Visualizzazione post con etichetta *Musica componibile. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta *Musica componibile. Mostra tutti i post

lunedì 11 giugno 2012

Alessio Lega + Mariposa - Resistenza e amore - 2004

Questo è un album della serie "è uscito anni fa, ma è un peccato mortale non parlarne su TBJ"; da ascoltare con le orecchie spalancate e pulite per bene, e per almeno due ragioni che si possono chiamare per nome, ovvero coi nomi delle entità che lo hanno partorito. 
Prima ragione: Alessio Lega, autore di testi e musiche, è uno che le parole le sa mettere in fila per bene, è di quelli che ti fanno gasare a mille per il fatto di parlare la stessa tua lingua e per il modo in cui sono in grado di ottimizzarne le possibilità in forma di arte. A parte il valore di ciò che è sotteso al disco - sarebbe davvero riduttivo trattarne in questa sede, ergo qui come mai altrove vi esorto a scaricare i brani e ascoltare - Lega non sgarra di una sillaba, e tutto è necessario e giustificato di per sé. Resistenza e amore canta "l'equilibrio del moto perpetuo, la vita che si muove silente, il genio fecondo dell'ingegneria che sconfigge la fretta". Alessio Lega ama scorazzare in bicicletta fra una canzone e l'altra, generoso eppure sobrio, con misura, "senza strepito o fumi che inquinino il mondo", perché "la rivoluzione - compagni - arriverà in bicicletta". Con gli arrangiamenti azzeccatissimi degli splendidi Mariposa (ecco il secondo buon motivo per ascoltare come si deve l'album), qui in modalità frugale-ma-mai-piatto/essenziale-senza-sciatteria/adagio-con-brio.
Un lavoro che ha alle spalle quasi un decennio di vita, ma assolutamente da riscoprire.


Alessio Lega + Mariposa
Resistenza e amore
2004
Trovarobato

Tracklist:
1. Straniero
2. Framm. 1
3. Parigi val bene una mossa
4. Framm. 2
5. Nemmeno per un attimo
6. Resistenza e amore
7. Un'oasi nel deserto
8. Framm. 3
9. Chi?
10. Ode al moto perpetuo
11. Rachel Corrie
12. Framm. 4
13. Vigliacca!
14. Dall'ultima galleria
15. Altrove

Recensione (La Brigata Lolli) ▲ Sito ufficiale
FB ▲  Download

martedì 22 maggio 2012

Mariposa - Suzuki Bazuki EP - 2004

La recente pubblicazione di Semmai Semiplaya è anche un bel pretesto per rispolverare i vecchi lavori che i Mariposa hanno da tempo liberato in free download nell'etere digitale.
Suzuki Bazuki
venne spiegato come ''un EP sulla guerra'', e se i testi dell'ormai dipartito Fiori sono tutt'altro che linearmente espliciti in merito all'argomento, si ode invece un gran cozzare di pioggia contro nuraghi abbandonati a se stessi, su un paesaggio di cupo Medioevo e cortei funebri sotto la luna immobile e menefreghista. Tripudio in chiusura con ''l'impotenza degli stati membri'', la dermatite seborroica e le battaglie - perse? - a colpi di pomate cortisoniche.
Suzuki Bazuki EP uscì nel 2004, l'anno della bandana di Berlusconi, dell'infarto di Bossi, dello Zecchino d'Oro a Il gatto Puzzolone. Masini vinse Sanremo, mentre Ciampi si fratturò la clavicola e Fidel Castro il ginocchio. Gran parte di questi avvenimenti si può fare a meno di ricordarli senza tanti rimpianti; Suzuki Bazuki EP, invece, sarebbe un peccato non (ri)ascoltarselo ogni tanto, perché aldilà della sua immarcescibile - purtroppo - attualità tematica, è un gioiello in miniatura. E a tratti commuove, in senso buono.


Mariposa
Suzuki Bazuki EP
2004
Trovarobato

Tracklist:
1. Servitù coattiva di elettrodotto
2. I bambini collaterali
3. La luna ha molto tempo da buttare
4. Il pappagallo (è maturo il tempo della rivoluzione)



Sito ufficialeFBTWMyspaceDownload

sabato 5 maggio 2012

Mariposa - Semmai Semiplaya - 2012 [Streaming]

Per l'innesto di Serena Altavilla dei Baby Blue, anticipato all'ultimo Premio Tenco, i Mariposa hanno scelto una formula di passaggio ''morbido''; per cui, sebbene Semmai Semiplaya sia il primissimo lavoro pubblicato dopo il congedo di Alessandro Fiori, tuttavia non rappresenta uno spartiacque vero e proprio fra le due ere. Primo: perché non è un disco di pezzi originali ma di rivisitazioni elettroacustiche del passato sonoro del gruppo (più, nientepopodimenoché, una spassosa versione di Whip It dei Devo in italiano), e quindi con le liriche del Fiori di cui sopra. Secondo, perché Serena, in cui mi aggrada vedere la fatina dai capelli turchini che sulla copertina del disco si rinfresca la glottide sorseggiando il colorato cocktail a base di succo di pterodattilo (vedi origamino dell'art-work di Semmai Semiplay), non è un componente storico dei Mariposa ed è una femminuccia: se ci avesse messo la voce un veterano del gruppo, magari avrebbe fatto un po' ''surrogato in prova, mettiamoci una pezza con quello che c'è e vediamo se va'' - pure se pezza di pregio. E invece sarebbe fuorviante e del tutto impreciso ridurre Semmai Semiplaya al rango di lavoretto di transizione, perché da una cosa del genere ci si aspetterebbe sciatteria e indecisione sul da farsi. Al contrario, Serena è più che a suo agio, mentre gli arrangiamenti sono quelli cazzuti e divertenti di sempre - qui più late Sixties che mai.
In attesa di scoprire chi e come metterà testi e voce nei capitoli futuri, godiamoci a piene orecchie i Mariposa versione ''Biancaneve e i sei barbuti''. Buona colazione musicale!



Mariposa
Semmai Semiplaya
2012
Trovarobato

Tracklist:
1. Pterodactyls
2. Tre mosse
3. Pompelmo rosa
4. Frustalo
5. Chambre
6. Specchio
7. Pterodattili


Sito ufficialeFBTW
MyspaceBandcamp

Post più popolari