lunedì 26 settembre 2011

Brioscine Appena Sfornate: The Philadelphia Experiment

Torino non è solo la patria dei Subsonica e Linea77. C'è un sottobosco impressionante, molto attivo, che come sempre deve faticare non poco per mostrarsi con tutta la sua bravura. Oggi diamo voce ai The Philadelphia Experiment.


Carissimo Francesco e altrettanto cari The Philadelphia Experiment, presentatevi al nostro pubblico come meglio credete.
Siamo i Philadelphia Experiment, quartetto torinese di musica strumentale, e ti/vi ringraziamo moltissimo per lo spazio concesso: presentiamo qui il nostro primo lavoro in studio di registrazione, omonimo, che è un modo per presentarci al pubblico in una veste "ufficiale", dopo l'esperienza maturata in numerosi concerti dal vivo.
Sembrerà una banalità ma crediamo non ci sia presentazione più adatta dell'ascolto del nostro EP, soprattutto per una band come noi che per scelta non utilizza parole e non racconta storie, ma cerca di evocare immagini e sensazioni solo attraverso il flusso di suono...l'invito è quello di dedicarci una mezz'ora e lasciarsi trasportare!

Sono sempre stato affascinato dal mistero, ma anche voi credete che sia davvero successo che una nave sia stata teletrasportata tramite spaventosi campi magnetici?
Tornando a noi, oltre quindi all'origine del nome, come avete iniziato a suonare insieme? E cosa ci potete dire di questo primo vostro lavoro?
Ci crediamo eccome! Anzi crediamo che alcune navi siano sul punto di comparire a breve dalle nostre parti, in arrivo da altri tempi ed altri luoghi… Una già si è incagliata recentemente nella nostra sala prove! Io ed Enrico, il tastierista, suoniamo insieme da sempre, ormai non ricordo più da quanto tempo, so solo che c’è sempre stata tra noi un’affinità molto particolare a livello di gusto; ci completiamo tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009 con Luca e Federico alla sezione ritmica (batteria e basso), musicisti diversi tra loro e diversi da me ed Enrico, ma che forse proprio per questo insieme a noi formano un Gruppo, nel senso più letterale della parola.
Il nostro primo lavoro ha avuto una lunga e delicata gestazione, e rappresenta allo stesso tempo un punto di arrivo e di partenza: è composto da tre brani che abbiamo suonato innumerevoli volte dal vivo e, grazie anche alla mano sapiente di Marco Milanesio (tecnico del suono dei Larsen, a cui ci siamo affidati per le registrazioni in quanto nessuno meglio di lui a Torino conosce il suono a cui puntavamo, avendo lavorato fra l'altro a molti dischi per noi influenti) incarnano la miglior rappresentazione possibile di quello che siamo stati in questi anni, ed un quarto pezzo invece molto recente, a mo’ di trampolino di lancio verso il futuro.


Il vostro è un post-rock di alto lignaggio, gli elementi noise non fanno altro che renderlo giustamente oscuro, ma come vi rapportate con altri gruppi che come voi si stanno facendo le ossa nel vostro genere? E come vedete la musica indipendente italiana in questo momento?
Siamo in ottimi rapporti con molti musicisti legati a sonorità sperimentali e che prendono le distanze dalla forma-canzone [non solo nel post-rock ma anche ad esempio nell’elettronica, in particolare per quanto riguarda me (Francesco), dal momento che sono anche un fiero componente di Tacuma!, l’Orchestra Elettronica torinese]; la sensazione è che ci siano persone che hanno davvero voglia di darsi da fare per suonare ed organizzare situazioni stimolanti mosse solo dal puro e semplice amore per la musica, o per lo meno questo è quanto percepiamo a Torino, ma ci auguriamo che nel resto d’Italia la situazione sia simile… nell’ambito indipendente ma comunque più legato alla “canzone” spesso invece sembra che gli artisti si ritrovino più spesso ad omologarsi con il panorama mainstream e che tendenzialmente sia più difficile trovare “nel mucchio” qualcosa di interessante, anche se certamente esistono anche delle realtà degne di nota. 


Ed ora la solita domanda che fa imbestialire la SIAE... Scaricate musica? Quali sono i tre dischi essenziali in questo momento che devono riempire le camerette dei nostri lettori?
Sarebbe ipocrita non ammettere di scaricare musica; in ogni caso crediamo che il giusto approccio sia cercare di supportare, nel limite delle proprie possibilità, le band che più si stimano, non solo comprando i dischi ma anche e soprattutto andando ai concerti, che trasmettono un’emozione che non si può scaricare dal web, ma allo stesso tempo pensiamo che sia meglio scaricare i lavori di band che magari conosciamo poco e quindi non avrebbero la priorità nei nostri acquisti, piuttosto che semplicemente ignorarli…capita spesso così facendo di innamorarsi di progetti che altrimenti non sarebbero forse mai arrivati alle nostre orecchie.
Venendo ai dischi per noi essenziali, ne potremmo scrivere decine, ma limitando la nostra scelta a dischi relativamente recenti, fra tutti abbiamo scelto (a fatica!) di indicare 3 titoli: “Homb” dei Cerberus Shoal, “Fabulous Muscles” degli Xiu Xiu, ed infine, per ricollegarci alla tua domanda di prima, abbiamo scelto di segnalare un disco di una band torinese, distribuito gratuitamente online e sconosciuto ai più ma per noi fondamentale, che è “Radiations From Futurist Furniture” dei Lule Kaine.


Grazie di tutto, ancora una domanda: avendo assistito ad un vostro live ne sono rimasto piacevolmente colpito per l'energia che ci mettete, avete in progetto nuove date e soprattutto cercherete di andare oltre i confini di Torino nelle vostre future esibizioni?
Ti ringraziamo di cuore per le belle parole, anche perchè il live è sicuramente il modo di esprimerci che preferiamo e i nostri pezzi sono concepiti per essere eseguiti a diretto contatto col pubblico. Non solo: i nostri live presentano alcune aggiunte importanti rispetto al lavoro in studio: la presenza sul palco di Eros Giuggia, grande amico e sassofonista esperto ed eclettico, e la proiezione di visuals dai noi realizzati, che sono un importante complemento della parte uditiva.
Abbiamo già vissuto l’esperienza della trasferta e speriamo di poter caricare di nuovo il furgone al più presto! A breve ci saranno nuove serate a Torino e non mancheremo di tenere aggiornati tutti gli interessati.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Evviva le brioscine!!

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