venerdì 29 novembre 2013

Viscere Vol. 2

Viscere arriva al suo secondo capitolo con una compilation di dodici inediti, dodici canzoni sincere e di pancia che ti faranno venir voglia di tirare pugni nel muro e magari piangere un pochino. Stavolta i protagonisti sono Action Dead Mouse, Albedo, Altro, Chesterpolio, Girless & The Orphan, Havah, L'Amo, Montezuma, Nadàr Solo, Tutte le Cose Inutili, Urali e ovviamente unminutodisilenzio, ideatori di questa meraviglia. Viscere si prospetta, come preannunciato, una serie di compilation all'insegna dell'autoproduzione e autopromozione che dopo Viscere Vol. 1, uscita a Maggio di quest'anno, ha visto anche un tour di concerti in giro per l'italia con i gruppi coinvolti. Il 2 Dicembre la nuova compilation verrà presentata a Le Mura di Roma dai Nadàr Solo. Magari ci andate. E magari vi comprate pure una delle cento copie del digipack realizzato da Stop! Records.


Viscere Vol. 2
Stop! Records

Tracklist:
1. Action Dead Mouse feat. Jacopo Lietti - Watanabe Noboru
2. Chesterpolio - Giuno
3. Albedo - Tra Luci e Tenebre
4. unminutodisilenzio feat. Alessandro Morini - Vivo
5. Tutte Le Cose Inutili - Muro
6. Nadàr Solo - Sveglia all'alba
7. Urali - The City
8. Girless & The Orphan - Open Books
9. Altro - Minuto (Pianoforte)
10. Montezuma - Oregon Tashkent
11. HAVAH - Smetti
12. L'Amo - Antenati


Stop! RecordsBandcamp

Viscere Vol.1

É appena uscita Viscere, la compilation che vuole abbandonare i fronzoli e tornare all'essenziale, alla musica fatta di pancia. Da un'idea de unminutodisilenzio e col patrocinio dalla Stop Records (che ne ha realizzato un'edizione limitata di 200 copie) è stata realizzata una meravigliosa compilation composta di otto canzoni. Protagonisti sono otto artisti che, anche se sparsi geograficamente per l'italia, condividono lo stesso percorso musicale, lontano dai suoi prefabbricati. Il concept di Viscere (vol.1) è stato sposato fin dal principio da Good Morning Finch e Valuna, per poi coinvolgere band di riferimento come Cosmetic, Mary in June, Veivecura, infine si sono aggregati con entusiasmo al progetto anche Architecture of the Universe e Talk to me. Una compilation da fagocitare tutta d'un fiato che potete anche scaricare gratuitamente dal Bandcamp dedicato. Link in fondo.
La compilation verrà presentata il 23 maggio al club Le Mura di Roma con Unminutodisilenzio e Mary in June, non mancate! (Maggio 2013)


Viscere Vol.1
Stop Records

Tracklist:
1. Cosmetic - Forti in tutto
2. Architecture of the Universe – L’attimo in cui tutto sembrava colorarsi
3. Mary in June – Un giorno come tanti
4. Talk to me – Getting old
5. Valuna – Olio su tela
6. unminutodisilenzio – A luci rosse
7. Good Morning Finch – Running away on Undine asteroid
8. Veivecura – Di roccia


Stop RecordsBandcamp

giovedì 28 novembre 2013

Rhò - As You Hope


Rhò progetto musicale del romano Rocco Centrella sbarca nientemeno che su un documentario del National Geographic come colonna sonora del film Killing Kennedy realizzato da Ridley Scott. Quanti paroloni. Già, ma la musica cinematica di Rhò si adatta e contorna perfettamente il film e la sua canzone As You Hope è stata inserita anche in tutte le clip realizzate per la promozione del video. Qui ne potete vedere un estratto. E qui sotto, cortesia del Soundcloud della Faro Records, la traccia completa che è davvero una meraviglia.



Sito ufficiale ▲ TW ▼ Soundcloud ◄

Il Buio - L'oceano Inquieto - 2013 [Streaming]

L'oceano Inquieto è un disco che racconta il vivere e il sopravvivere nell'Italia dei nostri giorni, il sentirsi solo in mezzo a una città formicolante in dieci canzoni abitate da personaggi meschini e vite difficili. Il disco de Il Buio ti sbatte in faccia tutta la pochezza umana in testi taglienti e punk hardcore fornendoti però anche l'antidoto alla rabbia. A tutta quella rabbia. Sempre il solito ma sempre efficace, cantare a squarciagola. 


Il Buio
L'oceano Inquieto
2013
Autunno Dischi / To Lose La Track

Tracklist:
1. Parole alla polvere
2. Marionette
3. Nel vento freddo
4. West
5. Via dalla Realtà, 7
6. Da che parte state
7. Edone': il clochard
8. E' notte qui
9. Naufraghi e viandanti
10. Sam


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mercoledì 27 novembre 2013

Masons - Masons Ep - 2013

Eccovi un quintetto di ventenni veronesi alla conquista delle vostre orecchie con il folk-psych-blues del loro primo Ep che si chiama come loro, Masons. In questo esordio trovate nove tracce per quaranta minuti di reminiscenze musicali egregiamente mescolate tra loro, dai nostri "progressivi" anni settanta al blues d'oltre oceano. Nell'attesa di vederli su un palco e lanciargli banconote e mutande potete scaricare mezzo disco dal loro bandcamp.


Masons
Masons Ep
2013

Tracklist:
1. Intro
2. Lobotomized People
3. Gunpowder
4. Cookin’ On Behind You
5. Born In The Wrong Years
6. I Wanna Kill Your Man
7. Evaporation
8. The Nettle’s Song
9. A Wider Point Of View


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martedì 26 novembre 2013

Colazioni a Sbafo / Maybe Happy

Non molte sono le trasmissioni che esplorano la musica indipendente italiana per cui siamo felici di comunicarvi che abbiamo da poco inaugurato una piccola rubrica, le Colazioni a Sbafo, nella trasmissione di David Drago su Novaradio, la radio dell'Arci di Firenze. Ogni settimana consigliamo al Drago un album in free download e lui ve lo passa il Martedì e il Venerdì dalle 17:00 alle 18:30 nel suo programma L'ora del Dragone, assieme al meglio della musica italiana in circolazione. Questa settimana sui 101.5 FM per l'area metropolitana di Firenze e su 87.8 FM per il Mugello vi trovate i Maybe Happy con il loro nnuovo bellissimo disco, Beat Even, che noi abbiamo recensito qui!


NovaradioL'ora del Dragone ◄
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Gli Anni Luce - Mr. Kiss - 2013

Un lavoro accurato dove non esiste il superfluo però, direi che a volte lo stretto necessario è quel che serve. Mr. Kiss suona bene, dilatato, scandito da battiti regolari. Cinque brani con altrettante differenti atmosfere e titoli divertenti. Gli Anni Luce dividono questo loro viaggio psichedelico durato un'anno e fatto di improvvisazioni in tre brani e due suite da 10 minuti. Tra alienazioni ambient-noise e divagazioni post-rock, realizzano un disco pacato e piacevole.


Gli anni luce
Mr. Kiss
2013
Deambula Records

Tracklist:
1. Scaricatori di Porno
2. Il Ciccione Viaggiatore
3. Bello Anzi Bellissimo
4. Le Reni di Babbo Natale
5. 2323


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Il Garage Ermetico - Costruzioni del nemico [Video]

Il Garage Ermetico torna alla grande con questo primo singolo estratto da Dopodomani, uscito nel 2013 e co-prodotto da Fumaio Rercords e CORPOC (stampato in LP e CD). Il video è realizzato da Alessandro Della Valentina ed è godibilissimo, soprattutto per la vivacità delle chitarre che ben si amalgano con il cantato.



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lunedì 25 novembre 2013

Brioscine appena sfornate: Quasiviri

La sala prove del Controsenso dove ho fatto l'intervista Venerdì 19 Ottobre si è trasformata in una navicella spaziale grazie alla presenza dei Quasiviri, trio composto da Roberto Rizzo al synth, Chet Martino al basso (di ben otto corde) e il Canadese André Arraiz Rivas (che se la cava benissimo con l'Italiano) alla batteria. Una Musica tutta da ascoltare la loro, caratterizzata da suoni galattici, tanto ritmo, immaginazione e interpretazione. Chiacchiere cosmiche (con tanto di anticipazioni) in tre, due, uno... (Foto di Angelica Gallorini)


Due Italiani e un Canadese: come vi siete conosciuti? Cosa vi ha spinto a formare i Quasiviri?
Chet: Ho conosciuto Roberto nel 1999, quando suonava nei R.U.N.I, mentre io nei Pin Pin Sugar, che si sono sciolti nel 2005. Da qui in poi le nostre storie si sono incrociate più volte: abbiamo fatto concerti insieme, e creato, unendo i due gruppi, una bestia, i Pin Pin R.U.N.I., con due batterie, due bassi, due chitarre, due cantanti, un sax, una tastiera. Nel 2005 ho conosciuto André, e all'inizio per me non era altro che "il fidanzato Canadese di una mia amica". Poi ho scoperto che suonava la batteria. E poi anche che in casa aveva dei dischi interessanti. A quel punto ho pensato che non fosse soltanto il fidanzato Canadese di una mia amica (ride); "Approfondiamo la cosa", mi sono detto. Nello stesso periodo (2006) volevo iniziare a fare un gruppo con Roby, un duo in cui lui suonava la batteria, mentre io un basso contemporaneamente ad una tastiera (che suonavo ovviamente con i piedi) da lui modificata. Dopo qualche prova "di ricerca", abbiamo preferito mettere il tutto in stand-by. Nel frattempo, volevo fare un duo anche con André, basso e batteria. Chissà come mai ad un certo punto mi è venuto in mente di metter su un VERO gruppo, di tre persone, con Roby alla tastiera (il suo strumento principale). Conoscendo entrambi sapevo che si sarebbero piaciuti. Li ho "assunti", e fatti conoscere direttamente in sala prove: abbiamo iniziato con dei provini che avevo registrato io e poi fatto loro sentire, ed è stato tutto SUPERsoddisfacente fin dalla prima prova.

E a scegliere questo nome, invece?
Chet: Dopo pochi mesi che avevamo iniziato a suonare insieme ci hanno chiamato a fare un concerto. E non avevamo ancora un nome, che appunto abbiamo dovuto decidere il giorno stesso. Si può dire che sia stata una decisione molto veloce. Volevamo un nome con la lettera Q perché vogliamo essere vicino ai Queen nei negozi di dischi. André: Il nome in Latino vuol dire "Come uomini". Come gruppo è sempre stata presente la ricerca dell'Epico: per l'appunto, nella Bibbia compare "quasi viri" (staccato) proprio durante una scena epica di persone, guerrieri, che scavalcano un muro combattendo. Chet: Tra l'altro, non è che abbiamo aperto la Bibbia e trovato il nome: prima lo abbiamo inventato, poi lo abbiamo cercato, e c'era, esisteva. "Quasi" in Latino vuol dire sia "quasi, un po' meno", ma può anche voler dire "di più". Come uomini, ma non uomini.


La nascita del gruppo ha luogo in quel di Milano (Cernusco sul Naviglio, per essere precisi). Cosa pensate di questa città? Supporta adeguatamente la scena Underground e i gruppi che ne fanno parte?
Roberto: Adesso sta per partire il festival Hai paura del buio?, che è una grandissima stronzata. Milano mi fa schifo, passo la parola a loro (ridendosela).
Chet: Ci si lamenta spesso di Milano, è abbastanza facile e inevitabile, te la tira proprio fuori la lamentela. Io, ad esempio, se non fossi nato a Milano, non ci vivrei mai. È una specie di ricatto che subisco: non mi viene in mente un altro posto in cui stare diverso da Milano, quindi me la becco, anche se ha tutti i suoi difetti. Se chiedi se Milano supporta la scena indipendente, in realtà è il contrario: si tratta della scena indipendente che, a gomitate, si prende degli angoli di Milano, perché i milanesi hanno il difetto di avere un po' i culi pesanti; almeno che una cosa non sia organizzata sotto casa, o che non si tratti dell'evento del mese, tendono a non viversela più di tanto. Sbattendomi un attimino, mi sono reso conto che Milano è piena di piccole cose che succedono tutti i giorni. Ci sono concerti TUTTI i giorni. Se hai il culo pesante vai a vederti solo il concerto che ti interessa un sacco, e chiuso lì. Ho quel briciolo di disprezzo obbligatorio per Milano, anche se in realtà mi rendo conto che, rispetto ad altri posti in Italia, succedono tante cose. Però meno di quanto succedeva negli Anni 90.
Roberto: Sì. Milano ha avuto dei periodi più facili.
Chet: Una cosa che abbiamo notato è che ai concerti ci sono le stesse facce da sempre. C'è pochissimo ricambio generazionale. I giovani stanno andando da qualche altra parte. Dove, non lo so. Una cosa di cui ci siamo accorti è che ce ne sono di più in provincia: se andiamo a suonare a Lodi, o ad Arcore, per esempio, ci sono diciassettenni, e diciottenni. Di certo non dove siamo noi, ai concerti Underground. André: Magari quando c'è un concerto Underground, ma di un gruppo che proviene dagli Stati Uniti a quel punto sì, ci sono anche loro.

Se è dal 2006 che siete attivi, immagino che abbiate alle spalle tante date. Avete un posto del cuore dove tornereste a suonare più volte? Ci sono state sia situazioni piacevoli che non?Non si può dire che siamo stati un gruppo molto attivo: non abbiamo contato tutte le date, ma non sono poi così esageratissimo. Di posti fighi, comunque, ne abbiamo visti tanti, e ci abbiamo pure suonato. A Febbraio uscirà il nuovo disco - UDITE UDITE! - e ci piacerebbe fare la presentazione al Cox18 a Milano, che è fantastico. Tra l'altro, una delle due volte in cui abbiamo suonato insieme come Pin Pin R.U.N.I. è stata proprio qui, ed è stato anche il teatro del periodo dei concerti più fighi di Milano, dal 1999 al 2003, un posto occupato che ha sempre avuto una proposta musicale splendida. Nello stesso periodo c'era il Tunnel che in qualche modo esiste ancora, ma ai tempi aveva una tessera annuale che costava 15 mila lire e facevano concerti tutti i giorni, tranne magari il Lunedì. Cinque o sei concerti alla settimana. E pagavi solo al momento dell'acquisto della tessera. Capitava la volta in cui andavi e il gruppo ti faceva schifo, ma ti bevevi quelle due birre in più, che male non facevano. Capitava anche quella invece che ti permetteva di scoprire realtà musicali della madonna. Ovviamente, oltre tutto questo ci sono state anche delle situazioni spiacevoli, sì, che possiamo definire con un "Grazie lo stesso". L'ospite non deve rompere troppo i coglioni, ma comunque deve essere trattato da ospite. Ci sono delle situazioni in cui non c'è molto rapporto umano con chi ti ha invitato a suonare, e ti trovi un po' in imbarazzo. Non vogliamo essere serviti e riveriti: piuttosto che una situazione tecnica perfetta, impeccabile, preferiamo avere a che fare con persone accoglienti. Sembra buffo dirlo, ma a volte proprio non succede. Una situazione davvero piacevole si è verificata al SOMS, Società Operaia di Mutuo Soccorso, di Corridonia, in provincia di Maserata. Abbiamo suonato durante una specie di aperitivo, intorno alle 21, su un palco alto massimo dieci centimetri. Non si tratta del Live Club della vita, però l'accoglienza è stata meravigliosa: ci ricorderemo sempre quella sera.
Chet: Un esempio di posto che mi piace molto, anche se il gestore dice che facciamo schifo, è il DalVerme a Roma. A Tony non manca mai l'occasione di dire che gli facciamo cagare. Nonostante questo, è sicuro che se abitassi in zona sarei lì tutte le sere.


Qual è il vostro background musicale? Avete ascolti in comune oppure provenite da universi differenti?
Gli universi sono abbastanza "dissonanti": tre insiemi che si sovrappongono giusto un minimo.
André: Io ho suonato Musica Classica per un sacco di tempo, e come strumento il pianoforte. La mia infanzia è stata segnata soprattutto da questo, e magari da ascolti un po' più Prog, insieme al Metal che suonavano i miei cugini. Poi c'è il Jazz, che ho studiato molto e che ha cambiato il mio approccio di suonare. Adesso ascolto solo Hip Hop.
Roberto: Le cose che continuano ad affascinarmi sono legate alla Dance. A me piace tutto quello che mi fa ballare. Dalla Dance Italiana degli Anni 90 alle cose più matte. L'importante è che ci sia ritmo. Chet: Musica Classica direi zero, Jazz qualcosa. Se dobbiamo trovare un genere in comune, quello è la Techno. L'avresti mai detto? Insieme a tanta Elettronica. Ho ascoltato molto Hip Hop, da piccolo rappavo anche.

Scegliete le giuste parole (sostantivi, aggettivi, verbi o avverbi che siano) che descrivono al meglio la vostra Musica.
Chet: Può essere trippa? No eh? No.
André: Però trippa ci stava. Fegato?
Roberto: Bella questa domanda, brava.
Chet (dopo un po'): Imperatore. Però sembra che ce la meniamo.
Li vedo un po' in difficoltà, e alla fine la dico io per loro: EPICITÀ. Anche Roberto ci stava pensando("veramente!"), ma l'ho preceduto. Comunque sì, anche trippa, mi dicono dalla regia.


Avete mai pensato a una possibile collaborazione con qualcuno? E, azzardo pure, a uno split? Nel caso, chi scegliereste?
Roberto: Eh. Io con i Cheer-Accident, gruppo storico di Chicago che esiste da tanti, tanti anni. Li abbiamo visti un mese fa, concerto della madonna. Ci abbiamo anche suonato insieme all'Exfila di Firenze, nel 2009. Vorrei un casino fare uno split con loro, hanno fatto veramente dei bei dischi. Di collaborazioni mi piacerebbe farne una al giorno, anche con qualche musicista DJ, e proporre versioni diverse dei nostri pezzi.
Chet: Parlando di qualcosa realizzabile… No dai, no. Ok sì, lo dico. Roby fa anche da fonico per i Morkobot e abbiamo fatto dei concerti insieme. Non si tratta delle stesse cose, ma secondo me siamo due facce della stessa medaglia. È un accostamento che funziona. Poi ci sono i Garalya, un duo, che hanno fatto un remix di Freak of Nature, il nostro singolo. Abbiamo girato un video, dove ci siamo sia noi che loro, che un regista famoso sta montando. Diamo questa anticipazione, è ufficiale.

Ad ascoltare L'ultima Foresta Pluviale da The Mutant Affair (primo cd del 2009) mi è sembrato veramente di essere in un ambiente del genere, e sono riuscita ad immaginarmi uno scenario possibile: miriadi di insetti svolazzanti, uccelli che riposano, leopardi che vanno a caccia, scimpanzé sugli alberi che osservano il tutto. E l'atmosfera spaziale (caratteristica della vostra Musica) di certo non manca. La mia domanda è: capita anche a voi, durante la composizione/registrazione di uno o più pezzi, di catapultarvi mentalmente nei paesaggi e nelle situazioni dove vi porta la Musica?Beh, se ci dici così abbiamo vinto, senza alcun dubbio. Abbiamo scelto il titolo dopo aver riascoltato il pezzo. Comunque sì, ci capita sempre. Anzi, se non succede è un guaio.
André: Il testo che ho scritto di Freak of Nature è un po' ispirato a un film di Lars von Tier, The Kingdom, che si svolge in un ospedale posseduto dai fatti accaduti sul posto. Mi immaginavo delle creature che Chet ha realizzato poi per il video. Il pezzo, come il testo, è nato durante l'improvvisazione. Chet: Il paesaggio, l'ambientazione si è formata istantaneamente, ed è una cosa che succede praticamente sempre quando improvvisiamo. E durante le prove improvvisiamo tantissimo: registriamo anche tanto di quello che improvvisiamo e dopo del tempo riascoltiamo il tutto per vedere se c'è qualcosa che può diventare un pezzo. Non pensiamo mai all'improvvisazione come un punto di arrivo, però è un modo di ispirarci a noi stessi: conserviamo il suo aspetto urgente per poi darle una forma più composta.
André: Per quanto riguarda Parto Lombardo, per esempio, è un travaglio, nel vero senso della parola: alla fine esce un bambino. Dai primi dolori alla liberazione, viene raccontato tutto. Non è stato pensato così, ma il titolo è uscito fuori per questa sensazione che il pezzo ci ha trasmesso.


Se Freak of the Night, ultimo vostro lavoro, dovesse raccontare una storia, quale sarebbe?
André: Una storia non saprei, non sono molto narrativo, bensì più concettuale. C'è sempre la questione dell'essere come si è veramente, vedere la propria vita e cercare di esserla allo stesso tempo; siamo noi che cerchiamo di suonare una Musica in cui ci immedesimiamo. Ci sentiamo un po' strani, un po', appunto, Freak of Nature. L'Ep racconta dei vari momenti di alienazione di una persona nella vita comune. A Cry in the Night rappresenta un po' la difficoltà di trovarsi nella società, No More Problems si riferisce più allo scavalcare il lato negativo, o accettarlo per farlo diventare il punto di forza. Bad Games incita a trovare nel male, il Bene. Rivoltare una situazione per cercare di andare avanti, cercare di crescere, riuscire a scavalcare gli ostacoli che ognuno di noi può trovare lungo il cammino.

La sua invece, di storia, qual è?Ci abbiamo messo dieci minuti a farlo. È stato registrato con cinque microfoni e una linea, nella nostra sala prove, dove abbiamo anche fatto le riprese per il video. Lo abbiamo suonato, registrato, mixato, masterizzato, abbiamo serigrafato le copertine, fatto la grafica, stampato le magliette. È difficile da realizzare il tutto, ma se viene fuori una bella cosa, ti fa sentire veramente bene. Altrimenti, non è semplice da mandar giù. Se ti impegni, viene il più possibile somigliante a quello che hai in mente: se qualcosa non è perfetta, te ne assumi la responsabilità, e ti ci riconosci di più, perché, appunto, ti somiglia.


Per concludere: sogni nel cassetto e progetti per il futuro.
Abbiamo registrato un album nuovo, che uscirà a Febbraio. E non è il caso di dire altro. Sei la prima a sapere il mese ufficiale! Faremo anche un tour.
André: Essendo Canadese, mi piacerebbe molto portare i Quasiviri in Canada e negli Stati Uniti, spero con il nuovo disco. E spero anche sia un sogno realizzabile.

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domenica 24 novembre 2013

Tone Control Festival, 29 e 30 Novembre @ Fusolab 2.0, Roma

Il Fusolab 2.0 di Roma diventa sempre più ganzo ed è bellissimo seguirne le evoluzioni, in un periodo in cui tutti i locali contraggono la programmazione e tendono a portare sempre i soliti nomi ecco che il laboratorio culturale romano ci piazza un festivalone di musica elettronica. Si chiama Tone Control Festival e la prima edizione si consumerà nell'ultimo weekend di Novembre, in due giornate che vedranno artisti italiani e stranieri di altissimo livello, eccoli: Walls, Sun Glitters, Luminodisco, Larry Gus, Indian Wells e Balearic Gabba Soundsystem. Se non ci andate siete dei cani.


Venerdì 29
Walls, Sun Glitters
Luminodisco

Sabato 30
Larry Gus, Indian Wells
Balearic Gabba Soundsystem

Ingresso giornaliero: 10€
Abbonamento di 2 giorni (Solo per i primi 50): 16€ 

Sito ufficialeEvento FB ◄

Honeybird & the Birdies, 14 Dicembre @ Capanno BlackOut, Prato

Ci portiamo avanti con la programmazione di Dicembre del Capanno BlackOut perché bisogna cominciare a riempire l'agenda e districarsi in un Dicembre ricco di concerti e Christmas Parties. Come sempre tanti ottimi nomi sul palco del locale pratese da Honeybird & the Birdies a Gazebo Penguins, dai Criminal Jokers agli Eterea Post Bong Band. Tenetevi liberi!


Mercoledì 4 Dicembre
Dance with the Bear

Sabato 7 Dicembre
Criminal Jokers

Mercoledì 11 Dicembre
Phinx

Sabato 14 Dicembre
Honeybird & the Birdies

Mercoledì 18 Dicembre
Shed of Noiz

Venerdì 20 Dicembre
Mooval

Sabato 21 Dicembre
Gazebo Penguins

Martedì 24 Dicembre
Capanno BlackOut's
Christmas Party
with Totally Random djset

Sabato 28 Dicembre
Eterea Post Bong Band

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sabato 23 novembre 2013

Altro - Nome


Sparso esce il 7 Dicembre per La Tempesta Dischi ed è una raccolta di pezzi vecchi e nuovi degli Altro, diciotto per l'esattezza. Ne fanno solo 300 copie e ha, come al solito, un meraviglioso packaging/origami che è meglio se lo vedete in questo video qui perché io non mi so spiegare. Mentre qui lo potete pre-ordinare. 
Stasera, 23 novembre, gli Altro sono a Roma al Circolo degli Artisti, il 6 Dicembre li trovate al Tender di Firenze mentre il 7 Dicembre al Centro Sociale Rivolta di Marghera (Ve) per il mega festivalone de La Tempesta al Rivolta.



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En Roco - Prima di Volare Via - 2003 [Streaming]

Un sospiro. Per riassumere questo meraviglioso disco dei genovesi En Roco non dovrebbe servire altro. Il sospiro dolce e soddisfatto del sentirsi a casa, il sospiro amaro di doversene andare, il sospiro salato di quando il porto ti va di traverso mentre azzanni un panino sottoripa. Gli En Roco saranno per me sempre necessariamente legati a doppio filo a quella città, a quella Genova che ti fa sospirare. E son passati dieci anni ormai da quando la beneamata Fosbury Records pubblicò questo gioiello ma le loro canzoni mi fanno male e bene ora come allora. Ognuno dovrebbe avere un album così. Ma se non ce l'avete non cercatelo perchè è come guardare l'acqua che bolle, vedrete che arriva da solo.
"Niente di peggio dell'amore in stazione
prima che i chilometri separino i cuori
quando una carezza al telefono non vale più"


En Roco
Prima di Volare Via
2003
Fosbury Records

Tracklist:
1. Stai sbagliando
2. Please do it again
3. Ci si fermava il cuore
4. Niete di peggio
5. L'odore dei gerani
6. Neve!
7. Satura di me
8. A testa in giù
9. Tutto di te
10. Prima di volare via
11. Canto d'uscita


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venerdì 22 novembre 2013

Mamuthones - More Alien Than Aliens


Uscirà il 30 Novembre per CORPOC e Boring Machines il nuovo mistico Ep di Alessio Gastaldello, ex Jennifer Gentle. Una sola traccia di quindici minuti, una cerimonia druida, un rito pagano. Di More Alien Than Aliens trovate qui sotto alcuni estratti da ascoltare mentre attendiamo fremendo l'ostensione del nuovo 12" dei Mamuthones.



► FB ▼ Soundcloud ◄

Hola la Poyana! - A Tiny Collection of Songs About Problems Relating to the Opposite Sex - 2013 [Streaming]

Dopo un primo Ep di cinque tracce intitolato Lazy Music For Dry Skins il cagliaritano Raffaele Badas, a.k.a Hola la Poyana!, torna con uno scalpitante full-length dal titolo A Tiny Collection of Songs About Problems Relating to the Opposite Sex. Un folk che sa di boschi radi e colline polverose, di serpenti e steccati dove la voce e la chitarra di Badas si affiancano alle percussioni di Simone Sedda e al violoncello di Simone Boi per un sound che riesce rapidamente a rapirti e a cullarti. Dalla dolce malinconia di Giraffe's Neck alla coinvolgente As Time Goes By questo è un disco che racconta le sue storie sia con la voce che con le note. Da ascoltare e ri-ascoltare.


Hola La Poyana!
A Tiny Collection of Songs About Problems Relating to the Opposite Sex
2013
Hopetone records

Tracklist:
1. Don't leave me alone
2. Targets
3. Giraffe's neck
4. Liar
5. Just to say
6. As time goes by
7. There's a big difference between heart and liver
8. I must go
9. The best way to live



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giovedì 21 novembre 2013

Ecole Du Ciel - Heartbeat War Drum - 2013

Chris Difino, Massimiliano Colamussi e Cosimo Savino sono gli Ecole du Ciel, trio barese che avevamo già incontrato in occasione del loro primo Ep uscito nel 2011 per Hysm? e che a metà Ottobre ha pubblicato un secondo ottimo lavoro per la Already Dead Tapes di Chicago. Heartbeat War Drum contiene sei tracce che rivelano tutta la strada compiuta dal gruppo che si sposta su sonorità più post-punk meno urlate ma estremamente coinvolgenti. Il disco è in free download ma i feticisti possono comunque accaparrasi l'oggetto fisico, una bellissima musicassetta, qui. A fine Febbraio V4V Records, Fallo Dischi, Hysm? e Qsdrrilanciano il free download e preparano un'edizione limitata in digipack!



Ecole Du Ciel
Heartbeat War Drum
2013
Already Dead Tapes / V4V Records / Fallo Dischi / Hysm? / Qsdr

Tracklist:
1. Forever Up There
2. From My Farthest Shores
3. Stars Feed On Fire
4. Wheelboat
5. Heart Beat War Drum
6. Dead Leaves (Milk Teeth)

FBBandcamp
► Download ◄

SybiAnn - Cosmic Favela [Video]

I SybiAnn vengono da Forlì e debuttano sulla Shit Music For Shit People di Cagliari con un album tribal-disco davvero ipnotico. Spore, questo il nome del loro esordio, uscirà il 13 Dicembre in vinile, cd e digitale ma nel frattempo c'è il video di Cosmic Favela.



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mercoledì 20 novembre 2013

Neko At Stella - S/t - 2013

Neko at Stella sono Jacopo e Glauco e approdano al primo disco solo ora nonostante il progetto sia in vita dal 2009. Dopo un'accurata ricerca del sound il progetto approda ad un noise-blues che vira senza preavviso verso la psichedelia o verso lo shoegaze. Si trovano insieme suoni vissuti in decenni differenti oppure separati da interi oceani e si mescolano in maniera perfetta creando sonorità familiari eppure uniche. Il loro disco d’esordio Neko At Stella è uscito a fine settembre per Dischi Soviet Studio e lo potete ascoltare tutto qui sotto. Fatelo perché è una mina.



Neko At Stella
S/t
2013
Dischi Soviet Studio

Tracklist:
1. As Luod As Hell
2. Joy
3. Disillusion
4. Now i Know
5. Like Flowers
6. Intermission
7. Drop The Bomb, Exterminate Them All
8. The Flow
9. Psycho Blues
10. Small Place
11. Come Back Blues



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martedì 19 novembre 2013

New Birds No Beards - Esordienti della bassa modenese

Dal math al punk rock, dagli urloni ai sussurri, c'è tutto in questa compilation di sbarbi della provincia di Modena. Per la precisione i cinque potenti gruppi e il meraviglioso progetto solista in questione sono, in ordine di apparizione, AgostofobiaOh! AliceMoodCronautaTopo Ciucciamano e White Rust and Horses e questo six-way split lo hanno realizzato con le loro mani nel pieno spirito DIY. Con la sapiente guida di Upupa Produzioni nelle figure di Paolo Polacchini e Giorgio Borgatti i gruppi stessi si sono occupati della grafica, dei disegni e dell'ufficio stampa e hanno realizzato un piccolo gioiellino. Con la speranza certezza di incontrare di nuovo tutti questi giovani gruppi lungo la strada eccovi lo splittone New Birds No Beards.


New Birds No Beards
2013
Upupa Produzioni

Tracklist:
1. Agostofobia - Se fosse facile
2. Agostofobia - Impiego
3. Oh! Alice - Bad times for ghosts who live downstairs
4. Oh! Alice - Elephants sings backwards
5. Mood - Inclination Hour
6. Mood - 15 minutes
7. Cronauta - Travel
8. Cronauta - They will read it and say it's about abortion
9. Topo Ciucciamano - L'intelligenza di Filippo
10. Topo Ciucciamano - Il giorno del mio compleanno
11. White Rust and Horses - KaoKoa
12. White Rust and Horses - Under the fire line


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Ornaments - Aer [Video]

Nuovo video per gli Ornaments che continuano a promuovere il loro ultimo meraviglioso disco, Pneumologic. Aer è la terza traccia del disco e il clip, realizzato da Shiroppo Film, segue le orme nel deserto di strani soldati in una guerra solitaria e si intrufola nella mente e nel corpo di esseri posseduti. In poche parole è un ottimo connubio di immagini deliranti e musica sperimentale. Per vedervi gli Ornaments dal vivo potete andare il 22 Novembre al Dal Verme di Roma oppure l'8 Dicembre al White Rabbit di Legnago.



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lunedì 18 novembre 2013

Brioscine appena sfornate: Two More Canvases

I protagonisti di Venerdì 11 Ottobre in quel del Controsenso sono quei cinque giovani (scalmanati - con affetto) dei Two More Canvases: Yuri Salihi (voce e chitarra, e lo spirito di Julian Casablancas sempre con lui), Giulio Maria di Salvo (chitarra), Tommaso Carlà (basso), Tommaso Brandini (tastiere) e Alessio Bambi (batteria). La voglia di cantare, suonare, soprattutto divertisti, sul palco e non, c'è, insieme anche a un pizzico di Sindrome di Peter Pan; il tutto misto a tantissimi applausi. Applausi quando ricordo loro che hanno esordito proprio al Controsenso un anno fa circa (precisamente il 20 Ottobre). Applausi all'arrivo di Angelica Gallorini pronta per scattare le foto che vedete tra domande e risposte. Applausi ogni tre per due. Applausi anche per questa intervista!


Come sono nati i Two More Canvases? Vi conoscevate già prima? Suonavate in altri gruppi?
Alessio: Tutto è iniziato dopo un contest a Borgo San Lorenzo, dove abito io, quando ho incontrato il chitarrista, Giulio. Ridendo e scherzando, dicevamo che un giorno ci sarebbe piaciuto suonare insieme: nel momento in cui i due nostri gruppi si sono sciolti abbiamo pensato di provare un po' insieme, chiamando anche l'altro chitarrista/cantante, Juri. Comunque sì, più o meno ci conoscevamo già tutti.

E del nome, invece, che mi dite?Volevamo trovare un nome strano, lungo, bello da leggere, un po' particolare, anche se riconosciamo che non è semplice da capire e pronunciare per chi non conosce l'Inglese.
Yuri (che si è raccomandato più volte affinché lo scrivessi): La traduzione di Two More Canvases è "Due tele in più": questo per noi significa che abbiamo talmente tante cose da dire che una tela è poca, non ci basta, ne vogliamo almeno altre due (perché "Dopo tre diventa illegale").


A cosa vi dedicate, Musica a parte? Studiate, lavorate? (e qui partono le presentazioni come se fossero a un provino)
Tommaso: Io ho diciassette anni, vado all'I.T.I.S. Antonio Meucci di Scandicci e sono al terzo anno ("Sì son bocciato, perché tutti segano in prima").
Giulio: Io sono Giulio Maria ("Più Maria o più Giulio?", chiedono gli altri - Maria è la risposta), ho diciotto anni, sono di Lastra a Signa, e sono bocciato in seconda superiore, non in prima.
Yuri: Ho finito la scuola l'anno scorso, e ora a volte raccolgo le castagne ("Questo scrivilo", mi dice Alessio).
Tommaso (l'altro, il bassista): Ho diciotto anni e anche io frequento l'I.T.I.S. con Tommaso, e son bocciato anche io in prima.
Alessio: Sono al secondo anno del corso di Scienze Politiche a Firenze, ed è un continuo rimandare con gli esami (secondo Juri, Alessio frequenta l'Università solo perché ha paura di ritrovarsi subito catapultato nel mondo dei grandi direttamente dall'adolescenza).

Da quanto sognavate di avere un gruppo?
Così, come il nostro? Da sempre. Alla fine è solo da un anno che suoniamo insieme, e nonostante questo siamo riusciti a tirar su un bell'impero. Siamo veramente contenti, soprattutto per aver fatto quaranta date, trovato un ufficio stampa (Indie Press). Ci siamo divertiti, facendoci anche notare. Per essere solo all'inizio di questo nostro sogno, siamo soddisfatti di quello che abbiamo fatto fino ad ora. Tutto è iniziato aprendo il concerto dei Cut Your Hair, gruppo spagnolo, e come prima volta non c'è male. Siamo cambiati, e questo lo abbiamo avvertito nei giorni dopo il primo EP, quando abbiamo subito ricominciato a scrivere pezzi.


A questo punto c'è una piccola pausa, tra chi deve andare a prendere un'altra bevuta, e chi, invece, di bevute forse ne ha prese già abbastanza da andare a liberarsene in bagno. Ne approfitto per parlare un po' con Marta, la roadie/babysitter che segue da sempre i ragazzi a tutti i loro concerti.

"Io e Yuri siamo migliori amici da una vita, abitiamo anche vicino di casa, nello stesso paese. Siamo sempre stati insieme, condividendo i soliti interessi, in particolare la Musica. Il Mugello, dove appunto abitiamo Juri ed io, è un posto molto ristretto, sia di mentalità che di persone, e non c'è mai niente di interessante da fare. Insieme anche ad Alessio ci siamo spostati un po' più verso Firenze, per cercare di cambiare aria, poi abbiamo fatto gruppo con gli altri ragazzi, ed io sono diventata una specie di "mamma" per loro."

Un impegno per niente indifferente. Pausa finita: ecco che i ragazzi ritornano.

  

Parliamo un po' delle vostre canzoni: come nascono, chi si occupa della parte strumentale, chi dei testi.
I pezzi nascono con Juri che arriva in sala prove e propone quello che gli è venuto in mente, e da lì entriamo in gioco tutti, anche perché in generale gli arrangiamenti li scriviamo tutti insieme.


Domanda quindi per Yuri: di cosa parlano i brani? Hai delle fonti di ispirazione in particolare? Sono sincero e schietto: i miei testi nascono per stare bene con la Musica, e succede tutto in modo molto spontaneo, a parte il testo sentimentalone di Desirée che si può definire "studiato" perché parla specificatamente di una ragazza. Ispirazioni? Julian Casablancas, e me. Una parte di me sono io, l'altra è Julian Casablancas ("Questo scrivilo eh").

How you make me feel è il vostro primo video ufficiale: mi raccontate com'è nato il tutto?Il video è nato grazie alla mente di Mattia Franceschi, un ragazzo di Prato, che ha pensato a tutto, dall'idea in sé per sé a quella di inserire la proiezione di alcune scene di un film francese in bianco e nero.

Di palchi ne avete calcati: qual è stato i concerti che non dimenticherete mai?Sono tre: al primo posto, il Sereno a Milano, al secondo la finale del Marea Festival a Fucecchio, quando abbiamo suonato sullo stesso palco di Elio e le Storie Tese, e abbiamo anche discusso pesantemente tra di noi. Abbiamo quasi toccato il fondo, per poi fortunatamente riprenderci e uscirne più forti di prima. Al terzo posto, il concerto al Rock'n'Roll di Milano. A parte queste tre esperienze, ci siamo divertiti molto anche al Cavern Club di Livorno.


Dove suonerete prossimamente? Progetti per il futuro?Ci saranno grandi novità in arrivo ("Big news"), e cambiamenti. La prossima settimana suoneremo al Tender a Firenze, di seguito ci fermiamo un po'.

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Two More Canvases - Two More Canvases Ep - 2013

I Two More Canvases sono cinque giovanissimi fiorentini che hanno esordito quest'anno con il loro primo Ep omonimo. Nascono nell’Agosto 2012 suonano in giro per la Toscana, partecipano al Rock Contest di Controradio e aprono le date italiane degli spagnoli Cut Your Hair, insomma non stanno fermi un attimo. Dal player qui sotto potete ascoltare il loro coinvolgente garage rock e scaricare il loro primo Ep registrato negli studi El-Sop di Sesto Fiorentino, enjoy!


Two More Canvases
Two More Canvases Ep
2013

Tracklist:
1. I'm Not Dead Yet
2. Unclean Babe
3. Desirée
4. Inner
5. All My Doubts


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domenica 17 novembre 2013

Suntiago + Dondolaluva, 23 Novembre @ Fusolab 2.0, Roma

L'agenda si riempie con un altro appuntamento da non perdere tra le tante iniziative del Fusolab 2.0, si tratta di Rock in Fuso, la rassegna di musica live dedicata agli emergenti e promossa da Oca Nera e Relics/Controsuoni che torna il 23 Novembre con un nuovo appuntamento. Sul palco del Fusolab 2.0 saliranno Sabato prossimo i romani Suntiago e i grossetani Dondolaluva, non ve li perdete!


Rock In Fuso presenta:


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Fast Animals and Slow Kids, 23 Novembre @ Glue Alternative Concept Space, Firenze

Con l'arrivo della stagione autunnale riapre lo spazio alternativo del Glue di Firenze con un'ottima programmazione a cui ci hanno abituato e una bella novità. Da quest'anno la tessera annuale del Glue scende a 10 Euros, che sembrano tanti se vai ad un concerto solo ma che diventano pochissimi se invece ci vai spesso. Quindi l'importante è andarci spesso, chè le robe ganze non mancano.


L'11 Ottobre, per esempio, parte la rassegna cinematografica Cattive compagnie con l'acclamato film del 2002 di Fernando Meirelles, City of God. E poi corsi, esposizioni ed esibizioni teatrali. E ovviamente anche tanta musica! Con Il Pan del Diavolo, Julie's Haircut, Eterea Post Bong Band, Fast Animals and Slow KidsAlì, Ariadineve e Iosonouncane. Che volete di più?


Sabato 9 Novembre
Eterea Post Bong Band

Sabato 23 Novembre
Fast Animals and Slow Kids

Sabato 7 Dicembre
Alì
Ariadineve

Sabato 21 Dicembre
Iosonouncane

Tesseramento ◄

sabato 16 novembre 2013

Three In One Gentleman Suit - The Storm, the Quiet, the Storm


Dieci anni. Non sembra ma sono passati dieci anni da Battlefields in an Autumn Scenario, primo album dei Three in One Gentlemen Suit e l'occasione è più che mai adatta per festeggiare. Dopo quattro album e numerosi tour in giro per l'Italia e l'Europa il trio modenese celebra i traguardi raggiunti con un concerto e tanti amici presso La Tenda a Modena Sabato 23 Novembre. Sul palco assieme alla band si alterneranno membri dei The Death of Anna Karina, Three Second Kiss, Ornaments, Gazebo Penguins e Maybe Happy. E in apertura nientemeno che Bob Corn. Come fate a perdervi un evento così?



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Disquieted By - Lords Of Tagadà - 2012

I Disquieted By sono gente che urla fortissimo, persone matte che aspettano sette anni per fare un disco e signori supremi del tagadà, quelle giostre dove sbocchi sicuro. Se usate le cuffie perdete le orecchie, se usate le orecchie perdete i sensi. Questo è un disco da sentire con lo stomaco. Cd ed Lp nello shop di To Lose La Track e nella distro di Son of Vesta. Link in fondo. (Agosto 2012)


Disquieted By
Lords Of Tagadà
2012
To Lose La Track / Sons of Vesta

Tracklist:
1. Pirates
2. Argentina Mon Amour
3. Join Us Cops
4. Moschops
5. Too Seriously
6. Aquaplanning
7. Protogone
8. Marcetta
9. Ekidna
10. Mamimami Corazon
11. Piero Fear
12. Drug


Recensione (Audio_Lesi) ▼ Download
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venerdì 15 novembre 2013

A Minor Place - Convent Upon Ohře


La canzone è assolutamente meravigliosa ma non so niente di questo progetto, l'ho trovato come quando hai fame e trovi il panettiere per caso. Col naso, forse. Perché Internet è una città straniera con tanti panettieri ma troppe strade. In ogni caso si chiamano A Minor Place e questa è Convent Upon Ohře e la scaricate dal Soundcloud.



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Amycanbe - Buffalos [Video]

Tramite il portale Feedbands (servizio di crowdsourcing che stampa vinili in edizione limitata) ha visto la luce nelle scorse settimane la prima release americana di Mountain Whales. Certo, il disco è del 2011 e noi già abbiamo apprezzato gli Amycanbe in più di una release ma in America ancora non sapevano nulla della dolcissima voce di Francesca. E infatti sono tutti impazziti. Tanto per rinfrescarci la memoria questo è il video di Buffalos.



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giovedì 14 novembre 2013

Appaloosa - Deltoid [Video]

Ipnotico e ossessivo, un fiume di math rock strumentale che esonda dalle casse. Non ci sono dubbi. Sono gli Appaloosa che tornano con il loro quinto disco, Trance44, in uscita il 15 Gennaio 2014 per Black Candy. Qui sotto il video di Deltoid, occhio che se lo metti in loop finisce che stai incollato al computer tutto il giorno pensando siamo passati cinque minuti.



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mercoledì 13 novembre 2013

The Sleeping Tree - Painless - 2013

Perdersi nell'eco dei ricordi è sempre piacevole, soprattutto in un autunno come questo già grigio e gelido. E con il nuovo album di Giulio Frausin è incredibilmente semplice lasciarsi andare, cadere come una foglia rossastra tra le braccia delle dodici meravigliose canzoni di Painless. Questa nuova meraviglia di The Sleeping Tree è uscita il 5 Novembre per La Tempesta International e ve lo potete ascoltare tutto qui sotto. E leggervi i testi sul Bandcamp. Fate attenzione però, checchè ne dica il titolo l'esperienza non sarà indolore. Ma ne vale assolutamente la pena.


The Sleeping Tree
Painless
2013
La Tempesta International

Tracklist:
1. Jah Takes My Soul
2. Heart As A Ghost
3. Going Nowhere
4. Sweets Of Helsinki
5. Little Too Often
6. Southern Hills
7. Sorcerer
8. Ulysses' Disciple
9. Wings
10. His Father
11. Writing Back Home
12. Jah Guide


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ThreeLakes and the Flatland Eagles - The Walk [Video]

The Walk è il primo video ufficiale di quel discone che è War Tales, esordio full-length di ThreeLakes accompagnato in questo nuovo capitolo della sua avventura musicale dalle Flatland Eagles, ovvero Andrea Sologni, Raffaele Marchetti, Lorenzo Cattalani, Marco Chiussi e Paolo Polacchini. Il video è stato realizzato con suggestivi spezzoni storici forniti per l'occasione dalla Cineteca di Bologna ed è di una bellezza struggente.



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martedì 12 novembre 2013

Supernovos - I Love L'Universo - 2013

Isabella Cioccolini, Alessandro Turrini, Gianfranco Prestifilippo e Filippo Batisti sono i Supernovos, quartetto bolognese che mescola la narrativa strumentale del post-rock ad un'elettronica sognante. Cinque bellissime tracce di note vagabonde in un pomeriggio di sole e vento che ti fanno socchiudere gli occhi anche se sei in bici, anche se c'è il rischio di schiantarsi sul bus di fronte che frena inaspettato. I Love L'Universo è il loro primo demo e lo scaricate dal link in fondo. Non è un consiglio è un ordine. Dentro ci trovate anche la musica raccontata in otto bellissimi disegni realizzati da Laura Belli (e potete vedere le altre meraviglie che fa, qui) che ha curato anche l'artwork che vedete qui sotto. Torch Bearing Boy traccia della vita.


Supernovos
I Love L'Universo
2013

Tracklist:
1. Torch Bearing Boy
2. Unspeakble Things
3. Tekson
4. Goddess Visage (Crunchy Mix)
5. Radio Protector (Live at Paniculture)



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lunedì 11 novembre 2013

Brioscine appena sfornate: M+ A

A contrastare il grigiore del secondo lunedì di Novembre ci pensano M+A. Michele Ducci e Alesasandro Degli Angioli rispondono a delle lunghe domande circa il loro percorso, musicale e non, con un'immediatezza che infonde sicurezza. L'essere prolissi non appartiene al loro spirito, eppure il sound  che li contraddistingue è fiorito e con mille sfumature. Piumaggi colorati versus il cielo di novembre. Enjoy!


Ciao ragazzi. Iniziamo dalla fine, avete appena concluso un tour per presentare il vostro ultimo album These Days. Avete girato un bel po', com'è andata?
Molto bene, non ce l’aspettavamo, è stato tutto molto bello.

Adesso siete seguiti da un'etichetta londinese, la Monotreme Records. Si tratta di una scelta ponderata o un'insieme di casualità non del tutto casuali hanno agevolato questa collaborazione?
Lavoriamo con Monotreme da quasi due anni ormai, dall’uscita di Things.Yes nel 2011. E’ stata sia una scelta ponderata che un insieme di casualità.

All'etichetta londinese si aggiungono una serie di interventi. Dal Producer Sound and Mastering Engineer Andrea Suriani, a Foolica società di management e ancora la presenza di Marco Frattini drummer e percussionista. Non siete più solo voi due nelle vostre camere, ma siete voi due che comunicano lontani a cui si aggiungono una serie di collaborazioni. Cosa ha cambiato tutto questo nell'approccio alla creazione?
In realtà è stato così fin dall’inizio. Non siamo mai stati solo noi due. Il primo lavoro che abbiamo fatto, come am -Soundtrack- aveva diverse collaborazioni, amici che venivano a suonare qualcosa eccetera. Diciamo che oltre al fatto tecnico, c’è anche un problema di sopravvivenza: lasciare che altri manipolino quel che scriviamo è l’unico modo per poter ascoltare quel che facciamo come se non fosse nostro, per non rompere del tutto l’illusione che tiene compatta una canzone, che da vicino è solo un insetto, da lontano è una libellula: qualcosa di esterno viene messo all’interno e noi possiamo ascoltare ogni tanto le nostre canzoni.


Si è parlato di ritorno al Pop, personalmente ho percepito piuttosto la vostra capacità di trasformare il noto in mai ascoltato, come se aveste posto una sorta di filtro dai mille colori alla musica che vi "tormenta". Che ne pensate?
Ritorno al pop non lo so, le invenzioni di un’epoca, su un’ epoca, sono spesso bizzarre. Diciamola così: quel che abbiamo sempre cercato di fare è, più o meno, indagare ciò che di ovvio è presupposto da ogni canzone, convinti che in quell’ovvio, in quel noto, ci fosse lo sconosciuto della canzone.

É esatto paragonare in qualche modo il vostro metodo alla scrittura automatica, una sorta di rifiuto della tecnica di favore di un' improvvisazione libera da codici e cliché?
Per quanto riguarda l’approccio ai testi sì, anche se lo sfondo è il jazz, ma sì, c’è anche un po’ di quello. Non volevamo scrivere testi - la parte testuale, presa singolarmente, non era il nucleo fondamentale del progetto - e tutto sommato i testi sono effettivamente lasciati a se stessi, scritti da nessuno. Per quanto riguarda l’approccio alla musica no, invece. Siamo estremamente rigorosi, storici, e legati a tutti i codici e cliché possibili: ce ne facciamo carico. E questo ci piace.

In These Days mi sembra ci sia una sorta di coerenza melodica, oltre che d'atmosfera, che in Things.Yes non era possibile cogliere, non così facilmente. Che ne pensate? Attribuite la coerenza ad una maturità?
Forse sono i pezzi stessi che richiedono coerenza ed incoerenza, a seconda dei casi. Non lo so, è difficile rispondere.

Sono particolarmente interessata alla componente delle voci campionate, al concetto di elettronica sbagliata, ai brani pieni di sampling. Le leggo come intrusioni vicine ad un mondo interiore, tutto di pancia. Registrazioni dalla vostra realtà, voci, rumori, cigolii di porte erano presenti ovunque in Things. Yes., nell'ultimo album tutto ciò è meno presente. C'è una spiegazione?
No. Anche in questi caso erano e sono i pezzi a richiedere determinate cose. Diciamo che in Things.Yes erano modi per rompere e tenere mobile brani che erano già rotti e mobili, si trattava solo di dare loro il vestito che volevano. Ascoltavamo molto Kim Hiorthøy, anche.


Mi soffermo sulla componente grafica che è fondamentale nel vostro lavoro, è come se lo espandesse. Probabilmente il suono senza supporto visivo cartaceo grafico e illustrativo non esisterebbe, sembra vengano concepiti nel medesimo istante. Come avviene la scelta di una specifica identità visuale?
Non lo so, la cosa sonora è complessa, non si ascolta e basta, si vede, anche, ed ha dentro di sé un supporto visivo, a prescindere dalla grafica o da altro. Questa attenzione per l’aspetto grafico è nata spontaneamente (ed inevitabilmente direi, visto che Alessandro è grafico). Non si tratta di dare un’immagine ai suoni, un’immagine che già hanno, si tratta di far incarnare l’immagine dei suoni. Ci piace fare queste cose, come ci piace fare musica.

Riguardo invece un mood, un' atmosfera, i due album partono certamente da un percorso che li lega, allo stesso tempo sembrano quasi opporsi. Dai fiordi della Norvegia, ai cuori rossi quasi tratteggiati in cui su cui cadono gocce di pioggia, disegnati apparentemente dalla mano di un bambino, siete passati a piumaggi coloratissimi di pappagalli carioca o fenicotteri rosa. Dalla neve al sole che scotta. L'Esotismo nell'arte trova il suo apice dopo il Romanticismo, a me sembra per voi sia avvenuta un po' la stessa cosa. Spieghereste in che modo è avvenuto questo cambiamento?
Dico la prima cosa che mi viene in mente dicendo che è un po’ una questione di sguardo e di paesaggio, di pura geografia: dal mediterraneo guardavamo la Norvegia e dalla Norvegia abbiamo guardato il mediterraneo: la musica è la mappa che ci ha fatto orientare. Siamo sprofondati dentro le cose e abbiamo preso determinati colori.

Ultima domanda e poi la smetto. State preparando il live di dicembre? Ci saranno delle novità?
Delle piante, molte piante.

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