Se in questo paese non ci si facesse distrarre continuamente da cantautori dal valore artistico discutibile, io non dovrei stare qua a spiegarvi chi è Carlo Barbagallo. Invece devo sempre ricordarvi che è uno dei giovani musicisti più talentuosi che abbiamo in Italia, autore di una miriade di dischi per l'etichetta (gestita da lui stesso) Noja Recordings, chitarrista con Suzanne'Silver, Albanopower, e La Moncada, sperimentatore elettronico con Les Dix-Huit Secondes e nel più recente collettivo torinese CoMET. A Gennaio Barbagallo è venuto fuori con un ep di tre pezzi in free download per la statunitense Subterranean Tide che fa parte della collana Haiku Project.
L'haiku è una forma di poesia breve giapponese, formata da tre versi di rispettivamente cinque, sette e cinque sillabe. Ai musicisti coinvolti nel progetto viene quindi chiesto di comporre tre pezzi di cinque, sette e cinque minuti ispirati alla poesia scelta. Barbagallo si cimenta con un haiku del poeta Konishi Raizan che recita "Alzo il capo e vedo / me coricato / nel freddo". Nei versi il poeta si sveglia e vede il proprio volto riflesso nell'acqua, ma la musica pare descrivere l'attimo immediatamente precedente. La dimensione è infatti onirica, i suggestivi frammenti ambient-noise sembrano accompagnare un incubo. Solo nel terzo pezzo si respira un'atmosfera più rilassata, che può finalmente condurre il poeta al risveglio. L'ep è l'ennesima conferma di come Barbagallo sia capace di spostarsi dal rock più classico alla sperimentazione con una disinvoltura impressionante, cosa che non fa che aumentare l'attesa per i futuri lavori del musicista siracusano.
Carlo Barbagallo
Haiku 10
2014
Subterranean Tide
Tracklist:
1. Waga Neta Wo
2. Kubi Agete Miru
3. Samusa Kana
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