Li ho visti calcare i palchi più volte e ogni volta sono rimasta impressionata dalla potenza che sprigionano in concerto, come se i suoni del disco prendessero vita e si dilatassero in immagini suggestive che rapiscono fino all’ultima nota. Questo è il secondo album per il trio brianzolo Psychovox, composto da Laura Spada (voce e basso), Mauro Giletto (batteria) e Francesco Carbone (chitarra). Rispetto al precedente Paura del Vuoto le sonorità sono divenute più asciutte, ma probabilmente anche più incisive e d’impatto. La Scelta non è altro che un concept album in cui l’uomo, inteso come umanità, diventa il filo conduttore, partendo dall'assioma che c'è scelta dove c’è confusione. Perchè come dice Krishnamurti: "Molti problemi scaturiscano dal dire che siamo liberi di scegliere, che la scelta significa libertà. Al contrario, io direi che la scelta significa una mente confusa, e perciò non libera." I testi pervadono di un senso d’inquietudine esistenziale, senza tuttavia mai essere prolissi o enfatici, e s'intrecciano perfettamente con la tensione emotiva trasmessa dagli strumenti e dalla voce. L'uomo è il fulcro nelle sue decisioni, nella ricerca di fede, di un Divino reale e tangibile, che possiamo trovare solo in noi stessi, come rimedio al male. Un acquisto che consiglio vivamente e che vi farà dire che la Brianza non produce solo mobili ma anche ottima musica, tanto più, dato che questi ragazzi hanno registrato senza avvalersi di alcuna produzione o etichetta. (Maggio 2011)
Psychovox
La Scelta
2011
Autoprodotto
Tracklist:
1. Occhi Secolari
2. Caino
3. L’Ultimo Giorno
4. Altalena
5. Sensor
6. Preghiera
7. Jabura
8. Il Divino
9. Una Cosa Sola
10. Baobab
11. In fondo al pozzo
12. Addio
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