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giovedì 16 febbraio 2017

Enrico Bosio - Lucifero [Video]

Lucifero è il primo video estratto da Segaligno. Enrico Bosio lo presenta in esclusiva ai saltatori di colazione ed è una sintesi perfetta dell'allucinazione trafelata e sanguigna che permea l'album. Lucifero è una specie di tragicomica fiaba espressionista che racconta il seme – pigne o spore di funghi che siano – della violenza e del male. Nel profondo di ogni demonio c’è (stato) un angelo disilluso nelle aspettative. Per torto subito, per vanità, per prospettive più o meno distorte? Tutto questo non importa in realtà; al centro c’è un cuore che fa rima con rancore.



Crediti: con Luigi Bosio, Enrico Bosio, Giulia Zerbino e Paolo Nunziante; Caterina Piserà: assistente di produzione; Alessandro Davi: regia e montaggio.

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Enrico Bosio - Segaligno - 2016

Tempo fa mi facevo il pane di segale in casa: una sabbia scura, granulosa, aromatica e capricciosa da idratare costantemente con paziente empatia e masochismo. Era un rito che si sparecchiava via tutto il resto del mondo, una parentesi di soppesamenti elementali, impastamenti a mano nuda e prove del fuoco. Il fine ultimo era questa mattonella fitta fitta, di una bellezza rustica e dal peso specifico di un pugno nello stomaco, fibrosissima e veicolo di profumi erbacei e minerali che vanno oltre la dimensione pane. Come dire? Un’altra galassia.
Enrico Bosio, con la segale e con tutta questa avvincente storia di pseudo lievitazione, ci ha fatto il suo secondo disco, che è uscito lo scorso 9 agosto in occasione del centenario dalla morte di Guido Gozzano. Ora, mi dispiace molto parlare di Segaligno su The Breakfast Jumpers con tanto ritardo. Questo per un sacco di ragioni tutte ottime, fra cui quella che chiameremo, per comodità e criminale pressappochismo, onestà intellettuale di Enrico Bosio, che prosegue con coerenza il discorso avviato con l’esordio musicale in solitaria dell’anno passato. 
Guido Gozzano è stato poeta di istantanee capaci di enormi evocazioni plurisensoriali; era uno che sapeva tirare fuori con una vivacità di versi fuori dal comune una specie di equilibrio magico fra lo stupore più spontaneo e la disillusione profonda. Insomma, cose intense, estreme, aromatiche (nel senso di essenza), cui Enrico Bosio rende omaggio e fa sue in tutta la scarna e contraddittoria luminosa cupezza di Segaligno. Il disco intero lo trovate in fondo a questo post, totalmente in streaming e in modalità download name your price.
Segaligno parte dalle radici di Matrigna Natura e ne insegue fischiettando il palpito schietto e ruvido come un boccone di pane di segale al palato (menzione d’onore per L’ascensore del Castellaccio e il suo apocalittico microcosmo decadentista ispirato a L’ascensore (di Castelletto) di Giorgio Caproni).
Al momento Enrico Bosio è a lavoro sul suo secondo romanzo – dopo l’esordio Zita, edito da Ottolibri – ambientato nella sua Genova e promette di uscire a breve con un nuovo video, Marciapiede, sempre da Segaligno. Dopo la prossima estate è prevista l’uscita del suo terzo lavoro, un album di elettronica casalinga cui sta mettendo mando insieme a Rocco Spigno.



Enrico Bosio
Segaligno
2016

Tracklist:
1. Marciapiede
2. Amore vero
3. In contemporanea
4. Jamboree
5. La falsa primavera
6. Lucifero
7. Le strade distanti
8. L'ascensore del Castellaccio
9. Estate

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mercoledì 14 ottobre 2015

Enrico Bosio - Il gran rifiuto - 2015

Il rifiuto è qualcosa che idealmente ha a che fare con il movimento, è un disegno centrifugo che sposta nello spazio e presuppone un allontanamento conseguente a un punto di vista altro. A monte ci sono la formulazione di un giudizio discorde col dato di fatto e una presa di posizione; a valle sta un atto di volontà.
Ora, non sappiamo quali e quante pippe mentali si sia fatto Enrico Bosio – già En Roco e Bosio - sul titolo del suo primo disco solista; noi immaginiamo vagonate perché la cosa si presta davvero parecchio. E infatti sul comunicato stampa che abbiamo qui aperto sullo schermo mentre si ascoltano i brani e si riflette, il cantautore genovese è molto esplicito, seppur sintetico ed essenziale, sulla centralità dei termini scelti – Il gran rifiuto. Tutto nei testi possiede una densità umorale e percettiva estrema, tutto è strettamente aderente all'hic et nunc e restituito in forma di canzone con conscia nitidezza. E in questo sta il grosso paradosso apparente dell'album, che respinge quel "qui" e quell'"ora" nel momento stesso di analizzarli e sbudellarli, e inzaccherarcisi dentro per bene. Così, Il gran rifiuto è una crisi d'amore e di rabbia cordiale e perenne nei confronti di innaturali convenzioni sociali e relazionali, una specie di infiammazione cronica alle parti intime che rispunta fuori a ogni immancabile ritorno d'attrito. Un vero rimedio proprio non c'è, perché per mantenersi fermi a distanza di sicurezza bisognerebbe forse possedere quella punta di distacco cinico di cui questo disco è pesantemente difettoso.
La vera grossa lacuna dell'album sta però nel fatto che non è disponibile in forma fisica ed esce soltanto sul web - anche in download in modalità name your price. Date un ascolto e converrete con noi che questo è davvero un peccato, e di quelli brutti; ma a un outsider in purezza come Enrico Bosio si perdona volentieri la feconda libertà senza padroni della squisita solitudine in cui opera.


Enrico Bosio
Il gran rifiuto
2015

Tracklist:
1.  Amor proprio
2. Il porco di mare
3. La traccia nella neve
4. La vita che si avvita
5. La chiave del muro
6. Padrone
7. Marenonmeritare
8. L'idiozia fa parte di me
9. A Roma



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