Quando una melodia si afferma come colonna sonora delle nostre giornate è impossibile farne a meno; l’ascolto si trasforma da un’azione banale in un’esigenza fisica, una dipendenza psicologica e a volte patologica. C’è chi riesce a disintossicarsene, chi invece, contro ogni prescrizione medica, preferisce esserne ossessionato. La più recente risponde al nome di Nothing to be Worried About Except Everything But You nota come sindrome di Girless And the Orphan. La band romagnola ha infatti pubblicato da pochi giorni il suo nuovo lavoro, noncurante degli effetti collaterali a cui si sarebbe potuti andare incontro: l’apprezzamento da ascolti ripetuti. L’album per dirlo in termini giornalistici, è una gran figata.
Per il loro primo full length, dopo due ep e lo split con quei geniacci dei Verily So, i ragazzi hanno pensato bene di avvalersi della presenza di musicisti brillanti, generando un feeling sonoro che pervade tutte e nove le canzoni. Il risultato è affascinante. L’inclinazione malinconica di Your chest is a snuggery, brano iniziale del disco, crea una sorta di bolla melodica che vira su morbidi tratteggi chitarristici e languidi glissati di basso fretless. Il pezzo respira un’aria nostalgica, una confessione a cuore aperto che, in un’estasi quasi bukowskiana, trasporta verso ricordi e sensazioni che intrappolano nella fugacità di un minuto (I found everything, and then I found ourselves trapped in a minute..).
Dall’andamento pacato della track d’apertura, si passa all’asprezza melodica di Mein Vatikampf, con sezioni ritmiche che veleggiano in un continuo saliscendi d’intensità; ne viene fuori una critica sottile, che tra pause atmosferiche e muri di basso e batteria, dà sfogo ad una sarcastica riflessione su temi brucianti del nostro tempo. Segue Bad scene, your fault, uno dei brani ( secondo il mio modesto parere) più belli mai composti dal gruppo. Il cantato spicca, marchiato a fuoco dalle percussioni avvolgenti, con una tensione che non si arrende mai, attraverso un’ottica sghemba permette di mettere a fuoco in modo realistico le storture e i difetti del bel Paese. Dal punto di vista della resa sonora, è evidente la continuità con i lavori precedenti nonostante il contesto sia però leggermente rilassato rispetto al passato. Un esempio? La dolcezza atmosferica di The Speechless One che pulsa incessantemente sotto una linea di chitarra svelando uno dei lati più intimisti del disco, e contribuendo in modo equilibrato ad accrescere l’inevitabile forza attrattiva della composizione. I testi rendono conto all’attualità, indagando anche nelle pieghe più disgustose. Sono bagliori intensi quelli che sparano sugli occhi gli attacchi psycho folk di Cinnamon and Arrogance; la sfrontata frenesia del punk si colora di tonalità folk rock e raggiunge l’apice con arrangiamenti martellanti, sotto le urla deflagranti di Girless. Giunti a oltre metà del disco, le canzoni proseguono su un percorso senza ostacoli e a tutta dritta. Così, emozione pura è la visionaria It’s Your job to keep class-worm elite, in cui il compromesso tra la ritmica sgraziata della chitarra e la tromba che invade delicatamente il brano è ideale, e soprattutto scivola con grande naturalezza, conferendo al pezzo un pathos di alti livelli. Le digressioni chitarristiche di Phony, non soffocano l’appeal melodico del brano che tra sussulti di folk isterico, exploit noise, e la potenza vocale, trasportano in uno stato di euforia che non potrà non farvi saltare dalla sedia. Le due canzoni The minute i talk e Calleth you , Mocketh I, chiudono degnamente questo ottimo album.
I ragazzi hanno le idee chiare e Nothing to be Worried About Except Everything But You è un disco splendido su cui c’è niente o poco da dire; chi non trova ristoro nella musica dei Girless and The Orphan non può dire di avere un animo sensibile, perché, quando un riff di chitarra, una voce calda, un refrain si insinuano in maniera definitiva nell’ascolto di ciascuno di noi, restarne indifferenti è decisamente impossibile. Insomma, per ora nessuno qui ha intenzione di guarire.
Girless & The Orphan
Nothing to be Worried About Except Everything But You2012
Stop! Records / To Lose La Track
Tracklist:
1. Your chest is a snuggery
2. Mein vatikampf
3. Bad scene, your fault
4. The speechless one
5. Cinnamon and arrogance
6. It's your job to keep class-worm elite
7. Phony
8. The minute I talk
9. Calleth you, mocketh I
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