Quando ho sentito la prima volta questo disco ho quasi gridato al miracolo. Una vera delizia per i sensi. Come aprire un cassetto di vestiti che non mettevi più, e scoprire, non solo che sono ancora nuovi e attuali, ma che addosso ti stanno immensamente bene. Sterbus non è altro che il progetto solista di Emanuele Sterbini, cantante polistrumentista romano, ed Iranian Doom è il suo terzo lavoro, dentro al quale convivono le forme d’ispirazione più disparate, con riferimenti soprattutto alla musica degli anni settanta e novanta, riassemblate magicamente con una vivacità tale da riportare alle mente immagini di zappiana o beckiana memoria. Non solo, il dissacratore Sterbus si permette in Sloop Jai B di rivisitare un pezzo dei Beach Boys rimaneggiandolo a piacere, pur conservando la voce originale di Brian Wilson. Nell'album citazioni e cambi repentini si sprecano, passando nello stesso pezzo (From head to twelve) dai Mogwai addirittura alle Spice Girls. Ah, dimenticavo, tutto il disco è suonato da lui con il software della Apple Garageband. Complimenti alla DougTheDog che ha scoperto questo meraviglioso pazzo. Ascoltate, godete e scaricate perché è pure gratis.
Sterbus
Iranian Doom
2011
DougTheDog
Tracklist:
1. Any Minute Now
2. Sloop Jay B
3. Trapped in the GRA
4. Crash City
5. Big Daisy
6. Miles Monroe
7. Cheap-com
8. From Head to Twelve
9. Iranian Doom
10. Too Many Mistakes
11. Parallelepyped Song
12. Their Own, Not Each Others
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1 commento:
Da cadere lunghi per terra senza sensi...
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