Per tutti voi che, tornati dalle vacanze, vi sentite ancora leggeri e frizzantini, non resta che calarvi nell’elettropop più cupo e sintetico di quest’opera prima di Davide Vettori. Trevigiano, già membro dei You Wrong, ci mostra, da subito, come le nostre vite reali siano sempre più in funzione di quelle virtuali (Personal Computer), ed il leitmotiv di tutto il disco sembra essere l'antagonismo tra umano e artificiale, che si trasforma ben presto in un connubio che, attraverso l'elettronica, crea una nuovo modo di essere cantautore. Davide Vettori passa al setaccio la mediocrità e l'ignavia della nostre vite ("ho scelto di non scegliere niente, di restare a guardare questa vita che passa e va" da Preservo il tiro), i luoghi comuni, i vizi in cui siamo sempre più spesso intrappolati, l'omologazione che non ci porterà ad essere meno soli, e, infatti, come lui stesso ci ricorda "noi non siamo tutti uguali". A fare da comparsata ci sono, inoltre, amici del calibro di Ilenia Volpe e Davide Manzan (Bologna Violenta), seconda voce e violino ne la distrazione, (la prima la ritroviamo di nuovo ne Il Tempo di Cambiare). Visione Cosmetica si avvale della produzione artistica di Captain Mantell, alias Tommaso Mantelli. Un esordio per niente scontato e tra i più interessanti di questo periodo.
Davide Vettori
Visione Cosmetica
2012
Garage Records
Tracklist:
1. Connessioni
2. Personal Computer
3. Causa d’effetto
4. Morire a metà
5. Visione cosmetica
6. Progresso e memoria
7. Il vizio
8. Preservo il tiro
9. La distrazione
10. Il tempo di cambiare
11. Un quinto del potere
12. Tutti uguali
13. s/t
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