01 di Giovanni Cristino è il meraviglioso complemento sonoro della mostra Non smetti di esistere di Alisia Cruciani, tenutasi lo scorso aprile al Lab 174 di Roma. Ventotto minuti e ventotto secondi che vi accompagnano in un paesaggio interiore (pensato per la mostra ma godibilissimo anche da solo), un lungo momento che mi ha fatto riflettere sul tema della mostra e sulle ingegnose maniere che l'uomo ha storicamente usato per fissare memorie e momenti della sua vita. Ad oggi per conservare un pezzo di memoria, un volto, un paesaggio l'intermediazione tecnica necessaria si è praticamente azzerata, non bisogna saper scolpire, dipingere, litografare, non bisogna studiare sostanze chimiche fotosensibili... basta un click. Vabbè, meglio fermarsi qui, sennò sai che pippone vien fuori?
Giovanni Cristino suona un pianoforte preparato sulla cui esecuzione sono stati sovrapposti i suoni registrati della risacca del mare e di altri rumori ambientali naturali. Il pezzo risultante è stato impoverito da più “ri-registrazioni”, al fine di creare un fondale d’eco che ricordasse la patina imprecisa che avvolge le nostre memorie.
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