Proprio oggi esce il nuovo album dei Valentina Dorme e per me ogni volta è un viaggio nel tempo in quella loro cristallizzata capacità di descrivere con clinico romanticismo le sconfitte della vita e dell'amore in storie/canzone che sono tutte, pur con la dovuta evoluzione stilistica e personale, collegate da un filo che lega la loro produzione come le perle di una collana. Il totale ripasso è quindi inevitabile e necessario e al disco nuovo ci arrivo passando da quella maledetta Ford accartocciata sulla strada, dalla spigolosa supplica di Entro Aprile, dalle Diana spente nel posacenere, dall'amore a trentanni che si inabissa e poi risale... Infine sono pronto ad immergermi ne La Estinzione Naturale di Tutte le Cose, dodici racconti che consumo in apnea ripetutamente, in ordine e mescolati, cercando un segno di cedimento, una ruga dei loro vent'anni (e più) a fare musica. Ma non trovo altro che nuovi impeccabili classici. Una Giulietta qualsiasi, Monsignor Ligresti, cardinale, Il circo lascia la città (Attaccate poi! Per non farti prendere respiro) sono quelle che non posso smettere di ascoltare. Ecco, ho finito di sbrodolare. Per questa chicca musicale ringraziate il cielo e Lavorarestanca e cliccate play.
Valentina Dorme
La Estinzione Naturale di Tutte le Cose
2015
Lavorarestanca
Tracklist:
1. Mani tagliate
2. Ricordi cagna?
3. Cronaca sportiva minore
4. Una Giulietta qualsiasi
5. Lucidio Sentimenti IV
6. Una burla piccola ma buona
7. Monsignor Ligresti, cardinale
8. Il circo lascia la città
9. Le linee transatlantiche
10. Carrarmati
11. Waterloo
12. Shangai
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