Waterloo, come dice Fabrizio, è un disco che parte dall’idea di sconfitta per affermare la necessità e l’urgenza di una risalita. Estremamente lucido, come sempre, nel suo sguardo sulle città, il cantautore milanese è capace di cogliere ogni sfumatura emotiva della metropoli che pulsa, delle nostre piccole esistenze come uominiformica, senza mai tralasciare le ingiustizie della vita ("Cala lento un nero sipario sul progresso immaginario, gli ultimi sono ultimi e i primi sono sempre più lontani"). Tutte le canzoni dell'album sembrano un viaggio alla ricerca di qualcosa che possa farci immaginare ("I sogni sono angeli, ti aiutano a restare su") un modo diverso per resistere e ricominciare ("sono ancora vivo, a pezzi ma respiro"). E così, nella continua altalena dei nostri stati d'animo, raggiungiamo la consapevolezza che non si può cadere per sempre. Il piglio di Fabrizio è proprio quello giusto e queste canzoni non possono non arrivare al cuore.
Ogni cosa è illuminata
Ma scivola tra le mie dita
Ogni cosa è rovinata
Ma splende ancora questa vita
Ma scivola tra le mie dita
Ogni cosa è rovinata
Ma splende ancora questa vita
Fabrizio Coppola
Waterloo
2011
Via Audio Records
Tracklist:
1. La stupidità
2. Respirare, lavorare
3. La mia rovina
4. La ballata dell'uomoformica
5. Ancora vivo
6. L'altalena
7. Ogni cosa è illuminata
8. Al suolo
9. Waterloo
10. Verso casa
11. Una luce che non spegni mai
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