I grossetani Twoas4 nascono nel 2008 come duo (Oscar Corsetti voce, chitarra e basso e Alan Massimiliano Schiaretti, batteria e tastiere), a cui si aggiungono, in quest’esordio, il cantato di Christina Lubrani e la voce narrante di Luminita Ilie. Il disco è mixato e coprodotto da Paolo Mauri, che ha già lavorato al fianco di Afterhours, Massimo Volume e Le Luci della Centrale Elettrica, ed è composto da dieci pezzi intensissimi, suonati in presa diretta, di noise-rock malato, tinto di punk e con striature new wave. Audrey in Pain English è un disco che sorprende già dal delizioso packaging, personalizzato e dalla tiratura limitata, all’interno del quale troviamo un foglio apribile a fisarmonica, dove sono riprodotti 10 disegni per ciascuna canzone, e un libretto con un racconto da cui prendono ispirazione, quasi in una sorta di concept, i brani del disco. Come fonti d’ispirazione, per darvi un’idea, si potrebbe pensare ai Sonic Youth in primis, Pavement o ai nostri Blonde Red Head. Tutto l’album è suonato benissimo ed il cantato di Corsetti, pur nella sua mediocrità, che potrebbe sembrare solo un deficit, specie se paragonato a quello della bravissima Christina Lubrani (vedi Semplicity) rende, a mio parere, alcuni pezzi unici e più veri, conferendo una personalità ed forza particolare a ciascuno di essi (anche se l’inglese andrebbe comunque migliorato!). Esplosivi e genuini, sicuramente da seguire anche nella loro dimensione live.
Twoas4
Audrey in Pain English
2012
Autoprodotto
Tracklist:
1. Intro
2. Not For Fun
3. Light One
4. Meds
5. Le Nuvole
Di Quinz 6. If I Had Now
7. Simplicity
8. Amazing Lie
9. So Captured
10. The Big Joke
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