The Electric Dragon of Venus è il nome che i cosmonauti Russi diedero alle scariche elettriche rilevate sotto le nubi della superficie del pianeta Venere nel corso delle loro missioni con magnifiche sonde spaziali. Da qui il titolo del nuovo album di My Dear Killer, Stefano Santabarbara, che dopo sette anni da Clinical Shyness concede a chi ascolterà un'immersione in sonorità lamentose e cigolanti in cui la locuzione hic et nunc viene a mancare, come se non fosse mai esistita. Dieci tracce dalle quali cola spesso un sentimento ruvido e segreto in cui la dimensione spazio temporale si annulla in divagazioni interstellari di rotte inesplorate. Voci di bambini a volte allegre a volte urlanti, altri versi e rumori sinistri arrivano da qualche parte, se vicini o lontani non è dato saperlo, condensandosi ed amalgamandosi magicamente con i complessi intrecci del suono della chitarra. La voce narrante estenuata racconta storie dallo sfondo bianco e nero, solo in qualche zona potrebbero essere colti colori dalla risoluzione pixelata, tutt'altro che nitida. Ecco qui la fine dell'emissione di percezioni soggettive tanto incerte quanto consapevoli, ossimorico abbandono cosciente, quindi sincero, in un dolore fossile dalle sfumature folk-electro. Come trovare soluzioni a piccole catastrofi già accadute. Qui sotto lo streaming!!! (Aprile 2013)
My Dear Killer
The Electric Dragon of Venus
2013
Boring Machines
Tracklist:
1. The Electric Dragon of Venus - pt. 1
2. Good Night
3. Mild Eyes
4. Due
5. Frozen Lakes
6. Nightime
7. Glass Glow
8. Scent of the Water
9. Magnetic Storm
10. The Electric Dragon of Venus - pt. 2
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