Viviamo sommersi di remix e di mush-up dove milioni di componenti di un passato prossimo e remoto si aggregano. Eppure, non c'è limite alla ricerca, alle novità, no. La buona musica esiste ancora ed esisterà sempre. Questo è il caso di Somewhere, ultimo LP degli Stoop prodotto dalla Youthless Records.
Undici brani densi e cremosi come il miele mille fiori di buona qualità, spingono verso un vorticoso viaggio travolgente da qualche parte. Dalle prime tracce i bit si sentono forte, navicelle spaziali orbitano vicine, sempre più. Dopo I've got time prende corpo un'atmosfera più folk rock che raggiunge l'apoteosi in Hang in There, tutta strumentale. Verso la fine, con Iceberg, si avverte il freddo, il rumore del vento glaciale, sempre più pungente fino a Somewhere che include il mio adorato effetto eco. La fine arriva improvvisa, come spesso accade, e il mio cervello coglie riverberi western, quelli da fine dei conti, ai quali segue la verità, improvvisa, amara e in cui esitare non è concesso. I ragazzi emiliani con questo terzo lavoro addensano tastiere, synth, pedal steel guitar, una tromba e, dulcis in fundo, perfino un mandolino, very italian style. Ebbene, è così che in questo mondo privo d'avanguardie, è possibile spostare, reinventare, ridefinire continuamente, e tutti vissero felici e contenti. Ascoltate!
The Stoop
Somewhere
2012
Youthless Records
Tracklist:
1. Green Dot
2. Poison Like
3. I've got time
4. Antwerp
5. The Seeder
6. The Seed
7. Hang in There
8. Iceberg
9. Somewhere
10. Golden Box
11. Shake and Disaster
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