The Lame Shall Enter First è il titolo dell'album dei LAME, progetto dalle origini torinesi nato nell'ormai defunto 2015 e supportato dalla berlinese Alien Snatch! Records. Dieci tracce post-punk, blues, garage, direttamente dall'interno delle viscere inseguono una via di fuga. Chitarre ruvide, urla gracchianti, batteria schizofrenica, si avvicendano alla voce risolutiva, dal potere femmineo dominante e travolgente di Maria Mallol Moya. Ciliegina sulla torta? Qua e là il suono di un'armonica accenna ad un gusto vagamente country, tanto che, indossare degli stivali da cowboy potrebbe risultare quasi appropriato. Perfetti da ascoltare Vis-à-Vis in un locale pieno di fumo e dall'odore di birra stantìo. Sia chiaro, questo particolare non è certo una nota di poco charme, piuttosto una precisazione che dovrebbe evocare un'immagine di genuino sudore del corpo provocato dai ritmi travolgenti. Potrebbe essere interessante sapere che Stefano Isaia suona anche nei Movie Star Junkies, mentre l'illustrazione in copertina è il frutto del lavoro geniale di Tim Kerr. Non resta che ascoltare, ascoltare, ascoltare... Come se non ci fosse domani.
LAME
The Lame Shall Enter First
2015
Alien Snatch! Records
Tracklist:
1. Hail To My Demons
2. Cold Night
3. All Is Lost
4. All The Falling Leaves
5. Down In The Valley
6. This Damn City
7. Oracle
8. Haunt You Like A Owl
9. Road to Nowhere
10. Axel
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