domenica 18 novembre 2012

How Do You DIY? // Carpentry of the Universe

Questa domenica ci facciamo raccontare dagli Architecture of the Universe la loro esperienza di Do It Yourself, il nuovo meraviglioso Ep ha infatti una veste fisica assolutamente originale in legno serigrafato. Ecco qui sotto svelati tutti i misteri della produzione.

Saltiamo a piè pari nell'intervista. Come il precedente anche il nuovo ep degli Architecture of the Universe ha una veste fisica molto particolare, come è nata l'idea di dare una costodia legnosa al vostro cd?
Tutto è partito dall'ideazione del vecchio ep, realizzato in cartoncino appositamente piegato: da chiuso risulta essere un case simile come formato a quello che alloggia i dvd, da aperto forma il metatron's cube, simbolo del gruppo. Siamo rimasti molto soddisfatti da questo primo packaging, tant'è che per il secondo ep abbiamo voluto tentare qualcosa di più ardito. Avendo diretto accesso a un laboratorio artigianale e una buona dimestichezza con il legno la scelta del packaging c'è sembrata piuttosto naturale, il primo prototipo è stato addirittura realizzato quasi un anno prima dall'uscita del disco quindi l'idea era in ballo da diverso tempo.


Guidateci nella produzione di una copia de "Il grande freddo". Quali parti fate effettivamente da soli? Quanto ci si impiega ad assemblare un disco?
Il packaging è stato ideato, disegnato e realizzato interamente da noi, l'unica cosa che non realizziamo personalmente sono le stampe della copertina e del retro. La struttura è a sandwich in tre strati di faggio da 3 mm. La parte superiore dove è stampata la copertina è ruotabile di 360° grazie a un rivetto messo in alto a sinistra che fa sia da perno che da "aggancio": questo consente di tenere fermo il cd nell'alloggio quanto è chiuso in maniera piuttosto salda, e allo stesso tempo di avere una apertura abbastanza semplice per l'accesso al cd. Nello strato centrale è stata intagliata la forma del cd di modo che una volta incollato allo strato inferiore si crei una sede interna per l'alloggio di quest'ultimo.


Per prima cosa abbiamo tagliato tre quadrati di faggio quindi grazie a una fresatrice a mano con un anello a copiare (macchinario che consente di replicare forme seguendo una dima, ovvero un qualsiasi tipo di supporto precedentemente realizzato con la forma che si vuole creare) viene tagliato via dalla strato centrale un tondo delle dimensioni del cd, più una linguetta per renderne più semplice l'estrazione. Sullo strato superiore e inferiore non viene fatto nessun tipo di lavorazione. Dopo qualche pomeriggio passato a levigare tutti e tre gli strati si può finalmente portarli a stampare. Abbiamo trovato, ancora non so come, un negozietto con un macchinario apposito per stampare su legno in maniera analoga a come si fa sulla carta. La stampa non è solo superficiale ma penetra nei pori del legno rendendola abbastanza resistente ai graffi, questo ci ha consentito di poter lasciare i cd grezzi senza alcun tipo di finitura e protettivo. Nel frattempo che vengono stampate le grafiche, con un trapano a colonna e una fresa a tazza vengono tagliati tanti piccoli tondini della dimensione dei fori centrali dei cd, questi andranno poi incollati nel centro della parete interna per evitare che una volta messo il cd dentro non scorrazzi liberamente a giro. La cosa "simpatica" è che non esiste una fresa a tazza con un diametro interno uguale a quello che ci serviva, ne abbiamo dovuta prendere una che sfornava tondini più grossi e successivamente levigarli a mano per portarli a dimensioni. Molto divertente.


A questo punto dovremmo avere il tondino nel mezzo pronto e i nostri tre pezzi di legno finiti e levigati, due stampati con copertina e retro e quello centrale con la forma del cd in negativo. Non resta che incollarli. Per farlo, dopo numerose prove purtroppo (dico purtroppo dato che costa più dell'oro) abbiamo ripiegato sul super attack. L'ideale sarebbe stato usare una colla vinilica o qualcosa di analogo che avrebbe incollato i pezzi in maniera sicuramente più uniforme ma anche le varie tipologie a presa rapida avrebbero richiesto una pressa di qualche tipo per mantenere i pezzi in posizione durante l'incoraggio. Una volta incollato lo strato nel mezzo e il tondino allo strato inferiore non resta che, stando attenti a far combaciare il tutto, fare un foro in alto a sinistra per il rivetto e ancorarlo con una rivelatrice. Successivamente le custodie finite vengono rifilate sui bordi con una sega circolare per renderle omogenee dato che durante l'incollaggio non è semplice posizionarle perfettamente.


La dimensione DIY dell'oggetto fisico fa la differenza? La gente è più invogliata a comprarlo o pensate che avrebbero comprato i vostri dischi comunque, anche fosse stato in un jewel case? Il free donwload come si inserisce in questa equazione?
Siamo convinti che in questa era dominata dal digitale un packaging curato sia un'arma vincente per ridare vita e valore a un supporto ormai un pò fuori moda come il cd. La gente, abituata ormai agli mp3 scaricabili on line nel momento in cui compra un supporto fisico cerca qualcosa in più molte volte rispetto alla sola musica, un oggetto... Anche per questo sta tornando molto in voga il vinile. Il fatto che il tutto sia realizzato a mano dai componenti del gruppo dà a nostro parere un ulteriore valore aggiunto al supporto. Per scelta la nostra musica è gratis ed è stato possibile scaricarla gratuitamente fin da subit, appena uscito il cd, anche per questo è fondamentale cercare di offrire con il supporto fisico qualcosa di più, di diverso e di particolare. Non sono poi così sicuro che tutte le persone che ci hanno comprato un cd lo avrebbero comunque preso se fosse stato in un jewel case!

Recensione ▼ FBBandcamp

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