Quando metti su Bitter Gospels Along The Riverside, ti si sciolgono i muscoli e il mal di testa sparisce. Questa band lombarda torna con un altro disco completamente autoprodotto che a tratti può sembrare malinconico, ma mai banale. Non sono le solite canzoni tristi, chiariamo. C'è un disco vero e proprio, ben scritto, ben suonato, molto ben pensato, con canzoni fatte di stratificazioni singolari e ben misurate. La struggente Red carpenter è un passepartout emozionale che ti conquista da subito. Da lì in poi comincia una passeggiata, perchè questo è un disco che ti prende e ti porta via, in atmosfere bucoliche, paesaggi autunnali, in cui ritroviamo sonorità folk acustiche, molti fiati, cori, trombe, caratterizzati da una cadenza e da una voce solo loro. Un universo sonoro che passa attraverso una sorta di autoscopia, quell'esperienza sensoriale fuori dal corpo, che spesso capita a chi fa musica e assai più spesso a chi affronta un viaggio in solitaria con il proprio strumento. Questi tredici pezzi si son rivelati una bella impresa riuscita davvero a pochi. Un grande passo per i The Please.
The Please
Bitter Gospels Along The Riverside
2012
Tracklist:
1. Faraway
2. The end as a prologue
3. Hunter
4. Red carpenter
5. Healers
6. Hey
7. Glass key
8. Knigfishers
9. Keeper
10. Santa river
11. Back into water
12. So hard
13. Reprise
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