lunedì 11 ottobre 2010

Brioscine appena sfornate: Alessandro Ferrais

Questa settimana conosciamo Alessandro Ferrais poeta e cantautore veronese. Ammetto che questa ci è sfuggita un pò di mano come lunghezza ma quando uno ha cose da dire non ha senso dare limiti.

Ciao Alessandro raccontaci un pò di te, da dove vieni? Come sei "nato" musicalmente?

Io sono nato "anagraficamente" a  Verona ma spesso mi chiedo da dove io provenga veramente: infatti avverto di appartenere piuttosto ad una mentalità di luogo e di atmosfere interiori "internazionali". In realtà mi sento di esser stato partorito da un "nulla geografico". Per quanto riguarda la musica credo che sia molteplice la natura del mio incontro con essa. Se dovessi sintetizzare su di un quaderno questo aspetto, scriverei come titolo "Istinto" nel foglio destro e "Urgenza" in quello sinistro. La predisposizione e la necessità di escludermi da un'ambiente (familiare, territoriale, sociale) opposto al mio essere mi ha messo in mano prima una penna e quella penna nel tempo si è trasformata in una chitarra. “ Parlare di una cosa significa mancare il bersaglio”  è un'antica frase che utilizzaro' come sinossi per mia opera di poesie intitolata La Posa del Silenzio che credo uscirà a Dicembre. E' quello che provo a tradurre nelle mie canzoni e spero che si sia in parte percepito nell'album "Tutto Copre la Marea", dove non a caso i testi e la voce sono tenuti ad un volume vicino a quello della musica: questo mi è stato fortemente criticato a livello di produzione... Anzi di autoproduzione.

Com'è il panorama musicale nella tua città? Suoni nei locali? Com'è la tua esperienza da questo punto di vista?

Non ne sono particolarmente interessato anche se ci sono gruppi o artisti validi ed anche conosciuti nel panorama indipendente italiano ed estero: gli Home, i Canadians, Ruben ed altri. Non voglio certo negare l'effervescenza musicale della mia città, dire che ci sono pochi locali dove suonare e che spesso cercano le cover band per attrarre piu' pubblico: sono i soliti discorsi. Io ho suonato sia tramite eventi organizzati dalla mia etichetta ma soprattutto da me medesimo in varie città e in diverse situazioni.La mia esperienza è stata positiva in luoghi apparentemente profani di musica mentre peggiori in ambienti "fatti" per la musica. Il mio punto di vista è sicuramente controcorrente: l'aspetto live per un artista non è la cosa primaria per me. Ho conosciuto la musica di un gruppo tramite l'ascolto del cd. Mi sono perso, esaltato, scomparso nella bellezza della loro musica, non delle loro facce o nella loro immagine. Spesso dopo aver visto il concerto pur nella bravura , nell'eleganza dei suoni dal vivo, nell'energia insomma in un'esecuzione tecnico - emotiva perfetta, mi è sembrato di aver perso comunque qualcosa: la magia di una canzone ascoltata su cd non è per me equiparabile al live.

Ascolti musica italiana? Compri dischi? Quali sono gli ultimi tre che hai acquistato?

Si ma non molta. Comunque gli ultimi tre acquisti sono "Anime Salve" di De Andrè, il concerto con la PFM di De Andrè e  gli Exsplosion in the sky. Ho conosciuto veramente la grandezza di De Andrè da poco e nel periodo perfetto perchè ne potessi cogliere lo splendore. Quando la musica ad un certo punto scompare e diventa un silenzio , allora ho trovato l'eccellenza in un'artista. Non mi sento e non ne sono partecipe della scena attuale indipendente italiana,non mi rappresenta sia cio' che è considerato alternativo o mainstream. "Tutto Copre la Marea" è una sorta di inno all'ignoto e un invito ad arrendersi alle folli logiche di controllo delle dinamiche esistenziali: arresa come accoglienza della varietà dei percorsi di vita e quindi anche capacità di addentrarsi nell'inesplorato. Le canzoni rientrano in questa  ottica ma vivono allo stesso tempo di se stesse grazie alla loro versatilità. 
Apprezzo il fatto che un cantautore esprima ed emozioni con una semplice chitarra come sta accadendo da un po' con l'avvento delle Luci della Centrale Elettrica ma dopo un po' risulta noiso e riduttivo. Per la mia musica non andrebbe bene dato il tipo di suono e di approccio istintivo ed anche questo è un'elemento che attualmente mi pone in difficoltà: il dover reimpostare le canzoni in chiave acustica anche se per assurdo sono nate in quel modo. Sto provando varie soluzioni ma non suonero' mai come un menestrello d'autore. Spero in pochi eventi ma che siano unici almeno per me.


















Il tuo stile è molto curato e definito, quali diresti essere le tue "influenze"? C'è qualche artista che segui e stimi particolarmente?

L'attenzione e la cura per dettagli che purtroppo in questo caso di autoproduzione non si esprimono totalmente come vorrei (e ti ringrazio per averlo notato ), derivano da ascolti di gruppi o artisti quali Deus, Cure, Joy Division, Battiato, Yo la tengo, Mum, David Sylvian e tanti altri come la scena turca con gruppi come Orient Exspression, Mercant Dede. Insomma persone che sperimentano anche nella classicità. Ci tengo a precisare che anche Nick Drake è stato un'artista dallo stile molto curato pur utilizzando solo chitarra e voce: quindi non contano i mille suoni a disposizione ma è solo una cosa simile ad una dimensione spirituale. Stimo chi  possiede questa facoltà anche in un gruppi metal o noise o di altri generi ancor piu' pesanti.

Oltre al musicista fai qualcos'altro per vivere?
Io lavoro in uno studio dentistico come addetto alla comunicazione ossia in segreteria. Il lavoro mi occupa fino alle 19.30/ 20.00 e questo anche proprio in questi giorni mi ha costretto a rifiutare degli inviti per showcase o live in zone troppo lontane e che si svolgevano in giorni lavorativi. Per ora non posso permettermi di prendermi le mezze giornate. E' un'aspetto frustrante ma ora accolgo la realtà come si presenta e vivo nell'attimo. Non nego pero' che la mia nuova visione di non sedermi sul passato o guardare il futuro accecante, si porta ancora come compagno - fantasma un periodo prolungato di abuso alcolico e di psicofarmaci. Anche questa è la realtà.

Il tuo l'album è in free download. Ma... Lo vendi anche ai concerti? Farlo scaricare pensi che ti possa aiutare? Che tipo di visibilità pensi che possano dare alla tua musica internet in generale e i blog come il nostro in particolare?

Si. L'album è in freedowload ma anche in vendita in digitale con distribuzione Zimbalam al prezzo di circa 5 euro. Per chi lo volesse acquistare con copertina il prezzo sarebbe praticamente uguale e basterebbbe mandarmi una mail. Ho scelto queste due soluzioni e un prezzo basso non perchè credo che non abbia valore il mio disco ma per essere coerente con il fatto che sia stato autoprodotto e con cio'  non voglio dire che mi è costata meno fatica. Non ho mai venduto ai concerti ma tramite altri canali ...quasi un porta a porta sia di persona che con facebook ed altri canali : in un mese da solo ho venduto quasi 70 cd ma mi sono esaurito... Stop!
Internet mi ha permesso di ricevere ascolti ed apprezzamenti rilevanti all'estero e questo mi ha fatto piacere e sorpreso. Ovvio che la mia poetica si esprime con testi in italiano ma il suono trascende tale identità e solca i confini territoriali senza problemi. Credo che blog fondati su una vera e reale passione siano già per tale motivazione spazi che offrono un beneficio alla musica. Poi se come in questo caso viene offerto come un dono un' ampio raggio d'ascolto e visibilità ad ogni singolo artista senza buttarlo nella mischia alfabetica e di categoria come accade in altri centinaia di siti, allora qui si parla di un servizio di qualità: meglio dire che una cosa non  piace (come è capitato a tutti) e porre l'attenzione su cio' che chi gestisce il blog ritiene degno di nota. Concludo dicendo che per me la qualità di un servizio non si concilia con una strategia per ottenere qualcosa: prima di tutto "la perla piu' rara" è  fare una cosa senza fini o scopi di alcun tipo.....questa è bellezza!

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