Settembre è il mese dei buoni propositi e questo è un mio buon proposito, anche se probabilmente leggerete ad ottobre. Da tempo rimandavo, ripetendomi che avrei dovuto scrivere su Peplum dei romani Heroin In Tahiti uscito lo scorso maggio con la Yerevan Tapes. Così, ecco l'ultimo album del duo romano appartenente al filone tutto italiano dell'occulto psichedelico (qui potete trovare due parole su Canicola, credo venga considerato un progetto altro). Due brani su due lati, il primo colmo di tensione fredda e marmorea, il secondo più giallo e desertico. I due Heroin si dilettano, per come la vedo io, nella resa in musica di certe loro ossessioni su ambientazioni cinematografiche, come quelle dei film spaghetti western italiani, oppure, quei film su Maciste, quelli che passavano in tv in seconda serata o nei pomeriggi d'estate (nominati dall'industria cinematografica proprio Peplum, che altro non è che il nome della toga indossata dagli antichi romani). Una fascinazione intrisa nel sudore della pelle abbronzata dal sole del deserto, quel sudore che spesso è dettaglio della macchina da presa prima del giudizio finale a mano armata. Molto bello e molto influente nell'ascolto è il video del lato A di Massimiliano Bomba, girato in bianco e nero e con un pallido blu monocromo, vede l'alternarsi d'immagini di sculture e materiali d'archivio appartenenti alla cultura greco romana. Ascoltate fino alla nausea!
Heroin in Tahiti
Peplum
2014
Yerevan Tapes
Tracklist:
1. Peplum
2. Alo
► Sito ufficiale ◄
► Soundcloud ▲ Bandcamp ◄
Nessun commento:
Posta un commento