Visualizzazione post con etichetta *Twee. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta *Twee. Mostra tutti i post

martedì 7 gennaio 2014

Tiny Tide - Holy Land


Tiny Tide torna a deliziarci con il suo twee pop in una nuova raccolta di pezzi registrati durante l'anno appena trascorso. Dolcissime canzoni tributo a miti discografici e musicali registrati tra un giorno e l'altro di pioggia, perchè a me lo Zonda mi piace immaginarmelo che guarda una finestra appannata, disegnando nel vetro un'intera lettera d'amore che non osa scrivere nè spedire. La condensa poi, complice, cancella quasi tutto e quello che rimane è Humpday Loverdose. Come assaggio eccovi Holy Land, streaming e download in fondo.


Sito ufficialeFB ◄
Bandcamp

giovedì 3 ottobre 2013

The Clothes - Fairy Lights Dress - 2013

Ogni mattina, con fare pigro e assente, fisso il mio armadio. Il massimo disordine degli indumenti al suo interno è confortante quasi come un’opera di espressionismo astratto. Passano dieci minuti e decido di lasciar perdere. Allora, per rimanere in tema, accendo lo stereo e metto su il nuovo Ep dei The Clothes. Il potenziale di Fairy Lights Dress è esplosivo, e ogni singolo brano ti si cuce addosso con la sua stoffa migliore. Così in un batter d’occhio ti ritrovi da uno stato di caspita se sono bravi a non credo più di poterne fare a meno. Con quell'aria da bravi ragazzi, Massimo e Laura dimostrano di avere la capacità di dar vita ad un suono limpido, minimale senza ricorrere ad inutili ed elaborati artifici; concentrandosi così sulla ricerca di soluzione melodiche fresche e originali, che rimandino alla mente l’atmosfera spigliata e spontanea dei live. Insomma, con loro, il pop non è mai banale. L’accoppiata batteria-chitarra tanto basta per catturare l’attenzione, con la voce vagamente reminiscente di una dolcezza quasi vulnerabile. Delizioso jangle pop, dai ritmi velocissimi che sa incorporare la frenesia del punk e l’amabile melodismo del surf pop. Molte idee in un lavoro carico di pathos, estremamente coinvolgente che sa ammaliare ogni volta che lo si ascolta, e non è certo poco. Provare per credere!


The Clothes
Fairy Lights Dress
2013
IndiePress

Tracklist:
1. Cry baby
2. Shadows
3. Creepy creepy world creepy creepy shoes
4. My pink pig hat
5. No future
6. Foaming waves
7. Back in town


► FBBandcamp ▲ Download ◄

martedì 11 giugno 2013

Lovecats - Almost Undone - 2013 [Streaming]

Cecilia Grandi e Adele Nigro si incontrano per caso due anni fa e la sintonia è immediata, strimpellano meravigliose canzoni folk pop che spaziano nel mio immaginario da Dylan alle Mange Tout, dalla Svezia ad cuore pieno di fuliggine. Si chiamano Lovecats e Amost Undone è uscito a fine maggio; ascoltarlo è il metodo migliore per togliersi di dosso quest'orrido inverno perenne. Link in fondo!


Lovecats
Almost Undone
2013
diNotte Records

Tracklist:
1. Anna
2. Feb. 13th
3. Home
4. You Kill Flamingos


Intervista (Polaroid Blog) ▲ FB
YouTubeBandcamp

lunedì 15 aprile 2013

Brioscine appena sfornate: L'orso

Riprendiamoci un attimo dalle sberle del weekend precedente. Se la prospettiva di affrontare la nuova settimana mette i brividi, non abbiate timore, ci pensa L'orso a riscaldarvi l'anima e il buonumore con vampate di energia, che non conosce cedimenti. E non sarà un caso, ma finalmente oggi il sole picchia forte! In occasione dell’uscita dell’omonimo album, abbiamo avuto l’occasione di scambiare due chiacchiere con Mattia. Il risultato è questa intervista. Buona lettura!

Fotografia di Valentina Dell'Aquila

Ciao Mattia! Iniziamo con il più banale dei quesiti. Il primo full lenght arriva dopo tre Ep. Musicalmente l'evoluzione rispetto ai precedenti lavori è evidente. È solo una mia impressione, o i brani sembrano presentare una maggior melodicità, sia dal punto di vista vocale che strumentale? La responsabilità dell’album ha comportato una pressione o è stato un incentivo a dare di più? In prospettiva, come lo giudicate?
In questo nuovo lavoro abbiamo continuato a esplorare la melodia e la melodicità. Ci siamo sempre definiti pop ed è questo il campo in cui ci troviamo meglio, la base su cui lavoriamo alle sovrastrutture che ci stimolano. Adoriamo la canzone italiana, le grandi aperture, i pieni contrapposti ai vuoti. Abbiamo lavorato a questo disco con la consapevolezza di essere parte di un percorso e non un punto d'arrivo come succede per molti. Questo esordio è una tappa a cui siamo arrivati dopo due anni e mezzo e tre EP; ci sentivamo pronti. Dopo quest'album, non rinizieremo da capo, ma continueremo un tragitto. Sul giudizio personale, gli vogliamo molto bene, ci piace di cuore; ma ognuno di noi ne cambierebbe già gran parte, come è logico che accada dopo alcuni mesi dalle incisioni.

Il gruppo fondatore si è allargato con nuovi elementi. Quanto è stato importante l’apporto di nuovi musicisti all’interno della band e quali soluzioni musicali in più consente? Quali sono, in particolare, le ragioni che vi hanno spinto ad allargare la famigliola?
La famigliola si è allargata naturalmente, senza ricerche, senza provini.
Un giorno abbiamo pensato che un violino avrebbe funzionato ed ecco spuntare Gaia D'Arrigo che, oltre al suo strumento, ha portato voce, tastiere e una certo tocco femminile al nostro operato. Qualche giorno più tardi, invece, sentivamo il bisogno di una sezione ritmica più presente ed ecco arrivare Giulio Scarano, in tutta la sua bellezza olimpionica. Ora abbiamo trovato la nostra quadra. Nei live, d'altronde, quest'equilibrio raggiunge il proprio acme.

Prima di scrivere del nuovo album, ho voluto riascoltare entrambi gli ep, uno dietro l’altro. Una sorta di full immersione nel favoloso mondo dell’orso. Ho fatto caso, più di altre volte alle parole. La prosa è molto curata, e i testi sono pieni zecchi di figure retoriche. Penso alla similitudine dei cosmonauti in Astronauta, o ancora all’ossimoro di Invitami per un tè; così mi sono chiesta, è un processo di scrittura istintivo o frutto di ricerche più approfondite?
La mia scrittura è molto istintiva. Negli anni sta trovando delle proprie forme di auto-composizione che mi facilitano a ragionare nel momento stesso dell'atto, conferendo al lavoro un sostrato più analitico. Nasco e cresco nella scena rap italiana, nelle gare di freestyle, per cui sono sempre stato caro all'effetto esplosivo dell'istinto, allo scrivere proiettandosi con il pensiero già due versi più avanti. Ora - però - sono abbastanza maturo per rimettere mano ai miei scritti senza sentirmi stuprato; è un percorso in atto, difficile, ma necessario.

Fotografia di Marzia Antinori

Buona parte dell’identità personale de L’Orso risente della tua risaputa passione per il rap. Foster Wallace affermava che, spiegare il rap ai bianchi - e ai bianchi americani, in primo luogo – puo’ essere ostico e banale al contempo. Pensi che qui in Italia, il genere risenta ancora troppo della disparità rispetto ad altri stili musicali? Quando hai iniziato a coltivare quest’entusiasmo per il Rhythm And Poetry?
Il rap, in Italia (cit.), sta crescendo ad una velocità lampante. Penso che artisti come Ghemon e Mecna abbiano dimostrato cosa sia in grado di elaborare la scena italiana. Nel contempo, la grande notorietà del genere rischia di renderlo gretto ancor prima di vederlo risplendere per davvero. A livello di scrittura, seppur nella sua ingenuità istintiva (di cui abbozzavo precedentemente), il rap italiano alto sta sopraffacendo la scena indipendente cantautoriale (termine che odio).

"Funzionerà perché non faccio rap, scrivo."
(Mecna, da Senza paracadute

Io sono fan del rap italiano dal 2001, dal primo solista di Fabri Fibra, dai Gente Guasta, da Bassi Maestro; una golden age di critica, ma non di pubblico. Non vedo innovazione espressiva, invece, nell'indie italiano, nel cantautore appiattito. A furia di sentirci superiori verso l'altro genere in cui la lingua italiana predomina, ne siamo diventati allarmati inseguitori. La disparità è solo tra i nostri intellettualismi e il (loro) realismo.

Se iniziassi questa strofa con il solito: 
"Loro non ci capiscono, noi siamo il vero hip-hop o no? Il loro ci dà il vomito"
finirei a fare l'idolo di una parte di popolo 
ed è un rischio essere il re di quelli che si compatiscono.
(Ghemon, da Bravo)

Le canzoni sembrano spesso dei racconti di vita di un qualsiasi ragazzo della nostra età, alle prese  con le solite complicate cose di tutti i giorni. Riconoscersi in una canzone. Io penso che capiti a tutti. È proprio questa partecipazione un punto di forza della vostra musica. Non sempre la vostra però è una visione ottimistica della vita, cosa si nasconde dietro questo velato pessimismo? È la mancanza di certezze, lavorative ed amorose, a procurare disagi e scomodità?
Non c'è pessimismo, o ottimismo, nella nostra musica; c'è realismo e ironia. Lasciamo all’ascoltatore la sacra libertà individuale di scegliere tra la vivacità della musica e il cinismo della scrittura, senza condizionamenti pessimo/ottimistici. Il twee-pop nordico segue proprio questo gioco: la contrapposizione tra parole crude e leggiadria musicale. Con la nostra musica puoi fischiettare allegro i tuoi problemi, e quindi sdrammatizzarli, alleggerendoti.

Questa è una mia curiosità personale. Mi dici cosa leggi? Quali sono i tuoi scrittori preferiti?
Sono cresciuto con i contemporanei americani, il romanticismo russo e francese, Calvino. Fitzgerald e Ellis sono i miei padri. Poi Flaubert, Goethe, Hesse. Bukowski fu il primissimo amore di gioventù, seguito da Hemingway. Per la poesia, Armitage. Carver per le short stories. Ora vorrei recuperare i grandi scrittori moderni italiani, di cui il ripudio di me ingenuo adolescente è finalmente svanito

Qual è la soddisfazione più grande che avete ottenuto in questi anni?
Direi questo inizio di tour. Centinaia di persone a data, le prime file a cantare tutti i brani a memoria, i sing-along. Non è facile individuare il momento più emozionante all'interno della nostra seppur giovane storia; questo affetto del pubblico è in aumento progressivo da oltre due anni. La soddisfazione più grande, dunque, è L'orso in sé, in tutto ciò che ne segue: persone, concerti, dischi.


Quali gruppi italiani ritieni interessanti o semplicemente ti piacciono?
I già citati Mecna e Ghemon, la scrittura di Niccolò de I Cani, il pop dei Perturbazione. Non mi ha emozionato nessuna recente next big thing; in realtà sono molto poco interessato alla scena indie italiana, quindi i grandi colpi di pathos che durano una primavera me li perdo, arrivando colpevolmente in ritardo. Ho altri gusti, altri interessi e, per l'Italia, una storia da recuperare e scoprire. Prediligo la scena rap o la scena clubbing italiana, dalla quale traggo sicuramente più spunti in questo periodo storico.

Adesso siete impegnati in un lungo tour che vi vedrà impegnati in tutta Italia ( a proposito non ho visto ancora nessuna data pugliese), ti andrebbe di ricordare le prossime date live?
Queste qui sotto sono le nostre date primaverili, ma ne usciranno sicuramente altre. Per la Puglia, speriamo di tornarci presto, magari in estate; ma sta ai promoter. Ci dispiace girare l'Italia saltando però parte del sud (e isole).
Dopo le prime dieci date iniziali, ecco dove ci potete trovare:
18 aprile: Thiene (VI) @ Disorder
19 aprile: Novara @ Big Lebowski
24 aprile: Rimini @ Neon

25 aprile: Fermo (AP) @ Soul Kitchen
26 aprile: Tba
27 aprile: Latina @ Sottoscala 9

28 aprile: Pesaro @ Dalla Cira
03 maggio: Firenze @ Tender

10 maggio: Giulianova (TE) @ Officina Arti e Mestieri
11 maggio: Firenze @ Fortezza Da Basso - Fortezza Sound
17 maggio: Toscolano Maderno (BS) @ Taquis Bar
18 maggio: Cadriano (BO) @ Garrincha Loves Birra
26 maggio: Piacenza @ 7PM Festival
07 giugno: Milano @ MiAmi Festival


Per finire, una richiesta piuttosto stramba. Metteresti su due righe in versi per il nostro blog?
Della Puglia ricordo un letto matrimoniale di assolata castità in una foto da bimbo. / Della Puglia ricordo lontani parenti come api operaie nell'atto di versare limoncello. Anni dopo, in tour. / Penso di aver più memoria di una Puglia che di certi amori, i quali, in un dato momento della vita, mi parevano la vita stessa. / Per questo, a vent'anni, ho iniziato a portare degli occhiali da riposo.

Grazie mille per la disponibilità. Un abbraccio caloroso al resto della band con la speranza di beccarsi dal vivo il prima possibile.
Ciao!

RecensioneFBTW
SoundcloudBandcampTumblr

L'orso - L'orso - 2013 [Streaming]

Oggi vi racconto una storia e come tutte le storie che si rispettino non può che iniziare con il c'era una volta. C’erano una volta tre ragazzi alle prese con l’adolescenza. Mattia, sbarbato e con un ciuffo all’insù da far invidia ad Elvis, Tommaso, un giovanotto riccioluto con una grande passione per la cucina e Christian, pacioccone ed oltremodo simpatico e solare. Insieme poco più di mezzo secolo d’età  e una miriade di preoccupazioni, gioie, ingenuità che un periodo di transito e di cambiamenti può provocare. Era il 2010 e l’orso iniziava un percorso musicale che, giorno dopo giorno, avrebbe raggiunto risultati sbalorditivi. Da allora, sono passati un po’ di anni e anche se, molte cose sono cambiate, l’amore, la passione, la sincerità di questa band è rimasta intatta. Oggi sono in quattro, Mattia, Tommaso, Gaia e Giulio e tornano con il primo lavoro discografico, consegnandoci un mondo in continuo divenire, in cui istanti e ricordi si mescolano, incrociandosi amorevolmente in un locus amoenus piacevole e idealizzato. Ascoltare quest’album ti riporta indietro nel tempo, in piena fase adolescenziale, quando mamma non rompere era la frase più pronunciata da adolescenti tormentati dal nulla. Il paesaggio sonoro dell’orso è mutato, ogni Ep successivo ha visto esplorare l’universo del pop con ascetica determinazione; strumentazione arricchita da nuovi elementi, atmosfere a temperatura incandescente, melodie immediatamente memorizzabili e testi che sono dei veri e proprio slogan. Momenti di delicata trasparenza si palesano in un twee pop, che tra atmosfere nordiche e l’eclettismo della canzone all'italiana, abbraccia intere generazioni, con una scrittura ricca di fantasia e coinvolgente spontaneità. Così, per ogni brano, ci si ritrova a sfogliare mentalmente l’album fotografico del passato, e tutto improvvisamente sembra essere incredibilmente nitido; il tempo è fermo nella traiettoria del pensiero, immobile in una frequenza di versi, immagini, posti e persone sigillate nelle radici e nella corteccia di ogni storia interrotta. E allora, ti viene il groppo alla gola, quel sentimento che non sto nemmeno qui a spiegarvi, e che è insolito bussare alla vostra finestra, come se foste i protagonisti di un telefilm degli anni 90’. Una sola parola, perfetto!


L'orso
L'orso
Garrincha Dischi
2013

Tracklist:

1. Ottobre come settembre
2. Tornando a casa
3. Il tempo passa per noi
4. I nostri decenni
5. Con i Chilometri contro
6. Certi periodi storici
7. La meglio gioventù
8. Invitami per un tè
9. James Van Der Beek feat.Magellano
10. Acne giovanile
11. Baci dalla provincia



IntervistaFBTW
SoundcloudBandcampTumblr

mercoledì 3 aprile 2013

sabato 17 novembre 2012

Carpacho! - La Futura Classe Dirigente - 2011

Ebbene, non erano dispersi in mare, i nostri cari Carpacho! sono tornati. Una certa amarezza nei confronti delle frustrazioni giovanili nel mondo di oggi raccontati però con leggerezza, con quello stile alla Pains of being Pure at Heart e i coretti e qualche venature elettro. Mantenendo però il loro stile, la loro lingua, la loro testa. La Futura Classe Dirigente è in arrivo su Pippola Music e non vedo l'ora! (Aprile 2011)
Dalla settimana scorsa tutta la loro discografia è in free download dal loro bandcamp!


Carpacho!
La futura classe dirigente
2011
Pippola Music

Tracklist:
1. La futura classe dirigente
2. Il playmaker
3. Niente che non va
4. Canzone 4
5. Tutto andrà a finire
6. Assassino seriale sensibile
7. Canzone 7 (winter)
8. La classe diligente
9. Le riprese
10. Oh oh, pasticho!


Intervista (DLSO) ▼ Sito ufficialeFBBandcamp

martedì 13 marzo 2012

I Missili - I Missili Ep - 2011

NON mettete dei fiori nei vostri cannoni, assolutamente no! Lasciateli stare tranquilli nelle aiuole ché poi vi tocca cambiargli l'acqua e dopo qualche giorno iniziano a puzzarvi di cimitero il salotto. Piuttosto, nei cannoni, metteteci i missili ma non dei missili qualunque, non di quelli cattivi, assassini. Infilateci I Missili e sparateveli nelle orecchie ché ancora sono freschi e scendono giù che è una goduria. O meglio, salgono su! Colorati e schioppettanti come fuochi d’artificio.
I Missili sono un collettivo di sette ragazzi di Lanciano (CH) non esattamente di primo pelo - hanno fra i 27 e i 33 anni - e per niente improvvisati, considerate le esperienze parallele al progetto: Matteo, cuore e mente del gruppo suona il basso nella band di “rock spassoso” Plagmore, mentre Nicola è anche batterista nei post-punk Management del dolore post-operatorio; Pamela e Luisa, le due coriste, sono mezzosoprano e contralto nel coro polifonico Cromaticoro del quale Luca, bassista, è direttore... La finiamo qui per ragioni di spazio - ricordando velocemente i due Emanuele, chitarra e batteria - ma illustrare brevemente gli spin-off del gruppo fornisce un’utile premessa al variegato quadro sonoro dello stesso, felice punto d’incontro di competenze eterogenee.
Atmosfere rilassate e naïf da sdraio e ombrellone stile Beach Boys, esperimenti di elettronica gentile alla Robert Wyatt fase Rough Trade, storytelling color pastello un po’ Battisti, un po’ Carboni, un po’ Belle & Sebastian era Jeepster - ecco le impressioni evocate sciué sciué dalla manciata di canzoncine di presentazione dei nostri. Cosa aspettarci da I Missili, band dalle “proprietà terapeutiche per ragazzi tristi” (ipsi dixerunt!)? Troppo presto per star lì a far previsioni. Per ora ci limitiamo ad augurarci di non perderne la scia fra le nuvole.




















I Missili
I Missili EP
2011

Tracklist:
1. Fossili
2. Quando la testa non c'è
3. Ci vorrebbe un coltello
4. Una grande tribù
5. Una tempesta così


FBBandcamp
MyspaceDownload

domenica 12 febbraio 2012

Nel caso ve li siate persi: L'orso

Mattia Barro e Tommaso Spinelli sono la band dell'orso. Twee pop per grizzly affamati di miele. Testi sconnessi, chitarre acustiche. Per chiudere gli occhi e vagare tra le note spensierate di cinque bellissime canzoni mentre la primavera fa le finte fuori dalla finestra. (20/02/2011)


















L'orso
L'adolescente Ep
2011

Tracklist:
1. Ottobre come Settembre
2. Acne Giovanile
3. (Quando poi per tutto il) Weekend
4. Parlami della tua gioventù
5. Cento Euro



Recensione (Dance Like Shaquille O'Neal) ▲ FB
Download

venerdì 15 luglio 2011

Green Like July - Two cover songs by Green Like July [Ep] - 2011

Andrea Poggio, Nicola Crivelli e Paolo Merlini tornano con un Ep di cover piccolo ma curato sorto da una collaborazione tra la Bad Panda Records e la Ghost Records. Crippled Inside di John Lennon è presa dell'epico disco Imagine del settantuno mentre September Gurls faceva parte di Radio City, disco dei Big Star del settantaquattro. Due chicche degli anni settanta con cui i nostri carissimi Green Like July danno prova di magnifiche doti interpetative. In free download dal sito della Bad Panda. Enjoy!




















Green Like July
Two cover songs by Green Like July [Ep]
2011
Bad Panda Records / Ghost Records

Tracklist:
1. Crippled Inside (John Lennon cover)
2. September Gurls (Big Star cover)



InfoTWFBMyspaceDownload

sabato 9 ottobre 2010

Les Mange-Tout - Les Mange-Tout - 2010 [Streaming]

Le dolcissime Mange-Tout ofrane di etichetta hanno attivato il bandcamp con lo streaming integrale del loro bellissimo nuovo album. Da lì potete anche acquistare l'mp3 per 7€ o la copia fisica per 10€ (+3€ di spedizione). Ricordate che vanno per una buona causa dato che per problemi legati a distribuzione ed etichette le vendite vanno a rilento nonostante sia un album fantastico. Ascoltate. Assaporate. Supportate.























Les Mange-Tout
Les Mange-Tout
2010

Tracklist:
1. Cute Cake
2. Now Serving
3. Sofa Addict
4. Phone Song
5. Drawn Curtains
6. Two Wings & A Red Crown
7. Weak Week
8. Flying Pillows
9. Fastest One Man Band
10. Electric Fly
11. Subway Charm
12. Les Petits Pieds Froids



<a href="http://lesmange-tout.bandcamp.com/album/les-mange-tout">Les mange-tout by les mange-tout</a>


RecensioneMyspaceStreaming+Buy it!

giovedì 23 settembre 2010

giovedì 26 agosto 2010

Young Wrists - We Were Young and Beautiful - 2010

La bellissima voce di Letizia mi ricorda incredibilmente quella di Katie "Sketch" Ritchie delle Organ ed è accompagnata da Alberto già nei General Decay (di cui ci occuperemo a breve). Quasi quasi direi i Best Coast italiani con più ritmo o più qualcos'altro, non saprei. Quel misto happy/sad che fa sempre breccia nei cuori più o meno malinconici e che va tanto di questi tempi ma che nonostante questo non risulta affatto scontato. Il risultato a cui approdano gli Young wrists è davvero fantastico. Ballate e piangete.


Young Wrists
We Were Young and Beautiful
2010

Tracklist:
1. Car crash
2. I want you to disappear
3. July 1986
4. Wedding day (In streaming)
5. Young and beautiful



RecensioneMyspaceDownload

Post più popolari