mercoledì 27 febbraio 2013

Bron Y Aur: Discografia in free download

I Bron Y Aur sono stati uno dei gruppi più importanti della scena sperimentale italiana. Nati nella seconda metà dei novanta a Milano e lanciati dalla storica label Wallace Records di Mirko Spino i Bron Y Aur sono riusciti a sintetizzare la lezione dei Black Sabbath filtrandola attraverso il kraut rock dei Can e il free jazz di John Coltrane. Una intellettualissima brutalità che nei pochi concerti in giro per la penisola - l'unico limite della band è stata a mio parere la poca attività live - usciva con dirompenza, mostrando muscoli e cervello in lunghe sessioni dall'alto tasso improvvisativo. Provate a chiedere a chi ha potuto assistervi.


Per capire ancora meglio il valore di questa band si potrebbe aggiungere che dal loro scioglimento, avvenuto più o meno ufficialmente nel 2008, sono nate due band incredibili come i Fuzz Orchestra e i Plasma Expander. Della serie "non tutti i mali vengono per nuocere". Per nostra fortuna, tutto il catalogo dei Bron Y Aur è ora disponibile in free download sulla loro pagina Bandcamp, permettendo ai romantici nostalgici come noi o a quelli che non sono riusciti a conoscerli prima, magari per motivi anagrafici, di recuperare questi piccoli capolavori.


Recensione (Sentireascoltare) ▲ Bandcamp

Bestiame - Transumanza Express - 2012 [Streaming]

Qualche giorno fa la pubblicità su un sito recitava pressappoco così: "Vi erano piaciuti i Cani? Abbandonateli in autogrill... Ora è arrivato il Bestiame! E' bastato guardare la divertente copertina di questo Transumanza Express (l'artwork è a cura di Attilio Tomaselli), che fa il verso al ben più famoso Trans-Europe Express dei Kraftwerk e ascoltare poche note (suonate male e cantate anche peggio, se non addirittura urlate) per innamorarmi della loro disperata comunicatività. Il Bestiame è composto da Anale (Batteria, Voce e Tastiere), Enrico (Crudele Cantante Amaro), King Korg (Tastiera, Batteria e Flatulenze) e Pleurito al Basso. Prodotto e registrato da Peppe Schillaci allo Zen Arcade di Catania, Transumanza Express è un disco che riassume tutti i disagi della nostra epoca a suon di testi feroci, sarcastici, scomodi ed irriverenti che ci conducono attraverso il loro nichilismo fino all'inevitabile mattatoio.
Colmi di gioia e di gaudio
Brindiamo al disastro terrestre
Uno, dieci, cento, mille, Chernobyl!
(da Chernobyl)


Bestiame
Transumanza Express
2012
Doremillaro

Tracklist:
1. C'ho I Problemi
2. Nostra Signora Del Letame
3. Piccoli Muccioli
4. Interludio #1
5. Campo Di Sterminio
6. Chernobyl
7. La Mia Ragazza
8. La Peste
9. Mi Piacciono I Bambini
10. Bestiame 11. Interludio #35
12. Mattatoio


Recensione (Ondarock) ▲ FBBandcamp

Amari - Aspettare, Aspetterò [Video]

 Da  K I L O M E T R I
Sito ufficialeFBTW
SoundcloudYouTube

lunedì 25 febbraio 2013

Brioscine appena sfornate: Architecture of the Universe

Altro giro, altra intervista, questa volta in compagnia degli Architecture of the Universe, gruppo post-rock nato a Prato/Firenze nel 2010 composto da Francesco Colapietro, Andrea Guasti, Lorenzo Guazzini e Michelangelo Puglisi. Sono i quattro lati, i quattro angoli, i quattro punti cardinali della struttura atta a creare e produrre suoni inconfondibili. Se il buongiorno si vede dal mattino, la buona settimana si sente dal Lunedì. Buona lettura!


E' uscito a Ottobre dell'anno appena trascorso Il grande freddo, EP che segue quello del vostro debutto, Parallel Void, datato 2011. Siete soddisfatti del risultato ottenuto? Questa scelta musicale è dovuta alla vostra maturazione dal punto di vista strumentale e personale?
Per quanto vediamo Il grande freddo più come un punto di partenza che d'arrivo, ci consideriamo piuttosto soddisfatti di questo lavoro. Le sonorità che lo contraddistinguono sono sicuramente meno cupe rispetto a Parallel Void ma anche più strutturate e ciò è stata sicuramente una diretta conseguenza della nostra maturazione. Mentre lo componevamo noi stessi ci siamo accorti del passo avanti fatto; speriamo che ciò sia arrivato anche all'ascoltatore.

Scegliere il giusto titolo per una canzone è tanto importante quanto difficile. Si usa riprendere una frase, o una parola, molto frequente nel testo, per spiegarne o sintetizzarne il contenuto. Quando il pezzo è strumentale la strategia cambia. Come sono nati questi titoli?
Volevamo dare una “unione interpretativa” alla lettura dei pezzi attraverso i titoli. Più che altro una traccia che indicasse all'ascoltatore un punto di partenza per capire il singolo pezzo all'interno dell'EP. Per questo motivo, dopo aver tracciato delle linee guida, abbiamo steso una breve poesia che racchiudesse, al suo interno, i quattro titoli delle canzoni. Così facendo il nostro intento era quello di trasmettere, con il singolo titolo, il significato della canzone, mentre con l'intera poesia il significato dell'EP.


Come nascono i vostri pezzi? Quali emozioni scatenano in voi la voglia di comporre e suonare?
I nostri pezzi nascono prettamente in sala. Spesso il tutto parte come una “jam session”, qualcuno inizia a suonare e gli altri gli vanno dietro, quando esce fuori qualcosa di buono ce ne accorgiamo subito e il resto viene da sé. Questo nostro modo di comporre ci porta ad andare molto “a sentimento”, influisce tanto il nostro stato d'animo del momento in cui scriviamo. Per questo motivo non ci sono delle precise emozioni che scatenano la nostra voglia di comporre: sarebbero troppe da elencare.


Qual è il vostro background musicale?
Eh, bella domanda. Ognuno di noi ha un background completamente diverso: si parte dal metal, per andare al punk hc, passando dall'emo anni 90 per finire con il più classico punk-rock. Tutta queste differenze però ci aiutano, in fase compositiva, a creare un sound piuttosto personale.

E per finire, una domanda riguardo i vostri live. Il concerto ideale: come, dove, con chi.
Non amiamo i palchi, ci piace suonare per terra: più vicino è il pubblico, più ci carichiamo. Il “dove” è relativo, che sia ai piedi di una montagna o su una spiaggia al tramonto, ciò che conta è con chi... E non c'è miglior compagno di palco di qualunque altra band abbia voglia di farsi qualche birra e risata in compagnia a fine concerto.


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Architecture of the Universe - Il Grande Freddo - 2012

C'è tanta nuova linfa nel post-rock italiano, gruppi fantastici e musicalmente perfetti che però si trovano nel genere più sottovalutato di tutto il nostro panorama nazionale. Nonostante l'Italia sia la patria di Morricone, genio pluripremiato dei generi orchestrali, strumentali e cinematici la musica senza parole estrapolata dal contesto filmico è spesso vista come un cane a tre zampe. L'effetto "quandocominciaacantare" si sparge nel pubblico dei concerti dopo i primi minuti della prima canzone, gente che si volta, l'amico che chiede delucidazioni. La solita storia. 
Per questo è estremamente soddisfacente parlare di un gruppo come gli Architecture of the Universe nella cui musica non si sente nessuna carenza, gli strumenti cantano al posto delle bocche e anche l'orecchio avvelenato da Call me maybe viene rapito a forza per un viaggio a volo d'uccello su verdi paesaggi che la mente da sola non saprebbe immaginare. Dopo un primo Ep dal titolo Parallel Void, uscito ad ottobre dell'anno scorso il quartetto fiorentino sforna Il Grande Freddo, una nuova ottima prova della loro maturità e del loro percorso musicale. Il disco contiene quattro canzoni per ventitré minuti di musica ricca di ispirazione, campionamenti e melodie che delineano soundscapes indimenticabili. Un ascolto non procrastinabile. Molla tutto quel che stai facendo e scaricalo. Link in fondo.


Architecture of the Universe
Il Grande Freddo
2012

Tracklist:
1. Scoprirsi rosso
2. L'attimo in cui sembrava tutto colorarsi
3. Per non sentirti solo anche domani
4. Il grande freddo


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domenica 24 febbraio 2013

Ti Suono Nuovo @ Fusolab 2.0, Roma

Parte il contest di Fusoradio alla ricerca di suoni nuovi e originali. La radio romana vuole dare visibilità alla musica di qualità dando l'opportunità di esibirsi sul palco del Fusolab 2.0 alle quattro band migliori, scelte dalla redazione, per una serata interamente dedicata al contest che si svolgerà in primavera: in questa occasione i gruppi saranno giudicati sia dalla giuria popolare, sia dalla giuria di Fusoradio. Verrà inoltre garantita una vasta visibilità e promozione sul sito di Fusoradio e su tutti i canali comunicativi attraverso live report, interviste, recensioni, brani inseriti nelle nostre rotazioni musicali e spazi dedicati nelle trasmissioni Gli Indiepatici e Lab Uìc.


Per iscriversi a Ti Suono Nuovo è necessario inviare una mail all'indirizzo redazione@fusoradio.net con allegato almeno un brano non registrato alla SIAE. Il termine massimo è il 10 Aprile 2013. Le quattro band finaliste saranno annunciate a fine aprile. Non è necessaria alcune quota di partecipazione.

Regolamento ufficialeFBFusolab 2.0Fusoradio

Pending Lips Contest, 25 Febbraio @ Il Maglio, Sesto Fiorentino (MI)

Comincia la prima fase del contest del Pending Lips Festival! Le diciotto band suoneranno in tre serate. Domani, 25 Febbraio è il turno di Luisenzaltro, Divers on the moon, We Are Waves, Booby Traps, JJ LaMorve e La sindrome della morte improvvisa, l'11 Marzo suoneranno Fabio Siviero, Joliet, Dead Candies, Killer Sound, Vulvatron e One Funk Food mentre il 25 Marzotoccherà a La Corte, Il Rumore della Tregua, We, the Modern Age!, Scarlet Diva, Absolut Red e Eden Cafè
Infine nelle due serate finali dell'8 e del 22 Aprile si sceglierà il vincitore!


Programma delle prima serata del contest:
ore 21.00 Luisenzaltro
ore 21.30 Divers on the moon
ore 22.00 We Are Waves
ore 22.30 Booby Traps
ore 23.00 JJ LaMorve
ore 23.30 La sindrome della morte improvvisa

Evento FB

sabato 23 febbraio 2013

Le Gros Ballon - S/t - 2009 [Streaming]

Album di debutto omonimo per i Le Gros Ballon, in cui appare già che la forza di questo duo è proprio quella di comporre musica rarefatta, sognante, che vi porterà a guardare ogni cosa dall'alto, perchè dalla mongolifiera si possono osservare nuovi paesaggi che durante la normale consuetudine non si riescono a percepire e soprattutto apprezzare. (Marzo 2011)


Le Gros Ballon
S/t
2009
Casa Medusa

Tracklist:
1. Premier Ballon
2. Meglio Non Aspettare La Luna
3. E' Buio Tra Gli Alberi
4. Ecco Cosa Resta Dei Sogni
5. Mentre I Bambini Dormono
6. La Smetti Di Sognarmi?!
7. Scivola
8. Minipimer Assassino
9. Une Petite Chanson, Amour
10. Pioggia Sul Parquet
11. Canzone Per Carillon
12. Il Rumore Della Neve
13. Walking On Tiptoe In The Kitchen
14. Aspetta La Neve Per Non Sembrare In Ritardo
15. BigBangBabyBoom


Recensione (SoundMagazine) ▲ FBTW
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Numero6 - Storia Precaria [Video]

Regia di Stefano Poletti
Da Dio c’è
Soundcloud

venerdì 22 febbraio 2013

Mad - Unrequited - 2013

Dietro al nome Mad si nasconde Maddalena Zavatta, di Rimini, che già aveva collaborato con il progetto Tiny Tide di Mark Zonda per la canzone ed il video Recording Sarah, nell’album Around the world in eighty dates. Il mondo di Mad racchiude un pop etereo e trasognato, che può far venire in mente Kristin Hersh (non a caso i suoi punti di riferimento sono personaggi come Lisa Germano, Ani Difranco, Hope Sandoval e Cat Power). Il piglio è quello della cantautrice classica, con la chitarra acustica in primo piano e la voce che interpreta i propri stati d’animo, in un alternarsi di forza e delicatezza. I pezzi fanno riferimento a diversi momenti malinconici nella vita di Mad, si passa da rimpianti adolescenziali a innamoramenti che durano il tempo di un tramonto estivo. La mia preferita è sicuramente Deeoboyz un brano di accusa all'arrivismo snob dei ragazzi dei ceti sociali delle classi più agiate. L’ultimo pezzo Hot Air Baloon è invece il tributo ad un'amica scomparsa prematuramente, in cui la cantante si immagina i momenti che avrebbe potuto trascorrere assieme a lei. Da ascoltare per compiacervi della malinconia, quando non volete si tramuti in tristezza.


Mad
Unrequited
2013
Kingem Records

Tracklist:
1. Farewell
2. Seaside stranger
3. Joanne
4. Deeoboyz
5. Hot air balloon


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Bachi da Pietra - Fessura [Video]


Da Quintale
RecensioneFBTW

giovedì 21 febbraio 2013

mercoledì 20 febbraio 2013

Visioni di Cody - Gritole - 2012

Ci siamo: stasera il mio sguardo ha incrociato lo streaming online di un album di cui avevo intenzione di parlare già da tempo. È bastato l’intro del primo brano, per far sì che la macchina dei ricordi legati a questo lavoro, inesorabilmente si mettesse in moto. E allora, non perdo altro tempo e proverò a raccontarvi tutto quello che il terzo album del quartetto tosco-romagnolo Visioni di Cody, mi ha trasmesso nel corso di questi mesi.  Prodotto da Sidecar e edito da Brutture Moderne, Gritole è sicuramente un disco che richiede un ascolto impegnativo perché nonostante la musica non suoni mai incomprensibile, rifugge linguaggi banali in balia di un’autentica sintesi di ritmi, voce, e suoni in grado di entusiasmare ascolto dopo ascolto. Fondamentale importanza, nel processo che ha portato alla genesi del disco, lo spostamento reale dei ragazzi, che dopo varie peregrinazioni, tornano nel proprio paese d’origine, si rincontrano e decidono di mettere su un lavoro che potremmo definire singolarmente autoctono. Dieci canzoni saldamente legate al contesto in cui nascono, i cui personaggi e paesaggi diventano elementi da sezionare, filtrare, e osservare per capire al meglio il pop sperimentale del quartetto. La forma vocale di Enrico è eccellente, grintosa e ricca di espressione, mentre la batteria genera una tessitura sonora stimolante sulla scia di un interessante dialogo tra le chitarra e basso. Musica in grado di unire immediatezza e raffinatezza, attraverso soluzioni melodiche che si appropriano di suggestioni familiari, riuscendo a schizzare con bravura, i tratti della propria terra d’origine. È vivo il gusto tutto italiano della stravaganza, dell’estro e lo stile dominante del folk rock nostrano. È passato quasi un anno e Gritole suona sempre meglio. Vale la pena ascoltarlo per mandare a casa questo ultimo mese di fine inverno. Consigliatissimo!


Visioni di Cody
Gritole
2012
Brutture moderne 

Tracklist:
1. Il mare che spacca la terra
2. La piscina del Dottore
3. Dai!
4. U.BA.LE.NA.
5. Claudio
6. Puttana Miseria
7. Il dolore che il cuore non sente
8. Colpi secchi
9. La flemma di Piero
10. Un bel da fare


Recensione (Loud Vision) ▲ FB
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Minnie's - Fiumi [Video]

Da Ortografia
FBSito Ufficiale
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martedì 19 febbraio 2013

Pashmak - You, Me And Everyone We Don't Know


Martin Nicastro, Stefano Fiori, Damon Arabsolgar e Giuliano Pascoe sono i Pashmak, sono di Milano e sono prontissimi a rilasciare il loro secondo Ep, Desquamation. Con piacere vi facciamo ascoltare in lieve anticipo alla data di release ufficiale, programmata per il 25 Febbraio, la canzone dal titolo You, Me And Everyone We Don't Know in cui il gruppo è accompagnato dagli archi di Virginia Sutera, Eleonora Umidon e Arianna Magna. In You, Me And Everyone We Don't Know gli "Strumenti acustici ed elettrici giocano tra di loro: un basso insegue il pizzicato di un violino, chitarra acustica e synth danno luce allo spazio che li circonda,la batteria scandisce il tempo con una piccola marcia."



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Nicolò Carnesi - Ho poca fantasia [Video]

Da GLi eroi non escono il sabato
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lunedì 18 febbraio 2013

Brioscine appena sfornate: Veronica Marchi

Questo lunedì incontriamo Veronica Marchi, talentuosissima cantautrice veronese che nel 2012 ha pubblicato il suo terzo disco, La Guarigione, nove intime e meravigliose canzoni che potete ascoltare in streaming qui. Qui sotto invece cinque domande di un suo fan appassionato che però non sa fare le interviste.

Buongiorno Veronica, benvenuta nel nostro cucinino! Per metterti subito a tuo agio cominciamo con una domanda personale. La tua carriera musicale ha radici profonde nel passato, fin da bambina scrivi, suoni e canti. Ti capita di rileggere i tuoi scritti più antichi? Riconosci un filo rosso, un'immagine della donna che diventerai? E per contro, ritrovi qualcosa della Veronica bambina in quello che scrivi ora?
Rileggere i miei scritti più antichi mi emoziona, mi faccio tenerezza e al  tempo stesso mi spaventa vedere cosa ero capace di scrivere. Però è come se la maggior parte delle cose rimanessero congelate là in quel periodo, fatico a riprendere in mano alcune cose così passate e rimaneggiarle nel presente.
Alcune idee più recenti, magari di una decina di anni fa al massimo sono ancora vicine alla persona che sono oggi, la crescita è necessaria, non è tutto da buttare ma è anche necessario staccarsi dal passato e vedere cosa c'è oltre. Sicuramente qualcosa ritrovo nelle cose che scrivevo, sono sempre riflessiva, sempre attenta ai dettagli, concentrata nel capire il mondo interno e i suoi grovigli, questo sì.


La guarigione è un processo personale e per tutti diverso, quest disco lo hai scritto a guarigione avvenuta o è stato il disco stesso un mezzo per cicatrizzare le ferite? La registrazione in presa diretta ha conferito un'aura ancora più personale alle canzoni, si può considerare un esperimento riuscito e da ripetere?
È in atto una guarigione quando si decide di risolvere le questioni che non ci fanno stare bene, quindi è in itinere per quanto mi riguarda, e sicuramente la musica (e nello specifico scrivere) è guaritrice, è terapeutica, è l'inizio di un percorso, ed è anche il percorso stesso. Ho voluto, poi, fortemente registrare il disco in presa diretta più che altro perché erano anni che mi domandavo come fare a portare su disco le emozioni che riuscivo a percepire dal vivo, e mi sono risposta che questo poteva essere un ottimo modo per provarci! Non sapevo cosa sarebbe successo, avrebbe potuto essere un autentico fallimento e invece è andata bene!



Riconosci ne "La Guarigione" l'influenza particolare di un libro o un disco che hai consumato nel periodo di registrazione?
Prima di entrare in studio ho macinato Bon Iver, Damien Rice, Ray La Montagne, Lisa Hanninghan, Sufjan Stevens…artisti molto acustici e da cui si può imparare la grazia di un arrangiamento, la mancanza totale di superficialità, la sobrietà e l'armonia tra voce e arrangiamento. Ho tentato di avvicinarmi a questi ascolti e farli miei.


Palco e studio sono i due centri di gravità della vita da cantautrice, ti è più naturale scrivere canzoni e cercare la melodia più adatta oppure suonare dal vivo di fronte ad un pubblico?
È una domanda a cui è impossibile rispondere, perché sono due aspetti troppo diversi del mio lavoro. L'uno è la conseguenza dell'altro, se non ci fosse il momento intimo della creazione non esisterebbe incontro con il pubblico. Quello che posso dire è che non potrei mai fare a meno del momento live, adoro comunicare con la musica, è di vitale importanza.



Avere trent'anni vuol dire non sentirsi più chiedere: "Che lavoro vuoi fare da grande?". Hai sempre immaginato un futuro da artista? Come si distinguono la vita privata, gli hobby, la musica e il lavoro quando sembrano una cosa unica?
Mi sono sempre immaginata nella musica, fin da piccola fantasticavo sul mio futuro da cantante famosa. Ho attraversato momenti di crisi, più o meno difficili, ho sempre preso molto sul serio il mio lavoro, lo considero tale da sempre, anche quando i soldi non ci sono e bisogna inventarsi qualcosa di nuovo ogni giorno. Dividere la mia vita privata dalla musica è arduo, perché coincidono spesso. Non posso lamentarmi, artigiani ed artisti hanno la fortuna come me di vivere ogni giorno di ciò che amano, sono una privilegiata, sotto ogni aspetto.

Veronica Marchi - La Guarigione - 2012 [Streaming]

Avete presente quei dischi che ti folgorano fin dalla prima nota? La guarigione è uno di quei dischi. Per me. Tutto in acustico: chitarra, violino, piano e percussioni, tutti gli ingredienti mescolati alla perfezione. Veronica Marchi ha il dono di scrivere i testi come se ti parlasse direttamente, come se le canzoni le avesse scritte per lei e per te, come se foste stati assieme anni e condiviso tutto e questo fosse il canto sulle macerie di qualcosa perduto per sempre. La guarigione è un disco per ricominciare. Intimo e dolcissimo. Imperdibile.


Veronica Marchi
La Guarigione
2012
Cabezon Records

Tracklist:
1. Passanti Distratti
2. Così Come Mi Vedi
3. La Guarigione
4. Tempo
5. Acqua
6. Solo Un Incubo
7. La Simbiosi Ha Il Passo Di Un Gatto
8. Piedi Nudi
9. La Passeggiata



Recensione (Non Siamo Di Qui) ▲ Sito UfficialeBlog

domenica 17 febbraio 2013

Architecture Of The Universe + Pashmak, 22 Febbraio @ Circolo Arci Agorà, Cusano Milanino (MI)

Continuano le serate di ottima musica organizzate al Circolo Arci Agorà di Cusano Milanino (MI), il prossimo venerdì 22 Febbraio ci sono i mitici Achitecture of the Universe e i Pashmak e per chi si volesse fare un'overdose di post-rock il girono successivo c'è l'instrumental night al Circolo Arci Malabrocca di Pioltello (MI) con i meravigliosi genovesi Dresda e i sopracitati Achitecture of the Universe. Serate bomba.


Achitecture of the Universe
Pashmak



Sadside Project, 26 Febbraio @ Glue Alternative Concept Space, Firenze

Mentre ci prepariamo a gustare gli ultimi eventi di Febbraio ecco già alcune anticipazioni delle serate musicali del  Glue Alternative Concept Space a Firenze. A Marzo ci aspettano nientemento che Herself, Marigold, Rio Mezzanino e The Half of Mary. Scaldate i motori e ricordatevi che si entra gratis previa sottoscrizione della tessera annuale, valida dal momento della sottoscrizione al 31 Agosto.


Martedì 26
live painting di Nicola Formosa

Venerdì 8
Femina Ridens

Venerdì 15

Venerdì 22
Stiv Cantarelli and The Silent Strangers

(Se non sei ancora tesserato ricorda di compilare il modulo per il 
tesseramento entro 24 ore prima dell'evento a questo link.)

FBGlue Alternative Concept Space

Pending Lips Contest @ Il Maglio, Sesto San Giovanni (MI)

Giungono oggi al termine le iscrizioni per il contest del Pending Lips Festival che, nella cornice del Maglio, ospiterà le serate della fase contest (25 febbraio, 11 marzo e 25 marzo), in cui si daranno battaglia i migliori progetti musicali emergenti con lo scopo di ottenere l’accesso alle due serate finali (8 e 22 aprile), la possibilità di registrare gratuitamente un pezzo presso HM Studios di Cornaredo a Milano e di mettersi in mostra, all’interno della prestigiosa cornice del Carroponte, al fianco di alcuni artisti di spessore, già affermatisi all’interno della scena indipendente italiana. 
Inoltre tante le iniziative dei media partners: Paper Street ad esempio farà suonare una band al Ribaldo ad Alessandria, Indie-Roccia si occuperà dei live report, Folletto Unplugged premierà un artista con uno dei loro bellissimi video e qui su The Breakfast Jumpers ospiteremo la compilation con i migliori gruppi partecipanti al contest che verrà poi sponsorizzata anche dal buon Luigi nella sua trasmissione Gli Indiepatici su Fusoradio!


Programma delle serate:
25 Febbraio – 1° serata di contest
11 Marzo – 2° serata di contest
25 Marzo – 3° serata di contest 
-
8 Aprile – 1° finale
22 Aprile – 2° finale

Evento FB

sabato 16 febbraio 2013

A Cold Dead Body - Promo - 2009

Primo lavoro degli A Cold Dead Body, gruppo di Udine che miscela sapientemente post-rock e post-core per un risultato non inedito ma di certo coinvolgente. Tre tracce che vi faranno venire la bava alla bocca, bramando di sentire il resto vi fionderete al live più vicino. Enjoy! (Aprile 2011)


A Cold Dead Body
Promo
2009

Tracklist:
1. Collapse
2. The Chosen Ones
3. Divinity Pt.1

Recensione (TheSirensSound) ▼ FBMyspace
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Indian Wells - Wimbledon 1980 [Video]

Da Night Drops
Recensione FBTW
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venerdì 15 febbraio 2013

Hot Fetish Divas - Psycho


La data è fissata, il 1 Marzo gli Hot Fetish Divas rilasceranno il loro primo full lenght. Polmoni e stomaco cominciano già a pogare. Dopo l'Ep Songs for a Trip pubblicato a Novembre il terrzetto ebolitano prepara il terreno per Natural Inclination for Pussy con un singolo travolgente e psicotico. Psycho. Una canzone che non ha nessun rispetto per i vostri timpani. Se questi sono i presupposti Natural Inclination for Pussy promette di essere un disco da ballare urlando quindi segnatevi la data. Loro sono gli Hot Fetish Divas e San Valentino ce lo suca.



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Stead - Rough - 2012 [Streaming]

L'intimo e gentile songwriting di Stead, siciliano di Londra, l'ho scoperto per caso o per fortuna. Dopo un concerto di Veivecura, in una Pisa meno scura di adesso, scoprendo che i due sarebbero stati impegnati in un fittissimo tour europeo, venti date concentrate nei trenta giorni di Novembre. Solo loro due, Davide Iacono al piano e Stefano Antonici D'Agostino alla chitarra, la mia mente già viaggiava con loro. Internet fece il resto. Rough esce nel 2012 ma è esperienza degli anni precedenti, gli anni che portano Stefano in giro per il mondo fino a stanziarsi a Londra abbandonando una casa dopo l'altra solo per trovarne una in queste canzoni. L'album è frutto di un lungo percorso che ha visto tante colalborazioni tra cui il già citato Veivecura, Cesare Basile, Giuliano Dottori, Roberta Cartisano, Francesco Saverio Gliozzi dei Sursum Corda ed è stato prodotto in collaborazione con lo stesso Basile.


Stead
Rough
2012

Tracklist:
1. Colors
2. Another Me
3. Flaming Red Horizon
4. Wheeler Dealer
5. Instead
6. Repetitive
7. Twenty-nine Times
8. Giuggiulena



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Hola la Poyana! - Demons in my eyes [Video]

Da  Lazy music for dry skins
Recensione  ▲ FB ▼ 
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giovedì 14 febbraio 2013

Zona MC - Odissea di Ulisse pensionato di Bellaria


Ulisse è un personaggio mitologico che ha attraversato pericoli e difficoltà per oltre vent'anni prima di tornare alla sua isola Itaca. Questo perché ha fatto incazzare il Dio del Mare e si sa che certa gente è proprio permalosa. 
Ulisse è anche un pensionato della provincia romagnola con l'Alzheimer (il moderno oblio dei Lotofagi) che allo stesso modo del suo omonimo affronta mille pericoli per cercare di tornare neanche lui sa dove. Ma il corso degli eventi vuole che Ulisse si ritrovi inerte dentro un ospedale a finire il resto dei suoi giorni. Suo figlio fa passare questo trattamento per amore, ma dentro di sé Ulisse non può non pensare a un dio come quello del mare che lo ha osteggiato e preso in giro per tutta la sua vita.
Zona MC, invece, è un rapper italiano. Forse il miglior rapper italiano. Sicuramente il rapper più amato da chi non ama il rap. Da diversi anni, oltre ad esibire in giro per l'Italia delle doti sopraffine nel freestyle, Zona MC sforna senza sosta un disco più bello dell'altro, unendo breakbeat e filosofia, sarcasmo e retorica, piadina romagnola e resistenza intellettuale.
Il 18 Febbraio esce per le etichette Trovarobato Netlabel, Corpoc e Rxstnz e per l'ufficio stampa Sfera Cubica la sua nuova fatica in studio Scrivere con il sangue, alla quale hanno collaborato Rico Gamondi degli Uochi Toki, Luigi Funcis di Eterea PostBong Band e Gigs dei Dawn Under Eclipse. Nel brano in anteprima Odissea di Ulisse Pensionato di Bellaria, Zona MC veste i panni di un Omero moderno e disilluso, pieno di compassione ed empatia per chi non ha più le facoltà ne le forze per decidere di sé stesso. Una perla anche per chi non ama il rap o chi non ha ancora scoperto di amarlo.



Sito UfficialeFB

OxfordFuckingSquirrels - For Strange Norway - 2012

OxfordFuckingSquirrels è il progetto musicale del tarantino Danilo Vona, incontrato per caso su bandcamp, soprattutto grazie alla mistica copertina. Sarà il meteo che in questi giorni è particolarmente sinistro, sarà che rileggendo The Hound of the Baskervilles tutto sembra prendere le cupe tinte della brughiera nell'ora successiva al tramonto eppure piccoli brividi corrono lungo la schiena all'acolto di For Strange Norway, non il disco più recente ma di certo quello che più mi ha colpito, un disco di elettronica... nera. Ma lasciate perdere la mia anima suggestionata, For Strange Norway è un ottimo disco, otto tracce che seguono un percorso personale e che denotano grande stile e capacità. Da non perdere. (Certo però non passeggerei in un bosco bendato sulle note di Passive Microcontact for Northern Blues...)


OxfordFuckingSquirrels
For Strange Norway
2012

Tracklist:
1. Passive Microcontact for Northern Blues
2. Caribou Street
3. Kommer
4. Imagine The Cold Tree
5. Road For Folkish Hearts
6. Frukt for Moro
7. I define My Oslo
8. Save >Only Important <Things


SoundcloudBandcamp

Culture Wars - Disappointment [Video]

Da Poptimism  
Recensione FB ► Youtube 

mercoledì 13 febbraio 2013

North - Differences - 2012

Cammino per strada con in bocca il sapore del mattino, gli occhi socchiusi e la mente nel mondo dei sogni. La brezza che giunge dal mare ha un sapore decisamente primaverile sebbene  faccia ancora molto freddo. Un scenario ricco di contrasti inestricabili al punto da non riuscire più a scorgerne le differenze. Le canzoni che scorrono in sottofondo sembrano essere in sintonia con il panorama circostante. Niente oggi suona meglio del nuovo Ep del quartetto marchigiano North, che dopo aver catturato l’attenzione con Around The Pier, torna a deliziarci i padiglioni auricolari con Differences. Un lavoro più maturo e complesso che segna un ulteriore passo in avanti  verso la definizione della propria identità musicale. Il tema che dà il titolo al disco si insinua con morbidezza nei versi dei brani, veicoli perfetti per concretizzare percorsi melodici affascinanti e di grande immediatezza. La voce di Pierfrancesco gira a meraviglia sul pulsare continuo delle basi ritmiche, viaggiando fianco a fianco con una totale compattezza d’assieme. È quasi impossibile resistere alla magia dei brani, che si sviluppa tramite oasi di vivaci situazioni ritmico timbriche e che riportano alla mente sensazioni e profumi familiari. Le coloratissime spinte della batteria interloquiscono con gli accattivanti riff di chitarra, con gusto e pregevole dinamicità, restando pur sempre su un piano di indiscutibile leggerezza; il basso di Andrea picchietta in un esperanto di suoni coesi e lineari, che arricchisce l’intelaiatura sonora complessiva. Sette brani che passano in rassegna tutti i variegati aspetti della personalità della band con melodie che, rispetto al passato, si arricchiscono di sfumature più sporche e grunge. Il passare del tempo sembra aver accentuato la componente nostalgica, spesso immersa in storie intimiste, ricche di suggestioni  di sconfinata dolcezza. Non c’è motivo di opporre resistenza ad un lavoro che sprigiona così tanta energia e positività; d’altronde la bravura dei ragazzi è indiscutibile, e lo dimostra ancora una volta, la capacità di dare vita a canzoni in grado di essere ascoltate centinaia di volte senza mai stancarsi. Il risultato finale è sorprendente e a me non resta da fare altro che consigliarvelo fortemente.

North
Differences
2012

Tracklist:

1. New Life
2. Differences 
3. Waste Your Time 
4. A Song For Your Boyfriend 
5. No Way Out 
6. Free As You 
7. Another Garbage


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Takoma - Playground [Video]

Da  The good boy sessions
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martedì 12 febbraio 2013

Plasma Expander - Cube


Un mantra ipnotico, tredici minuti di tensione elettrica costante. L'esplosione del krautico motorik introdotto da un crescendo sulle percussioni da brividi, tappeti fitti di chitarre e synth stesi con grazia ai piedi di un basso dritto e pulsante. Heavy Psych? Kraut-Rock? Techno? Tribal Rock? Cube è tutto questo e molto altro ancora, un piccolo bignami del rock sperimentale degli ultimi quarant'anni. Apre una breccia in attesa dell'omonimo album e segna il ritorno dei sardi Plasma Expander dopo tre anni di assenza. Un singolo da 13 minuti non lo si era mai visto.  In uscita il 9 marzo dalla cordata formata da Fromscratch, Wallace, Brigadisco, Sweet Teddy, Villa Inferno, Human Feather, Hysm e Onlyfuckingnoise. Save the date!
 

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Cesare Basile - S/T - 2013 [Streaming]

Cesare Basile non ha bisogno di presentazioni, tanto costituisce un pezzo di storia della scena indipendente italiana. Dopo diversi anni in giro tra Roma, Berlino e Milano, tornare a Catania è stato l'inizio di un un nuovo percorso musicale ed artistico, fatto soprattutto d'impegno sociale attraverso il Teatro Coppola occupato a Catania, il Teatro Garibaldi a Palermo e l'Arsenale, una federazione che raccoglie singoli, associazioni ed imprese, allo scopo di promuovere e tutelare le professionalità in ambito musicale ed artistico in Sicilia. E questo nuovo album (l'ottavo, per la precisione) che porta come titolo il suo stesso nome, rappresenta pienamente l'amore per la propria terra. C'è la capacità di fondere la tradizione popolare con il cantautorato folk americano, laddove si raccontano storie di lavoratori sfruttati dai padroni, donne fatte uccidere dall'amante nobile per il quale la storia è divenuta sconveniente (Minni Spartuti), a cui si aggiunge la storia dell'addinucchiata, che nemmeno da morta riuscì a distendere la schiena, costretta, come fu, per tutta la vita a stare in ginocchio (Canzuni addinucchiata); ma c'è anche la rivalsa del matto del villaggio che non ha paura di farsi ammazzare, pur di non rinunciare alla propria libertà (Nunzio e la libertà). Gli arrangiamenti sono scarni ed essenziali quanto basta perchè le parole (in italiano e siciliano) arrivino come schiaffi diretti in faccia. Basile aggiunge: “Queste canzoni sono cresciute da sole, in Sicilia, fra la polvere di cantiere di un teatro occupato. Non avevo tempo per suonare la chitarra. Dovevo impastare il cemento, dare la calce ai muri, passare linee elettriche. Evitare che gli idioti e gli infami mi rovinassero il piacere di ignorare il Potere. Sono cresciute da sole, senza strepiti, senza smanie o affanno, determinate a venir fuori quando sarebbe stato il momento. Poi, in estate, mi sono seduto, ho passato di nuovo sulla chitarra le mani secche di tanta polvere, e ho cominciato a suonarle queste canzoni. Non credo neanche di averle scritte, o, se è successo, è successo talmente in fretta da non rendermene conto." Questi pezzi non possono non richiamare fortissimamente alla mente il messaggio di De Andrè, per la raffinata capacità di cogliere l'animo umano nella molteplicità delle sue manifestazioni e per la vicinanza emotiva con diverse categorie di emarginati. L'edizione in vinile di Viceversa Records è un doppio che include Le ossa di Colapesce, una raccolta di vecchie canzoni di Basile registrate in acustico su un vecchio otto tracce a nastro. Da acquistare per chi ancora sa apprezzare il coraggio di una voce fuori dal coro.


Cesare Basile
S/T
2013
Urtovox / Viceversa Records

Tracklist:
1. Introduzione e sfida
2. Parangelia
3. Canzuni Addinnucchiata
4. Nunzio e la libertà
5. Marilitta Carni
6. Minni Spartuti
7. L'Orvu
8. Caminanti
9. Lettera di Woody Guthrie al giudice Thayer
10. Sotto i colpi di mezzi favori


Recensione (Lost Highways) ▲ FBBuy it!

Folletto Unplugged: Brothers In Law - Go Ahead [Video]

Altra grande esclusiva del martedì di Folletto Unplugged. Direttamente da Pesaro i Brothers in Law ci presentano il loro esordio - di recentissima uscita - Hard Times For Dreamers, che nonostante il titolo è già riuscito a fare sognare chiunque, aprendo loro anche le porte del Nuovo Continente. A casa del Guagno troviamo una stupenda collezione di vinili, una chitarra rotta aggiustata con la vite del telecomando e l'immancabile caffè che ci fa recuperare le forze dopo un sabato sera difficile. L'introduzione del brano la fanno loro. Voi indossate le cuffie e cliccate play. Buona visione!



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lunedì 11 febbraio 2013

Brioscine appena sfornate: Perry Frank

Perry Frank - al secolo Francesco Nicola Perra - è un musicista influenzato tanto da Brian Eno quanto dalla psichedelia di matrice sixties che si è accasato qualche mese fa sull'etichetta teutonica Idealmusik. Quattro chiacchiere con Perry ci hanno fatto conoscere meglio le sue influenze e i suoi progetti futuri. Buona lettura.


Raccontaci il tuo approccio con la musica. Cosa ascoltavi da ragazzo e come i tuoi gusti si sono evoluti nel corso degli anni.
Ho scoperto la mia passione per la musica negli anni in cui frequentavo le scuole medie. In quel periodo infatti ho cominciato a suonare la tastiera senza prendere lezioni, in modo molto amatoriale. Al liceo ho cominciato a suonare la chitarra e il basso e mi sono esercitato in modo discreto anche sulle percussioni. Ma fin da bambino ho sempre ascoltato musica, prima con i Beatles, i Beach Boys, i Pink Floyd, poi con gli U2 e poi con tutte le band della mia generazione, Nirvana, Smashing Pumpkins, Jeff Buckley, Radiohead fino ad arrivare alla musica che meglio descrive la mia anima: la musica Ambient.

Come e soprattutto quando nasce il tuo alter ego Perry Frank?
Il mio progetto di musica ambient nasce nel 2005. Dopo aver suonato in diverse band della mia zona e dopo aver suonato diversi generi musicali (Rock, Grunge, Blues, Indie, Pop) decisi di dedicarmi alla mia musica senza più compromessi con altre persone. Suonare in un gruppo in fondo porta a dei compromessi che non sempre dal punto di vista artistico rappresentano la soluzione migliore. Troppo spesso ho messo da parte la mia musica per suonare quella di altre persone e sentivo la necessità di trovare una mia strada e suonare una musica che potesse essere mia completamente. Così è nato Perry Frank, il mio alter ego psichedelico. Ho deciso di fare a meno dei testi e di ridurli al minimo essenziale, preferendo la via strumentale, a mio avviso più universale e capace di dipingere i paesaggi della mia mente. In questi anni ho pubblicato tre album, più diversi inediti tra cui Cantu a merì, la canzone con cui ho partecipato alla finale del Premio Parodi 2012 e una ventina di video su Youtube.

Il tuo ultimo lavoro, Music To Disappear è stato rilasciato ad agosto dalla tedesca Idealmusik. Un titolo che in qualche modo riporta alla memoria il ciclo di lavori di Brian Eno. Quanto è stata importante la sua musica sulle tue composizioni?
La sua musica è stata fondamentale per me. Un suo album in particolare per me è stato il punto di partenza, la scintilla che ha acceso in me l'amore per questa musica: Music for Airports. In realtà mi sono avvicinato a lui grazie agli U2, che adoravo quando ero ragazzino, e agli album che lui aveva prodotto. Poi ne ho esplorato tutta la carriera fino ad arrivare ai Roxy Music. Inutile dire che rimane per me una costante fonte di ispirazione. Another Green World, Music for Airports, Evening Star (con uno dei miei chitarristi preferiti Robert Fripp) tra i titoli che ho nella mia collezione personale.


Come sei arrivato ad accasarti su Idealmusik?
Ci siamo trovati su Facebook. Esistono, infatti diversi gruppi dedicati alla musica Ambient, in cui apassionati, musicisti sconosciuti come me, semplici estimatori e più semplicemente persone che hanno voglia di sognare e rilassarsi, condividono video e link sul genere. Settimanalmente condivido i miei pezzi tramite link di Soundcloud e i video che io stesso ho girato e caricato su Youtube. Ho avuto così diverse proposte da etichette del genere, tra cui quella di Idealmusik. Loro curano la distribuzione del disco e la pubblicità, compresi i passaggi nelle varie web radio. 

La tua musica è disponibile, molto spesso in free streaming e download sui social network, ottimi canali di diffusione ma purtroppo carenti dal punto di vista strettamente qualitativo. Una saturazione da lo-fi tecnico che ha portato ad una fame di Hi-fi sottolineata dal ritorno, graditissimo, del vinile. Cosa pensi di questo ritorno all’alta fedeltà?
Adoro sia il vinile che il supporto cd, ne ho circa un migliaio a casa tra cd, vinili e cassette. È vero, purtroppo l'avvento del web ha quasi ucciso la distribuzione classica, che fino ai primi anni 2000 resisteva. È forse l'aspetto più negativo. Ma dall'altra parte senza il web, senza la rete, non sarei qui a rispondere alle tue domande, perchè probabilmente i demo che avrei spedito alle case discografiche sarebbero stati cestinati, come 90 volte su 100 avviene. La rete è uno strumento libero, le persone condividono la musica in modo libero. Questo aspetto è in parte giusto, perchè così riescono a circolare anche artisti che non riescono a trovare spazio sui canali tradizionali come la tv, ma è in parte sbagliato perchè purtroppo molte etichette, non avendo i guadagni del passato, non puntano più sulle novità, non osano, andando sempre a pescare sull'ovvio, sul banale, sul già sentito, solo per avere guadagni sicuri o riuscire a far fronte alle perdite. Personalmente spero un giorno di riuscire a distribuire pure la mia musica sul vinile. Prima o poi…


Riesci a vivere di musica?
Purtroppo ancora no. I guadagni dai live e dalle vendite non me lo permettono ancora. Ma spero un giorno di riuscirci. Sto lavorando sodo per raggiungere questo obiettivo.

Cosa pensi della scena italiana?
Credo che in Italia ci sia tanta bella musica e sicuramente i musicisti validi non mancano. Purtroppo, come avviene in tutti gli altri campi, non basta essere preparati e avere le idee. In Italia conta avere le conoscenze, che spesso e volentieri sono conoscenze politiche. In Italia ormai tutto passa dai talent show spazzatura... In questi anni ho conosciuto diversi musicisti che suonano ambient, o generi affini, tutte persone validissime che, come me cercano uno spazio e cercano di vivere di musica. L'alternativa sembra sempre di più quella di andare via da questo paese. La solita Italia. Purtroppo la Sardegna è ancora più chiusa per questo genere, che spesso risulta sconosciuto e poco apprezzato, spesso deriso e definito noioso, relegato alla definizione infelice di “musica per rilassarsi”.

E per finire i cinque dischi che ti hanno cambiato la vita:
Brian Eno - Music for Airports
Pink Floyd - A saucerful of Secrets
The Beatles - Sgt. Pepper's Lonely Heart Club Band
The Beach Boys - Pet Sounds
The Smashing Pumpkins - Mellon Collie and the Infinite Sadness

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Perry Frank - Music To Disappear - 2012 [Streaming]

È un lavoro raffinato ed elegante Music To Disappear di Perry Frank. Originario di Iglesias e al secolo Francesco Nicola Perra, Perry Frank si muove con grazia negli ambienti, scusate il gioco di parole, ambient e new age andando a ripercorre i sentieri di grandi come Vangelis - l'apertura richiama fortemente le atmosfere respirate in Blade Runner - e Brian Eno, vero e proprio mentore del musicista sardo. Accasatosi sulla tedesca Idealmusik, Perry Frank da anni ormai porta avanti la sua ricerca musicale, sfuggendo alla tentazione facile dell'emulazione dei maestri e riuscendo a imboccare una strada personale, ispirata e validissima. Dodici brani per cinquanta minuti scarsi di musica per le orecchie e per il cuore. Consigliato.


Perry Frank
Music To Disappear
2012
Idealmusik

Tracklist:
1. Ultramarine
2. Ode To Sea
3. Landscape Of a Twilight Lamp
4. Song For The Afternoon
5. Candelight
6. The Sound Of Memories
7. Another Place Another Time
8. And The Dawn Begins At Dusk
9. Oceanmirrors
10. The Ballad Of The Late Clock
11. White Ocean Daisy
12. Pleiades Star Cluster



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KeepOn 100% Best Live: Febbraio 2013

Questo mese potrete ascoltare le interviste a Giovanni Succi dei Bachi da Pietra, in tour con il loro nuovo album Quintale e a Pietro Paletti, alias Paletti, cantautore bresciano, reduce da un tour in sud Italia e il cui nuovo album è in uscita a Marzo. Il format verrà trasmesso per l'intero mese su tutte le radio che danno spazio alla musica dal vivo e che aderiscono al progetto KeepOn.

Puntata di Febbraio



Pillola



Ecco invece le classifiche di febbraio 2013, riferite ai concerti tenuti nel mese di gennaio:

Best Live
1. Bachi Da Pietra
2. Nicolò Carnesi
3. Denise
4. Musica per bambini
5. Offlaga Disco Pax
6. Cut
7. Serpenti
8. Punkreas
9. Dimartino
10. Sacri Cuori

Rivelazioni Live
1. Paletti
2. Bianco
3. Adriano Modica
4. Thank you for the drum machine
5. The rust and the fury
6. Ogun Ferraille
7. G-Fast
8. Ancien Régime
9. eildentroeilfuorieilbox84
10. Jocelyn Pulsar

SitoUfficio Stampa

domenica 10 febbraio 2013

Acque Chete Night Vol. III, 14 Febbraio @ Cycle Club, Calenzano (FI)

La rassegna Acque Chete vi fa tremare le mutande anche questa settimana, al Cycle Club di Calenzano giovedì prossimo sul palco ci saranno Nàresh Ran e Umanzuki per l'Acque Chete Night Vol. III. Per chi ancora si ostinasse ad ignorarlo il Cycle~ Club è in Via Petrarca, 180 a Calenzano (FI) e si entra con la tessera ACSI, il concerto comincia puntualissimo alle 22!


Line up:
Nàresh Ran 

(Ingresso con tessera ACSI e contributo volontario)

Cycle~

Festival HMCF, 15-16 Febbraio @ Blogos, Casalecchio Di Reno (Bo)

Il Collettivo HMCF è un'associazione socio-culturale che nasce nel 2010 per volontà di un gruppo di ragazzi desiderosi di raccontare ed esprimere  in maniera del tutto nuova le proprie opinioni e il proprio estro circa l’arte e le sue mille sfaccettature. Un’iniziativa che nel corso degli anni ha ricevuto grandi consensi grazie soprattutto alla capacità di metter su un sistema di interrelazione che unisce conoscenza e divertimento, e che agisce in un'ottica di costante ricerca di nuove modalità per vivere e diffondere musica emergente. È così che in occasione del terzo anno di attività, i ragazzi hanno pensato bene di organizzare un festival musicale che racchiuda in sé tutto le tappe di questo bellissimo percorso.  Aprite bene le orecchie allora! Il prossimo 15 e 16 Febbraio, avrete finalmente qualcosa di più interessante da fare che stare a casa a scervellarvi su come trascorrere il weekend. L’appuntamento è al Blogos, Casa dei Linguaggi Creativi di Casalecchio Di Reno, con una due giorni di esibizioni dal vivo, workshop, live-set e incontri con gli autori di interessanti web blog. Musica e suoni di alta qualità, e un occhio sempre rivolto alle novità e agli artisti emergenti, il tutto ad un prezzo decisamente modico. Un evento assolutamente da non perdere se siete nelle vicinanze e se amate stare in compagnia e ascoltare dell’ottima musica. Partecipare è il modo migliore per ricambiare l’impegno dei ragazzi, che in questi tre anni ci hanno allietato con una serie infinita di ottime proposte culturali. E allora cosa aspettate? Andate subito a cliccare su parteciperò nella pagina dell'evento. Il divertimento è assicurato!


Venerdì 15
 La sfida a fumetti (a cura dell'Associazione Comics Cocktails)
Roy and the Pere Lachaise
Lips Against The Glass
Larry Gus


Sabato 16
BCI meets Pilltapes
Generazione Subliminata
Bologna Air Lainz
Facce Plastiche Crew
Frank Siciliano
 Mistaman & Dj Shocca



Tutte le info qui:
FBSito Ufficiale  Email Evento FB

sabato 9 febbraio 2013

En Plein Air - En Plein Air - 2011 [Streaming]

A due anni di distanza dal loro primo ep gli En Plein Air tornano con un discone di sette fantastiche tracce. Si comincia con Waterloo. Waterloo è la disfatta emotiva, la resa, difficile continuare a quel livello per il resto del disco. Eppure ci riescono, con quello stupendo violino che accompagna e, ormai alla terza traccia, non vedete altro che le atmosfere sbiadite della tundra che sta nel vostro cuore. Fuori si scatena l'inferno. E piove e tuona mentre ascolto Il diario dei lampi, dolcissima, quasi rassicurante. Nelle ultime bellissime tracce è il piano a farla da padrone, ma il fatto è che voi siete già a terra sanguinanti con cinque pallottole nel petto. Un plauso alla Fluttery Records che ne vide il potenziale già nel 2008 e più in generale perchè vanta nel catalogo il disco più ganzo dei Phoenix and the Turtle. (Aprile 2011)


En Plain Air
En Plain Air
2011
Fluttery Records

Tracklist:
1. Waterloo
2. Thai
3. Oltre La Pioggia
4. Sul Confine
5. Il Diario Dei Lampi
6. Comete
7. Frammenti Di Una Vittoria


Recensione (Saltinaria) ▲ FBBandcamp

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