Questo lunedì facciamo una chiaccherata con (gli) Unminutodisilenzio, due singoli freschi che anticipano un album autunnale per il quale già fremo. Ci siamo fatti raccontare da dove vengono, che direzione hanno e altre domande esistenziali di questo tipo.
Il progetto Unminutodisilenzio è piuttosto giovane, come nelle nuove relazioni avete energie ed un'orgia di idee anche contrastanti oppure siete già un meccanismo ben oliato con le idee chiare per il futuro?
Essendo nati da pochi mesi, siamo ancora nella fase orgiastica, che però non è così male. Sono dell'opinione che le cose si olino col tempo. L’olio dei nostri ingranaggi è fatto di tempo, passione, sudore e onestà reciproca. E’ questa una band no? Affaticarsi, litigare ed essere sinceri tra noi, con la giusta cattiveria. E’ porsi un obiettivo comune. E’ sputarsi addosso pur di raggiungerlo.
Negli ultimi mesi sono già uscite due bellissime canzoni, Corridoio e A Luci Rosse, simili ma diverse a modo loro. Pensate che rappresentino al meglio il vostro sound? Il disco avrà un sound peculiare oppure volete sperimentare?
Già ai nostri primi concerti ci è stato detto che la nostra musica ha un qualcosa in più, che in effetti avvertiamo anche noi, ma che non riusciamo a descrivere. Rispetto ai primi pezzi scritti sperimenteremo ancora. Di sicuro in unminutodisilenzio sono riconoscibili tre anime: le prime due sono uscite fuori con Corridoio e A Luci Rosse, la terza si concretizzerà in un altro pezzo che completerà questa prima trilogia e che anticiperà l’uscita dell’album. Dopo i 6 e i 7 minuti dei primi due brani pubblicati, il prossimo durerà meno di 2 minuti.
Come procede la realizzazione del vostro primo disco? Cosa è già definito e cosa no? Avete già idea di quante canzoni sarà composto o che titolo avrà?
Abbiamo una serie di titoli scritti su alcuni block notes o sulle pareti, non siamo stati ancora folgorati da un nome né da una copertina. Verrà fuori tutto all’improvviso. Per ora sono in via di definizione i primi pezzi scritti, che già eseguiamo live. Intanto sappiamo che lavoreremo su alcune altre canzoni da qui all’inverno. Poi sceglieremo tra tutte le migliori. Sicuramente si parlerà di feste di compleanno e d'addio, di pubblicità che passano di moda, di gioventù finite che ogni tanto passano a trovarci, di rimpatriate e di stagioni che non durano mai abbastanza, di amori in corsa e di incidenti con molti morti.
La compilation Viscere è decisamente un'idea interessante, da dove siete partiti nella realizzazione di questo concept sulla genuinità musicale? E parliamo anche dell'altra faccia della medaglia, che male c'è nel sapersi vendere? Dove comincia la brutta china sulla quale secondo voi scivolano le band?
Domandona! Come abbiamo avuto modo più volte di chiarire, non crediamo che la purezza stia nel tenere le canzoni nella nostra cantina. Siamo a favore della comunicazione e della condivisione di ciò che si ha da dire. Crediamo semplicemente nella “visceralità” di un messaggio, intesa come estrema sincerità. Invece, come sappiamo tutti, il sistema promozionale, che oggi invade il panorama musicale, obbliga un musicista a trasformarsi in affarista/intrallazzatore/traffichino. Vorremmo tornare ad una musica fatta di pancia e senza calcoli. Non è sbagliato proporsi e promuoversi, noi siamo i primi a farlo. Ci fanno schifo semplicemente i rapporti di convenienza, il gioco sporco, l’opportunismo, che contaminano l’autenticità di un messaggio artistico, al solo fine di intascare quel poco di notorietà e di incassi in più.
Com'è la vostra esperienza dal punto di vista live? Com'è andata in particolare la presentazione della compilation lo scorso 23 Maggio al club Le Mura con i Mary in June? Quali sono i vostri prossimi concerti?
Non ci lamentiamo per i primi live tenuti in questi mesi. La presentazione di Viscere, ieri alle Mura, è stata una serata spettacolosa. Il locale si è riempito per noi e per i Mary in June. A giudicare dagli applausi e dai consensi ricevuti ieri, possiamo dire che stiamo migliorando concerto dopo concerto. Domenica 26 abbiamo suonato alla Cantinaccia di Giulianello, che ha già ospitato grandi nomi del territorio nazionale, mentre Venerdi 31 invece occuperemo il Passo Carrabile di Velletri, per poi tenere nella prima metà di giugno un concerto – insieme a Presidenti a tempo perso e Koo – finalizzato ad autofinanziare il festival Discover, di cui sentirete sempre più parlare. Che bello sonà!
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