Prendetevi tutto il tempo che vi serve per ascoltare questo disco, sprofondati nella vostra poltrona preferita o in mezzo alla natura, e, soprattutto, inebriatevene dall'inizio alla fine. I
Juda tornano dopo quattro anni dall'uscita di
Malelieve con un doppio album (il terzo) di sedici pezzi (più una bonus track) per due ore e dieci di musica. Il nuovo chitarrista Alessandro Denti ha sostituito Sergio Fossati. I suoni sono pieni, puliti, maestosi, granitici e non nego di avere impiegato qualche settimana per assimilarlo, fare miei i testi, coglierne le sfumature, la rabbia, la malinconia, in un continuo contrasto tra desiderio di esplodere e rinchiudersi in se stessi. Ne
L’eleganza Dei Pensieri Semplici, alla fine del primo disco, compare ancora una volta la voce dell'amica Laura Spada
(Psychovox), ospite come anche Alberto Freddi e Francesco Saverio Gliozzi (agli archi) in
Aquiloni A Nord, mentre Alessandro Gambardella legge un breve stralcio tratto da
La Prosivendola di
Daniel Pennac ne
il Coma Della Ragione. La peculiarità dei brani sta nel saper colpire diversi punti nevralgici delle profondità umane, con le contraddizioni che le caratterizzano: sedici tracce inquiete che utilizzano l'istante come unità di misura della nostra percezione, del nostro stare al mondo, l'istante in cui veniamo a mancare a noi stessi e ci rendiamo conto di essere sull'orlo del baratro. Tuttavia
Quel brevissimo istante in cui ti manchi è un disco che, quasi per contrappasso, aiuta a ritrovarti.
Juda
Quel brevissimo istante in cui ti manchi
2014
Riff Records
Tracklist:
Disco 1
1. Vibra
2. Isolamento
3. Nel Deserto
4. Aquiloni A Nord
5. Ars Oblivionis
6. Fiele
7. 100
8. Di Stomaco
9. Del Buio
10. L’Eleganza Dei Pensieri Semplici
Disco 2
1. Nuove Invenzioni
2. Il Coma Della Ragione
3. L’Inferno E Il Cristallo
4. Yakamoz
5. Quasi Smetto
6. Riflessi Nel Ghiaccio
7. Agricoltore (Bonus track)
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