Il progetto The PotT (acronimo per The Parasites of the Tablecloth) nasce come duo elettronico a Torino formato da Emanuele Bertasso (autore dei testi e cantante) e Simone Seminatore. Dopo un primo demo, intitolato Showing Muscles, si aggiungono tre elementi all'organico e il sound si fa più definito. The PotT riesce ad individuare nell’industrial e nello stoner la propria essenza musicale. Mi sono ritrovata quest’album sull’Ipod e l’ho ascoltato quasi per caso... Un disco piacevolmente nevrotico e ossessivo che mi ha subito rapita e inglobata tra le spire di contaminazioni allucinate e deliri introspettivi di atmosfere synth e chitarre distorte, che può capire perfettamente chi ama gruppi come Tool o Nine Inch Nails. Insomma, sembra strano che una band nostrana possa avere tali modelli, riuscendo a produrre comunque un album innovativo e senza scopiazzature. To those in the eyes of God per essere un esordio è un album già maturo, suonato e arrangiato benissimo. Un pezzo (Alice) è addirittura in italiano, con una ghost-track curiosa e piena di sorprese. Complimenti a Sinusite Records che ha creduto in loro. (Gennaio 2012)
The Pott
To those in the eyes of God
2011
Sinusite Records
Tracklist:
1. The Hollow
2. Prison Of Social Conformity
3. Showing Muscles
4. Intimacy
5. Sick
6. The Lost Art Of Pretending
7. In this Hole
8. Alice
9. SBV
► Recensione (Ondarock) ▲ Facebook ▼ Buy it! ◄
1 commento:
Niente da invidiare ai grandi nomi stranieri!
Posta un commento