mercoledì 25 luglio 2012

L'uomo di Vetro - 38° Parallelo - 2010 [Streaming]

Le linee di confine sono zone dominate dall'inquietudine, dal chivalà e dagli equilibri precari. Il 38° parallelo del titolo di questo intenso secondo album de L'uomo di vetro - a dir poco suggestivo pseudonimo collettivo di base folignate - è stato limite di frontiera, nella Corea all'indomani della Seconda Guerra Mondiale, fra le aree di influenza sovietica e quelle occupate dagli USA; è stato, in pratica, demarcazione fra due mondi che parlavano la medesima lingua e condividevano lo stesso sangue, e che da allora in poi sarebbero stati obbligati alla separazione in due dimensioni incomunicabili e parallele, per l'appunto. 38° parallelo è un lavoro dotato di un'illuminante ricchezza evocativa; al suo post-rock strumentale - mai piatto o ripetitivo, mai uguale a se stesso - appartengono i codici dell'illusorietà verosimile del sogno e della cinematografia, e anche quelli di tutte le rigide convenzioni che fanno delle società umane macchinosamente organizzate la più innaturale e assurda fra le realtà terrestri.


L'uomo di vetro
38° parallelo
2010
I Dischi del Minollo

Tracklist:
1. 38° parallelo
2. American Nightmare
3. Techno Bells & Funeral Party
4. Deserto
5. Smog
6. 1984 The End Is Just the Beginning
7. Germania anno zero
8. Make Up the Rules as We Go Along
9. Peckinpah's Twilight



Recensione (OndaRock) ▲ FBMyspaceSoundcloud

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