Ciao ragazzi, vi siete già presentati nella nostra prima intervista di un paio di anni fa, quindi vi va di raccontarci ora cosa è successo nel frattempo?
Il primo album ci ha dato quella spinta per lavorare seriamente ad un progetto, ci ha donato soprattutto consapevolezza. Da allora abbiamo proposto il nostro primo lavoro in giro per l'Italia. Presto abbiamo sentito la necessità di provare a costruire qualcosa di nuovo. Travelling without gravity, del resto, è stato il nostro primo approccio ad un lavoro professionale, quindi si potrebbe dire che avevamo appena passato la nostra fase di svezzamento, di lì abbiamo sentito la necessità di crescere ed evolverci. Ne è seguita una lunga sospensione dalle performance live per capire come portarci ad uno livello capace di esprimere una crescità. E' così nato Ever Pride, Ever Power, Ever Peace un lavoro più maturo rispetto al precedente, lo abbiamo composto con la certezza che non ci sarebbe stata perdonata una seconda mancanza di originalità e personalità.
È stato un lungo percorso per arrivare a questo nuovo album, è stato molto faticoso? Quanto ci avete investito in tempo, denaro ed emozioni per partorirlo?
Il nuovo album è stato autoprodotto all'80% ed è stato registrato e missato interamente da noi, per il mastering ci siamo rivolti al Massive Arts Studios. Il primo album, che era stato prodotto in fretta in un comune studio di registrazione, ci aveva lasciato da molti punti di vista insoddisfatti, abbiamo sofferto molto la fretta a cui si è costretti quando si ha a disposizione un budget limitato. Tutto questo ha fatto si che non avessimo un vero controllo sui processi che avrebbero portato al risultato finale. Questo disco invece è nato e cresciuto interamente nella nostra sala prove, abbiamo avuto più tempo per poter fare un'adeguata preproduzione al fine poter valutare gli arrangiamenti e concentrarci su ogni singolo elemento dei brani. alla fine. Dalla prima registrazione alla chiusura dei mix son passati tre mesi in cui ci siamo incontrati quasi quotidianamente.
Questo disco, più che denaro, è costato tranquillità. Di sicuro dal punto di vista umano non è stata una bella esperienza. E' inutile mentire dicendo che l'atmosfera nella nostra sala prove sia stata sempre rilassata e che tutto si sia svolto con serenità. Spesso lo stress è stato tale che se avessimo potuto ci saremmo lanciati synth e chitarre in faccia.
Il sound del disco è molto diverso dal precedente Travelling Without Gravity cosa cercavate di ottenere a livello di suoni? Ci siete riusciti, siete soddisfatti?
In questi due anni, come già detto, abbiamo sentito la necessità di crescere, di doverci svincolare un po' da quel sound post-rock. Si tratta di un processo quasi naturale che tutte le band prima o poi devono affrontare. Dobbiamo ammettere che il primo album non era esattamente originale e tradiva parecchio le sue influenze, per questo abbiamo passato del tempo a cercare un nostro linguaggio musicale, qualcosa che potesse distinguerci. Anche i nostri ascolti sono cambiati, e si sente: è cresciuta la componente elettronica, le chitarre si sono fatte più cupe e aggressive, il sound generale è diventato più denso e "centrato", i ritmi si sono serrati. Per ottenere questo risultato abbiamo dovuto cambiare completamente strumentazione. La nuova musica è sicuramente diversa, noi siamo soddisfatti e curiosi di vedere come il disco verrà accolto. Incrociamo le dita.
Se Travelling Without Gravity era una specie di concept sul viaggio di cosa parla, pur senza parole, Ever Pride, Ever Power, Ever Peace?
Se con Travelling Without Gravity volevamo trasportare e far viaggiare le menti degli ascoltatori in spazi immensi, con Ever Pride, Ever Power, Ever Peace abbiamo provato a tornare ad una dimensione più fisica, istintiva e caotica. Si parla di un mondo molto attuale, fatto di: pensieri, azioni, reazioni, sentimenti di consapevolezza e ribellione.
Basta chiacchere è l'ora di ascoltare il disco e scaricarlo con modalità pay-what-you-want dal bandcamp. Correte!
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