giovedì 16 maggio 2013

Le Laite - Tre Lune


Sarà che lassù, nell’Altopiano dell’Asiago, si respira aria buona, e che la musica di questo ragazzo abbia finalmente trovato la propria e definitiva consacrazione, fatto sta che il nuovo lavoro di Paolo Salvagni rappresenti il compimento di un percorso artistico, che ha raggiunto la giusta maturità stilistica per schiudersi. Lasciati alle spalle i subbugli turbolenti dell’adolescenza, Le Laite trae ispirazione da un punto di vista più intimo, che scaturisce direttamente dalla sensibilità personale dell’artista e dalla necessità di creare uno spazio in cui confrontarsi con le proprie fantasie e con le proprie emozioni. L’estate è già un ricordo, il primo album del cantautore vicentino, sarà presentato al pubblico per L'Alveare, un progetto di cooperazione aperto a più artisti, che si occuperà di promuovere anche le future creazioni. In attesa dell'ascolto completo, vi proponiamo l’embed della traccia conclusiva e più emblematica dell’album. Tre Lune è una filastrocca d’amore, con una melodia che ruota sul suono rilassante di una chitarra elettrica e che si sublima in un tenue canovaccio di immagini e parole. Un cantautore che ha il potere di rievocare con tenerezza e malinconia  gli stati d'animo legati all'impossibilità di rimarginare le crepe del trascorrere del tempo, con un'enfasi tutta particolare. Un testo solitamente intenso incentrato sull'uso del verbo lasciare su cui l’autore ha costruito la sua idea di lirica d’amore. C’è qualcosa di particolarmente profondo nella voce di Paolo, che bastano pochi ascolti per rimanerne affascinati. Se siete deboli di cuore, o facilmente sensibili, sappiate che l’emozione è in agguato. E allora, perché continuare a negarsi tutto questo? Ecco a voi!



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