? hai visto quello li con la camicia rosa che a un certo punto ha abbracciato marchetti e si è cantato almeno un ritornello di fede? sì. molto bene. e siamo felici. non lo abbiamo fatto apposta a dire il vero anche perchè la maggior parte della musica che abbiamo sempre ascoltato era in inglese e per quanto possa valere noi 5 siam sempre stati i primi a puntare i ditoni ai concerti e fare singalong come se piovesse. se ci pensi è piuttosto strano di questi tempi non approfittare dell'inglese. chiunque mastica più o meno bene l'inglese oggidì. eppure l'italiano va un casino. esprimersi in italiano non è più facile. il rischio di dire qualcosa che ti faccia cascare i coglioni è sempre in agguato. con l'inglese invece si passa sopra al significato di alcune cose che suonano bene. zucche schiacciate, marmellata di perla e vergine di ferro sono dei pessimi nomi per delle bande musicali. anche per quelle che suonano solo ed esclusivamente all'okkupazione della scuola.

S F O R T U N A, come titolo mi ha sempre fatto un pò ridere. Nel senso buono. Dalla spaziatura al maiuscolo. Sembra un titolone emo ma quello che trasmette la musica è piuttosto la voglia di esorcizzarla questa sfortuna. Cosa c'è dentro questo disco? La vita è tanto grama? Tipo Filippo che si rompe il polso?
caro ciccio, S F O R T U N A (lo avevo scritto minuscolo e tuttattaccato ma visto il tuo preambolo mi son dovuto correggere accidenti a te e a chi non te lo dice con l'accento di rupert everet) è uscito quasi 3 anni fa. ma davvero vogliamo ancora parlarne? noi siam qui che cerchiamo di fare un disco nuovo dicendoci ragazzi, per l'amor diddio lasciamo perdere sfortuna, non pensiamoci che se no maremma cane va a finire che quel maledetto disco alla fine ci torna dritto dritto nel buco bagigi come una dannata bomba bumeranga e tu cosa fai? davide, basta sfortuna. la vita è bella. filippo sta bene. stiamo tutti bene. (ci stiamo toccando i coglioni).


Ha "funzionato" la molteplice distribuzione Tempesta, Triste, Ammagar e Fri daunlòd? O meglio, dato che lo scorso luglio avete messo tutta la vostra discografia scaricabile dal vostro blog, qual'è la vostra idea di condivisione della musica? E anche del download selvaggio e del danno al mercato (se così si vuol chiamare) musicale?
del mercato musicale c'importa una sega. o meglio, ci importa delle piccole etichette, quelle fanno cose fighe in tirature limitate e con grande cura per il pecchegin. secondo noi le piccole possono solo trarre mille vantaggi dal fri daunlò. le major per quel che ci riguarda possono anche finire in questo momento istante. i dischi sono belli, riempiono le nostre case, abbelliscono le nostre librerie, ci fanno fare i figuroni con gli amici che ci vengono a trovare a casa e chi ama i dischi continuerà a compreare i dischi. in questi anni il danlò gratutio è il metodo migliore di distribuzione della propria musica. internet permette un rapporto diretto con chi ti ascolta e chi ti viene a vedere suonare. non godiamo all'idea che la gente spende dei soldi nei negozi perchè vuole ascoltarci. godiamo all'idea che chi vuole può farlo in questo preciso istante. che si trovi a cerignola o stoccolma. godiamo nell'avere un fidbec immediato, nel sapere che se qualcuno vuol dirci qualcosa, qualcsiasi cosa può farlo ora e qui. comprare un disco è una gioia infinita. sentirne l'odore, la consistenza e leggerne i testi studiarne la grafica. ma alla fine quello che conta è la musica. e non vogliamo certo metterci qui a intristirci perchè un tempo la si ascoltava nello stereo del papà in salotto e invece oggi lo si fa dalle casse del compiuter aggiornando il proprio status su feisbuc. i tempi cambiano e noi non abbiamo certo voglia di fare quelli che si stava meglio quando si stava peggio.

Ho letto online commenti vari, di quelli che lasciano il tempo che trovano, ma emerge una scarsa preparazione ad accettare un disco gratis. C'è proprio chi alza il dito per dire che non capite niente o che fate gli alternativi cui non piacciono i soldi. Possibile che ormai la musica sia diventata e sia vista come un oggetto incellophanato? (Non so bene se questa sia una domanda)
beh a noi a dire il vero è capitato il contrario. ai nostri amici è piaciuta assai la roba del disco scaricabile a gratis. lo dimostra il fatto che lo hanno scaricato migliaia di persone e invece di copie fisiche ne abbiamo vendute poche centinaia. un pò perchè non abbiamo una distribuzione e li vendiamo solo ai concerti, un pò perchè odiamo andare alla posta, un pò perchè lo sciopponlain di tempesta ne è stato sprovvisto per mesi (chiaramente per colpa nostra che siamo degli incorreggibili imbecilli) e un pò perchè evidentemente abbiamo fatto un disco che è esteticamente una merda inaccettabile.

Basta domande filosofiche. Per alleggerire i toni. Cosa state ascoltando adesso? Cosa c'è di nuovo in Italia che vi gusta?
mmmmmm. forse crash of rhinos, antlers, cult of youth, soft kills, tame impala e mille altri. forse perchè siamo 5 e mica è facile dirti ok ascoltiamo questo. un tempo era così perchè passavamo molto più tempo insieme. ormai il tempo che passiamo insieme è dedicato spesso alle prove per cui ascoltiamo soprattutto noi stessi. di italiani a quasi tutti noi piacciono molto i verdena. a marcone non piacciono ma secondo me e marchetti è una sorta di presa di posizione. secondo noi sono oltre che braverrimi molto simpatici. da quello che vediamo ci sembra che amino davvero quello che fanno a prescindere dal successo. non si impongono in modo fastidioso e fanno quello che gli pare nonostante siano su una major. ecco, forse per loro è importante vendere i dischi. e pare che comunque nonostante i tempi bui ci riescano abbastanza.
poi ci piacciono i gazebo penguins e i distanti. non so quanto nuovi siano ormai. però insomma i pinguini escono domani con un disco che è una discreta bombissimissima.

Ultima domanda, poi saluti e baci. Per il futuro quali "progetti" avete? State scrivendo? Registrate? Sarà in italiano il disco?
ecco. sì. scrivendo. registrando. italiano. ci mancano dei pezzi e non riusciamo mai a trovare il modo di essere tutti e 5 alle prove. per cui non è facile. che con noi non funziona che uno arriva e dice oh ragazzi ho fatto un pezzo trovatevi la vostra parte. sarebbe bello forse. ma non va così. per cui dobbiamo sempre essere tutti e 5. e con quello che è in toscana, con quell'altro che si spacca i bracci sul monopattino e quell'altro che va in giro a prender dati delle reti (è? puppa) alla fine siam sempre li che ci mandiamo mille meil per capire quando provare e alla fine non proviamo mai. per cui ci sono tutti i buoni propositi per fare uscire sto disco ma non sappiamo davvero quando sarà pronto. e non sto nemmeno a spiegarti quanto tempo della nostra giornata ci frulla per la testa questo minchia di disco nuovo a tutti e 5. e il resto della giornata invece lo passiamo a pensare alle date che non riusciremo mai più a fare.
ecco, colgo l'occasione per dirlo qui. amici che ci chiedete di suonare nelle puglie nelle sardegne nelle sicilie nei portogalli, non possiamo. non sappiamo come fare. per cui quando passate da queste parti fateci un fischio. vi invitiamo in sala prove. se ci siamo tutti e 5 bene, altrimenti o ci beviamo le birette o ci guardiamo un porno sul portatile di marino.

siete tutti molto carucci.

sabato 14 maggio 2011

Comunicazioni di servizio


Cari navigatori,
 blogger in questi giorni ha pensato bene di esplodere, di mangiarci i post programmati e di impedirci di avvertirvi. :Shakefist: Sollazzatevi intanto col pregresso e le due cosine che siamo riusciti a rimettere apposto in attesa di un completo ritorno alla normalità. Entrò lunedì, direi.

Saluti e baci.
Lo staff (imprecante) di Breakfast Jumpers

Arnoux - The Magic Of L'Amour - 2011

Per celebrare l'estate alle porte e alle finestre Arnoux si lancia in un trittico di Ep da rilasciare diluiti nel tempo dal super titolo The magic of l’amour / makes wonders / dans le living. Questa è la prima parte che, come pure le successive, viene messa a disposizione della rete nella modalità pay-what-you-want. Dei tre Ep, prodotti da Knifeville e Megaphone, verranno anche stampate cinquanta copie vendute assieme ad una bellissima T-Shirt serigrafata per la ridicola cifra di sedici euros. Volendo si può colmare la lacuna e comprare anche il precedente discone "Cascades" in un pacchetto a soli quattro euros in più. Cosa fate ancora qui?


Arnoux
The Magic Of L'Amour
2011
Knifeville / Megaphone

Tracklist:
1. Animal Beat / Earth Heat
2. Palia Udvar
3. Things Are Getting Serious
4. Twinkling Rebel Soul



► Bandcamp

giovedì 12 maggio 2011

Polar For The Masses - Silence - 2011 [Streaming]

Questo Silence dei vicentini P4tm si piazza, autorevolmente, fra le uscite più ricche ed innovative di questo inizio 2011. Un album (il terzo della band) che esce in contemporanea in molti paesi europei, con la certezza oltre che di una varietà sonica davvero invidiabile anche di una pronuncia inglese finalmente all’altezza. Otto canzoni coinvolgenti al punto da non averne mai abbastanza, dove si è completamente trascinati in vortici crudi e violenti e l'unico appiglio risulta essere la pausa fra un brano e l'altro. Un opera che possiede l’energia pulsante di un disco live e dove alla alla forza del rock si abbina l’eleganza di trame armoniche davvero accattivanti; il disco è stato registrato e mixato da David Lenci al Red House, masterizzato da Jan Eliasson all’Audioplanet di Copenhagen mentre copertina e artwork sono opera dell’artista Marco Lovisatti. Buon divertimento!



Polar For The Masses
Silence
2011
Black Nutria independent label / Audioglobe

Tracklist:
1. Consequences
2. Rust
3. Dismembered
4. Sailing away
5. U.t.w.
6. The last man
7. Ignorance
8. Guilty



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Jules Not Jude - Don't Stop Your Thoughts In A Name [Video]


da Apples are Red

mercoledì 11 maggio 2011

Gazebo Penguins - LEGNA - 2011

Eccolo, infine. Poche parole. Mettete LEGNA a palla di fuoco e cominciate ad urlare.
Enjoy!


Gazebo Penguins
Legna
2011
To Lose La Track

Tracklist:
1. Il tram delle sei
2. Dettato
3. Senza di te
4. Frate Indovino
5. Troppo Facile
6. Ci Mancherà
7. Cinghiale
8. 300 Lire




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C.S.I - In Viaggio [Video]



Da Ko de mondo

martedì 10 maggio 2011

Action Dead Mouse - Watanabe noboru [Video]

Regia di Filippo Dionisi e Niccolò Manzolini


La registrazione è stata curata da Sergio Corace, scomparso lo scorso 15 marzo, al quale questo video è dedicato.

lunedì 9 maggio 2011

Brioscine appena sfornate: Rame

Da Torino vi piombano addosso i Rame. Li conosciamo assieme con qualche domanda mentre potete ascoltare le loro primissime tracce. Fra le tue ciglia, Le violenze di Luglio e Tegole di pece fanno parte del loro primo Ep mentre Ambra è un'altra piccola perla che farà forse parte del loro prossimo lavoro. Enjoy!

Cominciamo con le presentazioni, chi sono i Rame e cosa fanno nella vita?
I Rame nascono poco più di un anno fa dall'incontro artistico di Paolo (voce e chitarra) e Bruno (batteria) avvenuto nello studio torinese Bassa Frequenza dopo anni di caffè, sigarette, discorsi metafisici e buon vicinato (suonavamo in due salette adiacenti). Per questioni di nonnismo è stato Paolo a trasferirsi nella sala accanto... Dove, durante i primi mesi, ci siamo dedicati alla produzione di un ep composto da tre canzoni d'argilla, forse un pò contraddittorie, assieme sembrano il cubo di Necker. Per la loro realizzazione hanno collaborato Gigi De Palma al basso (con il quale abbiamo condiviso anche le prime esperienze dal vivo con questo progetto) e Michele La Sala in veste di fonico e co-produttore. Richi, sensibilità da dramma wagneriano e Fede, un violinista mancato, sono entrati da poco a completare la formazione suonando rispettivamente il basso e la chitarra elettrica alla faccia della musica classica. Oltre all'abituale pratica del rock'n'roll Paolo collabora in progetti artistici di vario genere e "studia" filosofia all'università mentre Riccardo si divide fra la sala prove e gli autogrill di tutta Italia essendo attualmente il luciaio del Teatro Degli Orrori. Fede fuori dalla saletta vende videogames ed è un allenatore di hitball mentre Bruno non lavorando si può dedicare completamente alla musica.



Torino è certo un terreno fertile per la musica italiana, quel che mi chiedo però è se ci sono locali live che permettono di farsi le ossa. Come si pone la città nei confronti di locali musicali (Penso a Milano dove stanno chiudendo praticamente tutti i locali...)?
Torino ha sempre partorito tanta arte e in particolare tanta musica. Ci sono un sacco di bands valide che purtroppo hanno poco spazio per esibirsi dal vivo ed in generale per promuoversi e far sentire la propria voce. Anche qui, benché ci sia una tradizione più consolidata di musica underground, si tende a privilegiare i grandi eventi per i quali la gente si mobilita più facilmente a discapito di situazioni che hanno meno visibilità ma non per questo sono meno valide. A volte bisogna prendersi gli spazi con un pò di forza altrimenti si annega nel Po. Non vogliamo però mettere in luce solo aspetti negativi: resistono tuttavia alcuni locali che rimangono interessati a scelte artistiche che mirino soprattutto alla qualità cercando di non scendere a compromessi.



Appena nati e già apprezzatissimi! Come è stata l'esperienza di "Poesia per Musica"? E come hanno fatto a pescarvi per il booktrailer del libro "E Poi La Sete"?
Paolo: ho trovato per caso un flyer sul quale era stampato il bando di concorso di Poesia per Musica. Abbiamo subito pensato che fosse una situazione adatta per presentare i nostri brani soprattutto dal punto di vista delle liriche, nonché un'opportunità di farci ascoltare da qualche nuovo orecchio and last but not the least.. l'iscrizione era gratuita. Il nostro brano in concorso "Notti Perse" è stato scelto dopo una selezione nazionale per partecipare alla finale: una bella serata, tra la cena a base di ricette toscane e la suggestiva location fra le mura di un castello di Pistoia in cui abbiamo suonato senza vincere l'ambito(?) primo premio.
Bruno: grazie ad un mio amico sono venuto a sapere che un gruppo di giovani registi stava lavorando ad un booktrailer e serviva loro la colonna sonora. Ci siamo proposti con il brano "Bolla Di Sapone" che avevamo da poco concluso e registrato. Fortunatamente è piaciuto subito ed è stato scelto come sonorizzazione per il booktrailer del libro "E Poi La Sete" di Alessandra Montrucchio presentato al salone del libro 2010 di Torino.



Il primo Ep, le prime tracce sentite da soundcloud mi hanno prodotto l'impellenza di sentire altro. A che punto siete? State scrivendo, registrando? Ci saranno nuove uscite nel futuro prossimo?
Ci siamo trasferiti da poco in uno studio ai Docks Dora (ex zona industriale a Torino) dove stiamo lavorando al nostro primo disco per il quale stiamo scrivendo brani nuovi e riarrangiando idee nate in precedenza, seguiti nelle registrazioni da Gianluigi Nieddu. Vorremmo riuscire a completare il lavoro entro l' estate per poter partire in autunno con concerti e promozione, motivo per cui parallelamente abbiamo anche iniziato a preparare il live. E poi ahinoi abbiamo anche una vocina nell'orecchio che parla in inglese…



Il conusumo (produciconsumacrepa) musicale in questo ultimo decennio si è modificato radicalmente. Voi scaricate? Comprate, sentite in streaming... Insomma, come assimilate la musica e che musica?
Bruno: Mi è sempre piaciuto il feticcio del cd confezionato con tanto di copertina e booklet ma non nego che avendo a disposizione una linea dsl la maggior parte della musica che ascolto viene scaricata da programmi peer to peer.
Paolo: cotonati i capelli, riempiti di borchie, rasati i capelli, rompiti le palle. Credo che la rete sia una risorsa e non una barriera come pensa chi è rimasto ad una concezione arcaica del mercato musicale, basti pensare alla svolta che hanno dato i Radiohead con In Rainbows da questo punto di vista.. Personalmente cerco di assimilare musica in ogni via possibile: ascolto delle novità in streaming, scarico, compro dischi (l'oggetto da toccare continua pur sempre ad avere il suo fascino) e in ultimo, fondamentale, ascolto molta musica dal vivo. Sono onnivoro: dai Rolo Tomassi ad Arvo Part, da Syd Barrett a Bjork e così via.

Nella promozione della vostra musica che ruolo avete intenzione di dare alla comunicazione e distribuzione digitale? Bandcamp, twitter, facebook, soundcloud, last.fm, myspace, cosa è superato e cosa è cool?
Internet è un veicolo spaventosamente veloce per la promozione anche se il rischio è un pò quello di essere gocce nell'oceano. Noi sfruttiamo in particolare Myspace e Soundcloud per far ascoltare i nostri pezzi e in generale per presentare il nostro progetto; facebook invece è utilissimo per promuovere i concerti o gli eventi a cui partecipiamo: abbiamo infatti 2 pagine (una classica e una artista) che teniamo sempre aggiornate.

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