lunedì 18 novembre 2013

Brioscine appena sfornate: Two More Canvases

I protagonisti di Venerdì 11 Ottobre in quel del Controsenso sono quei cinque giovani (scalmanati - con affetto) dei Two More Canvases: Yuri Salihi (voce e chitarra, e lo spirito di Julian Casablancas sempre con lui), Giulio Maria di Salvo (chitarra), Tommaso Carlà (basso), Tommaso Brandini (tastiere) e Alessio Bambi (batteria). La voglia di cantare, suonare, soprattutto divertisti, sul palco e non, c'è, insieme anche a un pizzico di Sindrome di Peter Pan; il tutto misto a tantissimi applausi. Applausi quando ricordo loro che hanno esordito proprio al Controsenso un anno fa circa (precisamente il 20 Ottobre). Applausi all'arrivo di Angelica Gallorini pronta per scattare le foto che vedete tra domande e risposte. Applausi ogni tre per due. Applausi anche per questa intervista!


Come sono nati i Two More Canvases? Vi conoscevate già prima? Suonavate in altri gruppi?
Alessio: Tutto è iniziato dopo un contest a Borgo San Lorenzo, dove abito io, quando ho incontrato il chitarrista, Giulio. Ridendo e scherzando, dicevamo che un giorno ci sarebbe piaciuto suonare insieme: nel momento in cui i due nostri gruppi si sono sciolti abbiamo pensato di provare un po' insieme, chiamando anche l'altro chitarrista/cantante, Juri. Comunque sì, più o meno ci conoscevamo già tutti.

E del nome, invece, che mi dite?Volevamo trovare un nome strano, lungo, bello da leggere, un po' particolare, anche se riconosciamo che non è semplice da capire e pronunciare per chi non conosce l'Inglese.
Yuri (che si è raccomandato più volte affinché lo scrivessi): La traduzione di Two More Canvases è "Due tele in più": questo per noi significa che abbiamo talmente tante cose da dire che una tela è poca, non ci basta, ne vogliamo almeno altre due (perché "Dopo tre diventa illegale").


A cosa vi dedicate, Musica a parte? Studiate, lavorate? (e qui partono le presentazioni come se fossero a un provino)
Tommaso: Io ho diciassette anni, vado all'I.T.I.S. Antonio Meucci di Scandicci e sono al terzo anno ("Sì son bocciato, perché tutti segano in prima").
Giulio: Io sono Giulio Maria ("Più Maria o più Giulio?", chiedono gli altri - Maria è la risposta), ho diciotto anni, sono di Lastra a Signa, e sono bocciato in seconda superiore, non in prima.
Yuri: Ho finito la scuola l'anno scorso, e ora a volte raccolgo le castagne ("Questo scrivilo", mi dice Alessio).
Tommaso (l'altro, il bassista): Ho diciotto anni e anche io frequento l'I.T.I.S. con Tommaso, e son bocciato anche io in prima.
Alessio: Sono al secondo anno del corso di Scienze Politiche a Firenze, ed è un continuo rimandare con gli esami (secondo Juri, Alessio frequenta l'Università solo perché ha paura di ritrovarsi subito catapultato nel mondo dei grandi direttamente dall'adolescenza).

Da quanto sognavate di avere un gruppo?
Così, come il nostro? Da sempre. Alla fine è solo da un anno che suoniamo insieme, e nonostante questo siamo riusciti a tirar su un bell'impero. Siamo veramente contenti, soprattutto per aver fatto quaranta date, trovato un ufficio stampa (Indie Press). Ci siamo divertiti, facendoci anche notare. Per essere solo all'inizio di questo nostro sogno, siamo soddisfatti di quello che abbiamo fatto fino ad ora. Tutto è iniziato aprendo il concerto dei Cut Your Hair, gruppo spagnolo, e come prima volta non c'è male. Siamo cambiati, e questo lo abbiamo avvertito nei giorni dopo il primo EP, quando abbiamo subito ricominciato a scrivere pezzi.


A questo punto c'è una piccola pausa, tra chi deve andare a prendere un'altra bevuta, e chi, invece, di bevute forse ne ha prese già abbastanza da andare a liberarsene in bagno. Ne approfitto per parlare un po' con Marta, la roadie/babysitter che segue da sempre i ragazzi a tutti i loro concerti.

"Io e Yuri siamo migliori amici da una vita, abitiamo anche vicino di casa, nello stesso paese. Siamo sempre stati insieme, condividendo i soliti interessi, in particolare la Musica. Il Mugello, dove appunto abitiamo Juri ed io, è un posto molto ristretto, sia di mentalità che di persone, e non c'è mai niente di interessante da fare. Insieme anche ad Alessio ci siamo spostati un po' più verso Firenze, per cercare di cambiare aria, poi abbiamo fatto gruppo con gli altri ragazzi, ed io sono diventata una specie di "mamma" per loro."

Un impegno per niente indifferente. Pausa finita: ecco che i ragazzi ritornano.

  

Parliamo un po' delle vostre canzoni: come nascono, chi si occupa della parte strumentale, chi dei testi.
I pezzi nascono con Juri che arriva in sala prove e propone quello che gli è venuto in mente, e da lì entriamo in gioco tutti, anche perché in generale gli arrangiamenti li scriviamo tutti insieme.


Domanda quindi per Yuri: di cosa parlano i brani? Hai delle fonti di ispirazione in particolare? Sono sincero e schietto: i miei testi nascono per stare bene con la Musica, e succede tutto in modo molto spontaneo, a parte il testo sentimentalone di Desirée che si può definire "studiato" perché parla specificatamente di una ragazza. Ispirazioni? Julian Casablancas, e me. Una parte di me sono io, l'altra è Julian Casablancas ("Questo scrivilo eh").

How you make me feel è il vostro primo video ufficiale: mi raccontate com'è nato il tutto?Il video è nato grazie alla mente di Mattia Franceschi, un ragazzo di Prato, che ha pensato a tutto, dall'idea in sé per sé a quella di inserire la proiezione di alcune scene di un film francese in bianco e nero.

Di palchi ne avete calcati: qual è stato i concerti che non dimenticherete mai?Sono tre: al primo posto, il Sereno a Milano, al secondo la finale del Marea Festival a Fucecchio, quando abbiamo suonato sullo stesso palco di Elio e le Storie Tese, e abbiamo anche discusso pesantemente tra di noi. Abbiamo quasi toccato il fondo, per poi fortunatamente riprenderci e uscirne più forti di prima. Al terzo posto, il concerto al Rock'n'Roll di Milano. A parte queste tre esperienze, ci siamo divertiti molto anche al Cavern Club di Livorno.


Dove suonerete prossimamente? Progetti per il futuro?Ci saranno grandi novità in arrivo ("Big news"), e cambiamenti. La prossima settimana suoneremo al Tender a Firenze, di seguito ci fermiamo un po'.

Indie PressFBTW
SoundcloudBandcampYouTube

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