Il re è nudo!, Losburla ride sotto i baffi, gli dà una pacca
sulla spalla e gli passa in rassegna le smagliature e i foruncoli -
impietosamente.
Roberto Sburlati, i retroscena del microcosmo arrangiato della
fantomatica Scena Indipendente Italiana li conosce a fondo, e il suo
esordio è un meta-disco che riflette amaramente con lucidità sugli
aspetti imbarazzanti e tragicomici della questione. L'immaginario de I Masochisti si popola di esemplari umani che fanno
un po' tenerezza, un po' disgusto e un po' pena sincera, della serie: anziani
genitori obbligati a investire i soldi della liquidazione in album
registrati in cameretta da prole fancazzista sulla trentina con turbe
di protagonismo spinto; giovani entusiasti che si buttano a pesce nel
“mondo della musica” per fare qualcosa di fico/creativo e
finiscono nella rete frustrante del volontariato a rimborso spese
nullo e preparazione zero; e insomma gente che oggettivamente si fa
del male da sé ma che non può farne a meno. Chi non risica non
rosica, dopotutto.
Bel disco, che messa così significa tutto e niente. Potrei dire molto di più, ma la cosa più giusta da fare è cliccare più giù sul player e ascoltarsi questa secchiata d'acqua gelata. Io me la merito, e magari pure voi.
I Masochisti
2013
Libellula Music
Tracklist:
1. L'imbucato
2. Dilettanti (San Salvario Salva)
3. Regionale Al-To
4. Amaro
5. Il mio processo di beatificazione
6. Letteratura
7. Moderno
8. Rossetto
9. Senti questo cane come abbaia
10. I Masochisti
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