lunedì 18 luglio 2011

Brioscine appena sfornate: Shelly Johnson Broke My Heart

Questo lunedì la brioscina calda calda arriva da Rimini dove si sono riuniti quei matti vacanzieri degli Shelly Johnson Broke My Heart. Ci siamo fatti raccontare qualcosa di loro da loro.

Carissimi, ci raccontate qualcosa di voi? Chi siete, di dove siete e cosa fate? Quando nascono gli Shelly Johnson Broke My Heart?
Andrea: Siamo tre riminesi che ripudiano la discoteca e si sentono "nati nel posto sbagliato al momento sbagliato". Siamo studenti universitari che cercano di costruirsi un futuro, sapendo che non puoi fare affidamento sulla musica per guadagnarti da vivere. Siamo i componenti degli SJBMH dal 2009, dopo la morte di altri progetti passati che già ci vedevano assieme.
Ivan: Siamo tre ereditieri dediti ad hobbies costosi, tipo suonare in una band e partecipare a regate in barca a vela.
Davide: D'inverno viviamo in tre città diverse e d'estate torniamo a casa dalle mamme. Nel tempo libero ci chiudiamo in uno stanzino e suoniamo.



A proposito del nome. Anche voi traumatizzati da Twin Peaks? Chi di voi era innamorato della cameriera?
Andrea: Io sicuramente. Adoro le ragazze coi pantaloni a vita alta…
Ivan: L'attrice che interpreta Shelly è anche l'unica della serie ad essere invecchiata bene!
Davide: L'ha proposta Ivan, una così bella ragazza che prendeva le botte da quel matto di Leo, poverina. Dovevamo fare qualcosa.

A proposito del vostro ultimo disco. Come nasce la collaborazione con la Stop! Records? Coma mai Brighter ha avuto una gestazione così lunga?
Andrea: StopRecords vede due di noi (io ed Ivan) al suo interno e il lavoro degli SJBMH è stato un po' la cavia con cui questa neonata etichetta ha iniziato a proporsi "sul mercato". La gestazione è stata lunga perché siamo un po' dei cazzoni e abbiamo tirato le cose un po' per le lunghe…
Davide: Evitiamo il pistolotto sul mondo della musica indipendente italiana, sulle etichette ecc. ; abbiamo fatto di necessità virtù ed ecco fuori i dischi di Girless & The Orphan, Versailles, Delay House e il nostro. Ah, la gestazione lunga. Abbiamo perso tempo qua e là, qualche cambio di rotta (i pezzi dovevano essere dieci), qualche "incidente"; però alla fine siamo soddisfatti del prodotto finale.

E il suond? Potenza e freschezza dei migliori eighties. Cosa ascoltate e cosa ha influenzato la vostra musica?
Andrea: Nel mio ipod al momento ci sono nomi come Fine before you came, Distanti, McLusky, Susanne Sundfor… un mese fa c'erano gli A place to bury strangers e i Death from above 1979, mentre fra la collezione di vinili ho in bella mostra Mogwai, Slint, Crash of rhinos e My bloody Valentine… direi che tutto questo mi piace e tutto questo mi influenza.
Ivan: Per il modo di intendere lo strumento “chitarra” direi che mi ha ispirato tantissimo Ira Kaplan degli Yo La Tengo. Al momento mi gasano Cosmetic, I Quartieri, Mary In June, Washed Out, Sun Kil Moon, Be Forest e Susanne Sundfor.
Davide: Penso che le nostre influenze siano abbastanza chiare: Dinosaur Jr, Yo La Tengo, Pavement, My Bloody Valentine, ecc. Poi ascoltiamo veramente di tutto, ci sono così tante cose belle che sono venute fuori in Italia di recente.

Infine una domanda sull'annosa questione di mp3 e internet in generale. Finora avete distribuito la vostra musica gratuitamente. Cosa scaricate e cosa comprate? per voi è giusto comprare un mp3, cioè meri bit? meglio disco fisico? meglio il vinile, la cassetta? o il floppy e la piastra forata?
Andrea: Non ho mai comprato un mp3 e non lo farò mai. La musica dev'essere come un paio di pantaloni: prima li provi e se ti piacciono li compri. Per questo siamo per il download gratuito dei nostri brani. Io colleziono vinili perché secondo me è il supporto più bello in assoluto, di conseguenza di un gruppo che mi piace il disco me lo compro, anche se ho già scaricato l'mp3 (o il wav mi auguro) a gratis da internet.
Davide: Io sono uno scaricatore selvaggio, compro molto poco, anche perchè credo che ormai quello della vendita dei dischi è un aspetto che va scomparendo inesorabilmente nel mondo della musica, almeno di come la intendiamo noi (cioè "indipendente"). Infatti per coerenza abbiamo messo tutto in download gratuito, col cd disponibile per chi lo vuole comprare. Cerco quando posso di sostenere un minimo le band che mi piacciono, andando ai concerti e comprando il merch (quando è bello!).
Ivan: Con tutta la sincerità del mondo, non compro dischi di artisti internazionali dal 2002...ora compro solamente cd di bands “come noi” ai banchetti dei concerti, mi sembra un buon modo per supportare la scena. Se avessi più soldi prenderei vinili di ogni gruppo, anche di Truce Baldazzi. L'mp3 è fondamentale, ma non penso lo comprerei, (tranne quelli di Truce Baldazzi).

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