I Ground Wave sono Leonardo Pucci, Lorenzo Chirico e Filippo Ciccioli, li avevamo conosciuti qualche mese fa quando vi presentammo il primo "singolo" dal loro nuovo album che finalmente mi accingo a recensire e a consigliarvi nella sua interezza. Se già avevate ascoltato Spaceman e non vi aveva detto niente non so davvero cosa dirvi, probabilmente non vi piace proprio il post-rock come genere e probabilmente siete delle brutte persone. Ecco.
Goodbye Neil è un album per lasciarsi indietro le proprie menate. Per sperimentare forse quella stessa euforia e leggerezza di spirito che più di quarant'anni fa invase Neil Armstrong che nella prima traccia dell'album sentite cantare "Hippity Hoppity, Hippity Hoppity and over the hill..." mentre saltella sulla superfice lunare. Una specie di canto ubriaco di liberazione mentre si è lontano da tutto. Così lontano. Lì vi porterà Goodbye Neil con le sue sette canzoni fatte di irresistibili esplosioni sonore usate come propellente per raggiungere lo spazio. E poi oltre.
Goodbye Neil è un album per lasciarsi indietro le proprie menate. Per sperimentare forse quella stessa euforia e leggerezza di spirito che più di quarant'anni fa invase Neil Armstrong che nella prima traccia dell'album sentite cantare "Hippity Hoppity, Hippity Hoppity and over the hill..." mentre saltella sulla superfice lunare. Una specie di canto ubriaco di liberazione mentre si è lontano da tutto. Così lontano. Lì vi porterà Goodbye Neil con le sue sette canzoni fatte di irresistibili esplosioni sonore usate come propellente per raggiungere lo spazio. E poi oltre.
Ground Wave
Goodbye Neil
2013
Black Vagina Records
Tracklist:
1. One Small Step
2. Spaceman
3. Dreamer
4. Wonder town
5. Don’t panic – Shubidubidubà
6. Orca Slut
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