giovedì 31 maggio 2012

Il meglio di Maggio (anche se sembrava Febbraio)

Siamo a fine mese e di nuovo scegliamo per voi alcuni dei pezzi migliori dagli album migliori che ci sono passati sotto le grinfie. Le migliori colazioni di maggio per i migliori pigroni dell'interwebs, le trovate tutte qui. Anche io sono pigro e a maggior ragione ho saltato qualche colazioni quindi eccovi un post corale così non mi sbatto troppo. Mara, Fabrizio, Lucy e Silvia ne hanno scelta una a testa e questo è il risultato.

I Putiferio hanno pubblicato di recente Lov Lov Lov, il loro secondo lavoro, e sono più in forma che mai. Negli otto minuti di Hopileptic! ci sono tutte le sfaccettature del gruppo veneto, si passa infatti con disinvoltura dalla violenza hardcore al rumorismo free, con in mezzo parti di malinconica dolcezza (complice il violino di Rodrigo D'Erasmo). Poi di nuovo viulenza. Qua trovate tutti i link per ascoltarlo/scaricarlo/comprarlo.


Impossibile dire se c'è o ci fa; inutile chiederselo e tanto vale ascoltarselo. Calogero Incandela è un misterioso progetto di cantautorato sgarrupato e a dir poco personale; Giuseppe ha preso casa è un sunto perfetto del suo eterodosso microcosmo lirico, fatto di mutande che sventolano impunemente dall'alto di un balcone e ddt spruzzato a memento di solitudini invincibili e precedenti inquilini sconosciuti e inconoscibili. Il brano è tratto dall'Ep Di demo in peggio. Lo abbiamo ascoltato in streaming e ne abbiamo parlato qui e qui.


Non è facile descrivere esattamente che tipo di musica faccia Johnny Mox e inquadrare il lavoro in un solo genere, potrebbe risultare limitativo e sconveniente. Una cosa è certa, We=Trouble è un viaggio in corso sulla rotta di un continente sonoro dove si alternano con estrema efficacia i ritmi ossessivi del rock, i melismi gospel e lo spirito del punk più atipico. Basta prendere un brano qualsiasi per capire quanto solida e accattivante la struttura compositiva dell’album. For President, sesta traccia dell’album, racchiude in sé, la sintesi sovversiva e originale dell’intero lavoro. Un arsenale di loop vocali e innesti elettronici bizzarri che si snodano in un crescendo ritmico teso e mai noioso. Senza dubbio, un album da applausi. Trovate tutto ciò che c'è da sapere qui.


La Biblioteca Deserta non poteva che finire in questo post riassuntivo con un pezzo da Ever pride, ever power, ever peace, il loro nuovo disco uscito il 18 maggio. Il singolone è un misto di elettronica, math-rock e sberloni nella faccia che si intitola Ever Glory. Il disco lo trovate in modalità pay-what-you-want su bandcamp, recensione e tutti i link li trovate qui.


Immaginatevi il caldo torrido di un paesaggio siciliano, il suono ipnotico di una tastiera e l'incedere di un'armonica ossessiva. I ritmi tribali prendono il sopravvento e in tutto questo non vi rimane che lasciarvi avvolgere dalla voce di Andrea Venezia, così ammaliante e irritante allo stesso tempo. Cosa chiedere di più? Questa è Il Pozzo mentre recensione e streaming dell'album di VeneziA le trovate qui.

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