sabato 8 marzo 2014

Videodreams - Wet Pain Ep - 2012

Esistono sintonie mentali che oltrepassano ogni forma di limitazione fisica; viaggi psichedelici alimentati da una grande immaginazione e fantasia, pilotati con destrezza da melodie trasognanti e aggraziate. Una mistura di sensazioni benevole che talvolta possono piacevolmente spiazzare. Succede esattamente questo non appena ci si addentra nel favoloso mondo dei Videodreams. Dopo due anni dal primo ep “The World”, i ragazzi ci deliziano con un lavoro dal sound curato e minimale capace di evocare atmosfere d’altri tempi.  Una crocevia tra il folk della west coast e le atmosfere eteree del dream pop, il tutto infarcito da poderosi giochi di synth; il risultato? Pura  grazia melodica che ogni volta si consolida  e rende riconoscibile il peso delle singole canzoni. Wet Pain modula un folk spaziale con le sue venature nostalgiche, tra leggerezze elettriche e improvvise rullate; intrecci vocali si sovrappongono  conferendo linearità al pezzo, che defluisce in un finale lisergico. “We should decide and stop to think about our future/stop thinking about our future”, è un grumo di pensiero che ribadisce l’importanza dello scorrere del tempo e l’impossibilità del suo ritorno, un invito a vivere appieno il presente con le sue complicazioni e gioie, per non rimpiangere di non averlo fatto un giorno. I ritmi sincopati rappresentano la cornice nella quale affonda la libera liricità di “Quicksandness”che con  incedere garbato produce uno stato assolato quasi ipnotico; la delicata presenza del violino accentua l’eleganza donando al brano un’aura di ricercatezza non indifferente, la melodia è aperta, le strofe ammalianti e il tutto scorre in maniera fluente e piacevole;“A real life needs to be engraved by choices” è un verso al contempo veritiero e  straordinariamente bello. “Give your heart time to slow down” interviene a  chiudere un trittico di grande livello; un gioco a incastro di chitarra e tastiere synth-pop su cui la voce carica di enfasi scivola per poi avvolgersi in un lungo delirio esistenziale: “Should I ask my heart to slow down? Or should I just step up my pace?”.  L’ottima capacità di scrittura, l’ inventiva e la cura del suono sono la certezza che si tratti, anche stavolta, di un lavoro di qualità; ciascuno dei brani è un microcosmo a se, nel quale emozioni e stati d’animo fuggono ed evadono assicurando momenti rilassanti e meditabondi. Prendetevi un quarto d’ora di aria e lasciatevi catturare dal fascino di questo lavoro. (Aprile 2012)


Videodreams
Wet Pain
2012
Megaphone Records

Tracklist:
1.Wet Pain
2.Quicksandness
3.Give your heart time to slow down


FBTWBandcamp

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